R-O-C-K me again.
Do
you remember summer '09?
Wanna
go back there every night.
Just
can't lie, was the best time of my life.
Lying on the beach as the sun blew out.
Playing this guitar by the fire too loud.
Oh my my, they could never shut us down.
Il fuoco imponente splendeva nel mezzo della giovane notte quando un gruppo di adolescenti lo attornavano, seduti su secchi tronchi d'albero, ad osservare le fiamme ardenti.
C'era il riflesso dei lampi della notte nei loro occhi ed esplodevano nuove emozioni dal loro petto; era estate, e la spensieratezza di un domani incerto spingeva quegli adolescenti a rimanere svegli tutta la notte, per osservare tutti insieme l'alba che sarebbe nata oltre il mare che riecheggiava all'infinito...
-Dai ragazzi, basta cantare come depressi attorno al fuoco, spassiamocela un po'!- disse Louis, spezzando un ramoscello e buttandolo nel fuoco. Tutti gli occhi si puntarono subito sulla figura che aveva parlato, finché la stessa figura si alzò di scatto in piedi, si tolse la camicia sbottonata dal caldo e con solo i pantaloncini corse verso la riva del mare, illuminata dal riflesso della notte.
In pochi attimi tutto il gruppo ripeté le stesse azione dell'amico, svestendosi verso la strada che li portava verso l'acqua...
Una sola ragazza rimase seduta ad osservare il fuoco, ignorando le grida dei ragazzi che si erano buttati in acqua. Osservava il fuoco, cercando di definire in esso qualcosa, cercando di plasmare il vuoto che le bucava il petto, ma non riusciva a scorgere niente. Alzando lo sguardo, vide sbucare da dietro il fuoco il ragazzo che le aveva fatto battere il cuore.
Il ragazzo, affondando i piedi nella sabbia morbida, si avvicinò a lei, sedendosi sullo stesso tronco.
-Hei.-
disse il ragazzo.
-Hei.-
rispose la ragazza, leggermente imbarazzata dalla sua presenza.
Il
ragazzo sentì le grida degli amici provenienti dalla riva e
osservando nuovamente la ragazza, si decise a parlare: -Come
mai non sei con loro in acqua?-
Darcey
voltò lo sguardo e rispose: - Forse
perché non mi va di bagnarmi a quest'ora della notte, non
sarei
nemmeno
dovuta
venire.- disse, stringendosi nelle
spalle, a causa
di una leggera brezza estiva.
-Dai,
Darcey,
è tutta l'estate che stai immersa in quei maledetti libri,
vivi
almeno per un attimo!- disse.
Darcey osservò l'amico e rifletté sulle parole che aveva detto, mentre tra loro si creava un lungo silenzio, interrotto solo dagli schiamazzi di Louis in lontananza, che faceva il bagno a Lily.
Si rifugiava nei suoi “maledetti libri”, come diceva lui, perché per tutta l'estate lo aveva spiato attraverso le pagine soffiate dal vento.
Era diventata quasi un' ossessione per lei ormai quel magnifico esemplare di ragazzo; lo aveva conosciuto verso il mese di marzo, quando il suo migliore amico Zayn glielo aveva presentato, dicendole che sarebbe venuto con loro in vacanza al mare.
Da quel attimo aveva spiato ogni suo minimo movimento: dai corridoi alla mensa, quando riponeva i libri nell'armadietto, sempre; a volte si parlavano quando lei era con Zayn, ma si scambiavano poche parole come un “come stai” assolutamente privo di valore per mezzo di un messaggio. Non aveva mai trovato il coraggio necessario per chiedergli se gli andava di uscire.
E poi si ritrovava in sua presenza davanti al fuoco di un falò crescente, mentre aveva tentato in tutti i modi di evitarlo per tutta la vacanza, e ora mancavano poco più di due giorni alla fine della loro vacanza al mare.
-Harry,
fa freddo e poi non ho voglia.-
disse la ragazza,
ostinandosi a nascondere i suoi veri sentimenti.
Ma
il ragazzo la strattonò, spettinandole i capelli e
immediatamente
Darcey reagì: -Hei,
cosa credi di fare?- disse.
-Dai,
vieni, pelandrona!- disse Harry,
trascinando la
ragazza verso la riva, mentre lei tentava di dileguarsi dalla sua
ferrea stretta.
-No,
no, no!- disse Darcey, non appena
toccata l'acqua
fredda.
Harry
la prese in braccio per tutta risposta e la costrinse ad entrare in
acqua, affondando i piedi nella sabbia umida.
-Fammi
scendere!- diceva Darcey, sbattendo
i pugni sulla
schiena di Harry.
Non appena parlato, il ragazzo fece come gli era stato dettato, e la ragazza affondò rumorosamente nell'acqua, sparendo tra le sue onde. Harry cominciò a ridere e aspettò che Darcey riaffiorasse dalle tenebrose acque. Poi osservò le bollicine d'aria salire da dove la sua figura si trovava finché, però, le bollicine sparirono, e cominciò a preoccuparsi.
-Darcey?-
chiese Harry, leggermente preoccupato.
Osservò
l'acqua scura cercando di scorgere la minuta figura dell'amica, ma
quello che osservò era solo il riflesso della luna;
alzò lo sguardo
verso il cielo. Dov'era Darcey?
-Haaaa!-
disse Darcey, sbucando fuori dall'acqua e spingendo Harry a sua volta
in profondità, che precipitò come un sacco di
patate, nonostante il
suo peso.
-Chi
è il pelandrone ora?-
chiese allegra, tutta
fradicia non appena Harry riemerse dall'acqua, con i vestiti dai
quali penzolavano acquazzoni a catinelle.
Harry
osservò Darcey con fare provocatorio e cominciò a
schizzarla senza
freni.
I
due cominciarono a rincorrersi fino a raggiungere gli amici.
-Harry,
aaah!- urlò Darcey
colpita da uno schizzo dritto
un faccia.
Harry
scoppiò a ridere.
-Cos'hai
da ridere, ti faccio vedere io, brutto mascalzone!-
disse, rincorrendolo.
-Aaaaaa,
che paura!- disse Harry tentando di
scappare, e i
due si rincorrevano in cerchio, affondando i piedi e rallentando i
movimenti a causa della pesantezza.
Darcey
raggiunse il ragazzo, che la tirò vicina a se, contro il
bagnato
petto, e avvicinandosi alle sue labbra, con gli occhi illuminati
dalla luna le accarezzò i fianchi.
Darcey
era agitata, se lo sentiva: questo era il momento giusto per
baciarlo, ma nonostante questo, non riusciva a muoversi, e rimaneva
immobile, davanti alle sue bagnate labbra.
-Waaaa!-
spuntò fuori Zayn, prendendo Darcey per le braccia.
-Hei,
cosa fai!- disse a Zayn.
Harry
afferrò la gambe della ragazza, e insieme al suo amico la
trascinarono nell'acqua più profonda.
-No,
no, non so nuotare, no!- diceva
Darcey, cercando di
liberarsi.
I
due ragazzi la buttarono e battendo un rumoroso cinque con palmi
delle loro mani, soddisfatti del lavoro.
Era questa l'estate che stava aspettando Darcey: ridere, scherzare, cantare attorno al fuoco incandescente e fare bagni nel mezzo della notte con il ragazzo che le piaceva più di tutti.
I used to think
that I
was better alone.
Why
did I ever wanna let you go?
Under
the moonlight as we stared at the sea.
The
words you whispered I will always believe.
Darcey
si sedette sulla sabbia osservando l'orizzonte, tutta bagnata e
tremolante.
-Ecco.-
disse Harry, raggiungendola e abbracciandola con un grande
asciugamano.
-Tu
non ti asciughi?- chiese Darcey, osservando il
suo corpo
scoperto e bagnato, afflitto da brividi.
-No,
non ho freddo.- disse Harry, ma poi
cambiò idea: -A
pensarci meglio, si.- disse, avvolgendosi nello
stesso
asciugamano nel mentre che Darcey gli sorrideva timidamente.
I due si strinsero nell'asciugamano, prendendo contatto l'uno con l'altra, le pelli bagnate e infreddolite, riscaldandosi a vicenda.
-Harry?-
-Si?.-
-Mi
piacerebbe che quest'estate non finisse più.-
Harry
sorrise, appoggiando la testa sulle spalle di Darcey.
-Anche
a me, peccato che tra pochi giorni finirà.-
disse,
un po' triste.
-Sai,
ti potrebbe sembrare un po' strano, ma a scuola ti osservavo mentre
leggevi concentrata le pagine dei tuoi libri.-
disse
Harry, ridendo.
-Davvero?-
chiese Darcey, sorpresa.
-Si,
eri così concentrata che non notavi nessuno attorno a te,
anche se
sarebbe potuto finire il mondo di fronte ai tuoi occhi, avresti
continuato a leggere.- disse, alludendo uno
sguardo
sognante, guardando il cielo stellato.
-I
libri sono in un certo senso il mio modo di evadere, a volte mi sento
rinchiusa in una gabbia stando a contatto con tutte queste persone.-
-Come
mai?- chiese il ragazzo, avvicinandosi al suo
viso,
soffiandole sulla spalla.
Con
un sospiro, Darcey tentò di rispondere: - Perché
non tutti sono come te, ad esempio.-
-Buffo
a dirsi, sono dello stesso parere.- disse Harry.
Darcey
lo strattonò ma ricevette in cambio una risposta
inaspettata: Harry
la strinse di più a se.
-Si,
hai ragione, ti fai i complimenti da solo!-
disse giocando
con i piedi nella sabbia, non poco lontano dai piedi del ragazzo.
Harry
accennò una leggera risata.
-Guarda
che io intendevo te.- disse, rincorrendo i piedi
di
Darcey, costruendo piccoli accumuli di sabbia sopra di essi,
teneramente osservandola.
Harry le prese le mani, e senza alcuna approvazione da parte di Darcey, le mise attorno al suo corpo, anche se la ragazza ancora non si capacitava delle sue azioni. Prima che avesse la possibilità di pensare a una scappatoia a causa dell'imbarazzo, Harry la prese per il bacino e la fece sedere su di lui, spingendo i loro petti a scontrarsi inesorabili.
Darcey fece scappare un leggero sospiro dall'agitazione che lui le stava suscitando.
I loro sguardi si incontrarono mentre naso contro naso, si sfioravano con le labbra inarcate, nell'attesa del bacio.
-Io...-
cercò di giustificarsi Darcey, per uscire dal guaio in cui
si era
cacciata.
-Shh...-
disse Harry, pregustandosi mentalmente l'attimo di intimità
che si
era creato tra di loro: un' atmosfera magica, impossibile da spezzare.
Sperò con tutto il cuore che nessuno li venisse a disturbare
proprio
in quel momento cruciale, e infatti, sembrò che nessuno
stesse
cercando di interrompere le sue fantasie.
Una
temperatura agghiacciante si trasformò in uno scoppio di
fiamme
quando le loro due bocche si incontrarono. Le labbra erano gonfie e
calde, si soffiavano e si incontravano, senza mai perdere il filo del
loro collegamento.
Si
staccarono senza aria.
Stringendo la ragazza forte, sussurrò: - Avrei dovuto farlo prima, quando ti avevo appena conosciuto.- e poi le strappò un bacio più intenso.
Lei non si era mai aspettata dalla vita un amore che scoppiasse all'improvviso, che travolgesse tutto il suo sistema di difesa, abbattendolo, che la facesse volare, che la facesse brillare di intensa felicità.
No aveva mai avuto la possibilità di poter pensare tutto il giorno, durante le ore scolastiche, al ragazzo che le piaceva, il quale ricambiava i suoi sentimenti. Non le era mai accaduto, e ora che avveniva, all'improvviso tutto le scoppiava come un subbuglio disordinato nel cuore agitato e la mente diventava la cosa più irrazionale che possedesse, nonostante fosse sempre stata la parte migliore di se.
Nell'attesa
che la notte finisse, decise che non avrebbe più sprecato
altro
tempo, siccome ne avevano poco.
Portò
la bocca tremante all'orecchio del ragazzo, dicendo: -Harry,
voglio che tu mi culli, voglio essere parte infinitesimale di te.-
Lo sguardo di Harry si illuminò come un lampo scatenato da una tempesta e grosse, attente pupille si ingrandirono, ancora insicuro di quello che aveva sentito, o forse, incapace di affermare se la frase che aveva detto fosse stata intesa da lei come lui l'aveva interpretata.
E il ragazzo continuò a baciarla, svestendola di ogni sua veste, compresa quella che le nascondeva l'anima.
I want you to rock me, rock me, rock me, yeah
I want you to rock me, rock me, rock me, yeah
I
want you to heat the pedal, heavy metal, show me you care
I
want you to rock me, rock me, rock me, yeah
Stretti stretti, si plasmarono in un solo corpo, uniti dall'incendiario caldo che li affliggeva.
Darcey indossava ancora i vestiti bagnati e anche se si era avvolta in un caloroso asciugamano, ormai anch'esso si era ridotto alla stessa umidità dei suoi vestiti. Nonostante il caldo del falò ancora acceso, le fiamme a cui tanto aveva cercato di dar significato per tutta la durata delle serata, era rigida e statica come un monumento in mezzo ad una piazza, obbligata a rimanere immobile, sotto lo sguardo di curiosi turisti. Darcey lasciò cadere l'asciugamento sulla morbida sabbia, come se non fosse mai esistito.
Una mano le si appoggiò sulla spalla, rendendola più instabile di quanto non fosse già, e lei, Darcey, la ragazza sempre insicura, stava per cedere sempre di più nell'increspatura della labbra e nelle pupille di Harry, nelle quali erano riflesse la luna.
-Se ne sono andati tutti?- chiese Darcey con una voce talmente leggera e spezzata che Harry fece fatica a comprenderla. Stava cercando nei particolari dei movimenti sospettosi che avrebbero potuto finire la sua favola di una notte.
-Stanno tutti dormendo- soffiò Harry, intrecciando le sue dita in quelle affusolate di Darcey.
Uno sguardo limpido con il quale solitamente si tenta di leggere nei gesti nascosti, si dipinse negli occhi di Harry, che lentamente appoggiò le mani sulle spalle di Darcey, facendola voltare.
Con lo sguardo ancora fisso sul viso di Darcey, Harry fece scendere lentamente la mano sinistra dalla spalla fino al bacino della ragazza, che seguì il suo tocco fino al suo arresto.
Stava agendo lentamente, in modo che l'agitazione di Darcey non mandasse in subbuglio anche lui, offuscando la sua mente; Harry voleva Darcey fosse con se in quel momento di tensione.
Lentamente la sua fronte si appoggiò su quella della ragazza, passi nella sabbia spinsero Darcey ad indietreggiare fino alla grande coperta che Harry aveva appoggiato quella notte sulla spiaggia, fino a farla sedere, incoraggiata da Harry.
-Resta ferma dove sei, arrivo subito.- disse Harry, correndo verso la scale di entrata della loro casa sulla spiaggia.
Darcey rimase seduta sulla sulla coperta, stringendosi tra braccia a causa del freddo. Decise di spingere la coperta immensa vicino al fuoco non ancora spento; prese dei rami e della legna nelle vicinanze del fuoco, che Louis aveva lasciato per provvista, e lo ravvivò, facendo aumentare la fiamma.
Chissà perché Harry se ne era andato, forse l'aveva abbandonata da sola sulla spiaggia come una stupida: era la cosa più ragionevole che le venisse in mente. Harry però arrivò prima di quanto Darcey si aspettasse, con delle candele profumate e un accendino in mano.
Darcey osservò incredula Harry che, incoraggiandola a rimanere dov'era, accese le candele e le pose ai lati della coperta, infilandole nella sabbia, illuminandone i contorni.
Una volta finito di accendere le candele, ancora con i vestiti bagnati, come quelli di Darcey, le chiese a se poteva sdraiarsi, distendendosi cautamente su di lei.
Piccoli e innocenti baci furono tracciati sul collo di Darcey, dopo che Harry le donò un bacio della stessa intensità sulle labbra. Posò le mano sinistra vicino al volto di Darcey mentre con l'altra di reggeva sopra di lei, cercando di alleggerire il suo peso.
I baci diventarono sempre più intensi per Darcey, che ansimò leggermente all'orecchio di Harry quando le morse leggermente la pelle liscia. Harry sorrise e continuò il suo cammino sempre più in basso.
Yeah,
we were together
summer '09.
Wanna
roll back like press and rewind.
You
were mine and we never said goodbye.
La mano di Harry accarezzava leggermente il fianco di Darcey, mentre la sua scia di baci era scesa verso la sua clavicola destra; lentamente Harry alzò il busto, trasportando con se Darcey, che finì avvolta al suo bacino, timidamente ansimava quando Harry lasciava baci più irruenti su di lei.
Harry portò le mani ai bordi della bagnata maglietta di Darcey, alzandola e aiutandola a toglierla, mantenendo il contatto visivo. La maglietta finì in un punto remoto tra la sabbia, lontano dalla loro coperta. Lo sguardo di Harry si fermò un attimo per osservare il corpo di Darcey, compiacendosi di quello che la sua vista gli donava, mentre Darcey abbassava lo sguardo, leggermente imbarazzata.
-Darcey.- disse Harry, alzando il suo mento e portandola a scontrarsi con i suoi attenti occhi; poi lentamente le donò un piccolo bacio e non appena si staccò dalle sue labbra disse: -Non devi vergognarti, sei bellissima.-
Darcey abbozzò un sorriso, puntando i suoi occhi blu in quelli verdi di Harry.
Tra
baci intensi, Harry aiutò la mano titubante di Darcey ad
alzarsi la
maglietta, anch'essa finita fuori dal loro raggio visuale.
Si
persero tra le loro carezze, finendo quasi completamente svestiti.
I
used to think that I was better alone.
Why
did I ever wanna let you go?
Darcey appoggiò le sue piccole mani quasi per sbaglio sul bordo dei boxer di Harry, leggermente trasportata dal momento, ma quando si rese conto di quello che i suoi movimenti l'avevano involontariamente spinto a fare, le ritrasse bruscamente.
-Hei, shh, shh.- disse, quando Darcey mugugnò un piccolo verso, tentando nervosamente di combattere contro la sua volontà, per riuscire a proseguire il suo cammino.
-Tranquilla.- disse Harry. Prese le sue mani e le riportò sul bordo dei suoi boxer; Darcey lo osservò quasi spaventata. Una grossa protuberanza si nascondeva sotto l'indumento caldo, ma Darcey conosceva i suoi limiti, e non riusciva, nonostante volesse, a fare quello che Harry le incitava di fare.
Così Harry disse: - Tranquilla, ti faccio vedere io.- portandosi un mano sull'inguine e leggermente massaggiandosi; Darcey osservò immobile la scena ma Harry catturò le sue mani e le pose sul suo petto.
-Accarezzami.- disse, incitando Darcey, così incominciò a sfiorare leggermente la superficie della sua pelle, mentre ansimi di piacere uscivano dalla bocca di Harry, fino a quando le sue mani scesero proprio al punto di partenza e Harry le portò sulla protuberanza, insegnandole lentamente il movimento.
Darcey apprese velocemente e cominciò a stupirsi del fatto che guardare Harry mentre portava la testa all'indietro dal piacere la eccitava incredibilmente, così aumentò leggermente la pressione che esercitava sul suo inguine.
-Ah.- disse Harry, non appena Darcey iniziò a spingere più forte; cominciò ad ansimare, tentando inutilmente di sopprimere l'ultimo gemito, più forte dei precedenti.
-Dio.- disse, velocemente ritraendo le mani di Darcey, continuando a boccheggiare per cercare dell'aria. - Mi stavi quasi per far venire.-
Il piacere che lo stava quasi per portare all'orgasmo era stato causato soltanto dal tocco di Darcey, Harry si immaginò che cosa sarebbe potuto accadere se avesse approfondito il massaggio, se fosse stato avvolto dalle sue dolci labbra. Il solo pensiero lo faceva impazzire dall'eccitazione.
Quasi come se stesse accarezzando una primula in un prato intensamente verde, ritirò velocemente le mani dal suo inguine e di distese nuovamente su di lei. Passò il suo indice dalla guancia di Darcey , facendolo lentamente scendere giù per il collo, fino ai seni i quali attraversò fino giù all'ombelico. Darcey inarcò leggermente la schiena, sperando che Harry non lo avesse notato, ma il suo corpo la stava tradendo, volendo ripetutamente essere toccato da quel ragazzo così magnifico.
Harry portò la mano fino alle mutandine del costume, accarezzandone la superficie, sentendone il contenuto. Lentamente slacciò i nodi ai lati dei bikini di Darcey, e con molta cautela infilò il suo indice all'interno di Darcey.
L'urlo che scoppiò di bocca a Darcey fu molto forte, e il dolore di espanse mentre il dito di Harry spingeva e poi si ritraeva, fino a quando il ritmo aumento e gemiti regolare uscirono dalla bocca di Darcey.
Non aveva mai provato una sensazione del genere, e ora si sentiva così eccitata che le pareti le quali Harry accarezzava si stavano velocemente bagnando, facendola avvicinarsi all'orgasmo.
Il ritmo diventò insostenibile, e Darcey portò le mani ad avvolgersi in una stretta leggera nei capelli di Harry, quando avvicinò il suo viso verso l'entrata.
-Questo ti piacerà.- disse, mentre Darcey portava la testa all'indietro, preparandosi al piacere che l'avrebbe certamente invasa di li a pochi istanti.
Under
the moonlight as we stared at the sea,
The
words you whispered I will always believe.
Darcey fu sicura che le sue paure ed incertezze sarebbero sparite in pochi attimi, quando Harry si posizionò sopra di lei, nudo, osservandola intensamente negli occhi. La luna ormai aveva assunto la forme di una mezza sfera e si stava precipitando lentamente nel mare blu, immergendosi sempre più profondamente, trascinando anche il cuore di Darcey in basso con lei.
I want you to rock me, rock me, rock me, yeah
Niente
brezza, ne venticelli soffiavano ancora sulla spiaggia e il fuoco si
stava sciogliendo di fronte alla notte tarda in cui due ragazzi si
scoprivano a vicenda, imparando a conoscere i propri corpi e i nuovi
sentimenti con i quali avrebbero incominciato a convivere oltre i
confini di quella notte magica.
I
want you to rock me, rock me, rock me, yeah
Fu doloroso, nessuno lo può dubitare, ma fu intimo, e il dolore non riuscì a prevalere sull'amore che brillava negli occhi dei due amanti. In tutta la sua vita Darcey non si era mai sentita più bella e completa che con lui.
I want you to heat the pedal, heavy metal, show me you care.
L'amore è fiducia l'uno nell'altro, e quando la fiducia non viene data, non esiste amore.
Si
impara veramente il significato di questa parola quando si è
pronti
a dare quello che si ha in tutto e per tutto al proprio compagno. E
dare la propria anima, di fronte ad un caldo falò sula
spiaggia, non
è poi tanto male in fondo.
-Harry.-
sospirò Darcey avvolta nell'altra metà della sua
anima.
-Si?-
chiese, con il volto sudato dalla stanchezza Harry.
-La
prossima estate ti prometto che ti avviserò prima.-
disse
Darcey, accarezzando i morbidi ricci.
-Per
cosa?- chiese.
-Nel
caso mi avessi rapito il cuore.-
Un sorriso fu
l'unica risposta che Darcey ricevette.
-Il
mio già ti appartiene.-
R-O-C-K me again: yeah buddy. ;)
Salve a tutti!Mi stavo annoiando leggermente domenica scorsa, così, siccome non riuscivo a prendere sonno, mi è venuta in mente questa OS, così alle 4 di mattina, mentre tutti dormivano beati, ho deciso di mettermi davanti al computer e scrivere così su due piedi quello che mi passava per la testa.
Beh, questo è il risultato che ne ho ricavato. Che dire, spero vi sia piaciuto e vi mando un grande bacio da parte mia!
Se vi è piaciuto, mi piacerebbe sapere cosa ne pensate, un parere, tanto per migliorare! Sono ben accette critiche costruttive, le adoro! ;)
Vi lascio qua sotto i link delle altre mie storrie, che sono a capitoli e se vi incuriosiscono potete darci un' occhiata...
---->The Queen of Hearts<-----
P.S. Vi chiedo scusa per gli errori di battitura o di lessico che potreste sicuramente trovare, ma l'ho scritta in come una prima abbozzatura e non l'ho controllata molto, e poi mi scordo sempre qualcosa tra le righe...
Un bacio
MrsHope
(Sabina)