Ogni fibra del suo corpo gli urlava di non farlo. Ma aveva accettato… sì, l’aveva fatto, inutile negarlo. E poi, era necessario.
Necessario? Come poteva essere veramente necessario?
- Severus…
Ti prego, non supplicarmi di farlo Silente, non… non puoi.
Mille pensieri, gli uni contro gli altri, veloci, pesanti, gli riempivano la testa, tutti contemporaneamente, tutti in quel maledetto, misero istante.
La bacchetta si alzò davanti al suo sguardo, ma non pareva fossa davvero sua la mano che la reggeva. Sue le labbra che scandirono l’incantesimo, sussurrando.
Un incantesimo.
Un lampo.
Un tonfo.
E tutto finì.
Questa volta per sempre.
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