Tell me
about them
8.Why?
Sophie era sempre stata una bambina dolce
e timida,che non dava mai problemi ai suoi due papà,che di rimando l’amavano
come nient’altro al mondo.
Ovviamente,però,anche lei verso i 6 anni
era arrivata a quella fase della vita tanto odiata dai genitori in cui qualsiasi
cosa la piccola dicesse iniziava con una WH* e terminava con un punto di
domanda,il tutto accompagnato da due enormi occhioni grigi pieni di curiosità e
un’espressione dolce che avrebbe potuto sciogliere tutti gli ice-berg del
mondo in un minuto e che portava quindi i suoi due papà a passare ore
estenuanti a rispondere alle domande della bimba.
Quello era certamente uno di quei
pomeriggi in cui Sophie voleva sapere il perché di tutto,dato che nel breve
tragitto (meno di 5 minuti) tra la scuola e il loro appartamento Jeff Sterling
si era ritrovato a rispondere a una ventina di domande su qualsiasi cosa vedesse
per strada.
Tuttavia,quando arrivarono a casa e la
piccola si arrampicò con non poca difficoltà su uno degli sgabelli della
cucina,la mora stette stranamente in silenzio,lasciando le gambe ondeggiare nel
vuoto,come immersa nei suoi pensieri,mentre anche Nick Duvall li raggiungeva per
salutarli.
<< Tesoro qualcosa non va? >>
chiese allora il suo iper protettivo papà moro,sedendosi accanto alla bambina e
stringendo a sé anche il marito,decisamente entrambi straniti da quel
comportamento della loro piccola.
<< Papà,papi >> fece
lentamente dopo un paio di secondi la piccola << Perché Aaron mi prende
sempre in giro e mi tira i capelli? >>
<< Oh amore! >> esclamò
Jeffie,allungandosi per prendere la figlia tra le braccia e stringendola tra
loro due.
<< Perché è uno Smythe,piccola
>> rispose semplicemente Nick con fare ovvio,lasciandole una carezza sui
lunghi capelli neri.
<< E cosa vuol dire? >>
<< Che è il figlio di zio Seb e
che quindi è proprio come lui >>
Jeff lanciò un’occhiataccia a suo
marito,tirandogli un colpetto sulla spalla per poi rivolgersi alla figlia.
<< Ma in fondo Aaron ti vuole bene
Soph,lo sai,e anche zio Seb,zio Thad e noi te ne vogliamo tanto >>
La bambina sorrise,come
rincuorata,lasciandosi stringere nell’abbraccio dolce e avvolgente dei suoi
due papà,che per lei erano i migliori del mondo e sapevano sempre tutto.
Poi,dopo qualche secondo,un’altra
domanda le attraversò la mente e sgusciò appena dalla stretta per guardarli
entrambi con curiosità e un pizzico di confuzione.
<< Papi,ma perché lo zio Thad dice
sempre che io e Aaron da grandi ci sposeremo? >>
E in quel momento Nick Duvall era sicuro
che presto avrebbe avuto un migliore amico in meno.
P.s.Per chi non conoscesse Sophie
Sterling-Duvall e Aaron Smythe-Harwood andate a dare un’occhiata alle mie tre
os della serie “Like Daddies,Like Children”…
Spero comunque che questo week vi sia
piaciuta