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Autore: Zomi    15/03/2013    12 recensioni
Un acuto molleggiare suggerì che entrambe le ragazze si tuffarono ad abbracciare il piccolo samurai bambino, facendolo affondare nuovamente tra le loro abbondanti scollature, sommergendolo di baci e abbracci per la gioia del piccolo infante.
Solo la sua gioia, però…
Roco e cavernoso, un ringhio idrofobo rimbombò contro le assi dorate del corridoio interno della Sunny, facendole vibrare attorno all’imposta della porta della camera delle ragazze.
-Quell’orrido moccioso…- martoriò la sua sigaretta Sanji, azzannandone il filtro opaco di schiumosa rabbia, alzando in aria i pugni pulsanti di vene nervose e sbiancando le iridi...
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mugiwara | Coppie: Nami/Zoro
Note: Nonsense | Avvertimenti: Spoiler!
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NOTTE MOVIMENTATA 




-Wahahaha!!! Che carino!!!!-
-Un vero ometto…-
-Con il kimono serale sei stupendo Momo!!!! Adorabile!!!-
-Grazie principessa Nami, grazie principessa Robin: anche voi siete molto belle con i vostri pigiami…-
-Ahhhh!!!! È così educato!!!!-
Un cigolio di molle arrugginite, e l’ennesimo balzo della rossa cartografa ad abbracciare il piccolo samurai, ospite della sua stanza insieme alla bella archeologa di bordo, risuonò acuto e dondolante oltre l’uscio chiuso, riecheggiando nel corridoio immerso nelle ombre notturne.
-Sei una bambino veramente educato Momonosuke…-
-Grazie principessa Robin, anche voi lo siete…-
-Oh Momo!!! Quanto sei dolce!!!!! Verrebbe voglia di stringerti forte al petto per tutta la notte…-
-Se vuole può farlo, principessa Nami…-
-Oh, ma che carino!!!!!!!!!!!!!!!!!-
-…e anche lei principessa Robin: mi piacciono i vostri abbracci…-
-Che dolce!!!!!!!-
-… e il vostro affetto: sembrate proprio due principesse!!!-
Un acuto molleggiare suggerì che entrambe le ragazze si tuffarono ad abbracciare il piccolo samurai bambino, facendolo affondare nuovamente tra le loro abbondanti scollature, sommergendolo di baci e abbracci per la gioia del piccolo infante.
Solo la sua gioia, però…
Roco e cavernoso, un ringhio idrofobo rimbombò contro le assi dorate del corridoio interno della Sunny, facendole vibrare attorno all’imposta della porta della camera delle ragazze.
-Quell’orrido moccioso…- martoriò la sua sigaretta Sanji, azzannandone il filtro opaco di schiumosa rabbia, alzando in aria i pugni pulsanti di vene nervose e sbiancando le iridi.
-Depravato di un figlio…- borbottò Kinemon, alzandosi dal freddo pavimento del corridoio, inveendo contro il suo stesso sangue.
-Yohohoho-ho… ci sa proprio fare con il gentil sesso: è bravo quasi quanto me!!!!! YOHOHOHO-HO- premette il cranio niveo sul legno lo scheletro canterino, continuando ad origliare i gridolini eccitati delle due piratesse e quelli gongolanti e mugugnati del piccolo samurai approfittatore.
-YOHOHOHOHO-HO CHE GOVANE CASANOVA COL CODINO!!!!!!!!!!!!!!!-
-ZITTO!!!! VUOI CHE CI SENTINO?!?- lo ammutolirono al suolo cuoco e samurai, picchiando sul cranio afro il violinista di turno e la sua acuta risata isterica.
-Yohohoho-ho… scusate, ma è la verità- si massaggiò un bernoccolo enorme tra i capelli afro.
-Quel bambino è riuscito dove tutti noi abbiamo fallito: stanotte avrà l’onore di dormire tra Robin e Nami!!!!! Yohohoho-ho, mi batte il cure a mille per lui… anche se il cuore non ce l’ho più!!!!-
-Non farmici pensare!!!!!- singhiozzò il biondo casanova, rivelando due enormi lacrime cristalline di disperazione a lato degli occhi.
-Quel dannato dormirà beatamente tra le morbide e affinate braccia della mia Robinchan, mentre affonderà tra le prosperose grazie al mandarino della mia Namiswan!!!!!!!!!!! Buuuuuuuuuu!!!!!!!!! Come soffro!!!!!!!!!!-
Piangete, il cuoco si addossò alla spalla offertagli da Kinemon, che solidariamente iniziò a battergli una mano sulle spalle per tranquillizzarlo.
-Suvvia, mio giovane guerriero…- cercò di rabbonirlo -… mio figlio si sente già uomo, e come tale sta solamente scoprendo le gioie infinte e appaganti che la compagnia di una donna può donare… rivelando stupefacenti capacità… tutte doti naturali ereditate dal suo saggi padre, modestamente!!!!-
-Yohohoho-ho… amico mio, ti sei appena dato del maniaco!!!!-
-Nego tale diceria: io sono un cavaliere d’altri tempi, nel combattere come nel blandire!!!!- si mise in opsa con mano destra sul cuore e l’altra posata sull’elsa della katana.
-Un matusalemme maniaco allora?!? Yohohohoho-ho!!!!-
-Buuuuuuuuuu, come soffro!!! Me misero, me tapino!!!!-
-Seduttore consumato…-
-Maniaco…-
-BUUUUUU!!!!-
-Playboy dei mari d’oriente…-
-Whahahahaha!!!!!! Come soffre il mio affranto cuore!!!!-
-Depravato incallito… yohohoho-ho!!!!-
-Amante segreto del gentil sess…-
-MA LA VOLETE PIANTARE SI O NO DI BLATERARE?!? COSI’ CI SCOPRIRANNO!!!!-
I tre casanova si bloccarono nel loro delirio, volgendo la loro più totale attenzione verso il giovane pirata accovacciato a terra e con l’orecchio premuto contro le assi scure della porta della camera delle ragazze, affiancato dal suo moro compagno, tutt’intento a sbirciare dalla serratura del battente, schiacciando imperterrito l’occhio contro il chiavistello.
-Senti niente tu?- sussurrò il moro, pestando il copricapo di paglia contro l’uscio e appiattendo il viso di gomma su di esso.
-Ora si, che questi tre l’hanno piantata di far casino…- mugugnò l’altro, stringendo le labbra in un ghigno soddisfatto e rivolgendo il suo sguardo di pece ai tre che li osservavano studiosi.
-E che dicono?!? Che dicono?!?- si agitò l’altro, saltellando sulle gommose gambe.
-Uhm… la mocciosa sta parlottando di vestiti con Robin e credo che il moccioso schifoso si stia strusciando tra di loro…- ringhiò rabbioso, posando il palmo aperto su tutte e tre le else delle sue katane -… se gli metto le mani addosso io…-
-Aspetta, aspetta, aspetta…- sobbalzò Rufy -… vedo qualcosa…-
Posò entrambe le mani a lato della serratura, facendo leva per scrutare meglio al di là della toppa, premendo al massimo il bulbo contro la serratura di ferro.
-Che vedi?- gli si fece subito accanto Zoro, mentre Sanji e Brook si ammassavano ai loro lati insieme a Kinemon.
-Vedo… vedo… uno, due, tre… trentadue, quattordici, sessantasei… tante mani!!!!- spinse l’occhio fin dentro la serratura per vedere meglio -… e sono tutte attorno a Momo!!!!-
Si staccò con forza dall’uscio, emettendo un sonoro schiocco di gomma nel scollarsi dal legno della porta, mostrando il suo bell’occhio scuro a forma di toppa.
-Robin lo sta abbracciando con tutte le mani che riesce a far fiorire: non è giusto!!!!!!!!!! QUELLA È LA MIA REGINA!!!! NON È GIUST… MMMFFFHHH!!!!!-
-Zitto!!!!- lo ammutolirono Zoro e Brook, tappandogli la bocca con le mani –Se ci scoprono siamo fritti!!!!-
-Mmmgh… mmfff…- piagnucolò il moro, pestando i piedi a terra.
-Zitto Rufy, o domani niente colazione…- minacciò, sbuffando una nuvoletta di fumo nell’aria notturna del corridoio Sanji, squadrando dall’alto in basso il suo capitano, mentre schiacciava l’orecchio contro la porta nel tentativo di origliare.
Quello mugugnò ancora un po’ contrariato, per poi stringersi le braccia al petto e imbronciarsi offeso.
-Non è giusto però…- mugugnò scontento –… vorrei sapere perché a Momo Robin fa tante coccole e a me niente… sono io il capitano qui!!!!-
Sbuffo con labbra arricciate, battendo tra loro i piedi con fare infantile.
-Non è giusto, ecco!!!!! Perché, perché, perché… io voglio sapere perché!!??!!-
-Uhm… quello che vorrei invece sapere io…- borbottò il cuoco, alzandosi dalla parete della stanza -… e che ci fate voi due qui?-
Con sguardo interessato, fissò Rufy e Zoro, squadrandoli seduti a terra.
In effetti, in quella missione di spionaggio notturno, il burbero spadaccino e l’ingordo capitano centravano gran poco. I depravati della ciurma erano il biondo cuoco e il violinista, unici aventi diritto a origliare le conversazioni materne delle ragazze e controllare le mosse del pestifero bambino samurai, approfittatore delle amorevoli attenzioni delle due piratesse… ma loro due che ci facevano lì?!?
Zoro si limitò a sbuffare, appiattendo nuovamente l’orecchio alla porta e concentrandosi nell’ascoltare di nascosto, rifiutandosi di emettere qualsiasi altro suono se non ringhi di protesta e digrigni acuti di denti.
-Sono qui per capirci qualcosa di più…- borbottò cociuto Rufy, infossandosi il cappello di paglia sul capo.
-Perché Momo può dormire con Robin e io no?!? Perché lui può farci il bagno assieme e io invece no?!? Robin è la mia Regina, mica la sua. Che se ne vada a cercarsene una!!!!-
Il cuoco sbiancò alle parole del moro.
-La tua Regina?!?- si strozzò con le sue stesse parole, inghiottendo la fumate cicca appena accesa.
-Uhm… mi sovvien di capire che l’armoniosa Robin ti appartenga come dama… nevvero?- si grattò il pizzetto il samurai, sedendosi a terra a gambe incrociate.
-Si, è mia, e non è gusto che Momo me la rubi!!!!!- sbuffò contrariato.
-Capisco il tuo tormento, guerriero…- annuì Kinemon, sorseggiando un thè fumante assieme a Brook nel bel pieno della notte e del corridoio.
-Un cuore palpitate di dolce sentimento è lo stimolo più grande per un nobile guerriero…-
-EH?!?- si grattò il capo confuso Rufy –Qui l’unica cosa che palpita è il mio stomaco di fame!!!!!-
-Yohohoho-ho… e tu Zoro? Perchè sei qui?!?- ridacchiò il violinista, roteando accanto al verde.
-Umpf… non sono affari che ti riguardano, scheletro…- mugugnò il verde, nascondendo contro l’uscio uno strano rossore che avvampò sulle sue gote.
-Marimo, non dirmi che anche tu sei qui per controllare quel mocciosetto?!?- inveì Sanji, pestando i piedi a terra.
-Taci sopracciglio a ricciolo, o la mocciosa ci scoprirà…- ringhiò per ammutolirlo -… se metto le mani addosso a quel ragazzino, lo affetto da capo a piedi…-
-Yohohoho-ho… qualcuno qui è geloso spadaccino…- lo spintonò sulle costole con un gomito Brook, facendolo arrossire ancor di più -…non è che provi qualcosa per la “mocciosa”?-
Zoro mugugnò appena, sorridendo compiaciuto del proprio sentimento per la giovane navigatrice. Sorrisetto beffardo che non passò inosservato allo sguardo indagatore del biondo cuoco.
-Che cosa?!? E no eh!!!!!- prese fuoco sul corpo intero -Cosa credi?!? Di poter rivendicare qualche diritto sulla bella Nami, Marimo di merda?!?-
-Umpf… mi pare ovvio…- sogghignò quello, facendolo schiumare di abbia.
-E perchè mai?!? Nami è mia!!!!!!!!!!!!!!…-
-Non credo sai Sanji…- intervenne Rufy, aggiuntosi al thè di mezzanotte di Kinemon e Brook -… punto primo Zoro conosce Nami da più tempo di te, secondo la salva sempre, terzo ha un debito infinito con lei, quarto…-
-TACI TU, IDIOT!A!!!!!!!- lo picchiò sul cranio.
-Sigh… me misero… me tapino… ma perché delle belve come voi, devono fare il filo alle mie stupende Regine?!?- piagnucolò rivolto al cielo.
-Bhè, perchè le Regine stanno con i Re, io diventerò Re dei pirati, quindi devo averne una… e Robin è quella perfetta!!!!- spiegò logico Rufy, ricevendo però, invece che il Nobel per l’intelligenza, un potente calcio sul mento dal compagno biondo.
-Cretino…- sibilò il cuoco, fumando fumo dalle orecchie -… se volete avere le mie sirenette, dovrete prima passare sulla mia martoriata e inanime carcassa!!!! Io, Mr Prince, lotterò fino alla morte per le mie crostatine!!!!-
-Umpf… zitto scemo di un cuoco…- ringhiò Zoro, puntando il suo scuro occhi a fulminare il compare -… altrimenti mi porto avanti coi lavori e inizio subito ad affettare la tua blaterante carcassa!!!!-
-Provaci, Marimo: fossi in te ne approfitterei di questa notte, perchè da domani non sai che ti troverai nel piatto!!!_
-Fa pure: lamette, veleno, topi morti… ingerirò di tutto!!!- si alzò da terra il verde, sbraitando contro il cuoco –Sono pronto a tutto per la mia mocciosa… affronterò te, il moccioso approfittatore, i marine allupati del G5 e perfino quel depravato di un chirurgo col pizzetto pur di averla!!!!-
-Ah si?!? Bene allora sappi che qui per te c’è già un poderoso e fumante calcio con su scritto il tuo nom…-
-Sssshhhh… zitti tutti!!! Le mie orecchie odono qualcosa!!!!- ammutolì i due litiganti Kinemon, schiacciandosi contro l’uscio di legno.
I pirati si appiattirono contro la porta, ammassandosi sulle assi dorate e schiacciando i padiglioni auricolari sulla parete per ascoltare con attenzione.
-Si è addormentato…- sussurrò una flebile e dolce voce di donna, mentre un frusciare di coperte suggeriva che Momo veniva ricoperto da qualcuno.
-Che tenero…- uggiolò acuta una voce più sbarazzina e solare -… non è dolcissimo Robin?-
-Si è molto dolce…- annuì la mora -… soprattutto con questo yukata chiaro indosso…-
-Sembra un piccolo samurai… un piccolo, coraggioso e dolce samurai…- ridacchiò Nami -… verrebbe voglia di adottarlo!!!!-
-Un figlio samurai, navigatore?- commentò sornione l’archeologa, molleggiando sul materasso –Credevo cuoco…-
Sanji saltellò sul posto, emanando un overdose di cuoricini e nuvolette di fumo scintillanti per l’immagine, apparsa come un fulmine a cielo sereno nei suo pensieri, di una piccola Nami adorante del suo biondo paino.
-Non prendermi in giro Robin…- sbuffò offesa Nami -… se mio figlio fosse come Sanji mi farebbe impazzire dopo nemmeno due ore!!!-
Dal Paradiso all’Inferno in meno di secondi netti per il povero cuoco, riverso e in lacrime sul pavimento del corridoio.
-Non hai tutti i torti… chirurgo allora…- continuò a canzonarla bonaria l’archeologa.
Zoro ringhiò idrofobo, digrignando i denti mentre graffiava il legno della porta.
-Uhm… guadagnano bene è vero…- mugugnò la rossa -… ma credo che mi accontenterei di un semplice bambino solare e monello come Momo…-
Il verde rilassò i muscoli.
-…magari un po’ buzzurro…-
Un sobbalzo al cuore, e si ritrovò rosso come un peperone, e con un sorriso smagliante sulle labbra, ghignati su tutto il viso.
-Buzzurro eh…- usò il suo timbro ironico e sornione Robin, facendo agitare la compagna che iniziò a ridacchiare nervosa.
-Eh eh eh… tu-tu invece?- balbettò cambiando discorso.
-Mi basterebbe che fosse sorridente e giocoso…- rispose senza troppa enfasi, rigirandosi tra le lenzuola.
-Si… magari come un certo ragazzo di gomma che conosciamo, vero?-
Rufy sogghigno sibilino, battendo mani e piedi tra loro, mostrando tutti i suoi denti in un sorriso luminoso.
-… ecco…- fu il turno di Robin di sobbalzare sul letto presa di sprovvista e senza parole, ma riuscì a ritrovarle in tempo -È tardi, dovremmo dormire…-
-Si, si… certo…- si alzò dal letto Nami, facendo molleggiare acutamente le molle del materasso -… ma prima di coricarci, devo sistemare una cosuccia…-
I ragazzi si spalmarono contro la porta, ascoltando i passi leggiadri e svelti della navigatrice avanzare per la stanza, zampettando agili come una corsa felina, per poi fermarsi improvvisamente nel silenzio della notte.
-Che starà facendo secondo te?- borbottò a Zoro Rufy.
-E che ne so… robe da mocciosa, credo…- mugugnò storcendo le labbra.
-Yohohoho-ho… secondo me si sta infilando un bel pigiamino ricamato e semi trasparente, pieno di pizzi e fru fru…- si emozionò lo scheletro, sbavando accanto ai due pirati.
-Pigimino fur fur?!?- sgrondò sangue dal naso Sanji, perdendosi nelle sue fantasie Trasparente, in lino, con pizzi sul bordo, coppe sottolineate da crine scuro e abbondanti scolature…-
-Smettila di immaginarti la mia mocciosa, cuocastro…- ringhiò geloso il verde.
-Uhm… un bel kimono serale rosato con fiori di ciliegio e gigli bianchi…- aggiunse Kinemon, grattandosi il mento barbuto e sorridendo rosso in viso.
-Yohohoho-ho, un baby doll fine fine!!!!!-
Il ringhiare idrofobo di Zoro aumentò d’intensità, fino a diventare un latrato continuo di sottofondo delle frasi depravate dei compagni, aggiungendo all’acuto digrignare di denti, anche il scivolare lento e silente di una delle sue katane.
Si alzò lentamente dalla posa accucciata davanti alla porta, avvicinandosi ai tre scriteriati, sordo a qualsiasi suono della notte se non al suo latrato rabbioso.
Così sordo e cieco di gelosia, da non accorgersi del lento cigolare di una porta e della flebile luce che ne uscì pigramente, ne tantomeno dello sgomento che si dilagò cadaverico sul viso del ragazzo di gomma, che arretrò terrorizzato sul pavimento del corridoio.
-Pizzo nero su lino bianco… yohohohoho-ho!!!!-
-Ehm, ehm..- tossicchiò qualcuno affacciato alla porta, ma ne lo spadaccino, ne i tre maniaci fantasiosi.
-Un aggraziato kimono d’oriente…-
-Ehm, ehm…-
-Scollature abbondanti e tessuto invisibil…-
-Ehm, ehm…-
-AGGIUNGETE ANCHE SOLO UN’ALTRA PAROLA…- sbraitò Zoro, alzando in aria la sua fida spada -… E IO VI AMMAZZ…!!!-
-EHM, EHM!!!!!!!!-
I 4 si voltarono a fissare la dolce e funesta figura della navigatrice di bordo fulminarli con i suoi lucenti occhi di cioccolato, mentre brandiva minacciosa e violenta il suo Sansetsukon.
-Voi tutti…- martoriò le sue parole, digrignando i denti -… siete delle pessime spie…-
I pirati e il samurai tremarono sulle loro gambe, indietreggiando nella notte nera.
-Vi ho sentito dal primo commento, con i vostri stolti insulti al piccolo Momo….- iniziò  a far roteare nell’aria del corridoio la sua arma, avanzando verso Zoro e i tre dietro di lui, permettendo così a Rufy di sporgersi nella sua cabina e salutare, lanciando un bacio e un sorriso smagliante, Robin, comodamente seduta sul letto, che gli sorrise complice della sua fuga.
-… ho sopportato i vostro chiacchiericci isterici e acuti…- l’asta metallica iniziò a emanare piccole scintille contro le sue terrorizzate vittime -… fingendo di non sentire i vostri orridi spropositi…-
Si fermò a un solo passo dal torace di Zoro, che tremante e bianco in volto, faceva da scudo ai tre che tremavano dietro di lui.
-Ma avete proprio raggiunto il limite, mettendovi a fantasticare sul mio piaigma…-
Impiantò con forza e ira la punta del Sanset sul pavimento di legno, portando la mano libera sul fianco e mettendo in mostra la sua canotta, semplice e con un simpatico panda disegnato sopra.
-Di, vi sembra un baby doll con pizzi e fru fru?!?- alzò un lembo della canottiera che le faceva da pigiama –Vi pare scollata o sconcia?!?-
Una ciocca di rossi capelli le cadde sul viso.
-Allora?!?- urlò con tutto il suo fiato.
Sanji, Brook e Kinemon si abbracciarono impauriti, sbiancando come cadaveri, mentre Zoro deglutì leggermente spaventato dalla sua mocciosa.
Nami li fissò tutti con sguardo omicida, ringhiando sommessamente.
-Siete tutti dei depravati!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!-
Il suo tuono illuminò la Sunny nella notte, facendola ondeggiare violentemente tra le onde del mare.
Nel corridoio interno della nave, tra le nuvolette nere di fumo e i ruggiti nervosi della navigatrice, tre pirati e un samurai rantolavano dolenti e elettrici epr il fulmine appena ricevuto.
-E ora a letto, cretini…- borbottò Nami, avviandosi verso la sua cabina.
Si fermò appena messo piede sulla soglia, voltandosi indietro a guardare i compagni rannicchiati a terra.
Ridacchiante, fece dietro front, trotterellando fino a Zoro, che mugugnava contuso. Si inginocchiò accanto a lui, posando appena le labbra sulle sue, baciandolo castamente.
-Notte, buzzurro mio…- lo salutò sorridente, prima di richiudersi in camera.
Lo spadaccino restò ammutolito per un paio di secondi, prima di sfoggiare il suo bel ghigno e di alzarsi da terra, incamminandosi nella sua stanza, lasciando, piangenti e stupefatti, i Nakama e Kinemon a fissarlo senza parole.
Quella notte movimentata di certo non se la sarebbe scordata nessuno…
 
 
 
 
ANGOLO DELL’AUTORE:
Scritta dopo la notte di Momo nella stanza delle ragazze (capitolo 699 di One Piece), nata da questa mente malata e contorta. Grazie a chiunque vorrà lasciare un straccio di commentino XD

Zomi

   
 
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