Note dell'autrice: Salveeee. Per una volta ho deciso di mettere le note all'inizio. Oh almeno qualcuno le legge (forse). Volevo precisare (di nuovo) che quest'OS l'ho scritta nel lontano 2011 (wooahhh) allora il fandom in generale era vivibile e non c'erano parecchi elementi. Personalmente da Ottobre 2010 ho sempre sostenuto Larry, soprattutto come bromance, non coppia vera, ma non so, ho provato ad immaginare e boom. Quindi bando alle ciance e buona lettura. Se poi volete recensire, bè, grazie. 

Avevo raggiunto il mio sogno da un anno. Era stato l'anno migliore da tanto, troppo tempo, da quel compleanno, quello in cui ricevetti la bicicletta che volevo tanto, quando mamma e papà stavano ancora assieme. Quante cose erano cambiate da allora, non saprei dire se più in bene o in male, credo che per ogni cosa brutta ce ne fosse una bella. Dall'esterno tutti mi vedevano estremamente felice, vedevano una persona realizzata, su una delle due cose erano completamente in torto.
«Allora Harry, raccontaci, è vera questa storia tra te e Caroline?»
«Sai, ogni volta che leggo queste cose sorrido. No, tutti sanno che ho un debole per lei ma siamo solo buoni amici, ci sentiamo spesso..» Non concludo la frase, mi hanno detto di far così, di lasciarla incompleta, così i media potevano tirare le conclusioni che più preferivano, alcune erano per certi versi esilaranti, questo comunque significava pubblicità. Pubblicità per noi, per Caro e per il suo programma!

«Hey riccio, che hai?» mi fa Niall avvicinandosi. Adoravo il nostro irlandese, ad oggi non ho ancora capito come ci riesca, ma gli basta uno sguardo per capire le persone, per capirne i sentimenti e sapere se qualcosa non andava. «Nulla, sono solo stanco» feci spallucce e salì in auto dove mi isolai totalmente dagli altri. Avevamo il resto della giornata libero, niente interviste, niente prove, nulla di nulla se non relax completo. Amavo il mio lavoro, ma a volte avevo troppo bisogno di un po' di relax.
Arrivammo a casa, mi fiondai nel letto, avevo intenzione di farmi una dormita con i fiocchi.. «HARRY EDWARD STYLES! Per quale assurdo motivo stai nel letto?!» disse una voce famigliare irrompendo in camera, «Senti, Louis non sono dell'umore adatto. Vattene, grazie» sono certo che si offese, si sentì dal modo in cui uscì sbattendo la porta. Si, ero io lo stronzo egoista che si rifiutava di scendere per stare a vedere lui ed Eleanor tubare in continuazione, ero io lo stronzo che non lo capiva, sempre io lo stronzo che sta come un cane.
Con quel pensiero ripresi sonno.

«Harry, sono Liam, mi apri? Harry?» mi risvegliai con la voce di Liam, diedi un occhiata fuori e vidi che c'era buio, bè se non altro almeno tre ore di sonno me le ero fatte. «E' aperto. Entra» lui con il suo nuovo taglio di capelli andò a sedersi ai piedi del mio letto dopo essersi assicurato che la porta si fosse chiusa bene, «Senti, parliamoci chiaro, tu stai male, hai qualcosa, ce ne siamo accorti tutti, bè forse non tutti tutti, ma io, Zayn e Niall si e tutti e tre conveniamo sul fatto che tu debba parlare! Parla per favore, è orribile vederti così.» vedermi come? Pensai. Ero convinto di averli fregati tutti, mi impegnavo per far in modo che non mi vedessero triste, al massimo stanco, avevo sempre il sorriso pronto, forse li avevo sottovalutati. «Sai Liam, sono convinto che se dovessi parlare manderei metà della mia vita a puttane, la metà che ho costruito con voi!» l'espressione di Liam passò dal preoccupato al corrucciato, «Non ti seguo..» mi disse «Tu sai che quando parlo di Caro fingo?» «Certo! Sappiamo tutti che non state insieme» «No! Non parlo di quello! Quando parlo di lei o di qualsiasi altra ragazza fingo Liam, fingo!» gli dissi scaldandomi forse un po' troppo, ma a quel punto non me ne importava, a quel punto volevo solo parlare, o sarei imploso nel giro di due giorni. «Fingi?..» disse guardandomi, mi osservò per un minuto buono o forse poco di più «Oh..Lou..» ecco, aveva capito, lo sapevo, anche se il suo sguardo non cambiò, anche se non storse in naso avevo paura di quello che sarebbe successo ora, «Harry, tu sei come un fratello, non ti giudicherei mai, non potrei mai farlo, però ascoltami bene, ti do solo un consiglio, parlane, non tenerti tutto dentro, non accadrà nulla» «E' il fatto che non accadrà nulla che fa male!» feci spallucce e non lo lasciai ribattere perchè corsi in bagno, se fossi rimasto lì probabilmente sarei crollato e non lo sopportavo. Decisi che avevo bisogno di una doccia per pensare.
Sotto l'acqua bollente sentì il rumore di qualcuno che entrava in bagno «Oh ma se la porta è chiusa, e da fuori si sente l'acqua scorrere, bisogna essere particolarmente cretini a non capire che è occupato!» vidi l'intruso aprire lentamente la porta della doccia, lo spettacolo che mi si parò davanti fu la cosa più imbarazzante e al contempo la visuale più bella che abbia mai visto.

«Louis, dicci, com'è questa nuova vita, se si può chiamare così?»
«Bè, credo che non sia una nuova vita, è più un nuovo capitolo della nostra storia, stiamo tanto in studio, l'album nuovo sarà spettacolare, tutti i brani sono stati scritti di nostro pugno, quindi è molto più personale, io poi, sono al settimo cielo»
Eravamo ancora noi cinque, ancora a rilasciare interviste, a passare le giornate in studio e a provare, cosa era cambiato? La sua mano nella mia! Il mondo sapeva di noi, sapeva di Harry e Louis.