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Autore: andromedashepard    14/03/2013    3 recensioni
E così Thane e Shepard avevano finito per ritrovarsi all’Armax Arena il giorno di S. Valentino. Era stato Garrus a proporre la cosa, avendo letto di un torneo a coppie in cui quella vincente si sarebbe aggiudicata una notte da sogno nella suite più prestigiosa del Presidium Hotel. Chiunque conoscesse un minimo la Cittadella doveva sapere che due innamorati non potevano aspirare a qualcosa di meglio per trascorrere una notte indimenticabile. Ma la sfida non è delle più facili, soprattutto se a prendervi parte sono i tuoi amici più fidati, nonchè i migliori soldati della Galassia...
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Comandante Shepard Donna, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Questa one-shot nasce da una sessione virtuale di RP che ho fatto per puro divertimento con Johnee e MrMurkrow qualche giorno fa. Il dopo Citadel è stato straziante per tutti e dovevamo cercare un modo per sfogare quell’ondata di FEELS che ci ha travolti malamente… Io, soprattutto, ho sentito il bisogno di fiondarmi in qualcosa di allegro e per niente drammatico e quindi eccoci qua, in una giornata come tante sulla Cittadella, dove Thane sta bene, ci sono due Shepard (la Lenore di Dead as Yesterday e In A Moment) e persino Jack di Mass Effect: Reborn. Una one-shot che non ha nessuna pretesa tranne che quella di farvi distrarre un attimo dalla guerra e dalle tragedie, cercando di farvi immaginare un universo parallelo di Mass Effect in cui c’è spazio anche per momenti come questo.





 

E così Thane e Shepard avevano finito per ritrovarsi all’Armax Arena il giorno di S. Valentino. Era stato Garrus a proporre la cosa, avendo letto di un torneo a coppie in cui quella vincente si sarebbe aggiudicata una notte da sogno nella suite più prestigiosa del Presidium Hotel. Chiunque conoscesse un minimo la Cittadella doveva sapere che una coppia non poteva aspirare a qualcosa di meglio per trascorrere una notte indimenticabile. Quella suite era una leggenda… si dicevano tante cose sul suo conto, ma nessuno era mai riuscito a smentire o confermare le varie dicerie. C’era chi sosteneva che potesse essere trasformata in una realtà virtuale a piacimento, assecondando così qualunque fantasia. C’era chi sosteneva che era tutta una trovata commerciale e che in realtà non esisteva nessuna suite. C’era ancora chi sosteneva che una volta usciti da lì, sarebbe stato impossibile togliersi il sorriso dalla faccia per settimane. Andromeda non si era mai interrogata a tal proposito e in fin dei conti non le importava neanche adesso; avendo Thane al suo fianco ogni altra cosa passava in secondo piano. Era infinitamente grata per aver avuto l’opportunità di ritagliarsi una serata insieme alla persona che amava e ai suoi amici più cari. Vincere il torneo sarebbe stata solo la ciliegina sulla torta, ma ciò non avrebbe influito in alcun modo sul suo attuale stato d’animo.

Dopo una cena leggera al Ryuusei si avviarono tutti verso l’Armax Arena. Un cartellone variopinto con un Cupido Volus in bella vista recava la scritta “Torneo di S. Valentino in corso. Iscrizioni chiuse”. Garrus aveva iscritto tutti e sei quella mattina, così non fu necessario fare la fila. Entrarono all’interno della struttura e diedero un’occhiata al tabellone dei punteggi. La coppia attualmente in vantaggio aveva totalizzato 29,330 punti. Lenore sbuffò, “Solo l’altra settimana ne ho totalizzati il doppio e in solitaria…”. Garrus mosse le mandibole in quello che doveva essere un sorriso. Tali e Jack stavano discutendo in disparte sull’eventuale strategia da adottare sul campo, anche se per Tali era la prima volta e sembrava piuttosto agitata. Andromeda raggiunse Thane di fronte al tabellone e lo abbracciò da dietro. “Biotic Squad, eh?”, ammiccò. Lui prese le sue mani e sciolse l’abbraccio, volgendosi di fronte a lei con un sorriso. Le sfilò dalla mano la rosa blu che le aveva regalato e la inserì elegantemente tra i suoi capelli raccolti, strappandole un sorriso indagatorio. Poi la strinse a sé, incurante della folla che iniziava ad accalcarsi attorno a loro, commentando i punteggi sul tabellone e fantasticando a proposito del premio. “Devo confessarti una cosa, Siha”, sussurrò al suo orecchio, facendola rabbrividire. “Che cosa?”, domandò lei. “Hai ragione tu, ti ho sempre fatta vincere le altre volte. Ma credimi, non l’ho fatto apposta”. Lei si allontanò tanto quanto bastava per guardarlo negli occhi con aria sospettosa e un sorrisino compiaciuto. “E’ solo che mi piace guardarti combattere, soprattutto in un contesto dove non è necessario guardarti sempre le spalle… In missione non posso concedermi certe distrazioni”, continuò lui, scostando una ciocca di capelli dal suo viso.
“Avete finito di fare i piccioncini, voi due?”, la voce di Jack fece voltare Shepard a malincuore. “Len e Garrus stanno per entrare. Voglio proprio godermi lo spettacolo”, aggiunse, indicando il monitor che proiettava in tempo reale quello che succedeva all’interno dell’Arena. Dopo un paio di minuti, una scampanellata decretò l’inizio del match. Ann e Thane presero posto davanti al monitor e seguirono lo scontro con attenzione. Lenore sembrava dannatamente agguerrita col suo Claymore in bella vista e gli scudi al massimo. Garrus era più disinvolto, ma ugualmente determinato. Si scambiarono due parole, poi lui la trasse a sé per i fianchi, facendo impallidire il resto della folla che aveva gli occhi puntati sullo schermo. Tali tossì convulsamente ed esclamò uno dei suoi soliti “Keelah!” quando notò che intanto era apparso il primo mutante alle loro spalle. I due non si fecero cogliere alla sprovvista e iniziarono a fare fuori un nemico dopo l’altro, combattendo fianco a fianco in perfetta sinergia. Era piacevole vederli combattere, ognuno di loro sembrava il prolungamento dell’altro. Le loro azioni si concatenavano come se dettate dallo stesso intelletto e i nemici svanivano di fronte a loro senza avere un attimo di tregua. Un’altra scampanellata e un mucchio di coriandoli sulle loro teste decretò la fine del match, mentre sullo schermo compariva la scritta “Nuovo Record”. Ann sorrise vedendoli esultare si voltò a guardare Thane proprio mentre una voce scandiva i loro nomi attraverso l’altoparlante. “Buona fortuna, Pinguino”, scherzò Jack, attirandosi un’occhiata in cagnesco da parte di Andromeda. Sì, combattere sui tacchi e con un vestito scomodo non sarebbe stato il massimo, ma non avrebbe potuto fare altrimenti. Sicuramente le sarebbe servito di lezione per la prossima volta che decideva di conciarsi in un modo così lontano dai suoi soliti standard.

Di fronte all’entrata della sala li aspettavano Garrus e Lenore. “Provate a fare di meglio, se ci riuscite”, esclamò Lenore con un sorriso beffardo dipinto sul volto. Andromeda si limitò a rifilarle uno sguardo fulminante a mo’ di scherzo e poi entrò seguita a ruota da Thane. “Cinque minuti all’inizio del match”, decretò una voce robotica. Ebbero giusto il tempo di caricare gli scudi provvisori e di raccogliere qualche granata bonus, per il resto era stato ormai deciso: solo poteri biotici. Questo gli avrebbe conferito una penalità che aumentava la percentuale di punteggio ricevuta per ogni mostro eliminato. Entrambi si posizionarono all’inizio della mappa, raccogliendo l’energia oscura sul palmo della mano. Si scambiarono uno sguardo complice un momento prima che l’ondata di nemici iniziasse a materializzarsi, poi iniziarono le danze. Ann aveva dimenticato di stare indossando i tacchi e rotolava da un riparo all’altro con disinvoltura, mentre lanciava singolarità a destra e a manca. I nemici sospesi venivano ripetutamente colpiti con disgregazione da Thane, che dimostrava di non disdegnare neppure il corpo a corpo e le arti marziali. Andromeda dovette ripetersi più volte di restare nei limiti, dato l’abbigliamento, ma il mutante che le stava correndo incontro era troppo allettante per non lanciarsi in una carica biotica da maestro. Atterrò perfettamente sul pavimento dopo che quello si dissolse in un bagliore arancione, poi raggiunse Thane alle prese con un progenie. Combinarono i loro poteri facendolo capitolare all’istante. Sulle loro teste videro il punteggio aumentare vertiginosamente. Si scambiarono un altro sguardo e sorrisero, prima di buttarsi dietro un riparo all’urlo di una Banshee. “Mi sono quasi pentita di non aver portato un’arma”, confessò lei, preparandosi a lanciare un globo d’energia. “Non avevi calcolato questo”, disse Thane, ed attivò una lama factotum. Lei scosse la testa. “Avrei dovuto aspettarmelo”, sorrise. Thane scivolò dalla copertura e approfittò del diversivo di Andromeda per infliggere una profonda coltellata al mostro. L’urlo della Banshee fu straziante. “Dannati abomini!”, imprecò Ann, prima di saltare fuori dalla copertura e azzerare i suoi scudi per lanciare una nova. Il terreno tremò e la Banshee indietreggiò urlando. Thane prese uno slancio e si avventò sul collo del mostro tagliandolo di netto. Quella si dissolse e Shepard ebbe il tempo di ricaricare gli scudi prima della nuova ondata. Si nascosero dietro un muretto abbastanza alto e si guardarono profondamente negli occhi. “Se la realtà non fosse dieci volte più spaventosa…”, iniziò a dire Ann prima che Thane si chinasse a baciarla. Lei spalancò gli occhi, estremamente sorpresa per quel gesto. Poi si lasciò andare e si aggrappò alle sue spalle cercando di restare in equilibrio sui tacchi, mentre un Bruto in lontananza si esibiva nel suo urlo di battaglia. “Vuoi provare una cosa, Siha?”, le domandò scostandosi per guardarla negli occhi. Lei sorrise entusiasta e lui, senza pensarci un attimo di più, se la caricò sulle spalle. “Che diavolo stai facendo?”, esclamò lei ridendo e agitando le gambe. “Stai a vedere”, la rassicurò, parandosi di fronte al Bruto che nel frattempo scalciava, preparandosi a caricare. Lanciò un globo d’energia per stordirlo e poi, mentre quel bestione vacillava, lanciò Shepard in sua direzione. “Caricalo!”, urlò mentre lei, prontamente, eseguiva la carica biotica più emozionante della sua vita, atterrando sullo stomaco del Bruto con una forza inaudita. Non era ancora morto; secondo le statistiche gli restava una misera tacca di vita. Shepard si sfilò una scarpa e lo colpì alla testa, mettendolo finalmente KO. Poi si voltò a guardare Thane con un sorriso a trentadue denti, mentre lui la raggiungeva in corsa. Sulla loro testa piovvero tanti coriandoli colorati e loro si abbracciarono forte mentre la campana segnalava la fine del match. “Ok, è stato fantastico, dobbiamo rifarlo”, disse lei, mettendogli un braccio intorno al collo mentre si avviavano verso l’uscita. Trovarono Len, Garrus, Jack e Tali ad aspettarli.
“Bravi, non c’è che dire… ma la coppia Concussive Shot fin’ora vi precede di 998 punti”, esordì Garrus scompigliando i capelli di Lenore. Andromeda si volse a controllare il tabellone. Secondi, maledizione. “In realtà abbiamo deciso di conservare il meglio per dopo”, replicò Thane con un sorriso soddisfatto. Circondò Ann con un braccio e si allontanarono. Lei spalancò gli occhi “…dove mi porti?”, domandò curiosa. “Nell’unico posto dove vorrei trovarmi adesso con te”, rispose stringendola a se, “...casa.”
 
 
Qualche giorno dopo vennero a sapere che ad aggiudicarsi il primo premio erano stati, inaspettatamente, Jack e Tali. Non riuscirono mai a scoprire i segreti di quella suite, e neppure se ci fossero stati veramente, ma Andromeda giurò di averli visti sorridere ininterrottamente per due settimane di seguito, sotto le loro maschere.

 








Questa storia la dedico ovviamente a Johnee e Murkrow, ringraziandoli della fiducia che mi hanno dato nel manipolare i loro personaggi. Un abbraccio a voi due <3
   
 
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