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Autore: Miseriaccia_22    15/03/2013    1 recensioni
Non è vero che proprio quando non hai più nessuno su cui contare trovi qualcuno che ti da una ragione per andare avanti? Questo è quello che succede ad Evelyn, perchè quando non ha più una ragione per andare avanti il destino le farà incontrare una persona davvero speciale che la salverà dalla solitudine.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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caro...15 Maggio.
 Caro Diario,
Come si può rovinare tutto così? Con una discussione rovinare quella che doveva essere la nostra amicizia eterna?
E per cosa poi? Una ragazza! Una ragazza qualunque sbucata dal nulla che vale più di noi due.
In pochi giorni vale più della nostra amicizia... del nostro amore?
Dai diciamocelo ci siamo sempre amati senza saperlo, o meglio, io lo sapevo.
Cos'ha lei? Perchè con tutte quelle che hai avuto non mi sono mai sentita così abbandonata da te.
E adesso su chi posso contare se il mio migliore amico è preso dalla sua nuova fiamma?

  22 Maggio.
Caro Diario,
Continuo a lasciargli messaggi in segreteria, a scrivergli mail, ma niente! Tu non rispondi più.
Lo fai già da una settimana.
Da quando io ti ho detto che lei non potrà mai amarti come ti ho amato io in questi anni.
Ma tu non hai più bisogno di me adesso...

16 Giugno.
Caro Diario,
è già passato un mese. Il tempo è volato pensandoci bene. Ma lui non ha la minima idea di quanto io abbia sofferto per lui.
Di tutti i ragazzi proprio di te? Nella mia mente stanno passando migliaia di aggettivi e non ne trovo uno che possa farmi tornare da te.
 Ma io lo so che se tu tornerai, io ci sarò per te. Perchè è più forte di me. Non posso starti lontana.
Mi andrebbe bene essere anche una stupida amica, di quelle che cerchi quando le persone che ti importano davvero non ci sono e quando non hai niente di meglio da fare.
 Mi basterebbe.

  30 Giugno.
Caro Diario,
è da tanto che  non ti scrivo, ma non ho proprio niente da dire. Perchè le mie giornate sono tutte uguali...
Se solo sapesse quanto mi mancano i suoi  sorrisi, quelli che mi regalava ogni volta che lo vedevo.
Gli abbracci che mi dava quando avevo bisogno di lui e c'era ancora... Adesso sarai felice immagino... Con lei.

 1 Luglio.
Caro Diario,
Oggi sono andata a fare una passeggiata al parco, mi sono seduta su una panchina ed ho ascoltato la musica.
Musica allegra. Quella che ascolti quando sei felice ma anche le parole felici diventavano amare pensando a te.

  7 Luglio.
Caro Diario,
è da una settimana che torno ad ascoltare la musica su quella panchina.
Porto con me anche un libro, leggo un pò ma sto quasi tutto  il tempo a guardare un ragazzo.
Arriva ogni giorno allo stesso orario con una bambina piccola, cinque anni più o meno, e giocano a palla.
Erano così carini che mi ricordavano me e mio fratello.
Quando io ero piccola e lui mi insegnava a giocare a calcio, poi pallavolo... ma niente.
Non sapeva ancora che ero negata  per lo sport.

8 Luglio.
Caro Diario,
Oggi quel ragazzo e la piccola non c'erano. Peccato.
Mi piaceva guardarli giocare insieme, erano così buffi...

9 Luglio.
Caro Diario,
Nemmeno oggi c'erano, non dovrei prendermela tanto ma era diventata la  mia abitudine vederli giocare insieme e adesso mancava qualcosa alle mie giornate.

10 Luglio.
Caro Diario,
L'ho visto arrivare e subito ho sorriso, ma oggi la piccola non era con lui, era da solo.
Si è seduto sull'erba a guardare gli alberi... o il vuoto?
Se n'è andato allo stesso orario, ma non si è mosso di lì per tutto il tempo.

11 Luglio.
Caro Diario,
Sta tutto il giorno seduto lì ed è triste. La piccola non si vede più... Che peccato.
Ho ripreso a leggere il libro, ma mi si spezza il cuore a vederlo così.
E lo so che è stupido e che non lo conosco ma non si può togliere il sorriso ad un ragazzo così.
Oggi non sono riuscita a fare finta di niente e sono tornata a casa e sono rimasta sul divano tutto il giorno.

12 Luglio.
Caro Diario,
All'orario in cui di solito sto seduta sulla panchina, oggi ero a letto.
Forse mi faceva davvero troppo male vedere soffrire le persone. Ma dieci minuti  dopo sono saltata giù dal letto e mi sono preparata.
Quando sono arrivata al parco lui era già lì. A fissare il vuoto seduto sull'erba.
Ed io, invece si sedermi sulla mia solita panchina adesso vuota, vado a  sedermi accanto a lui.
Non so esattamente se rimanere seduta lì e non parlare, se fissare il vuoto con lui ma mi siedo. Lui resta immobile...

Flashback
"Perchè sei così triste?" lui non si gira, non mi sta ascoltando... Poggio la mano sul suo braccio e lui sussulta girando il viso verso di me.
Sono subito arrossita, aveva un viso da angelo. Gli occhi azzurri, stupendi.
"Volevi qualcosa?" piega la testa di lato e continua a guardarmi,e non so come... forse per l'imbarazzo, forse per la visione celestiale di quel ragazzo sono svenuta.
Qualche minuto dopo mi sono svegliata distesa sull'erba e quegli occhi azzurri erano ancora su di me.
"Ti senti bene?" Quel ragazzo spettacolare aveva una mano sotto la mia testa
"Si tutto bene, grazie." Mi siedo sull'erba e lui continua a fissarmi.
"Vuoi che ti porti all'ospedale?" toglie la mano dalla mia testa e torna seduto ad osservarmi mentre continua a tenere la mano dietro la mia schiena.
"No no grazie..."

17 Luglio
Caro Diario,
è da qualche giorno che malgrado tutto sto bene. Ma ci sono alcune cose che devo raccontarti, per esempio che quel ragazzo del parco si chiama Max.
Dopo quella figuraccia che ho fatto le cose sono andate meglio... Adesso gli faccio compagnia, in realtà ci facciamo compagnia.
Non l'ho mai visto ridere, è sempre triste e non ne capisco il motivo.
Non siamo proprio amici, in realtà non siamo niente...

18 Luglio
Caro Diario,
oggi Io e Max stavamo parlando quando lo hanno chiamato al cellulare ed è andato via preoccupato, scusandosi mentre correva verso la macchina.

20 Luglio
Caro Diario,
Lui non c'era nè ieri e nè oggi e io non so cosa fare... Mi sento di nuovo vuota.
Spero soltanto che lui stia bene...

Decido di andare di nuovo al parco, in fondo che altro potrei fare?
Guardo quel pezzo di terreno, ma lui non c'è neanche oggi, delusa vado a sedermi sulla mia vecchia panchina.
Ma quando guardo verso la panchina lo vedo lì con la testa fra le mani a fissare il vuoto.
Mi siedo accanto a lui in silenzio.
"Sapevo che saresti venuta" Mi dice guardandomi
"Davvero?" Gli chiedo
"Più che altro lo speravo..."
"Oh..." Rimango sorpresa
"Ho bisogno di parlare con qualcuno" Mi dice serio
"Io sono brava ad ascoltare"
"Non mi serve qualcuno che mi ascolti e basta, io ho bisogno di qualcuno che mi capisca Evelyn"
"Io ci sono se hai bisogno"




  
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