Capitolo 1
(
Pov Bella )
19 Settembre
-
Bella, è ora di alzarsi. -
Sentii
mia madre chiamarmi dal piano di sotto, mi girai su un fianco e tirai le coperte fino a sopra la testa... Non
avevo proprio voglia di alzarmi, avevo troppo sonno. Sentii la porta
della mia cameretta aprirsi e sbattere contro il muro e, all'improvviso, qualcuno mi tolse tutte le coperte di dosso.
-
Sorellina, hai diciannove anni. Non puoi
stare mica tutto il giorno su questo letto ad ammuffirti! -
Mi
misi seduta sul letto e guardai furiosa mia sorella per avermi svegliato.
-
Althea cara, io avrò anche diciannove
anni e dormirò troppo, ma almeno ho un lavoro da cui esco la sera tardi. Tu, invece, ne hai ventitré e non fai nulla tutto il giorno! - le dissi.
Mi
alzai dal letto mentre Althea si
avvicinava alla finestra per aprire le tende.
-
Mi piace divertirmi e tu non sai ne
anche cosa significhi... Sai solo
lavorare e stare casa. - mi
rispose.
-
Se
ne sei sicura... -
- Certo,
dimostrami che sbaglio. - ribatté,
mettendosi in ginocchio per alzare una mattonella.
-
Ma cosa stai facendo? - le
chiesi, sorpresa.
Sotto la mattonella, c'era una piccola scatola che,
una volta aperta, notai conteneva una sigaretta.
Althea la prese a la sventolò, dicendo:
- Due anni fa, mamma mi ha sorpresa mentre ne fumavo una e mi a
messa in punizione... Da quel giorno nascondo tutto in camera tua perché so che non
verrebbe mai a farti una perquisizione. -
-
Come ti sei permessa? Non dovevi farlo!
Non voglio che tu metta più niente lì dentro! - le
urlai contro, infuriata.
-
Sì, come no. -
-
Althea, non sto scherzando! E poi cos'è una sigaretta?
- Come si
vede che sei ancora una ragazzina... -
mi prese in giro.
Sempre dalla stessa scatola estrasse
un accendino e accese la sigaretta; sotto
il mio sguardo sbalordito, fece un tiro.
-
È uno spinello. - annunciò.
-
Un che? - le
chiesi, avvicinandomi per veder meglio.
-
Una
sigaretta con erba al posto del tabacco. Ti fa rilassare... Dopo ti
sentirai in paradiso. - disse, come se
fosse qualcosa di ovvio.
-
Sei impazzita? Mamma è al piano di sotto
e, se ci scopre, ci uccide! -
-
Fifona. Mamma è di sotto a fare delle torte... Non finirà prima di
un'ora. -
-
Io non la fumo. - sentenziai,
convinta, incrociando le braccia e dandole le spalle.
-
Vedi, ho ragione... Non sai divertirti. - mi
stuzzicò.
Nel sentire il suo tono di sfida, mi voltai immediatamente
e fissai i suoi grandi occhi nocciola.
-
Vuoi scommettere? - le
chiesi.
-
Scommettiamo. -
Allungò
la mano verso di me per porgermi lo
spinello, lo presi e feci un tiro esattamente come aveva fatto lei poco prima. Sentii la gola andare
in fiamme e iniziai a tossire, Althea si
spostò dietro di me per massaggiarmi la schiena mentre delle lacrime rigavano il mio volto.
-
Tu sei matta a fumarti queste cose. -
dissi, con voce rauca.
Non
rispose ma tornò di fronte a me e,
accarezzandosi i capelli neri, si riprese lo spinello.
-
Tra tre minuti passerà tutto. - mi
tranquillizzò.
Mi
misi una mano sulla gola e la guardai dritta negli occhi.
-
Spera che sia così o puoi dimenticarti
di essere alta un metro e cinquanta nove... Ti faccio diventare neanche un metro. -
-
Che paura che mi fai. - disse, scoppiando a ridere. - Oggi e
il tuo giorno libero, vero? -
-
Sì, perché? -
-
Scommettiamo! - propose. - Io oggi resterò
a casa a leggere un libro per tutta la serata e, già lo so, ne morirò... Tu andrai a una festa organizzata da Emily
Scarret. -
-
Non ci tengo... E poi, tu che leggi un libro? Che bella battuta! -
-
Questo mi fa capire che tu hai paura e io ho ragione, come al
solito. -
-
Non ti basta che abbia fumato quella
porcata? -
-
No, quella non conta. -
-
Cosa? Tu non stai bene! - decretai, stupefatta.
Fece
un altro tiro, poi buttò lo spinello
dalla finestra e rimise la scatola e la mattonella ai propri posti. Mi passò accanto e, fermandosi vicino alla porta, si rivolse
nuovamente a me.
-
Sto benissimo, sorellina. Comunque la festa è alle nove; se a quell’ora sarai
pronta per andare, capirò che io avevo torto e tu ragione... Ma sono abbastanza sicura che non andrà così. -
Fece per uscire dalla stanza ma, prima di chiudersi
la porta alle spalle, si voltò un'ultima volta.
-
La colazione è pronta... Ti aspetto di
sotto. - m'informò, prima di mostrarmi il suo solito sorrisetto beffardo e
chiudere energicamente la porta.
Continua…
Ciao tuttei eccomi di nuovo con una nuova FF che o scritto un po’ di
tempo fa ,spero che vi piaccia =) se vi và fatemi sapere cosa ne pensate del
primo capitolo =)
P.s ringrazio la beta che mi a corretto il capitolo =)