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Autore: francym94_smile    13/03/2013    2 recensioni
Una vita quasi perfetta...spesso è solo apparenza, spesso manca quella scintilla che, sola, può rendere la vita tale. Una Lily meno spontanea e coraggiosa di quello che ci si potrebbe aspettare deve imparare ad amare prima di poter imparare a vivere.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Luna Potter, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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Ogni singola persona della Sala Grande aveva smesso di parlare. Il silenzio che aveva seguito l’affermazione di Malfoy era durato solo un decimo di secondo, ma a Lilian sembrò durare un infinità. Esplose,poi, il chiacchiericcio pettegolo-sapete-quel chiacchiericcio piuttosto fastidioso e agitato in cui tutti si rivolgono con lo sguardo con cadenza regolare verso l’oggetto dello spettegolare, cercando oltretutto di non farsi beccare…come se non fosse palese, poi…
Lilian rimase immobile e sbiancò. Poi riprese colore, sempre più colore, fino a divenire un tutt’uno con i suoi capelli. 
Malfoy al contrario mise su un sorrisino sfacciato e soddisfatto. Poi, “è chiaro Belby?” disse con un sorriso ancora più maligno al Corvonero.
Lui esterrefatto si limitò ad annuire senza riuscire ad emettere suono. 
Malfoy, quindi, si rivolse a Lily:
“Andiamo?” le disse cominciando a trascinarla per un braccio fuori dalla Sala Grande, mentre gli occhi di tutti seguivano ogni loro movimento. Mentre attraversavano la porta, quindi, cominciarono a sentirsi i primi fischi e le prime battutine maliziose.
Raggiunsero il cortile e Malfoy la lasciò andare in attesa di una sua reazione. 
Reazione che non venne.
Lily sembrava essere in stato catatonico e cercare di districare il groviglio di pensieri che aveva nella testa sarebbe impossibile anche per un Leglimens bravo come Voi Sapete Chi…
“Potter?” cercò di riscuoterla Malfoy dal suo torpore.
“Potter!? Andiamo mi stai spaventando…” riprovò senza ottenere alcuna reazione.
“Lilian, si può sapere che ti prende?”continuò.
“Lily, ti prego rispondimi…” le posò una mano sulla guancia e le alzò il viso verso il proprio guardandola negli occhi, che però rimanevano assenti.
“Lils…” le sussurrò quindi prima di posarle delicatamente un bacio all’angolo della bocca.
“Io…io non ho fatto colazione” disse lei sconnessamente.
“tutta questa scena per dire che hai fame?” le disse lui prendendola in giro e sorridendo allegro. Quindi si riavvicinò per baciarla. Lei però gli morse un labbro violentemente.
“Ahia!” esclamò lui allontanandosi di scatto. 
Le guardò il volto e ciò che vide, beh, non l’aveva mai visto prima. Non su di lei. Ogni traccia di torpore era svanita: era fiammeggiante, letteralmente. La sua ira era talmente evidente che Scorpius si ritrovò ad inghiottire più volte.
“Si può sapere che diavolo ti è preso?” sussurrò glaciale la ragazza.
Scorpius, che dalla sua espressione si aspettava una sfuriata, si trovò, suo malgrado, a scoprire quanto questo suo tono così controllato fosse ancora più terribile da udire.  
“Non ho fatto niente di male” rispose con tono piatto, ma distogliendo lo sguardo.
“Se è così perché non me lo dici guardandomi negli occhi?” disse lei ancora più freddamente.
“Sai cosa?” riprese lui puntando i propri occhi nei suoi “Hai proprio ragione! Non so perché mi stai facendo sentire in colpa, e non so come tu ci stia riuscendo, ma, che Merlino me ne sia testimone, IO non ho nulla di cui scusarmi!” esplose quindi avanzando.
“Spero tu stia scherzando…” disse lei alzando di poco i toni “Tu hai…hai…cavolo! L’hai detto davanti a tutti!”
“E allora!? Non è forse vero che stiamo insieme?” insistette lui.
“Si, ma..”
“Non mi dire che hai cambiato idea?” le disse alquanto scetticamente.
“Ovviamente no, ma..” rispose lei cominciando a indietreggiare.
“Come supponevo…”
“Sei proprio uno sbruffone” disse scuotendo la testa “ma non è questo il punto!”
“Ah, bene, allora vuoi finalmente spiegarmi qual è questo benedetto punto? Sai, ho il vago sentore che forse c’entri qualcosa col fatto che ancora non lo sapeva nessuno… ”
“io..no, assolutamente no, non c’entro nulla. E poi mi pare che Adam, Blake e Elena lo sappiano”
“Sai cosa intendo…comunque, supponiamo per assurdo che sia un caso che nessuno se ne sia accorto, non è rilevante al momento. Mi interessa di più sapere qual è questo famoso punto.” Le disse sapendo di averla messa con le spalle al muro, letteralmente.
Lei, cercando di sfuggire ai suoi occhi, farfugliò
“Non è questo il momento, io ho lezione ora e devo ancora fare colazione”
“Potter, per piacere, finiscila e spiegati”
“Non mi piacciono queste scenate da cavernicolo: IO, Padrone, lei essere MIA! Che cavolo, mica sono una tua proprietà!”  gli disse tornando a fissarlo.
“Senti, se non avessi cercato di tenere la cosa nascosta, non ci sarebbe stato bisogno che io lo facessi!”
“Io non ho cercato di tenere..”
“Potter, andiamo, non cercare di prendermi per il culo. Sappiamo entrambi che sin dall’inizio hai fatto di tutto per non farci vedere da nessuno. Il fatto che io ti abbia assecondata non significa che non me ne sia accorto. Cos’è, pensi che siccome non sono un Corvonero come te, allora questo significa che sono un idiota?”
“Malfoy, pensi seriamente che io mi metterei mai con un idiota? Al massimo l’idiota qui sono io…” disse ,poi, sconfitta curvando le spalle e abbassando gli occhi.
“Ti dispiacerebbe gentilmente spiegarmi che cavolo passa per la tua mente malata?” le disse sollevandole il mento. Lilian aveva gli occhi lucidi. E lui crollò, la sua rabbia evaporò come acqua al sole. La strinse a sé e sussurrò: “Lils, ti prego, parlami…”
“Io…mi dispiace, davvero!” disse lei tra i singhiozzi “è che…io…io non sono adatta a te!”
“Che significa?” disse lui allarmato, allontanandola da se per guardarla negli occhi.
“Andiamo, tu…tu sei così…così..e io..io sono così..”farfugliò lei imbarazzata
“Potter.. così come?!” insistette lui.
“Tu sei così..bello…e intelligente..e io…io sono solo una secchiona, brutta e logorroica! Lo capisci che non posso competere!?” esplose lei isterica.
“Lo vedrebbe anche un cieco che uno come te non dovrebbe stare con una come me! Cavolo, hai mezza scuola che ti corre dietro: perché hai scelto me!? Voglio dire, ci sono decine di ragazze molto più belle e intelligenti che sarebbero entusiaste di stare con te, e nessuno avrebbe nulla da obiettare, tutti direbbero che siete perfetti insieme. Ma io? Non posso sentirmi dire che non sono abbastanza, che sono un’illusa, capisci? Ecco perché non volevo che lo sapessero. Quando ti renderai conto anche tu dello sbaglio che hai fatto, e succederà, credimi, sarò derisa da tutti come l’illusa che ha creduto di poter stare con Scorpius Malfoy, e starò ancora peggio! Non avrò neanche la dignità di poter gestire la delusione con discrezione, perché sarà lì, sbattuta davanti a tutti!” esclamò gesticolando infervorata.
Lui le bloccò i polsi.
“Potter, ti sei resa conto di quello che sono stato costretto a fare poco fa?” disse lui pacatamente.
“Cosa?” disse lei non capendo.
“In Sala Grande. Ti sei resa conto di cosa ho dovuto fare con te?”
“Io…tu…hai detto che stavamo insieme…beh, non letteralmente, insomma…”
“Potter, ho dovuto…marcare il territorio” disse lui imbarazzato, distogliendo lo sguardo.
“Tu hai fatto cosa?” disse lei improvvisamente sorridendo (Oddio, sembrava  una pazza: un momento prima stava piangendo, ora sorrideva…)
“Hai capito!” disse lui ancora più sulle sue.
“Intendi quella cosa che fanno i cani pisciando addosso alle cose?” disse lei ridacchiando.
“Potter, che schifo!”
“Ahahahah….che schifo lo dovrei dire io!”
“Potter, vedo che ti sfugge un dettaglio…”
“Oddio, mi hai davvero urinato addosso!?” disse lei in preda ad una risata isterica.
“Ti sembra una cosa intelligente da dire!!!???”
“Ahahah…scusa, davvero, ehm…bene, che dettaglio mi sono persa, allora?”
“Non ti sei  chiesta perché io l’abbia dovuto fare?”
“Beh, io…no, voglio dire, non ha senso”
“Bene, allora mettiamola sotto un altro punto di vista. Pensi che io sia un idiota?” disse cambiando repentinamente discorso.
“Ancora…mi pare di aver già chiarito questo punto.” Rispose lei imbarazzata.
“Bene, e pensi che io non tenga alla mia reputazione?” ribatté lui. 
“Beh, ovviamente ci tieni, visto che ti consideri Mr Perfezione” disse lei, alzando gli occhi al cielo.
“E non pensi che io mi merito il meglio?” le disse guardandola intensamente.
“Beh, ecco, è quello che cercavo di dirti…” disse lei tornando a distogliere lo sguardo.
“E allora se sono così intelligente, come  dici, e così vanesio e orgoglioso, come fai a pensare che io non sia in grado di capire cos’è il meglio?”
“Ma io non l’ho mai messo in dubbio…”
“Certo che l’hai fatto. Lo fai ogni volta che ti fai quelle stupide pippe mentali. Io mi merito il meglio, chiaro? Sono Scorpius Malfoy. E TU sei il meglio. Ecco perché sei MIA.” Le disse con tono deciso tornando ad obbligarla a fissarlo.
“Mi irrita chi offende qualcosa di mio. Tu, con queste idiozie, mi stai irritando. Stai offendendo il mio giudizio, capisci? E lo sai che io non sbaglio mai…”
“Che montato che sei!”disse lei con tono imbarazzato mentre si avvicinava a lasciargli un tenero bacio a fior di labbra.
“Ma è la verità.” Disse lui con una semplicità disarmante, lasciandole, poi, un bacio sulla fronte. 
“Andiamo…il giudizio è per definizione personale” polemizzò lei.
“NO, andiamo lo dico io. Solo tu sembri non accorgerti di come sei. Se ho dovuto marcare il territorio è perché tutti gli altri idioti che ti sbavano dietro sappiano che sei off-limits”
“Ma tutti gli altri chi?” disse lei incredula.
“Potter, pensi davvero che tutti i poverini che ti chiedono aiuto per studiare, siano davvero così idioti come sembrano?”
“Ma che dici!? Hanno davvero bisogno di una mano!”
“Ma figurati!”
“Se è davvero così, allora, perché nessuno, di tutti gli altri di cui parli, mi ha mai chiesto di uscire!?” chiese quindi lei imbarazzata, abbassando lo sguardo.
“Beh Potter, primo perché tu non dai nemmeno la possibilità di approcci di quel genere, voglio dire, col tuo atteggiamento di uh, io sono amichetta di tutti, e il fatto che non ti sei mai dimostrata interessata a nessuno, dai l’idea di essere irraggiungibile, insomma scoraggi chiunque ti si avvicini. Secondo per via di Albus.”
“Albus?”
“Beh, Albus e quel troglodita di James prima di lui….”
“Che stai dicendo?” disse lei minacciosa.
“Beh, diciamo che quelli che non scoraggiavi tu, li scoraggiavano loro, e ora che entrambi i tuoi fratelli sono fuori dai giochi, qualcuno ha pensato bene di provarci spudoratamente…” disse lui stancamente.
“Intendi…qualcuno come te?” disse lei con un mezzo sorriso.
“Non puoi mettermi alla stregua di quei mocciosetti…” le rispose Scorpius indignato
“Infatti, ora che ci penso tu hai fatto di molto peggio….” Continuò lei mentre il suo sorriso si incrinava pericolosamente.
“Potter, che cosa stai blaterando?”
“tu gli hai chiesto il permesso prima che partisse…hai DOVUTO chiedere il permesso ad Al per provarci con me!”
“Chi te l’ha detto?”
“Non è importante. Perché sai cosa ho appena realizzato? Che tutti questi anni di sofferenza, in cui io mi sono sentita una reietta, insignificante, e ho pensato che nessuno potesse interessarsi a me, sono stati un bel regalino dei miei fratelli! Cavolo…Ma sono degli idioti! Come si sono permessi di fare una cosa del genere? Non ne avevano alcun diritto!”
“Andiamo Potter, lo hanno fatto solo per te, per proteggerti…”
“Proteggermi da cosa!? Da una vita sociale? Da un po’ di sana autostima!?”
“Potter, sù, non è che tu avessi bisogno di quegli inutili bambocci per avere un’alta autostima…sai fare praticamente tutto…”
“Malfoy, hai idea di cosa sia significato vedere tutte le ragazze del mio anno fidanzarsi e sfidanzarsi in continuazione, mentre io ero sempre sola!?” 
“quegli idioti non ti meritavano, non erano alla tua altezza…” tentò di calmarla Scorpius.
“e tu si!?” esplose lei ancora più irritata.
Scorpius allora la spinse contro la colonna alle sue spalle e si fiondò sulle sue labbra.
“Certo che si, Potter.” Esclamò poi, dopo essersene staccato faticosamente.
“Beh, senti, quello lascia che lo decida io, avrò pure il diritto di scegliere qualcosa della mia vita!” esclamò lei furente.
“Spero tu stia scherzando. Perché se stai cercando di dirmi che hai accettato di stare con me solo perché nessun altro te l’aveva mai chiesto…” disse freddamente Scorpius lasciando la frase in sospeso.
“Beh, a questo punto non lo so più.” rispose orgogliosamente Lily.
“Bene” disse Malfoy allontanandosi da lei.
“Bene” disse Lily guardandolo fisso negli occhi.
“Quindi?” la incalzò Malfoy.
E Lilian si rese improvvisamente conto di quello che stava facendo. Lei stava rovinando tutto per stupido orgoglio, e per una cieca rabbia che stava vomitando addosso alla persona sbagliata. Erano stati i suoi fratelli i responsabili della sua situazione, non lui. Lui l’aveva difesa, le aveva detto che era il meglio, teneva a lei a tal punto da aver fatto una scenata di gelosia davanti a tutti. E, lei, dopo tutto questo lo stava trattando malissimo. Che idiota.
“Quindi, Malfoy, adesso vediamo.” Disse prima di fiondarsi addosso a lui e baciarlo con foga. Malfoy rimase interdetto, ma solo per un decimo di secondo, poi la strinse prepotentemente a se e la sollevò da terra mentre il bacio si approfondiva. Solo la mancanza d’aria, infine, li costrinse a separarsi.
“Qual è il verdetto?” le sussurrò ansante il ragazzo.
“Promosso, promosso a pieni voti!” rispose lei aprendosi in un sorriso mozzafiato.
Tornarono ad abbracciarsi per un tempo che a Lily parve infinito. Poi Malfoy si staccò da lei e le porse una mano. Lei lo fissò intensamente negli occhi e vi lesse la muta richiesta di fiducia che lui le stava facendo. Percepì con forza che le punte dei suoi piedi erano arrivate al ciglio del burrone, e lei poteva buttarsi o tornare indietro. Doveva, coscientemente, fare un salto nel vuoto. E voleva farlo. 
Gli afferrò la mano, la strinse con forza.
“Andiamo a fare questa benedetta colazione?” le chiese quindi con voce ironica Malfoy.
“Andiamo” gli rispose sorridendo Lily.
E così andarono, mano nella mano, verso la Sala Grande, incuranti, per la prima volta, degli sguardi che attiravano. Perché erano insieme, e tutto il resto non contava.
 
 
 
Habemus Papam. 
Ho voluto sottolinearlo perché, insomma, è una cosa importante, ed è accaduta mentre stavo ultimando il capitolo.  Comunque, ora in programma ci sarebbe tutta la parte in cui mi scuso per la bassa frequenza degli aggiornamenti, ma passo oltre perché è una parte pallosa. In questo capitolo finalmente i due giovincelli si dicono chiaro e tondo quello che pensano e che sentono, e direi che era pure ora. Credo che a questo punto manchi solo l’epilogo, e poi forse inserirò qualche missing moment per dare spazio a chi ho tagliato un po’ fuori, tipo il mio amatissimo Blake, Albus alle prese con il torneo Tremaghi, e forse anche un po’ di Adam-Elena, ora vedremo…
Ringrazio chi mi segue, chi mi ha inserito fra i preferiti e fra i ricordati, grazie perché leggete le schifezze che scrivo. Ringrazio poi la solita anima pia che mi recensisce, questo capitolo è per te, LolaMalfoy perché in fondo avevi ragione tu…chi mai si potrebbe mettere contro la figlia di Harry Potter e il figlio di Draco Malfoy? Ecco io no di certo! Detto ciò mi ritiro in attesa dei vostri commenti, insulti, consigli, desideri, chiarimenti, e così discorrendo…
Un bacio
Francy
  
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