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Autore: Kristi 87    29/09/2007    3 recensioni
Ancora una volta si imbracciano le armi. Ancora una volta il sangue scorre. Ancora una volta il male torna, svegliandosi dal sonno più profondo.
E ancora una volta la giustizia sarà lì a combattere, e i più grandi fra i guerrieri vestiranno le loro armature per l'umanità, combatteranno per la gloria, per la pace, per la giustizia.
Ma... Un segreto oscuro stavolta intralcia l'operato di Atena e un alleato insospettato e pericoloso agirà per svelarlo.
E ancora una volta qualcuno aprirà il vaso di Pandora...
Genere: Romantico, Commedia, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Pandora 9

=Killkenny: Ma io sono davvero così prevedibile??? Ma dimmi tu...Leggi va...Ma come faccio a lavorare così, mi copiano pure i recensori!

P.S.: Mi servono alcuni particolari sui caratteri dei personaggi di tu-sai-chi (fa tanto cosa losca detta così)

Voldemort: Mi avete chiamato?

=Shun di Andromeda: Ehm normalità? Loro!?

Wow addirittura mitica ^///^

=Denise di Cassiopea: Ma allora non sono prevedibile :D Non ti dico nulla, sto' zitta e non dico nulla *ripete il mantra anti spoiler* Comunque sì era l'italiano.

Ed ora preparate coperte pesanti e mettetevi maglioni di lana, preparatevi una cioccolata calda e accomodatevi sulle vostre poltrone, la Siberia ci aspetta...

Arianne sentiva l'aria accarezzarle gelidamente il volto nella discesa. Il grido della fanciulla stava seriamente cominciando ad infastidirla, così come tutta quella faccenda. Ci mancava solo una bella discesa in caduta libera, sempre che quel disgraziato non le tirasse un bidone facendola sfracellare a terra.

Invece la gravità intorno a lei cominciava progressivamente a diminuire, tanto che anche la bionda fanciulla smise di gridare, per la gioia dei timpani di Arianne, mentre il suo volto passava dalla paura lo stupore. La donna quindi potè toccare suolo in tutta comodità, guardandosi attorno, poi si rivolse alla fanciulla che sconvolta guardava il terreno, saldamente, sotto i suoi piedi, abbastanza incredula di essere tutta intera.

-Beh che ti aspettavi? Mica divento un mucchietto di carne sfracellata solo per te, ci mancherebbe altro...- poi si mi mise una mano sull'orecchio ancora dolente per il grido di terrore dell'altra -...E dovevi proprio strillare come un'aquila? Mi hai assordato! Ti avranno sentito fino al polo Sud-

In quel mentre, l'attenzione di Arianne venne calamitata da uno scoppio d'energia simile al divampare di un incendio, accompagnata da un grido di pura rabbia

-Appunto...! Volevasi dimostrare!-

La guerriera afferrò la mano dell'ancora incredula ragazza tirandola senza troppi complimenti verso uno dei vicoli in ombra.

-Adesso stai zitta e ti metti questo...- le disse sottovoce porgendole un panno imbevuto con qualche sostanza aromatica -...su naso e bocca, scostalo e morirai.-

Il tono letale della Specter convinse la giovane ad eseguire minuziosamente l'ordine, facendo aderire il panno più che poteva sulle zone indicate. Ben presto infatti Arianne, o meglio la sua armatura, cominciò ad emanare tanto di quel veleno che il solo avvicinarsi allo stretto vicolo avrebbe causato profondo malessere, avvicinarsi ulteriormente, morte.

Fu quello il destino di alcuni nemici che si pararono innanzi a loro, cercando di sbarrare la strada che la fanciulla spianava tranquillamente dall'ingombro delle creature. Dietro si muoveva la fanciulla, stringendosi le braccia al corpo, per il freddo e la paura, che malefica, aveva allungato le sue dita ossute e gelide, nel suo animo. Diversamente l'animo di Arianne era concentrato sulla strada, a cercare con lo sguardo il compagno, sicuramente non distante da quel luogo, e faticando per schermare la sua presenza al guerriero dal cosmo di fiamma.

Non paura la sua, quanto più insofferenza, già troppo aveva fatto per quella notte, e troppo di controvoglia. L'Innominabile stavolta ci si era messo d'impegno per far girare le scatole a tutta la squadra!

Quando aveva accennato al prendersi una vacanza, aveva pensato all'ennesimo viaggio in cerca del sapere più antico. Non una scampagnata dalla dea della Iella! Né tantomeno ad un lavoro da balia. Si voltò un attimo, mentre le emanazioni letali scemavano, ad osservare la fanciulla. Molto...tenera. Tutto fuorché una guerriera...

"Andiamo bene! E questa dovrebbe essere una delle..."

Ma un cosmo la distolse dai suoi pensieri, non era un nemico, o almeno finora non si comportava come tale, quanto più la persona che stava cercando

-Esci fuori! O devo venire a cercarti io?-

-E pensare che mi sono scomodato apposta per te- disse una voce femminile alle sue spalle

-Dex?- borbottò Arianne sgranando gli occhi alla vista del compagno, o meglio, compagna.

-Era il corpo più potente da queste parti, in Grecia saprò rifarmi- chiarì lo Specter in tutta calma, e indifferenza, poi si guardò intorno -Dovevi proprio fare tutto questo disastro?-

-Oh andiamo! Tu che avresti fatto...No ok ok, non dirmelo!-

-Scusate...- sussurrò la fanciulla all'indirizzo dei due guerrieri

-Direi che dobbiamo sbrigarci ad andarcene- osservò saggiamente Dex

-Bene grande Mago, tira fuori uno dei tuoi trucchetti e andiamocene!-

-I miei non sono trucchetti, per tua informazione...-

-Scusate...- insistette la giovane guardando allarmata alle spalle dei due

-Oh va beh quello che sono! Muoviamoci prima che il Fiammifero arrivi qui...-

-Troppo tardi- dissero le voci di Dex, della fanciulla, e della guerriera.

***

Maledetti bastardi! Credevano veramente di poterle sfuggire? Sciocchi illusi.

Rise piano, quasi divertita dallo stupore delle due donne, quella in armatura e la sua preda, l'altra invece l'inquietava leggermente

-Datemi. la. ragazza.- scandì con calma

-Neanche. per. sogno.- ribatté quella che doveva essere una Specter con tono insofferente

-Datemi la ragazza- si ripeté -e non morirete-

-Siamo Specter, veniamo dal regno di Hades, sai quanto ci fanno paura le tue minacce di morte?- sbottò l'altra guerriera squadrandola

-Calmati Arianne.- intimò l'altra donna, poi si volse verso di lei -Non possiamo darti ciò che brami. Perciò lasciaci passare e non dovrò usare i miei poteri-

-Sto tremando di paura- sghignazzò folle

-Tu sei tutta matta- continuò quella che si chiamava Arianne sgranando gli occhi -Dagli retta è meglio!-

-Non mi interessa, il mio Signore avrà ciò che desidera-

-Quindi non lavori da sola...- pensò ad alta voce Dex

-Uhm fantastico! Allora qual'è il cattivone di turno?- disse Arianne che non vedeva l'ora di andarsene da lì, seccata da tutta la faccenda.

-Flox!-

Arianne finì contro uno degli edifici perdendo i sensi...

***

Katerina aveva paura. Tanta paura. Le gambe erano molli e le ginocchia tremavano impazzite, la mente annullata completamente in tilt.

Quella donna dall'armatura nera e i capelli di soffici boccoli biondi, quella che avrebbe dovuto essere una sua compagna di lotte, con ogni probabilità, desiderava la sua morte. La follia l'aveva divorata, il modo di parlare, il tono, lo stesso cosmo, erano quelli di una pazza. La terrorizzava.

Indegna. Indegna. Indegna del suo sangue, ma in quel momento l'unica cosa a cui riusciva a pensare era di aver salva la vita, qualsiasi cosa ma non la morte.

Non era facile ribellarsi a quel desiderio di fuga, a quel nodo doloroso allo stomaco, al respiro accelerato.

Eppure non era forse ciò a cui l'avevano preparata? Perché continuava a non muoversi? La paura non andava forse dominata?

Sì doveva reagire, ed anche in fretta, ma dopo aver passato una vita con la testa sotto la sabbia succube degli eventi, non era facile, anzi era l'impresa più ardua che avesse mai affrontato.

Decise quindi di aspettare, che la salvezza arrivasse.

***

Dex osservava la scena distaccato, come suo solito. Non trovava il benché minimo interesse nel fatto che una sua compagna si squadra fosse stata scagliata contro un edificio, o che una guerriera stesse cercando di fargli la pelle.

Optò quindi per la più semplice, a suo avviso, delle soluzioni...

-Hell Seal- pronunciò a mezza voce

La donna si contorse mentre il suo cosmo si affievoliva, ubbidendo al comando dello Specter.

-Non è possibile!- gridò furiosa

-Possibilissimo invece- si prese la briga di risponderle mentre si caricava in spalla una Arianne esanime e afferrava malamente per un braccio la ragazzina sconvolta.

La donna dal canto suo continuava a cercare di liberasi dell'effetto dell'Hell Seal, che aveva bloccato quasi completamente il suo cosmo, agitandosi come un mutilato che non accetti la mancanza di un arto.

Dex si era già allontanato di qualche metro, ragionando fra sè e sè che aveva bisogno di un nuovo corpo ospite, quello che aveva posseduto non aveva reagito bene al suo cosmo, anzi si stava deteriorando pericolosamente.

Si trattava solo di una sacerdotessa in fondo e il suo era un cosmo troppo grande per essere contenuto in quel corpo.

Sulla sua spalla Arianne stava riprendendo velocemente i sensi e la rimise giù prima di danneggiare ulteriormente il corpo, a causa della pericolosa armatura della "collega".

-Uh?- si guardò attorno dalla posizione seduta -Ah!-

-Bene ora che hai espresso il tuo parere direi di rimetterci in marcia!-

-Non. così. in fretta...- balbettò una voce furibonda alle loro spalle

Il sorriso, il ghigno, di Arianne fece nell'ordine: accapponare la pelle alla fanciulla, alzare gli occhi al cielo a Dex, ridere la guerriera.

-E adesso io e te finiamo quel rsetto di prima...Poison Bite!- urlò scagliandosi contro la donna

-Astis ths flogos!- sibilò quella ottenendo poco più di una manciata di fiammelle che le ripararono appena il volto, prima di crollare a terra balbettando qualcosa

-Spiacente distrarti dai tuoi sadici divertimenti, Arianne, ma credo proprio che dovremmo andare...-

-Sei sempre il solito rompipalle Dex, mai una volta che mi possa divertire...-

Le rimostranze di Arianne si persero nella notte mentre il loro cammino cominciava.

Intanto, un sorriso apparve sotto la maschera della donna, che nonostante il colpo letale, viveva.

***

-Concentrati sul cosmo, senti le stelle-

-Oh si certo, una massa di sassi sparpagliata nell'universo, come non sentirli!-

-Smettila e annulla ogni pensiero-

-A che pro?-

-Annulla. ogni. pensiero.- sillabò il maestro pazientemente, mantenendo il sorriso

-Come faccio a concentrarmi e ad annullare ogni pensiero nello stesso momento?-

-Facciamo così...Adesso tu mi spieghi cos'è che ti frulla per la testa, così forse riuscirai a concentrati sul cosmo-

Shun si sedette davanti alla ragazza osservandola con gentilezza

-Non capisco a cosa serva questo esercizio? A un Cavaliere non serve la forza?-

-Sì è vero. La forza fisica ha il suo peso in battaglia, ma fare troppo affidamento su di essa può rivelarsi il più grave degli errori-

-E quindi servono le stelle?-

-Le stelle non servono- la corresse gentilmente -sostengono la forza di un guerriero-

-Uh...Ok- aggrottò le sopracciglia pensierosa -E quindi...cos'è esattamente il cosmo di un guerriero? E cosa c'entra Athena con ciò?-

Il maestro fece un sospiro preparandosi a rispondere ad una nuova carrellata di domande...

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