Bello, intelligente e buono, le ragazze si voltavano arrossendo e ridacchiando quando passavi tra i corridoi e non era facile che avvenisse per un Tassorosso.

Come si conviene nella tua casa, eri buono e generoso, tuo padre era fiero di te, non faceva che vantarsi al ministero di quel suo figlio così dotato. Ottimo giocatore di Quidditch, brillante studente, leale con gli amici e con i nemici. Non è facile per la casa della buona e mite Tosca avere un po’ di gloria, schiacciata tra il cervello dei corvi, il coraggio dei Grifoni e l’astuzia delle serpi, ma tu la tua casa l’hai coperta di lustro e onore. Quando hai battuto il famoso Harry Potter, il giocatore più giovane da un secolo, lo hai fatto lealmente, non c’entravi niente con la venuta dei dissennatori, e non ti sei accorto che Harry era caduto dalla scopa, ma non ti sentivi la vittoria nel cuore e la tua bontà ti ha spinto ad andare da Madama Bumb per chiederle di annullare l’incontro. Anche Baston aveva ammesso che la partita era valida e che ti eri comportato da signore, nessuno poteva dire altrimenti.

Sei rimasto spiazzato, felice e orgoglioso, quando la coppa ha sputato fuori il tuo nome, non te lo aspettavi, se c’era qualcuno che non si rendeva conto di quanto valevi, quello eri tu,  sempre umile. Ti dispiaceva vedere Potter sbeffeggiato e deriso da tutta la scuola, quelle spille che più che tifare per te, infamavano lui, tu non l'hai mai voluta portere quella spilla, e convincevi gli altri a togliersela. Non provavi antipatia per lui, e non credevi neanche che avesse truffato la coppa, ma non sapevi che pensare, ma poi anche i tuoi dubbi sono spariti quando il ragazzo che è sopravvissuto ti ha svelato la prima prova, poteva non farlo ed essere il campione indiscusso di Hogwarts, invece è stato leale.  

Prima prova che hai superato brillantemente,  armato solo della tua bacchetta di frassino e crine  di un unicorno maschio particolarmente bello, e di tutto il tuo coraggio. Hai affrontato in modo eccelso il drago, graffiandoti appena, ma poi in cuor tuo, hai ammesso quanto strepitosa è stata la prova di Harry e ti sei dato dello sciocco per non aver pensato anche tu ad appellare una scopa.
 
 Era bella Cho quella sera, non avevi occhi che per lei, fasciata da quell’elegante abito dalle tinte chiare che enfatizzava la sua origine asiatica. Non hai mai visto la sala grande così bella, le sculture di ghiaccio, le fatine che svolazzavano, tutte quelle tinte azzurre e argento. E tu eri il più bello dei campioni Cedric. Harry ancora non era che un ragazzino, ti arrivava al petto! La sua compagna coi tacchi quasi lo superava! Roger Davies non faceva che guardare Fleur con un’aria imbambolata che tutto lo faceva sembrare fuorché affascinante e intelligente, e Krum  con la divisa della scuola sembrava un soldato ligio al dovere. Ma tu, eri perfetto con quello smoking nero e la cappa, camminavi sicuro tenendo la tua dama per il braccio, ballavi con grazia, ma io so quanto forte ti batteva il cuore, per l’emozione di avere quella ragazza per te così speciale al tuo fianco e per la paura di fare una brutta figura per non essere all’altezza della situazione, una cosa è un drago, una cosa è ballare davanti a tutte quelle persone, consapevole che in ogni caso per questo torneo resterai nella storia.

Non ti piacciono i debiti, e ti senti in debito verso il mago con la cicatrice e quindi lo aiuti per la seconda prova. Tu l’hai scoperto per caso, il mistero dell'uovo,  perché sempre diligente ti portavi quell’uovo d’oro ovunque anche in bagno.

Non ti è mai piaciuto essere protagonista, infatti nel labirinto, che i fondatori maledicano quel giorno! Decidi di cooperare con Harry, prendete la coppa insieme, tanto pensate, la vittoria è sepre per la vostra scuola. Quello che non ti potevi aspettare era un Avada dritto nel petto, scagliato dalla bacchetta di Voldemort, muori senza sapere come né perché, muori senza accorgertene nell’attimo in cui vedi il lampo verde. Muori senza paura, senza dolore, senza tremare, e di questo sono felice, non ci sei più, sei solo un involucro vuoto quando cadi sul terreno, i tuoi bei ricci biondi già un po’ sudati, sporchi di terra, così come il tuo viso pallido e dolce, la terra nera del cimitero sulle tue guance, i tuoi begli occhi  grigi, spalancati, fissi e vuoti.

Sei nella pace, nel calore, nella grazia di ciò che c'è dopo la vita, Cedric, quando ti svegliano bruscamente, quando ritorni per pochi attimi sulla terra sotto forma di un ombra, dalla luce passi al grigio e al nero di quel luogo intriso di male,  in quell’istante hai la consapevolezza di tutto, implori Harry di riportare il tuo corpo ai tuoi genitori, di riportarlo a casa, di non farlo giacere lì, poi con le altre ombre lo aiuti a fuggire dal Signore Oscuro. Sono solo pochi secondi, meno di un minuto, poi tu torni alla pace, nei prossimi anni incontrerai tanti amici che non volevi vedere insieme a te così presto, ma ormai sai che non si può combattere contro il destino.

Lasci in questo mondo tutti quelli che ti amarono, sono tutti distrutti, tanti ragazzini ti vedevano come un esempio, tante ragazze sognavano di poter stare con te, Cho ha il cuore sanguinante, tuo padre e tua madre non hanno lacrime che bastino per affrontare la tua perdita, ma sono sollevati del fatto che non hai sofferto. Sei stata la prima vittima del  ritorno di Voldemort, nessuno ti dimentica Diggory.

 La buona professoressa Sprite racconta di te, di quel ragazzo bello buono e coraggioso ai suoi studenti Tassorosso del primo anno, nelle sere d'inverno davanti al camino,  perché anche dopo anni non si dimentichi, e si apprenda da te l’onestà, la lealtà e  il valore dell’amicizia.