In quella notte nessuno avrebbe pensato di vederlo. Era lì seduto sulla riva del lago dalla superficie nera, coem il cielo. Ma se qualcuno si fosse avvicinato avrebbe notato delle scie luminose sul quel volto così giovane, già costretto ad oscurarasi per pensieri che nessun ragazzo dovrebbe avere.
Qualche creatura delle Foresta guardava il ragazzo...in silenzio. Un' altra luce veniva dagli ochhi di quel ragazzo, già così grande, per poi sciendere seguendo quelle scie per poi cadere nelle acque del lago, increspandole. Quella figura era così solitaria da sembrare l' unico essere vivente.
Altre luci scesero da quegli occhi per poi cadere nel lago.
Il ragazzo non emetteva suono nè si muoveva mentre quelle scintille di luce cadevano. Poi una nube si scostò lasciando intravedere bene quel giovane dai disordinati capelli, che facevano vedere una fine cicatrice a forma di saetta sulla fronte. Occhi di un verde stupefacente fissi sulla luna ora chiara in cielo.
Nonostante si vedessero ora chiare le sue lacrime scorrere copiose sulle sue guance, il suo volto era sereno. Sapeva che quella era la sua ultima notte, ma non piangeva per quello, no.
Le sue lacrime scendevano per tutte quelle persone che aveva voluto bene e ora non c' erano più. Piangeve per far scorrere via tutto il dolore e poter combattere la sua ultima battaglia sereno.
Un' altra nube passò e oscurò la chiara luce della luna. Harry Potter si alzò e si diresse verso la Foresta, per scomparire piano piano nella sua oscurità.