Quando
Dan entrò al Indie Cafè ebbe subito una
stranissima sensazione. Non sapeva che cosa fosse ma sentiva che quello
che gli
stava per dire Nate non gli sarebbe per nulla piaciuto. Decise che
avrebbe
subito messo le cose in chiaro con il suo più vecchio amico e che
perciò gli
avrebbe spiegato i motivi che lo avevano spinto a scrivere certe cose
su di lui
e la sua famiglia senza lasciargli il tempo di aggredirlo. Fece un
respiro
profondo e si diresse al tavolino in cui erano soliti sedersi. Quando
vide di
profilo Nate, Dan si accorse che il ragazzo non era arrabbiato …
sembrava
invece impaziente e preoccupato, per cui andò di corsa da lui per
capire che
cosa lo avesse ridotto in quello stato.
«Nate,
tutto bene?»
«oh
Dan, meno male sei qui avevo proprio bisogno
di parlare con te.» i due si abbracciarono e subito Nate fece segno al
amico di
accomodarsi.
«Nate,
se è per il libro, voglio subito mettere in
chiaro le cose … »
«Il
libro? Quale libro?»
«Il
libro che ho scritto su tutti noi. Sono andato
in Italia 2 mesi per scriverlo!»
«Oh
già scusa, non volevo essere scortese. No
ascolta, non ha nulla a che fare con il tuo libro, anche se ora spero
che non
avrai scritto cose troppo imbarazzanti su di me … » i due si
scambiarono uno
sguardo complice, ma poi Nate proseguì «il
motivo per cui ti ho fatto venire qui è un
altro. Serena è nei guai e io ho bisogno del tuo aiuto.»
«Serena?
È per lei che sono corso fin qui?»
«Sì,
è davvero nei guai e noi dobbiamo aiutarla.
Siamo suoi amici e anche se negli ultimi mesi non si è comportata
proprio bene
con noi, è nostro dovere aiutarla.» Dan scosse la testa, non riusciva a
credere
che il suo più vecchio amico gli avesse chiesto di incontrarsi per
aiutare la
ragazza che gli aveva rovinato la vita. Certo non era colpa di Nate
quello che
gli era accaduto e infondo Dan non gli aveva raccontato nulla riguardo quella sera, per cui, non poteva
fargliene una colpa se lui non sapeva quanto Dan la detestasse in quel
periodo
però non poteva fare a meno di pensare che Serena gli aveva rovinato un
rapporto bellissimo e che lo aveva anche ingannato. No, lui non
l’avrebbe
aiutata. Non sapeva che cosa le fosse accaduto ma non era ancora in
grado di
perdonarla.
«Senti
Nate, è bello vedere che tu sei sempre il
ragazzo gentile e premuroso che ho conosciuto anni fa, e credimi se si
trattasse
di qualsiasi altra persona sarei più che disposto ad aiutarti, ma ci
sono cose
che tu non sai riguardo a quello che è accaduto tra me e Serena prima
della mia
partenza e credimi se ti dico, che non ho intenzione di aiutarla.
Qualsiasi
cosa le sia accaduta è solamente affar suo. Serena Van Der Woodsen non
ha di
sicuro bisogno di venire salvata ne da me, ne da te, ne da nessun
altro. » Dan
si alzò in piedi per andarsene. Non voleva troncare una conversazione
con Nate
in quel modo ma non voleva nemmeno litigare con lui a causa di Serena.
«Dan,
è in guai seri. Si tratta di droga. Questo
non è una cosa da poco, ne tantomeno uno scherzo. È una questione
seria.»
«Droga?»
Dan guardò l’amico con aria perplessa,
non voleva aiutarla ma non riusciva a credere che Serena fosse entrata
in quel
giro. Sbuffò e si rimise a sedere, non perché volesse aiutarla ma
perché era
giusto che prima di dire un secco no a Nate, avesse sentito almeno la
storia.
«Sì,
non hai letto Gossip Girl?»
«Da
quando sono partito ho smesso di leggere quel
blog, per cui, dimmi chiaramente che ha combinato Serena.»
«Beh
qualche mese fa su Gossip Girl era stata postata
una foto di Serena mentre si faceva di cocaina. Ovviamente, al inizio
non ho
creduto a quella storia … non volevo commettere lo stesso errore due
volta, ma
poi mi ha chiamato Lily e mi ha chiesto di andare a prendere Serena.
Era stata
arrestata per spaccio di droga.»
«Che
cosa? Ma non ha senso! Dopo quello che le era
accaduto in passato, come può essere diventata una spacciatrice?!»
«Infatti
non lo è diventata.»
«Ma
hai appena detto di essere andato in carcere a
pagarle la cauzione per questo.»
«Ascolta,
Serena non stava spacciando droga, ma
una sera era così giù di morale che, beh, ha fatto un tiro e subito
dopo è
stata arrestata.»
«te
lo ha detto lei questo?»
«Senti
Dan, so cosa può sembrare, soprattutto
visto il suo passato ma io le credo. Lei non è una spacciatrice.» Dan
non
sapeva cosa dire. Era una storia così maledettamente assurda e
spiacevole che
non sapeva più cosa dire, ne pensare.
«D’accordo,
non è una spacciatrice, ma
questo che ha a che vedere con me? … Insomma, credo che le servirebbe
un
avvocato o un prete o addirittura un giornalista a cui poter rilasciare
la sua
dichiarazione dei fatti, io non centro proprio nulla con questo.»
«No,
non ti ho fatto venire qui per
quello. La questione è già stata chiarita con la polizia e Serena non è
sotto
indagine. Il
problema è un altro. Serena è stata rinchiusa da Lily in un centro di
disintossicazione.»
«Beh,
non mi sorprende. Se c’è una cosa che Lily
sa fare è rinchiudere i figli in qualche centro di recupero.»
«Già.»
«Però
non vedo ancora il problema. Che cosa centro
io in tutto questo?»
«Serena
verrà rilasciata solo se accetterà di
farsi curare ma per farlo vuole prima parlare con te e Blair.»
«Cosa?
E perché?»
«dice
che inizierà a curarsi solo dopo che avrà
chiarito delle cose con voi. Non so dirti di che cosa si tratti, non me
l’ha
voluto dire ma sembrava molto turbata.» Dan rise a quell’ultima frase.
Non che
ci fosse molto da ridere vista la situazione, ma non poteva credere di
essere
di nuovo finito dentro la ragnatela di Serena. Ogni volta che pensava
di
essersi liberato di lei, si trovava sempre di nuovo impigliato nella
tela che
lei stessa tesseva. Era stanco di tutto questo. Era stanco di lei, ma
ancora
una volta sembrava che non ci fosse nessuna soluzione al suo problema,
come al
solito doveva tornare da lei per aiutarla ad aggiustare la sua vita.
«Blair
che ha detto?» Almeno un lato positivo
c’era. Avrebbe potuto rivedere Blair in quel modo e capire se provava
ancora
qualcosa per lui. Dsani maledisse al istante per aver nuovamente
pensato alla
sua ex e alzò gli occhi al cielo mentre ascoltava le parole di Nate.
«Non
sono riuscito a contattarla. Dopo aver
telefonato a te ho chiamato anche lei ma non mi hai mai risposto.»
«Già,
immagino che sia molto impegnata, sai, tra
il nuovo lavoro e il suo nuovo/vecchio ragazzo.» Lo disse con una punta
di
gelosia che non sfuggì a Nate.
«Mi
dispiace. So quanto ci tenevi a lei.»
«Lascia
stare Nate, ormai non ha più importanza.
Ascolta, lasciami riflettere almeno per un giorno e poi vedrò cosa
fare.»
«Ma
certo amico, non ti chiedo di più. Intanto
proverò a ricontattare Blair, magari anche lei non ha letto Gossip Girl
...»
Dan fece segno di sì con il capo e dopo aver stretto la mano del amico
si
allontanò lasciandolo solo.
*****
Blair
era al settimo cielo. Con Chuck si era
divertita parecchio e non vedeva l’ora di rifarlo ma visto che il suo
ragazzo
se ne era andato decise che era suo dovere tornare al lavoro. Scese in
vestaglia e si fece portare del te freddo da Dorota per schiarirsi la
gola e
poter così ricominciare a recitare il suo discorso. Appena iniziò a
parlare il
telefono squillò e Blair alzò gli occhi al cielo pensando che non era
proprio
la giornata adatta a lavorare.
«Nate.
Che cosa posso fare per te?»
«Ciao
Blair è da un po’ che provo a contattarti.»
«Sono
stata piuttosto impegnata con il … lavoro.
Sì insomma, non è facile prendere il comando in una compagnia già
avviata, ma
tu questo lo sai … »
«Sì,
certo. Ti capisco, comunque ho davvero
bisogno di parlarti. Si tratta di Serena.» al suono di quel nome Blair
si
ammutolì e una furia improvvisa la invase. «Blair,
ci sei ancora?»
«Sì,
sono qui.»
«Ascolta,
sarò breve. Serena si trova in un centro
di disintossicazione. È stata anche arrestata dalla polizia ma di
questo si è
già occupata Lily, ora lei ha bisogno del nostro aiuto.»
«Oh
davvero? E io dovrei aiutarla? Ma certo,
infondo mi ha solo umiliata rendendo pubblico il mio diario. Ha cercato
in
tutti i modo di portarmi via il ragazzo e poi quando ci siamo lasciati
ha avuto
anche la faccia tosta di dirmi che mi aveva reso un favore. Ora dimmi
Nate, che
cosa posso fare per aiutarla?» gridò quell’ultima frase con tutta la
rabbia che
aveva in corpo e Nate per un attimo pensò che era stata davvero una
pessima
idea quella di chiamarla.
«Ascolta
Blair, so che si è comportata in maniera
spregevole nei tuoi confronti, ma come stavo dicendo a Dan poco fa … »
«Dan?
Tu hai parlato con Dan?»
«Sì,
poco fa, comunque, lei vuole solo parlare con
voi e … »
«Ma
quando è tornato?»
«Oggi,
credo. Comunque ci andrai?»
«Dove?»
«a
parlare con Serena.»
«Lascia
che ci pensi.»
«Sì,
beh, anche Dan ha voluto un po’ di tempo per
pensare ... »
«Ora
devo andare.» Senza neanche aspettare la
risposta di Nate, Blair chiuse il telefono e si diresse su per le scale.
«Signorina
Blair, il discorso.»
«Ora non sono in vena Dorota.» Salì altri due gradini e fermandosi di colpo prese una decisione. «Dorota, preparami il cappotto. Andiamo a far visita alle anatre … sì, beh, dopo che mi sarò vestita.» e così dicendo corse in camera sua a vestirsi e a pensare a quello che avrebbe dovuto fare con Serena e con … Dan.
Note dell'autrice: Serena non è uno dei personaggi principali della storia ma questo non significa che non le darò un finale, per cui, non lasciatevi scorraggiare da questo capitolo perchè le cose potrebbero risultare diverse ;)