12/03/2013
1 recensioniBut
some kind of madness is swallowing me whole.
Specchio.
Louise non ama il proprio riflesso. Non l'ha mai amato, nemmeno da bambina, e ora che ha sedici anni lo trova quasi rivoltante; ha il seno troppo piccolo, i capelli troppo corti e che non vogliono saperne di crescere, quell'orribile grasso sulla pancia, i fianchi troppo larghi e le unghie fragili. Non le piace truccarsi, non è nemmeno sicura di essere in grado di farlo davvero, e l'unica cosa che le piace sul serio è il colore dei suoi occhi; e forse il suo sedere, ma non ne è molto certa. Si morde un labbro, fissando con astio la propria immagine, e si chiede come potrebbe Harriet, la ragazza più bella che abbia mai visto, provare qualcosa per lei; non è alla sua altezza, chiaramente.
Diario.
Oggi Louise era strana; a mensa non ha mangiato nulla, ha tenuto gli occhi bassi tutto il tempo e non mi ha guardata nemmeno una volta. Non ha nemmeno riso delle battute del suo amico irlandese, e se non fossi stata presente non avrei mai creduto ad una cosa del genere. Louise è quel tipo di ragazza che ride di tutto, che scherza su tutto, rumorosa ed esuberante e sempre così bella da lasciarmi senza parole. Sono preoccupata, qualcosa non va; non so cosa sia, però, e non posso andare da lei e dirle “ehi, ho notato che non sorridi come al solito, come mai?”, mi prenderebbe per una psicopatica, anche perché non ci siamo mai parlate prima. Cosa posso fare, diario?
Sigaretta.
Zayn le ha detto di aver visto Louise, in cortile con Niall, che fumava; Harriet è stupita, perché è piuttosto sicura di aver sentito l'altra lamentarsi continuamente del vizio del suo migliore amico e dell'odore disgustoso del fumo. È uno dei motivi per cui non ha mai avuto il coraggio di avvicinarla, forse, perché ha sempre pensato che l'odore del fumo sui suoi vestiti l'avrebbe infastidita; non fuma nemmeno ogni giorno, Harriet, è Zayn che la maggior parte delle volte la intossica. E il fatto che Louise stesse fumando una sigaretta durante l'intervallo la lascia perplessa e piena di dubbi.
Carezza.
È nel bagno del terzo piano che parlano per la prima volta; Harriet è entrata solo per lavarsi le mani, ma ha trovato Louise accucciata sul pavimento, in lacrime, e si è preoccupata a morte. È sicura che il suo professore di chimica le farà una nota, ma non le sembra importante quando si siede accanto all'altra ragazza e l'abbraccia. Le chiede perché stia piangendo, perché sia chiusa in bagno a farlo, ma non riceve risposta; è quando Louise alza il volto che Harriet non riesce a trattenersi e allunga una mano per sfiorarle il viso in una carezza: ha le guance incavate, la pelle troppo pallida, le labbra spaccate. Ha paura di aver capito cosa abbia spento il sorriso della ragazza più estroversa e rumorosa della scuola, e il suo cuore si stringe quando Louise mormora di aver bisogno di mangiare.
Femslash.
Sono passati tre mesi dall'incidente nel bagno, e Louise è tornata la solita: Niall è felice di avere di nuovo indietro la sua migliore amica, quella spina nel fianco che cerca in continuazione di farlo smettere di fumare, e Harriet è la ragazza più felice del mondo perché finalmente è riuscita ad avvicinarsi all'altra, anche se in una situazione non proprio perfetta. Ma, alla fine, a che importa in che modo si sono conosciute? Si tengono per mano nel corridoio, adesso, mangiano nello stesso tavolo in mensa e si baciano sulle labbra per salutarsi, al mattino, tornano a casa insieme al pomeriggio e le loro famiglie sono praticamente diventate una cosa sola. Sono anche riuscite a far mettere insieme i rispettivi migliori amici, anche se nessuno dei due dà loro la soddisfazione di ringraziarle. Quindi, è importante come si sono avvicinate davvero? Harriet crede di no, e Louise preferisce non pensare a quelle due settimane d'inferno; l'importante è adesso, e adesso sono finalmente insieme.