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Autore: Amelie2    12/07/2003    1 recensioni
Segrati che neanche i possessori conoscono, una calma tesissima a Hogwarts, sotto la minaccia di Voldemort, che cerca un potere che gli fu nascosco... Prima fic di Harry Potter mi hanno detto tutti che è bella e a me piace moltissimo, ora a voi la parola ^_^
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il giorno dopo tutti i Grifondoro del quinto anno si diressero preoccupati verso la capanna di Hagrid, dove già si trovavano i Serpeverde, più nervosi e infreddoliti che mai. Hagrid comparve da dietro un albero, e disse:- Bene! Come prima lezione dell’anno,vi ho riservato una sorpresa non proprio del mio stile, ma che almeno alle ragazze dovrebbe piacere. Sennò ho già pronta una sorpresa di riserva!- Harry sentì borbottare Draco:- Come minimo avrà trovato un’arpia per le ragazze e per noi un mostro plurizannuto.- ma evitò di fare commenti. Seguirono Hagrid dietro la sua capanna, e videro una specie di grosso cubo di cristallo, con una graziosa porticina rotonda. All’interno sembrava esserci solo un grosso fiore colorato, che assomigliava a una campanula ingrandita, dalla quale usciva una specie di filo azzurrino, che terminava, passando per la fessura della porta, in mano a Hagrid; il guardiacaccia sorrise ai suo studenti e tirò la cordicella, facendo vibrare il fiore: improvvisamente, uscirono dalla corolla decine e decine di piccole lucine ridacchianti, che si misero davanti alla parete trasparente, come per osservare meglio i ragazzi che le guardavano stupite:- Fate del Bosco!- ruggì Hagrid – Me le sono fatte arrivare ieri dall’Irlanda! Sono una delle specie meno dispettose, e sono sempre ben disposte a contatti con esseri umani! Avanti, se volete potete entrare a piccoli gruppi.- Hermione, Drusima e Ristina entrarono per prime, curiose di vedere più da vicino le svolazzanti creaturine. Entrarono una alla volta passando per la piccola porta, e una volta all’interno, non riuscirono a trattenere un grido di stupore: il fiore era almeno tre volte più grosso e bello, e sui pelati, sullo stelo, sulle foglie, ovunque si vedevano delle graziosissime fatine, intente a osservare le strane creature che erano entrate. All’improvviso, si alzarono in volo tutte insieme, come un nastro di luci colorate, e avvolsero una a una le tre ragazze: Drusima si ritrovò una fatina azzurra sul naso, e la poté osservare meglio: sembrava una di quelle bamboline in miniatura che sua mamma collezionava, molto più bella e realistica: aveva un vestito fatto da petali, che rendeva ancora più graziosa la sua minuta figura e i capelli castani, che incorniciavano un faccino curioso, in cui spiccavano due occhi color rugiada, che ora la stavano osservando. La fatina le passeggiò un po’ sul naso, azzardando quelli che alla ragazza sembrarono passi di danza, poi spiccò il volo, atterrandole sulla testa, e lanciò un fischio acuto e cristallino; a quel richiamo accorsero numerose fatine, e Drusima si ritrovò con la testa piena di luci, peggio di un albero di Natale. La ragazza sentiva una moltitudine di manine che le maneggiavano i capelli, finché non sparirono tutte le fatine, ridacchiando; quando si girò, vide le espressioni stupite delle sue due amiche e di tutti i suoi compagni fuori dalla costruzione di cristallo. Preoccupata, chiese:- Oddio! Cosa mi hanno fatto???? Avanti sono pronta al peggio!- e fece per mettersi una mano in testa, ma fu bloccata da Hermione:- Ferma Drusy! Non ti toccare! Stai benissimo! Veramente!- e ricomparvero le fatine, reggendo una grossa foglia, portandola all’altezza del viso della ragazza: Drusima vide la superficie verde deformarsi, finché non si vide riflessa, solo che non era del tutto sicura di essere Drusima Summer: la ragazza riflessa aveva i suoi capelli biondi e suoi occhi cangianti, ma aveva qualcosa di diverso, quasi magico: i capelli erano raccolti in una strana acconciatura, con due ciuffi a lati del viso che le risaltavano gli occhi, e uno strano fiorellino teneva insieme quella che più d una pettinatura sembrava una scultura greca; non credeva davvero di poter essere così carina. Hagrid disse:- Ah! Vedo che Summer ha scoperto un’altra passione delle Fate del Bosco: adorano la bellezza, non solo la propria ma anche di tutte le cose o persone che le circondano! Per questo ho pensato che le ragazze le avrebbero apprezzate!- e tutte le ragazze si misero in fila davanti alla porticina, ansiose di testare l’abilità delle fatine, e altre tre ragazze entrarono precipitosamente quando Hermione, Drusima e Ristina uscirono dalla casetta di cristallo: Drusima era ancora più carina fuori dalla casetta, e le altre due ragazze non erano certo da meno: i ricci di Ristina erano così perfetti da sembrare disegnati, decorati con due o tre foglioline autunnali. Con Hermione, che aveva i capelli lunghi, le fatine si erano sbizzarrite: avevano preso quattro ciocche ai lati del viso e le avevano incrociate sulla nuca, dopodiché avevano lisciato a dovere i restanti capelli. Le tre ragazze, soprattutto Drusima, erano molto nervose circa i numerosi sguardi maschili che le sembravano scannerizzare, e Drusima disse:- Professore, aveva detto che c’era qualcosa anche per i ragazzi, e io preferirei quella, qualsiasi cosa sia!- e le sue due amiche annuirono. Così, Hagrid fece un cenno agli altri studenti, e li portò ai bordi del recinto:- Ora aspettatemi qua un attimo.- e sparì tra gli alberi tenendo saldamente in braccio uno strano essere, che stava buono e tranquillo, muovendo ritmicamente i numerosi… tentacoli? Agli sguardi stupiti dei suoi alunni, Hagrid rispose:- Idra! Un graziosissimo rettile che vive nelle paludi della Grecia, raffigurato in passato come un mostro gigantesco, è in realtà una bestia tranquillissima, usata per dei combattimenti: infatti, le Idre amano azzuffarsi fra loro, e una caratteristica particolare della loro pelle ci permette di rigenerare le ferite non mortali: le scagli di Idra sono usate per alcune medicine. Avanti, prendetevene una!- e mollò in braccio a Harry la sua: la bestia aveva un corpo tozzo e piccolo, munito di quattro zampe artigliate, una lunga coda e le cinque teste poggiavano su altrettanti colli, lunghi all’incirca come la coda, molto forti e robusti. Le cinque paia di occhi dell’Idra erano violetti, come del resto viola era il colore delle scaglie. La creatura osservò un po’ Harry, dopodiché, quattro teste cominciarono ad abbassarsi, sparendo nel collo. Hagrid gli si avvicinò e gli disse:- Tranquillo, possono farsi sparire le teste in eccesso, non ti preoccupare.- Harry mise giù la sua Idra, che zampettò un po’ nel prato, e intanto guardava i suoi compagni munirsi della creatura: a Ron ne toccò una rossa, che si intonava perfettamente con i suoi capelli, Ristina stava rincorrendo la sua vivace Idra bianca, Hermione tentava di liberarsi da un eccesso di coccolosità da parte della sua Idra azzurra. Il rettile di Drusima, invece, era nero come il carbone, e particolarmente grosso: evidentemente la ragazza lo notò, e una strana luce si accese nei suo occhi, così disse:- Senta prof, se facessimo un piccolo torneo, giusto per rendere la lezione più interessante?- Hagrid accettò con entusiasmo il suggerimento della ragazza, e in breve lo schema degli scontri era stato fatto: i combattimenti iniziarono, e tutti furono quasi sconvolti dalla loro violenza: le idre di Ron e Drusima, le prime, si rotolavano una sull’altra, mordendosi e graffandosi, e quando l’Idra di Ron si rimise in piedi, con un morso staccò di netto la testa dell’avversario, tra grida di orrore e di schifo; ma la creatura si rimise in piedi, con due teste nuove fiammanti, e si avventò contro l’avversario, riuscendo ad atterrarlo e a vincere. Stranamente, come fu decretata la vittoria, i due animali si rialzarono e si diedero due colpetti affettuosi sul muso, a trotterellarono via. Scontro dopo scontro, si arrivò alla finale: Drusima, la cui Idra aveva dimostrato doti da combattente veramente notevoli, e quella di Pansy Parkinson, che sembrava non essere da meno. Lo scontro cominciò, più violento di tutti glia altri, e proprio per questo fu il più veloce: l’Idra di Drusima, conscio della forza dell’avversario, cercò di prenderlo di sorpresa, e dopo essersi fatto mozzare la testa, una attaccò frontalmente l’avversario, mentre l’altra lo prese per la coda e lo scaraventò via, vincendo. Dopo la conclusione del piccolo torneo, mancavano pochi minuti alla fine della lezione, e Hagrid li lasciò un po’ liberi: Harry e Ron discutevano dell’ultima partita dei Cannoni del Chundley, (scusate se l’ho scritto sbagliato ^.^ N.d.A) mentre le tre ragazze spettegolavano tra di loro, coccolando le loro tre idre, che dormivano pacificamente. Le lezioni successive furono prive di avvenimenti degni di nota, e le ore si accumularono finché non fu ora di cena. Prima che piatti si riempissero, però Silente si alzò e fece cenno ai suoi alunni di calmarsi, poi disse:- Scusate, so che avete fame, ma prima devo fare un piccolo annuncio che forse rovinerà l’appetito ad alcuni di voi: domani mattina dovranno essere consegnate le schede di adesione al Ballo di Hallowen: troverete un contenitore, se così possiamo chiamarlo, fuori dalle vostre sale comuni. Detto questo, buon appetito!- nella sala ora si vedevano solo facce sorridenti e raggianti di chi aveva un accompagnatore, e quelle tristi e sconsolate di chi già si vedeva al ballo a fare da tappezzeria; fortunatamente, quest’ultime erano relativamente poche. Gli studenti si ritirarono nelle loro sale, alcuni più frettolosamente perché non avevano ancora compilato il foglio di adesione. Harry, Ron, Hermione e Drusima salutarono Ristina, e una volta arrivati nella Sala Grifondoro, si accaparrarono le poltrone vicino al camino, stando un po’ stretti, visto che erano quattro ragazzi più due gatti in due poltrone; comunque, andarono avanti a parlare, tentando di strappare qualche parola a Drusima circa il suo misterioso accompagnatore, ma gli occhi della ragazza raggiunsero rapidamente una sfumatura rossa, segno evidente che era stufa di parlarne. I due gatti cambiavano spesso grembo, saltellando da poltrona a poltrona, poi decisero di inseguire un grosso moscone che svolazzava disperato nella sala. Alla fine la stanchezza vinse i quattro ragazzi, che se ne andarono nei rispettivi dormitori. La mattina dopo, una volta vestiti, si diressero tutti e quattro davanti alla passaggio per consegnare i moduli di adesione: il primo a passare fu Harry, e una volta fuori, vide uno spettacolo scandalizzante:: Pix era vestito di arancione brillante, aveva attaccato al collo una specie di grossa cesta, che si apriva e si chiudeva come una bocca gigantesca, pronta a inglobare i moduli di partecipazione. Quando Pix vide i quattro ragazzi con in mano i fogli, disse acidamente:- Avanti sbrigatevi che devo ancora andare da Serpeverde e da Corvonero!- ovviamente evitò i soliti aggettivi che riservava a tutti gli studenti, visto che indossava un abito che più di orripilante non si poteva chiamare. Hermione, ridacchiando, disse:- Ihihiihiihhh, adesso capisco come hanno punito Pix! Ieri, mentre tornavo da Antiche Rune, ho sentito confabulare Silente e Gazza, che come al solito si lamentava della mancanza di severità ne riguardi del polterghest, e Silente l'ha rassicurato, dicendogli che aveva in mente una punizione niente male…- e questo fu sufficiente per dare il buon umore a tutta la banda, che durò tutta la giornata. Dopo pranzo si riunirono per fare i compiti, sotto il severo controllo di Hermione e di Ristina, quando Drusima chiuse di scatto i libri, dicendo:- Io ho finito!!! E sono stufa di tutta questa teoria! Passiamo agli esercizi di Sport!!!!- tra tutte le materie, Sport e Cura delle Creature Magiche erano quelle che Drusima amava di più, e tra l’altro quelle in cui andava anche meglio; fino adesso a Sport avevano fatto alcuni esercizi, come la capriola o le cadute, o come tirare bene un pugno o fare una parata decente, e a volte, a fine lezione, La prof Energika faceva fare dei brevi incontri, senza preoccupazioni, visto che le divise respingevano i pugni e non c’era il rischio di farsi male neanche per sbaglio. Comunque, durante questi scontri, erano quasi sempre Drusima e Ristina a fare una figura decente, avvantaggiate dall’esperienza e dalla passione. Specialmente Ristina, che faceva karatè da più tempo, spesso atterrava la sua amica, che d’altra parte si batteva fino all’ultimo. In Cura delle Creature Magiche, invece era Drusima a essere più brava: sembrava che con lei qualsiasi creatura trovasse una sorta di feeling, e Hagrid, soddisfatto, affermava che l’unica persona con un talento tanto spiccato per animali magici era stato Charlie, e forse Drusima era superiore persino a lui. Alla fine solo Ron e i suoi fratelli accettarono di esercitarsi con la ragazza, e poco dopo avevano già finito, visto che Fred aveva il naso a forma di pappagallo, a George stavano spuntando dei buffi fiori danzanti sulle mani, Ron aveva due molle al posto delle gambe e Drusima aveva una coda da coniglio e due grosse orecchio a punta. Dopo che si furono beccati una ramanzina da Madama Chips, tornarono nella Sala Comune come nuovi, tranne Drusima, che si era procurata una carota che sgranocchiava allegra, e Ron, che aveva un’andatura saltellante. Finiva così un giorno cruciale: dall’indomani bisognava cominciare a pensare come incantare la propria zucca.

Autrice rompipalle: Ebbene sì! Tra poco scoprirete chi è il misterioso cavaliere di Drusima! Ma l’avete capito, no? Se è così vuol dire che la mia amica ha ragione e anticipo troppo le cose ç_ç!!! Manca ancora un capitolo prima del fatidico ballo, anche perché non so cosa metterci dopo ^_^’ ma abbiate fiducia inventerò qualcosa!!!!!! Ciao e comment comment!!!

  
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