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Autore: Amelie2    12/07/2003    3 recensioni
Segrati che neanche i possessori conoscono, una calma tesissima a Hogwarts, sotto la minaccia di Voldemort, che cerca un potere che gli fu nascosco... Prima fic di Harry Potter mi hanno detto tutti che è bella e a me piace moltissimo, ora a voi la parola ^_^
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Inizio dicendo che l'idea per questa ff mi è venuta in mente mentre dormivo, e visto sogni che faccio, c'è da preoccuparsi… è la mia prima fic su Harry Potter, ma vi avviso: sono una superfan anche del cattivissimo (^.^) Draco Malfoy, e gli ho riservato un posticino speciale nella mia fic… Alt! Basta non vi dico più nulla! Il resto lo leggete! Ultima noticina;
:- ciao.- =frase parlata *ciao* = frase pensata per i flash back non vi preoccupate se ce ne saranno lo scriverò.
Ovviamente commentate, altrimenti vi faccio interrogare da Piton è_é!!!!!!!!!!! Un bacio da Ameliè

Capitolo 1: Uno Strano Caso

Anche se era notte fonda, al numero 4 di Privet Drive si poteva ancora vedere una luce accesa, in una delle camere del primo piano. Se poi qualcuno ci avesse guardato dentro, avrebbe visto un ragazzo sui quindici anni, con i capelli neri e gli occhi verdi e gli occhiali, chino sui grossi libri, intento a scrivere su una pergamena con una grossa penna d'oca. Ma non erano compiti quelli che Harry Potter stava facendo: rispondeva semplicemente alle lettere ricevute dalle persone a cui più teneva, che gli avevano fatto i regali di compleanno: a Ron, che gli aveva regalato una nuovo paio di guanti da Cercatore, e sul pacco c'era scritto:-"Ciao Harry!! Auguri vecchiardo! Ti piace il regalo?? Ce li ha mandati Charlie, sono in pelle di Dorsorugoso!! Magari è quel tesoruccio di Norberto…AUGURI!!!!"- poi il biglietto finiva dicendo che l'appuntamento era come al solito a Diagon Alley. Hermione gli aveva regalato una macchina usa e getta Babbana, che lei stessa aveva incantato, facendola diventare una normale macchina fotografica da mago. Hagrid gli aveva regalato un drago intagliato in legno, che apriva la bocca se volevi metterci dentro qualcosa. Invece, il suo padrino Sirius Black gli aveva regalato un libro sugli scacchi magici:-"Auguri Harry!! Ho saputo che il tuo amico Ron è un asso con gli scacchi magici, che ne dici di dargli un po’ di filo da torcere quest’anno? Buona fortuna e vedi di vincere anche quest'anno la Coppa Quidditch! Passa tranquillo quest'anno, farò del mio meglio per proteggerti. Ma tu stai attento!!"- Infine, la solita lettera da Hogwarts, con l'elenco dei libri. Harry notò che c'erano alcune materie nuove: Sport (magobabbano) e Mixaggio. Harry non aveva mai neanche sentito parlare di queste materie, e sapeva bene che né Fred né George né nessun altro ex-studente del quinto anno che lui conosceva faceva queste materie, ma probabilmente le aveva inserite Silente, visto che i tempi si stavano facendo pericolosi, forse voleva insegnare agli alunni a difendersi. Harry spedì le risposte e finalmente andò a dormire. Il giorno dopo passarono a prenderlo alcuni impiegati del ministero, che lo lasciarono all'entrata del Paiolo Magico, dove aveva già prenotato una camera con Edvige. Lasciò tutta la roba in camera e uscì, per andare all'appuntamento con i suoi amici, che trovò puntualissimi davanti al Ghirigoro, che litigavano furiosamente:- Ma insomma che ti costa? Non sono riuscito a finirlo tutto perché Fred e George mi hanno fatto saltare in aria tutto!- - No! Scommetto che è solo una scusa e che in realtà non avevi voglia di farlo! Non c'era bisogno del laboratorio! Bastava il libro che tu hai!- - Non è vero! Possibile che ti fidi così poco di uno dei tuoi migliori amici? Sono indignato, Hermione Granger! Vergognati!- - Vergognati tu Ronald Weasley! Hai passato l'estate a oziare e io, che ho studiato, devo farti copiare?? SCOR-DA-TE-LO!!!- - Ehi vi consiglio di rimandare la discussione a quando fra di voi ci sarà una robusta barriera! Tranquillo Ron che ti faccio copiare io Pozioni!- -Harry! - e il trio si era riunito. I tre passarono dalla Gringott per prelevare i soldi, poi si dedicarono allo shopping scolastico: presero libri, ingredienti e tutto il materiale normale. Come ultima cosa, andarono da Madama McClan: sulla lista c'era scritto che dovevano acquistare una divisa speciale. I tre amici entrarono, e subito Madama McClan corse loro incontro:- Anche voi di Hogwarts, vero? Ma certo, che domanda stupida! Siete venuti per le divise speciali?- Annuirono insieme, e la strega sparì nel retrobottega, per riemergerne con in mano delle strane divise blu: ne porse una a tutti e tre, e indicò i camerini per provarsele. Appena entrato, Harry distese la divisa, e scoprì che era formata da un paio di pantaloni, una semplice maglietta senza maniche bianca e una strana giacca, che si allacciava in fondo e al contrario con due laccetti, e una cintura bianca che si legava da sola all'altezza della vita. Harry uscì dal camerino, sentendosi un po' ridicolo, ma la vista dei suoi due amici, si rincuorò: Ron aveva allacciato male la giacca, che ora tentava malamente di raddrizzarsi, e Hermione aveva i pantaloni strettissimi, che la stavano facendo diventare violetta. Harry invece stava molto comodo in quella stana divisa, che tra l'altro gli stava a pennello. Madama McClan aggiustò in un lampo le divise di Ron e di Hermione, poi tutti e tre si ricambiarono e uscirono. Ritornarono al Paiolo Magico, e Harry salutò gli Weasley e i genitori di Hermione, poi ripartirono per passare un pomeriggio di divertimento totale. Harry di solito odiava le vacanze estive, non vedeva l'ora di tornare a scuola e questo lo faceva sentire ancora più diverso dagli altri, ma quando era lontano da quella casa dei suoi zii, Harry sperava, come tutti, che le ore che lo separavano dal rientro a scuola si allungassero. Ma la mattina dopo l'Espresso partiva come al solito alle undici in punto, così si prepararono tutti e salirono sul treno, dirigendosi verso l'ultimo vagone, che di solito era sempre vuoto. Mentre attraversavano i vagoni, incontrarono Draco Malfoy, con al seguito Tiger e Goyle:- Ma guarda un po'! Ci sono Sfregiato, Lenticchia e la MezzaBabbana!- ma niente di più. Stranamente, Draco evitò il resto dei commenti che riservava a Harry, e tirò dritto, ma lo sentirono chiaramente bisbigliare:- Avanti voi due… ci sono novità interessanti quest'anno…- i tre proseguirono e si sistemarono in fondo, dove parlarono e mangiarono fino all'arrivo. Alla vista dell'immenso castello di Hogwarts, Harry si sentì finalmente a casa, nel suo mondo e con i suoi amici; al suo posto, insomma. Entrarono nella Sala Grande, e aspettarono l'ingresso dei primini, che entrarono come da copione tutti in fila, con in testa la McGranitt. Ma c'era qualcosa di diverso: tra la folla di ragazzini di undici anni ne spuntavano due decisamente troppo grandi, e non solo di altezza: due ragazze, così sicure e decise che non erano sicuramente del primo anno, forse erano addirittura del quinto. Comunque, lo Smistamento cominciò, e alla fine dell'elenco la McGranitt chiamò:-Summer, Drusima!- e una delle due ragazza si tolse il cappello e si avviò verso il Cappello Parlante: Harry non poté fare a meno di notarla: era alta, con i capelli biondo scuro, lisci, che le arrivavano al collo, gli occhi neri e un bel fisico, né magro né grasso. La ragazza si era appena seduta sullo sgabello, e quando il Cappello le fu messo in testa, successe una cosa stranissima: il Cappello urlò:- GRIFONVERDE!- con la stessa naturalezza con cui smistava alunni da mille e passa anni. Silente fece un cenno alla McGranitt, che chiamò:- Curly, Ristina!- cioè l'altra ragazza; lei era un po' più bassa dell'altra, con i capelli che le arrivavano al collo, neri e ricciuti, e gli occhi scuri e luminosi, aveva un'andatura molto energica e decisa, e lo sguardo di una furbastra. Anche a lei fu messo in testa il Cappello Parlante, che gridò:-SERPEDORO!- A questo punto, anche tutti gli insegnati erano decisamente confusi sul da farsi: mai nella storia di Hogwarts era successa una cosa simile; il Cappello Parlante aveva sempre assegnato gli studenti alla Casa che più gli si addiceva, senza errore. Ma anche stavolta Silente diede il consiglio giusto:- A questo punto l'unica cosa da fare è chiedere al Cappello il motivo della sua scelta.- e questo rispose:- Queste due ragazze hanno tutti i requisiti caratteriali e mentali che Grifondoro e Serpeverde volevano negli studenti delle loro Case: farei un errore nell'assegnarle solo un una delle due Case, e sono stato creato proprio per non farne! Resto fermo della mia idea: Curly e Summer devono andare in tutte e due le Case.- Il preside, dopo la spiegazione, disse:- Bene, non c'è problema: Summer andrà a Grifondoro, ma seguirà l'orario delle lezioni dei Serpeverde, e i punti che otterrà o che le verranno tolti saranno divisi a metà fra le due case. Curly, invece, andrà a Serpeverde e seguirà l'orario delle lezioni dei Grifondoro, e anche i suoi punti verranno divisi. Mi sembra che tutto sia a posto così, no? Bene! Ora, cari studenti, prima di cominciare ad abbuffarvi, devo dirvi alcune cose: innanzi tutto, sono state aggiunte due nuove materie, Sport e Mixaggio, e vi verrà spiegato con esattezza cosa sono dagli insegnanti. Quest'anno a Difesa Contro le Arti Oscure abbiamo Alastor Moody, e con questo ho finito; buon appetito!- e sui tavoli apparvero le leccornie preparate dagli elfi domestici. Anche le due ragazze si avviarono verso i loro tavoli. Hermione si spostò un po' sulla panca e chiamò la ragazza:-Ehi! Vieni, c'è posto qui!- così la ragazza si sedette lì, e disse, sorridendo:- Piacere, io sono Drusima Summer!- -Ciao! Io sono Hermione Granger, e loro sono Ron Weasley e Harry Potter! Ehi! Ma… i tuoi occhi… hanno cambiato colore!- Drusima, per nulla sorpresa, disse:- Beh, è successo quando ero piccola: avevo preso la bacchetta di mio papà per giocarci, volevo cambiare colore al vestito della ma bambola, ma avevo impugnato la bacchetta dalla parte sbagliata, così lanciai un incantesimo che mi aveva detto una mia amica, e cinque minuti dopo ero distesa sul divano, con un Medimago che mi visitava. Disse che l'incantesimo non sembrava aver fatto danni, e d'altronde non sapevano che incantesimo avessi detto, e perciò non potevano neanche disfarlo. Ma da quel giorno i miei occhi cominciarono a cambiare colore a seconda del mio stato d'animo. - a questo punto intervenne Ron:- Ehi, ma tu quanti anni hai?- -Ne ho fatti quindici il 3 luglio di quest'anno.- - E allora perché non sei venuta a Hogwarts quando ne avevi undici?- - Beh, perché prima abitavo in un altro, anzi, in altri posti: io e i miei genitori abbiamo vissuto il tutta l'Europa, dall'Italia all'Islanda, e ora loro si devono trasferire in America, però volevano che continuassi gli studi ad Hogwarts, dove avevano studiato entrambi, perché la reputano la migliore scuola di Magia e Stregoneria. Così, loro sono partiti e mi hanno lasciata qua, però mi hanno fatto promettere che passerò l'estate da loro.- - E la tua amica Cristina?- - Si chiama Ristina, e anche per lei le cose sono simili: prima studiava a Dumstrang, che tra l'altro è stata la mia prima scuola, e poi quando mi sono trasferita ci siamo tenute in contatto. Ora lei si è trasferita in un paesino vicino a Londra, ed è venuta a studiare qua. Altre domande o posso riprendere a mangiare?- e così la cena andò avanti: Harry, Hermione e Ron fecero presto amicizia con Drusima, che tra l'altro aveva un senso dell'umorismo molto simile a quello di Ron, ma più tagliente, e risero tutti così tanto che Hermione andò vicino a soffocare e Ron ed Harry mangiarono poco e niente, visto che le mascelle erano troppo impegnate a ridere. Ad un certo punto, Drusima si fece seria, e chiese:- Vedete quel professore vestito di nero, con i capelli lunghi, vicino alla McGranitt?- tutti e tre annuirono, e Drusima finì:- È mica Renato Zero?- Harry ed Hermione scoppiarono a ridere così forte che quasi scivolarono giù dal tavolo, come invece successe a Dean Thomas, che aveva sentito Drusima, e ora tentava di riemergere e di togliersi di dosso il porridge. Alla fine andarono tutti a dormire, dirigendosi verso il dormitorio del Grifondoro, ma poco prima di salire per le scale che conducevano al ritratto della Signora Grassa, l'amica di Drusima, Ristina, che le si avvicinò semi-disperata:- Drusy, hai visto il collarino di Zazu? Non lo trovo più!! Però ce l'avevo sul treno, sono sicura!- Drusima sospirò:- Hai provato, casualmente, a guardare in tasca, dove l'avevi messo prima di spazzolarlo?- Ristina si infilò la mano nella tasca destra del mantello, che emerse stringendo un vecchio collare giallo:- Ops! Ora devo andare, se non trovo la torre Serpeverde dovrò dormire nei corridoi! Ciao e salutami Pidi!!- e corse via, dietro una fila di Serpeverde che aveva appena passato l'angolo, con i capelli ricci che la seguivano come meglio potevano. Drusima disse:- Avete avuto un assaggio di cosa vuol dire essere amici di Risty: state attenti!- però lo diceva sorridendo. Harry chiese:- Scusa e chi è Pidi?- -Se hanno già portato i bagagli in camera lo scoprirete presto!- una volta pronunciato "Indisio!" la Signora Grassa li fece entrare, ma non si aspettavano certo lo spettacolo che si presentò di fronte ai loro occhi: Fred, George, il loro amico Lee e parecchi altri Grifondoro stavano in piedi sulle poltrone e sui tavoli, guardando sospettosi il pavimento, dove ogni tanto sfrecciava una specie di palla grigia:- Harry! Ron! Hermione! Attenti! C'è una belva che si aggira per la Sala! Ha aggredito Katie!- gridò Fred, indicando la Cacciatrice del Grifondoro, che aveva un'aria, come dire, tagliuzzata…alla vista della ragazza, Drusima si infuriò:- Le avrò detto un milione di volte che deve stare brava quando non ci sono! Pidi! Bestiaccia travestita da gatto, esci fuori!- e detto questo, la meteora grigia sbucò da sotto la poltrona, e Drusima le si gettò addosso:- AH! Ti ho presa, delinquente! Dovrei trasformarti in una sciarpa! Avanti, chiedi scusa!- e portò davanti a Katie una specie di palla di pelo, che si rivelò un gatto decisamente vivace: era principalmente grigio striato di nero, con uno sbaffo bianco sul muso, due grandi occhi gialli, e le orecchie abbassate. Drusima, che la teneva per la collottola, la scosse un po' e le disse:- Ebbene? Pensi di cavartela così? Avanti futura sciarpa, chiedi scusa!- e il micio miagolò offeso, per poi liberarsi dalla stretta della padrona, e fuggire nel dormitorio. Drusima si rivolse a Katie:- Scusa, ma Pidi è una gattina incredibilmente dispettosa, e sfortunatamente, anche con artigli ben affilati! Mi dispiace, ma vedrai che non lo farà più! Altrimenti ci sarà una gatta in meno e un paio di guanti in più nel castello!- ma Katie disse che non faceva niente, che anzi aveva fatto male lei a tentare di accarezzarla, forse l'aveva spaventata. Dopo aver risolto tutto e tranquillizzato gli altri i quattro ragazzi si divisero per andare nei dormitori.

Ameliè: Saaaaaaaaaaaaalve!!! Allora, che ve pare del primo capitolo?? Forse è un po' corto, ma il prossimo sarà un po' più lungo!! A presto e COMMENTATE!!!!!! Piton è sempre all’erta!!!
BACIONISSSSSSSSSSSSSSSSSSSSIMI!!!!

  
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