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Autore: perrieyes    14/03/2013    2 recensioni
‘Tu non puoi capirmi, hai tutto quello che vuoi. Non hai mai sudato per guadagnare qualcosa hai la vita bella tu,io no. Non puoi venire a darmi lezione di vita quando non sai niente di niente quindi ritorna alle tue feste private,ai vestiti firmati e allo champagne! Esci da questa schifosa vita che ho!’
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Perrie Edwards, Zayn Malik
Note: Cross-over | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Mi sveglia tutta sudata e con il battito accelerato, avevo fatto un brutto sogno.. un incubo.
Ero sdraiata a terra con gli occhi spalancati e delle voci che mi chiamavano ma io non volevo sentirle e chiusi gli occhi per poi sentire una mano tenere la mia saldamente.
Poi nero non mi veniva in mente più niente.
 
Guardai la sveglia erano le otto meno venti, mi alzai dal letto e un brivido percosse il mio corpo.
Andai verso il bagno che però era occupato ‘muoviti’ gridai da  dietro la porta, dopo poco usci una figura esile ‘scusa’.
‘Amy’ dissi con una smorfia ‘si, scusa ma dovevo farmi una doccia ma ora prego è tutto tuo’ disse con un sorriso, lo ignorai ed entrai in bagno.
Buttai i vestiti nel cesto dei panni sporchi e mi buttai sotto la doccia.
 
‘Ma per te no’.
Questa frase mi girava in testa.
Che diavolo voleva dire?
Io con uno cosi non potrei mai starci insieme, figuriamoci innamorarmi.
Mi spaventa la sola presenza anche se devo dire che mi ha aiutato per quattro volte in due giorni.
Passai la spugna sulle braccia per poi fermarmi sul polso, quella cicatrice.
Avevo quella cicatrice da quando avevo sedici anni e al ricordo ancora mi faceva male.
‘Perrie, mi serve il bagno’ sentì gridare mia sorella da dietro la porta.
Uscì e presi un asciugamano per legarle sopra il seno, andai ad aprire la porta e farla entrare.
‘Scusa’ mi sorrise, negai con la testa e presi la spazzola per pettinarmi i capelli.
La senti sospirare ‘che hai?’ chiesi guardandola, scosse la testa ‘ecco vorrei avere un fisico come il tuo’ alzai le sopracciglia ‘ma Charlie tu sei perfetta e poi io ho diciannove anni’ la senti ridacchiare ‘è vero sei vecchia’ disse mentre iniziò a lavarsi i denti ‘come scusa?’ dissi offesa, lei sputò il dentifricio ‘dai ma non te la cavi male’ disse buttandomi un po’ d’acqua addosso ‘non sai che ti farei.. ma devi andare a scuola oggi’ dissi spingendola fuori dal bagno e portandola nella mia camera.
Che ne dici se ti porto in giro questo pomeriggio?’ le chiesi sorridente, lei annui entusiasta ‘Pezz mi accompagni a scuola?’ mi chiese supplicante sapendo del mio odio verso quella scuola ‘ehm vabene ma perché?’ non mi aveva mai chiesto di accompagnarla ‘non voglio andarci da sola’ disse alzando le spalle ‘io mi vesto tu vai a fare colazione’.
 
Presi velocemente una gonna e una maglietta nera, misi velocemente la gonna e mi truccai.
 
‘Andiamo piccolina?’ chiesi guardando mia sorella mettere le scarpe, annui e uscimmo di casa.
‘Pezz ho pensato a tutto quello che è successo con Zayn’ annui per incitarla a continuare ‘ho capito che sono stata stupida ma vedi lui è bellissimo e quindi mi ha incantata senza volere’ ridacchiai ‘mi stai prendendo in giro, sorella?’ mi chiese dura‘assolutamente no, ma sembra che stai descrivendo chissà chi’ lei alzò le sopracciglia ‘Zayn è Zayn’ risi.
 
Arrivate finalmente davanti scuola la lasciai andare con un bacio sulla guancia, mi girai per poi scontrarmi con qualcuno.
‘Scusi’ dissi a testa bassa ‘bambolina’ ridacchiò, alzai lo sguardo ‘tu’ dissi sorpresa ‘si, io’ rise‘che ci fai qui?’ chiesi indicando la scuola ‘non riuscivo a dormire quindi mi sono messo a camminare’ alzò le spalle ‘tu?’ continuò ‘ho accompagnato mia sorella a scuola’ lui annui ‘ti va di fare colazione?’ lui che mi invitava a fare colazione ‘no’ dissi brusca.
‘Perché?’ mi chiese sorpreso ‘io non mi fido di te’ dissi alzando le spalle ‘ma un favore me lo devi ti ho salvata da Max ieri’ sorrise ‘potevi anche non farlo se volevi qualcosa in cambio’ ringhiai ‘scherzavo bambolina volevo solo fare colazione’ roteai gli occhi ‘beh primo mi chiamo Perrie e secondo io non ho voglia di fare colazione.. soprattutto con te!’ dissi andandomene ‘ci vediamo bambolina’ mi gridò per poi ridacchiare.
 
Nessuno gli aveva chiesto qualcosa perché deve fare cosi? Non potrei mai uscire con un tipo così è troppo.. pericoloso.
Poi io sono una Edwards non posso uscire con ragazzi senza un futuro.
Sospirai per poi buttarmi sul letto col il computer in mano.
Un messaggio: ‘Pezz, hai lasciato Jake? Era ora :) Jade’.
Decisi di chiamarla.
‘Perrie Louise Edwards’ mi rispose la voce squillante della mia amica ‘Jade’ ridacchiai ‘hai lasciato quel noioso di Jake? Finalmente!’ ridacchiai ‘comunque sai il ragazzo di ieri?’ ci pensai su ‘Zayn’ sgranai gli occhi ‘si’ ma che diavolo c’entra? ‘perché?’ la ragazza ridacchiò ‘ti ci vedo bene’ respirai a fondo ‘Jade è un drogato’ la senti sbuffai rassegnata ‘lo so’ annui ‘beh ci sentiamo presto, ciao Jade’ la senti chiudere il telefono.
Ma che diavolo sta succedendo?
 
 
‘Hey piccoletta com’è andata a scuola?’ chiesi sorridendo all’uscita della scuola ‘solito interrogazione di storia’ annui ‘e quindi?’ lei sbuffò ‘nove’ sorrisi ‘brava’ lei negò per poi spostare il suo sguardo verso un gruppo di ragazzi, sicuramente di un anno più grande.
‘Gli conosci?’ lei annui, segui il gruppetto con uno sguardo finche non si fermarono davanti a un ragazzo.
Zayn.
‘Pezz, avviciniamoci! Voglio sentire’ annui per poi seguirla.
 
 
‘Come non ci passate più roba?’ chiese un ragazzo biondo ‘siete troppo giovani, due volte ci stanno ma non oltre.. poi diventereste dipendenti’ disse con sicurezza Zayn ‘senti ti paghiamo!’ continuò il biondo ‘ti ho detto di no’ ringhiò il ragazzo moro ‘senti stronzo devi solo darmi un po’ di polvere niente di più’ la rabbia negli occhi di Zayn si leggeva apertamente ‘senti figlio di papà ti ho detto no e non venire più a cercarci!’.
Zayn mi stava sorprendendo ‘non ci posso credere che Zayn si sia rifiutato di vendere a quelli’ disse Charlie sorpresa ‘anch’io sono sorpresa’, devo dire che non è cattivo come sembra.
Anzi Zayn non è cattivo ma io mi sono fatta l’idea che sia cattivo senza conoscerlo.
 
Sospirai era il decimo negozio che esploravamo e Charlie non trovava una stupida maglietta.
‘Charlie anche se non la trovi proprio cosi fa niente’ dissi esausta ‘Perrie mi serve quella maglitta,ok?’sospirai sedendomi su una sedia ‘io sto qui, tu cerca’ lei annui e spari.
Uno squillo mi distrasse dai miei pensieri ‘pronto?’ una voce roca all’altra parte parlò ‘ehm.. si ciao sono Harry’ pensai un po’ ‘Harry?’ non mi veniva in mente nessuno con quel nome ‘si sono un amico di Zayn’ un colpo al cuore ‘come fai ad avere il mio numero?’ ridacchiò ‘Jake, comunque volevo chiederti se hai visto Zayn’ Jake, quell’idiota ‘no perché lo chiedi a me?’ trasali ‘perché era vicino alla scuola dove va tua sorella’ ripensai al gruppetto con cui stava parlando ‘aspetta forse so dov’è’ dissi con sicurezza‘perfetto allora ti vengo a prendere tra dieci minuti cosi andiamo a recuperarlo’ disse con sicurezza, annui ‘ci vediamo alla fontana in piazza’ chiusi la chiamata e andai a cercare Charlie.
‘Charlie, dobbiamo andare’ dissi trascinandola fuori dal negozio ‘perché?’ mi chiese sorpresa ‘devo fare una cosa importante poi ti spiego’ dissi incamminandomi verso casa.
 
‘Harry’ gridai attirando l’attenzione del riccio ‘sei in ritardo’ disse scontroso ‘dovevo accompagnare mia sorella a casa’ ringhiai ‘si si allora dove può essere Zayn?’ lo fermai ‘tu sei suo amico, quindi sapevi dove doveva andare’ lui ci penso su e poi annui ‘doveva andare dietro al cinema’ perfetto ‘andiamo lì!’ esclamai ‘ma perché?’ chiese mentre mi camminava affianco ‘oggi l’ho visto davanti alla scuola e si è rifiutato di vendere quella cosa a dei ragazzi e sicuramente quelli l’avranno seguito’ dissi con calma.
Non parlammo per tutto il tragitto, solo quando arrivammo vicino al cinema parlò ‘vediamo se Zayn è qui’ disse entrando nel vicolo seguito da me.
Un tonfo mi fece sobbalzare, Harry iniziò a correre verso una via.
Gli corsi dietro ma non riuscivo a tenere il suo passo.
Quando arrivai vidi Harry tenere Zayn con vigore.
‘Dillo se hai coraggio pezzo di merda’ sputò con rabbia Zayn verso un ragazzo biondo  ‘cosa vuoi sentire il fatto che sei un fallito senza speranze?!’ Harry lo tenne ancora di più ‘come siete carini’ ridacchiò il ragazzo, Zayn riuscì a divincolarsi dalla presa di Harry per scaraventarsi sul ragazzo.
La faccia del ragazzo si stava riempiendo di botte, lividi e sangue.
‘Zayn, cazzo fermati’ lo spinse via Harry, il ragazzo respirava pesantemente per poi guardarsi le mani piene di sangue, rabbrividì.
 
C’è ne stavamo andando insieme nessuno parlava.
‘Io devo andare’ intervenni Harry ‘l’accompagni tu a casa?’ mi indicò, Zayn annui e ci lasciò soli.
‘Come mai sei venuta con Harry?’ mi chiese ‘mi aveva chiamata e mi aveva chiesto se ti avessi visto’ annui ‘mi hai visto fuori dalla scuola?’ annui, lui sorrise.
 
‘Ci fermiamo a bere qualcosa?’ mi chiese per la seconda volta in una giornata sorrisi per poi guardare le sue mani, aveva le nocche spaccate e rabbrividì ‘no’ dissi, si fermo per poi guardarmi ‘perché?’ negai con la testa ‘devo tornare a casa’ dissi guardandolo ‘non ci credo neanche morto’ mi prese per un braccio ‘dai bambolina dimmi il perché’ rabbrividì al contatto ‘ti faccio paura?’ domandò, mi tolsi dalla sua presa e iniziai a camminare.
‘Perrie’ mi chiamò, aumentai il passo ‘Perrie’ mi chiamò ancora, lo ignorai.
Mi guardai indietro, non mi stava seguendo anzi stava andando nella direzione opposta; un po’ ci rimasi male pensavo che mi avrebbe almeno inseguita, invece se ne era andato.
 
‘Perrie dove diavolo sei stata?’ questo fu il benvenuto di mio padre ‘sono stata da Jade’ guardai l’ora erano le otto meno un quarto,cazzo ‘la stessa Jade che ha chiamato un’ora fa per sapere di te?’ tuonò ‘ehm.. okay ero in giro perché sono stanca visto che ho lasciato Jake’ mio padre sbarrò gli occhi ‘hai lasciato Jake? Ma sei impazzita’ gridò, indietreggiai spaventata.
‘Papà perché gridi?’ intervenni mio fratello che era rimasto in cucina per tutto il tempo ‘tua sorella ha lasciato Jake’ mio fratello fu sorpreso quando mio padre ma la prese meglio ‘era ora!’ mio padre lo fulmino ‘Jonnie!’ lo rimproverò mio padre ‘Jake è il figlio del mio migliore amico come farò ora a guardarlo in faccia’.
Quello che non dovrebbe più guardare in faccia è il figlio, pensai tra me.
Perché l’hai lasciato almeno’ mi chiese calmo ‘non provavo più niente per lui’ dissi seria guardando sia mio padre che mio fratello ‘amore? Diamine hai solo diciannove anni!’ mi sbraitò dietro ‘perché dovrei starci insieme ancora se non m’interessa?’ gridai prendendo la giacca e sbattendo la porta dalla quale uscì.
 
Ero di nuovo sola in mezzo alla strada, avevo freddo.
Guardai alla mia destra per vedere una coppietta di fidanzati che si tenevano per mano e sorridevano ‘perché io non posso essere felice con un ragazzo?’ mi chiesi sbuffando.
‘Edwards’ mi voltai ‘Max che vuoi?’ chiesi continuando a camminare ‘l’altra volta.. voglio parlare dell’altra volta’ disse pacato ‘beh io no’ sorrisi sghembo ‘dai non è che ora esce fuori ancora quel delinquente e mi spacca il naso!?’ disse ridendo, mi fermai di colpo ‘non è un delinquente’ ringhiai ‘e cos’è?’ disse sarcastico ‘non sai il perché lo fa.. e poi tu ti droghi! Sei un drogato, meglio quello che fa lui che quello che fai te!’ sbraitai ‘cosa fai ti metti a difendere quel disgraziato?’ gli tirai uno schiaffo ‘non insultarlo!’ urlai per poi andarmene.
Non sapevo neanche io perché  difendevo cosi tanto Zayn ma non è un cattivo ragazzo e non merita di essere disprezzato o odiato da delle persone che fanno schifo.
 
Andai in un parco e vidi il ragazzo biondo di oggi, avevo il labbro spaccato e un occhi nero.
Ripensai alla scena di oggi, alle nocche spaccate di Zayn, hai suoi occhi pieni di odio e anche delle gocce di sangue che aveva sulla maglietta.
Rabbrividì.
 
Camminai per un quarto d’ora finche non inizio a brontolarmi lo stomaco.
Accidenti dovevo accettare l’invito di Zayn avrei potuto mangiare qualcosa.
‘In questi momenti lui salta sempre fuori perché ora no?’ pensai toccandomi la pancia, mi fermai per controllare nella borsa; perfetto non avevo neanche il portafoglio.
Il cellulare! Ma certo chiamerò Jesy.
Il telefono squillò finche la mia amica mi risposte ‘Jesy, posso venire da te?’ chiesi supplicante ‘certo Pezz, ti aspetto’ attaccai e mi incamminai verso casa sua.
Arrivai a casa sua dopo mezz’ora, non me ne ero mai resa conta che Jesy abitasse così lontano quando finalmente aprì la porta la trovai con il pigiama e le pantofole ai piedi.
‘Ti ho rovinato qualcosa?’ chiesi ridendo ‘no ma va volevo andare in discoteca così’ rise‘Jesy devo chiederti una cosa’ lei sorrise ‘dimmi’ entrai in casa ‘dammi del cibo, ti prego’ la mia amica iniziò a ridere per poi darmi un sacchetto di patatine.
 
 
HELLO.
Scusate se ci ho messo un po’ a caricare ma in questi giorni ho avuto troppo sonno e dormito tutte le ore del giorno, tipo ieri mi sono addormentata dalle otto fino alle sei del mattino.
Scusate eventuali errori ma per metterlo non l’ho riletto lol
Comunque spero vi piaccia questo capito :)
Recensite.
Twitter @heyosment
  
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