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Autore: Cecia94    01/10/2007    2 recensioni
Questa è una one-shot che parla di una ragazza che,dopo aver subito un trauma,diventa fredda con tutti.Ma quando decide di lasciarsi andare di nuovo,commette un terribile errore.
Genere: Generale, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Uff.
Che palle.
Giuro che se Alyne non mi risponde nemmeno stavolta la ammazzo.
Ah,ecco.
Ci vedremo stasera alle otto in punto.
Bene.
Manca mezz'ora.
Sotto la doccia mi rilasso.
Era proprio quello che ci voleva,una bella doccia fredda.
Per cancellare tutte le preoccupazioni.
Esco dal bagno con solo un asciugamano avvolto attorno al corpo.
Strano che riesca ancora a girare per casa coperta solo dall'asciugamani.
Dopo ciò che è successo.
Dopo essere stata violentata dal mio fratellastro.
Ma ora è passato un anno.
Non abito più con mamma e Jordan.
Poveretti.
Ignorano tutto.
Non sono mai riusciti a capire perchè me ne sia andata.
Nemmeno io capisco perchè Daniel mi ha fatto quello che mi ha fatto.
Credevo di conoscerlo.
Dopo aver abitato con lui per dieci anni.
Non l'ho più visto da quando è successo.
So solo che sono entrata in polizia.
Ne ho arrestati un sacco di mostri come lui.
Fatto.
Sono pronta.
Perfetta.
Come sempre.
Perfetta nei miei jeans a sigaretta neri.
Perfetta nella mia maglia a righe bianche e nere.
Perfetta nelle mie scarpe col tacco alto.
Perfetta nel mio cappotto nero.
Prendo le chiavi della macchina ed esco.
Accendo la radio.
Canticchio un po',per distrarmi.
Eccole,le mie amiche.
Ci sono tutte.
Alyne.
Annette.
Kyra.
Juliet.
Mi abbracciano.
Come se non mi vedessero da secoli.
Invece ci siamo viste ieri.
Alyne mi chiede scherzando se anche questa volta ho con me la pistola.
Ma certo,che domande.
Non mi separo mai dalla mia pistola.
Mi fa sentire sicura.
Protetta.
Entriamo nel locale.
Luci soffuse.
Un paio di gorilla all'entrata.
Un idiota ci prova con Annette.
Gli intimo di andarsene.
Quello ci prova con Alyne.
Poi con Kyra.
Poi con Juliet.
Infine con me.
Mi si struscia addosso.
Gli intimo ancora una volta di andarsene.
Non demorde.
Lo caccio via con aria scocciata.
Mi tira uno schiaffo.
Poco dopo veniamo avvicinate da un tipo carino.
Io sono fredda.
Come sempre.
Non mi fido degli uomini.
Il ragazzo sembra interessato solo a me.
Nemmeno lo guardo.
Alyne mi sussurra di lasciarmi andare.
E' un ordine,piuttosto che un consiglio.
E va bene.
Questo ragazzo mi sembra così gentile.
Ma rimango comunque vigile ed attenta.
Mi offre da bere.
Io rifiuto.
Mi dice che vuole parlarmi in privato.
Usciamo dal locale.
Mi appoggio con la schiena al muro.
Lui poggia una mano accanto al mio viso.
Il suo profumo invade i miei polmoni.
Mi bacia il collo.
Io lo respingo.
E' ancora troppo presto.
Ma lui non demorde.
Sale fino alle mie labbra.
Io sono immobile.
Lui scende di nuovo sul collo.
Faccio ancora un po' di resistenza.
Ma senza convinzione.
La verità è che mi piace.
Mi piace il suo modo di baciarmi il collo.
Risale alla mia bocca.
Stavolta mi lascio andare.
Permetto alla sua lingua di insinuarsi tra le mie labbra.
Mi sembra di volare.
Questo è il paradiso.
No,è meglio.
E' inferno.
Perchè mi sto eccitando.
La sua mano si insinua sotto la mia maglietta.
Ma lo fermo.
Lui per tutta risposta lui mi afferra e mi trascina in un vicolo.
Una voce gli intima di lasciarmi andare.
Quando la luce gli illumina il volto io grido.
Daniel.
Maledetto.
Mi si avvicina.
Cerca di baciarmi,ma io gli sputo in faccia.
Mi dice che questo non avrei dovuto farlo.
Cerca di spogliarmi,ma io sono più veloce.
Estraggo la pistola e gli dico di non avvicinarsi.
Ma lui non si lascia intimorire.
Io raccolgo tutto il mio coraggio e faccio ciò che avrei dovuto fare secoli fa.
Gli sparo.
Una pallottola sola,dritta al cuore.
Il ragazzo di prima si avvicina.
Sparo anche lui.
Tanto oramai sono un'assassina.
Poi corro nella notte.
Mi fermo sul ponte.
Che idiota che sono.
Non avrei mai dovuto fidarmi.
Ma c'è un sistema per non farmi più avvcinare dagli uomini.
Nè dalle donne.
Mi punto la pistola alla tempia.
La canna è gelida.
Tanto non riuscirei comunque a sopravvivere con il rimorso di aver ucciso qualcuno.
Anche se questo qualcuno mi ha fatto molto male.
Premo il grilletto.
E in quel momento capisco perchè papà si è suicidato.
E' così dolce la morte.
  
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