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Autore: Cangu300    15/03/2013    9 recensioni
Un arrivo inaspettato stravolge la vita del branco di La Push. Tra risate e recriminazioni il loro mondo cambia di nuovo e inverte la loro rotta. Tra una ronda e l'altra i nostri lupi impareranno a districarsi tra pappe, pannolini e biberon. Riusciranno ad essere all'altezza dell'arduo compito che uno strano scherzo del destino ha tirato loro?
In questa storia l'imprinting non esiste e tutti i ragazzi sono più grandi di quelli descritti dalla Meyer e sono liberi, non ci sono fidanzate ufficiali.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Embry Call, Jared Cameron, Nuovo personaggio, Paul Lahote, Seth Clearwater
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Alla nostra richiesta di leggere la lettera, Sam la sfilò dalla busta e la dispiegò facendo un lungo respiro. Probabilmente lui l’aveva già letta, anzi era sicuro, altrimenti non avrebbe saputo che c’erano delle parti cancellate.

Va bene, la lettera dice così...”.

 

Mio caro lupo, non so nemmeno se ti ricordi di me.

Sono venuta quasi un anno fa in vacanza a La Push per conoscere la cultura della tua tribù, per viverla non solo attraverso degli scritti o i libri di scuola, ma in prima persona.

Avevo questo desiderio di conoscere personalmente certi luoghi e una realtà diversa dalla mia.

In questo viaggio che doveva essere culturale ma anche di divertimento, mi ha cambiato radicalmente la vita.

Era il mio viaggio della speranza, della spensieratezza, lontana dal dolore e dall'odore della morte che mi aveva accompagnata per molto tempo.

Sono arrivata che ero una bambina che si credeva grande per le esperienze che avevo vissuto o che giocava a fare la grande, però ancora con gli occhi incantati nonostante tutto, e sono tornata a casa diversa, più matura per certi aspetti.

Questo cambiamento lo devo a te.

Mi hai rivoluzionato la vita.

Non è un rimprovero il mio, non sono sicura se onestamente sapevo quello che stavo facendo con te, ma l'ho vissuto a pieno con tutto il cuore e l'anima.

Purtroppo nella mia testa mi ero girata un film di quelli romantici dove la protagonista fa innamorare di sé il più figo del film e finisce con e vissero tutti felici e contenti.

La vita non è una favola e la realtà si mostra a noi nel modo più duro. Prima ho capito che per te non ero altro che un corpo senza volto, io o un'altra era la stessa identica cosa.

Quando ti ho visto con un'altra, ho capito quanto mi fossi resa ridicola e me ne sono andata via, facendo finta che quello che avevo vissuto con te... tra le tue braccia... quelle ore piene di risate e fuoco, non fossero mai esistite.

Però il destino è stato crudele con me per vari motivi... il mio cuore e il mio pensiero non si sono mai allontanati da te, non c'è stato giorno in cui non sia stata male al ricordo di ciò che è stato. Quello che c'è stato tra noi ha lasciato un segno indelebile in me di più tangibile di un semplice ricordo.

Quando sono tornata a casa ho scoperto due notizie terribili una di vita e l'altra di morte.

La prima è che il mio male era tornato e che avrei dovuto affrontare un altro ciclo di chemioterapia e l'altra è che ero rimasta incinta.

Non sapevo cosa fare ed ero disperata... avevo paura di affrontare i miei e anche la strada difficile che mi si poneva davanti.

Il consiglio di tutti è stato quello di abortire perché il fisico non avrebbe retto a una gravidanza e non sarei più stata in tempo per interrompere il male che era tornato a divorarmi.

Sono tornata di nascosto a La Push perché volevo parlare con te e chiedere il tuo parere. Ritenevo che fosse giusto farti partecipe di questa mia decisione in fondo era di tuo figlio che stavo parlando.

Ti ho visto quasi subito con un'altra, volevo scappare ma ho aspettato che tu fossi solo... ti ho seguito... e in quel momento ho fatto una scoperta sconcertante: il ragazzo che sognavo, che mi aveva fatta schiava del suo cuore, si trasformava in un lupo. Un bellissimo e gigantesco lupo. Non riuscivo a credere ai miei occhi... in pochi istanti davanti a me c'erano tre lupi enormi e vi ho visto lottare con un essere strano dagli occhi rossi... sono scappata in tutta fretta senza guardarmi indietro continuando a dirmi che non era possibile... era un illusione ottica causata dal mio male.

Mi sono solo accertata di sapere che eri sano e salvo e sono ripartita subito. Ero venuta perché avevo un problema e tornavo a casa con un problema ancora più grande. Non solo il cancro era ritornato ed ero incinta, il padre del mio bambino era un lupo.

Mi sono ricordata delle leggende Quileutes, del simbolo del lupo e alla fine ho capito una cosa importante: la vita è sacra in ogni sua forma, tu combattevi senza paura il tuo mostro dagli occhi rossi ma continuavi a vivere senza lasciarti andare allo sconforto, anche io avrei lottato di nuovo contro il mio mostro ma non avrei rinunciato alla vita. Se dopo tutte le cure che avevo fatto Dio mi aveva concesso di dare la vita, chi ero io per interromperla?

La mia famiglia è stata devastata dalla mia scelta, mio padre avrebbe voluto sapere il tuo nome ma io non potevo permettere che ti costringesse a fare qualcosa.

La mia situazione è peggiorata giorno dopo giorno e il primo gennaio sono nati Gabriel e Melody. Sono la mia gioia e se ho lottato l'ho fatto per loro.

Sono peggiorata e a giorni dovrò affrontare un'altra operazione e un nuovo ciclo di terapia... so che ho pochissime possibilità di farcela. I miei non sopportano i nostri bambini e so che stanno cercando una famiglia per togliermeli, sia perché ritengono che io sia troppo giovane per essere una madre, sia perché non possono accettare quelli che ritengono i responsabili di un mio peggioramento. E ciliegina sulla torta, sono inorriditi all'idea di avere dei nipoti che appartengono a una minoranza etnica.

Sono scappata dall'ospedale questa notte e sono venuta qui a lasciare i miei due amori davanti alla porta di Emily. So che lei ti aiuterà.

In una busta ti ho messo i soldi per poterli mantenere per un po' di tempo. Se mi sarà possibile tornerò a prendermeli tra circa tre mesi... se... è sempre un se la mia vita... se sopravvivrò.

Però se non dovessi tornare, spero che imparerai ad amarli e che sarai il loro pilastro, la roccia alla quale aggrapparsi.

Ti renderai conto che essendo tuoi figli ci sono alte possibilità che anche loro un giorno si trasformino in splenditi lupi come te... non esiste al mondo nessuna famiglia che possa crescerli e comprendere a fondo le loro necessità come puoi fare tu e gli altri ragazzi che vivono sulla loro pelle il tuo stesso destino.

Se mi dovesse succedere qualcosa sarai contattato da un avvocato di mia fiducia per farti avere tutta la documentazione per la custodia dei nostri figli.

Ti affido i nostri bambini, dì loro che li amo più della mia stessa vita.

 

Con infinito amore

A.

 

Sam richiuse la lettera e sospirò di nuovo. La poggiò sul tavolo della cucina, mentre nessuno di noi fiatava, eravamo tutti sbigottiti e le nostre facce spensierate di poco fa erano sparite come se ci fossero state cancellate dalla faccia con un colpo di spugna.
Lì qualcuno di noi era il padre di quei due bambini innocenti e non solo, si era pure comportato da bastardo e si era comportato con leggerezza, facendo persino scoprire il segreto dei lupi.

 

 

 

 

 

 

Ringrazio dal profondo del mio cuore Valeria per la splendida immagine e Carmen per i suoi preziosi consigli.

Se vi va fatemi sapere cosa ne pensate. 

   
 
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