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Autore: September_39    14/03/2013    6 recensioni
Blaine e Brittany condividono un appartamento a New York mentre entrambi frequentano l'università che hanno sempre sognato. Anche Sebastian vive con loro e a Kurt, impegnato nella sua nuova relazione con un affascinante ballerino, questa storia proprio non va giù.
Santana ha finalmente riconquistato la sua Brittany ma una vecchia fiamma dal passato sembra essere intenzionata a metterle i bastoni fra le ruote.
New York. Canto. Ballo. Amori. Amicizia. Passioni. Tradimenti.
Sarà troppo da sopportare per dei semplici ragazzi dell'Ohio?
Genere: Fluff, Sentimentale, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Brittany Pierce, Kurt Hummel, Santana Lopez, Sebastian Smythe | Coppie: Artie/Brittany, Blaine/Sebastian, Brittany/Santana
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Too Much'
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PROLOGO “New York, New York”

 

My little town blues 

They are melting away 

I gonna make a brand new start of it 

In old New York 

-Frank Sinatra *

 

 

“Wow”

“Già... wow”

Entrambi aumentarono la stretta delle loro mani, intrecciate da quando erano scesi dal taxi per farsi forza e anche per non perdersi fra la folla.

Ce l’avevano fatta: erano davvero arrivati a New York.

 

Ancora increduli alla vista della città che si estendeva davanti a loro, Brittany e Blaine si lanciarono un’occhiata complice condividendo lo stesso pensiero. Finalmente si erano lasciati Lima alle spalle ed erano pronti a cominciare quella vita che avevano tanto sognato negli ultimi mesi.

Blaine era così contento che sentiva di poter scoppiare a piangere da un momento all’altro, abbandonandosi completamente a quella sua vena fin troppo emotiva.

Brittany d’altro canto, moriva dalla voglia di correre e saltare, mimetizzarsi fra la folla e scoprire se davvero esistevano quei centri di riabilitazione per gatti in cui tante volte aveva pensato di mandare Lord Tubbington che proprio in quel momento dormiva tranquillo all’interno della gabbietta che la ragazza stringeva saldamente fra le mani.

“Allora, vogliamo muoverci o avete intenzione di restare con quello sguardo da imbecilli in mezzo alla strada per tutta la giornata?”

Solo l’irritante voce di Sebastian poteva riportarli con i piedi per terra e rovinare quello splendido momento.

Entrambi sbuffarono voltandosi a guardare il ragazzo che aveva iniziato ad avviarsi verso il loro appartamento senza curarsi degli altri due, costretti ad aumentare il passo per raggiungerlo.

 

“Sei sicuro che sia questa la strada?” chiese ancora Blaine dopo più di un quarto d’ora che camminavano per quella via che sembrava essere infinita.

“Si Blaine, per la millesima volta, è questa la strada! Se non aveste supplicato il tassista di lasciarci all’inizio per osservare il panorama invece che al numero civico esatto a quest’ora saremmo già arrivati da un pezzo” sbraitò Sebastian stizzito, aumentando sempre di più il passo.

“Lo zucchero con lui non ha funzionato” commentò Brittany avvicinandosi a Blaine, ripensando all’esperimento che aveva provato in aereo solo qualche ora prima: aveva riempito ogni bevanda che Sebastian aveva ordinato con un paio di bustine di zucchero, convinta che avrebbe annientato un po’ della sua acidità. Evidentemente si sbagliava.

Oppure semplicemente lo zucchero non era ancora abbastanza.

Il riccioluto si strinse nelle spalle di tutta risposta, perdendo di vista l’altro ragazzo per qualche istante e finendo per schiantarsi contro di lui quando questo si fermò all’improvviso.

“Siamo arriv-.. Blaine accidenti guarda dove vai!” sbottò di nuovo l’ex Usignolo, guardando male il compagno che si affrettò ad allontanarsi e avvicinarsi all’amica in cerca di protezione.

Sebastian fece un profondo respiro ricomponendosi prima di estrarre un mazzo di chiavi e aprire la porta della loro palazzina.

Ovviamente come se la lunga passeggiata non fosse bastata, l’ascensore era rotto. I tre si guardarono stravolti prima si sospirare rassegnati; salirono due piani di scale trascinando a fatica le loro valige fino a che finalmente si fermarono davanti ad una porta scura. Interno 2B. 

Casa.

 

L’appartamento non era molto grande ma abbastanza perché tutti potessero avere i loro spazi, senza invadere per forza quelli degli altri e provocare fastidiose discussioni. Specialmente con Sebastian.

Erano piuttosto vicini al centro e dalle finestre del salotto potevano intravedere l’Empire State Building e i grattacieli intorno ad esso.

Quella casa era stata decisamente un affare e anche se odiavano doverlo ammettere, il merito era stato tutto di Sebastian e della sua abilità a corrompere le persone. Era riuscito a strappare al proprietario un contratto a un prezzo ridicolo vista la posizione.

Blaine aveva il sospetto che lo avesse minacciato con qualcosa di piuttosto compromettente, ma si era assicurato che tutto fosse in regola e aveva preferito non indagare oltre.

Lord Tubbington, finalmente libero di camminare, si strusciò contro le sue gambe distogliendo il moro dai suoi pensieri. Si piegò sulle ginocchia per sollevare il gatto da terra, con non poco sforzo, e sorreggendolo fra le braccia si avvicinò alla finestra per osservare meglio quel panorama.

Era davvero a New York! Aveva aspettato così tanto quel momento che ancora era impossibile crederci. 

 

Tutto era cominciato una fredda giornata di gennaio, quando era rimasto bloccato al Lima Bean con Brittany, in attesa che la tormenta di neve che aveva investito la città si calmasse ed entrambi potessero andare a casa.

La bionda mescolava a vuoto la sua tazza di cioccolata, finita ormai da un pezzo, continuando a far tintinnare il cucchiaino contro la ceramica e provocando un rumore che a lungo andare iniziò a dare piuttosto fastidio al ragazzo.

“Britt, ti prego. Sto cercando di concentrarmi” sospirò Blaine esasperato alzando lo sguardo solo una frazione di secondo dal suo portatile.

“Che stai facendo?” domando lei curiosa, facendosi più vicina per poter guardare lo schermo.

“Sto cercando degli spartiti, per la canzone che porterò all’audizione per la NYADA”

“Oh. NYADA. E’ a New York giusto?”

Blaine alzò lo sguardo verso l’amica perplesso, trovandosi poi ad annuire quando si ricordò con chi stava parlando.

“Lo sapevo” rispose lei per poi sospirare sonoramente.

Per una volta, Brittany non stava sorridendo. Qualcosa non andava.

“Ti senti bene?” chiese il ragazzo un po’ apprensivo.

“No. Fra un po’ anche tu te ne andrai a New York, proprio come hanno fatto tutti gli altri. E io resterò qui, sola. Sospetto che anche Lord Tubbington stia progettando di andarsene, l’ho trovato a navigare sul sito dell’American Airlines ieri sera”

Ok. Qualcosa decisamente non andava in Brittany. Ora Blaine era davvero preoccupato, non era da lei parlare del suo gatto con quel tono così abbattuto. 

Solo qualche giorno prima gli aveva mostrato dei centri di recupero per felini che era convinta potessero aiutarlo con la sua mania per le soap opera argentine, ed era davvero piena di speranze.

“Tu non vorresti andartene da qui? Non ti piacerebbe andare al college? ” 

“Certo che mi piacerebbe, ma non saprei che fare!” sospirò lei rassegnata, lasciando scivolare la testa sul tavolo come se improvvisamente fosse diventata troppo pesante da sostenere.

Blaine chiuse il suo portatile, guardandola dolcemente. Non aveva mai pensato a Brittany e ai suoi piani per il futuro, e forse era quella che aveva più bisogno di aiuto. 

Con Sam dopo tutto era stato bravo: insieme avevano trovato diversi college che accettavano borse di studio per lo sport ed era in attesa di avere risposte da scuole di cinema in tutto il paese, anche se lui puntava soprattutto su quella di Los Angeles ovviamente. 

Decise che Brittany sarebbe stata la sua prossima missione, da rappresentate a ex-rappresentante.

“E che cosa ti piacerebbe fare? Ci hai mai pensato?”

“Non lo so. Sono geniale, simpatica e super sexy, credo che potrei fare qualsiasi cosa. Ma non so cosa mi piacerebbe davvero” commentò la ragazza, riflettendo per la prima volta seriamente sul suo futuro.

Intorno a lei vedeva tutti i suoi amici fare programmi, proprio com’era successo l’anno precedente. Sentiva che tutti stavano andando avanti senza di lei, di nuovo.

“Beh questo è facile da scoprire! Devi solo pensare a quando sei felice... cosa fai quando sei un po’ triste per risollevarti il morale?”

“Le pulizie con Lord Tubbington”

Blaine inarco un sopracciglio perplesso. No, doveva provare con qualcosa di diverso.

“Vediamo... quando sei con i cheerios sei felice?”

“Sì, credo. Ma sono stanca di dover indossare divise”

“E quando canti al Glee invece? Ti piace?” provò ancora il moro deciso a non mollare.

“Certo è divertente. Ma non credo che cantare sia la mia strada, la competizione con Britney sarebbe troppa e finirebbe per ucciderla... e dopo un po’ io mi sentirei in colpa. Credo sia meglio che continui a lasciarti gli assoli e preparare le coreografie con Jake”

Quelle parole per Blaine furono letteralmente un'illuminazione: come aveva fatto a non pensarci prima proprio non lo sapeva.

“Brittany, e se facessi la ballerina?”

 

Da quel momento tutto era cambiato: si era aperto un mondo per entrambi, ed erano diventati inseparabili.

Brittany aveva seriamente iniziato a pensare al suo futuro, sentendosi in colpa di tanto in tanto perché convinta di trascurare il suo amico felino, ma finalmente si stava impegnando per costruire qualcosa di buono; e Blaine faceva di tutto per darle una mano. 

Compilarono insieme migliaia di domande per le scuole di ballo più prestigiose dell’Ohio e dintorni, fino a che la Pilsbury aveva illuminato entrambi con la scelta perfetta, e anche più ovvia: la Juilliard.

Visto gli interminabili calcoli che avevano fatto per assicurarsi di potersi vedere almeno una volta al mese ovunque Brittany fosse entrata era assurdo che nessuno dei due avesse mai accennato alla più semplice e logica soluzione di vivere nella stessa città, eppure senza Emma probabilmente non ci sarebbero mai arrivati.

Trasferirsi insieme a New York era diventato il loro sogno e il loro obiettivo, e dopo mesi di audizioni e provini per entrambi finalmente avevano ricevuto le loro lettere di ammissione poco prima del diploma.

Certo, non sognavano che anche Sebastian si sarebbe unito a loro, ma si rivelò utile avere qualcuno che conosceva la città e soprattutto in grado di corrompere anche il più onesto cittadino newyorkese.

 

Le unghie di Lord Tubbington affondarono nella mano di Blaine riportandolo al presente in un modo piuttosto spiacevole. 

Il ragazzo aprì le braccia lamentandosi e lasciando che il felino tornasse a terra con un rumore sordo, dovuto al suo peso non proprio trascurabile.

“Sto morendo di fame. C’è un Lima Bean nei dintorni?” esclamò Brittany uscendo dalla sua stanza.

Sebastian e Blaine si lanciarono un’occhiata complice, il primo sospirò rassegnato mentre il secondo sorrise dolcemente alla ragazza. Aveva imparato ad amare ogni sua stranezza. 

“No ma sono sicuro che troveremo qualcosa di meglio. Facciamo due passi?” suggerì prendendo la giacca.

Brittany subito si unì a lui, mentre Sebastian scosse la testa controvoglia.

“Portatemi un taco” disse congedandoli con un cenno mentre i due si avventuravano per le strade di quell’enorme metropoli, appena diventata la loro nuova realtà.



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Salve gente :)

A chiunque sia arrivato a leggere fino a qui, un enorme grazie fin da ora!
Giusto due parole per spiegarvi meglio questa storia.
E' scritta a quattro mani da me e la fantastica Mary_Anne_11 nata in realtà come quasi tutte le storie senza pensarci troppo, scrivendo semplicemente di quello che ci piace e soprattutto quello che vorremmo per i nostri personaggi preferiti.

I titoli dei capitoli saranno tutti presi da canzoni che ci ispirano e all'inizio di ogni capitolo troverete una citazione tratta proprio da quel brano che secondo noi esprime perfettamente un concetto, un avvenimento, un fatto importante della storia; sono tutti canzoni che adoriamo e se non le conoscete, vi consigliamo di ascoltarle :)
E per chi avesse problemi con la lingua qui fra le note troverete sempre la traduzione, per ogni evenienza.

Non vi annoiamo oltre, grazie a tutti quelli che decideranno di seguire questa storia, non vediamo l'ora di leggere i vostri commenti! Recensioni positive, negative, tutto molto ben accetto!

A domani con il prossimo capitolo!!

Le autrici



*
 titolo canzone: "New York New York"
le mie malinconie da piccola città 
si stanno dissolvendo
ne farò un nuovo inizio
dalla vecchia New York


 

  
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