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Autore: Irene Adler    02/10/2007    13 recensioni
In fondo quella era una missione come tante, una routine …
Forse era anche per questo che amava così tanto il suo lavoro.
(Royai)
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Riza Hawkeye, Roy Mustang
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una missione come tante.

By Irene Adler

 

Lei era sempre stata una gran lavoratrice.

Seria e ligia alle sue mansioni, aveva sempre dato il meglio di sé in ogni situazione, sia che consistesse nell’impedire al colonnello Mustang di svignarsela prima di aver firmato tutti i suoi documenti, sia che consistesse in azioni militari.

Discreta e decisa, eseguiva gli ordini imposti dai propri superiori senza fiatare, riuscendo perfettamente a separare il lato professionale da quello emotivo.

Quella missione non era nient’altro che una delle tante.

Puntò lo sguardo dritto davanti a sé, dove il sospettato camminava sul marciapiede inumidito dalla fastidiosa pioggia di inizio febbraio.

Il suo compito consisteva nel pedinarlo fino a che lui non avesse fatto un passo falso.

Una missione come tante altre, eppure un insolito nodo allo stomaco, che lei prontamente aveva ignorato, le dava il tormento.

Le vetrine dei negozi, opportunamente decorate per l’occasione, mostravano ai passanti ogni sorta di dolci, abiti e oggetti che potessero far gola a coppiette d’innamorati.

Quella situazione non le piaceva proprio per niente, decise, mentre distanziava di qualche passo l’indiziato per dare meno nell’occhio.

Al suo fianco il colonnello sembrava non prestare la dovuta attenzione alla missione, fissava con vacuo interesse i fidanzati che incontravano per la strada.

Con tutta probabilità dedicava più interesse alla componente femminile della coppia, si disse.

Riportò la sua concentrazione sul sospettato, che si voltò per un istante, per capire se fosse seguito.

Prontamente Mustang le circondò le spalle con un braccio, dedicandole un sorriso languido e ben poco professionale.

L’aveva decisamente presa di sorpresa, ma come al solito non lo diede a vedere.

L’indiziato tornò a fissare davanti a sé, ma il Flame Alchemist non la lasciò.

“Ora colonnello può anche smetterla”

I suoi occhi color ebano avevano un che di malizioso.

“Tenente, il nostro compito è di pedinare il nostro uomo senza farci notare … chi meglio di una coppia di innamorati può passare inosservata in questo periodo?” sussurrò lui.

Riza maledisse mentalmente il quattordici Febbraio e tutto ciò che comportava: Non ne aveva mai capito il senso e mai l’avrebbe capito.

“Faccia come vuole” disse, fissando con attenzione il cappotto scuro dell’indiziato.

La presenza del superiore al suo fianco proprio non la aiutava a concentrarsi.

“Coraggio tenente, non se la sarà presa …”

Lei avrebbe voluto ribattere che non poteva permetterselo in missione, ma preferì il silenzio.

 Mustang la liberò e lei si strinse nel suo cappotto, sentendosi un po’ meno tesa.

L’indagato s’infilò in una strada laterale e Riza si portò una mano all’auricolare.

“Fuery, sta venendo dalla tua parte, non perderlo di vista!”

Svoltato l’angolo distanziarono il sospettato di qualche passo per sicurezza, quando un uomo con un enorme mazzo di rose rosse si affiancò, rivolgendo loro un cenno di saluto.

“Salve signore, vuole una rosa per la sua incantevole fidanzata?”

Decisamente non è giornata, pensò Riza.

Stava per aprir bocca quando Roy le fece un cenno, per poi rivolgersi al brav’uomo porgendo una banconota di piccolo taglio.

“Me ne dia sette e tenga il resto”

La donna al suo fianco tentò di protestare, ma Mustang non ammise repliche.

Ripresero a camminare qualche attimo dopo.

“Per te. Ora ho il tuo perdono?”

Le rose coprirono parte della visuale di Riza, che lo fissò per qualche istante, indecisa sul da farsi.

“Lo sa che non posso prendermela con lei, signore”decise di dire pratica, prendendo fra le mani il mazzo di fiori rossi. Avevano un profumo gradevole e i petali morbidi erano bagnati da piccole gocce d’acqua cristallina.

Le sfuggì un piccolo sorriso, che non passò inosservato all’occhio esperto del colonnello.

Mustang sospirò, fissandola con la coda dell’occhio, mentre il sospettato si fermava per qualche istante guardandosi intorno.

“Posso avere l’ardire di prenderla sotto braccio?”

La donna acconsentì con un cenno del capo, facendo scivolare il suo braccio su quello del suo superiore.

 “Chissà …”cominciò l’alchimista di fuoco.

“ … il prossimo san Valentino, magari, potremmo avere un vero appuntamento, che ne dice tenente?”

I due si scambiarono un breve sguardo.

Entrambi sapevano che quella proposta sarebbe caduta nel dimenticatoio, ma Riza ammise a se stessa che le faceva piacere riceverla.

Riportò lo sguardo in direzione dell’indiziato.

In fondo quella era una missione come tante, una routine …

Forse era anche per questo che amava così tanto il suo lavoro.

 

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Salve a tutti! Eccomi ritornata con un’altra one shot di FMA, stavolta una Royai. E’ la prima che scrivo su questa coppia (che adoro alla follia *.*) e spero vi sia piaciuta^^!

Ho in cantiere una EdWinry, ma siccome è una long fic preferisco aspettare di essere a buon punto prima di cominciare a spostare…

Dedico questa one shot a tutti i fan di questa coppia meravigliosa, a tutti i lettori e a chi ha recensito la mia fic “Only One Moment” ovvero: Faccina Buffa, Kira7, Blacklight, Chibimayu ed Elyxyz.

Accetto commenti, critiche e consigli; grazie anche solo di aver letto (_ _)

Alla prossima,

Irene Adler

  
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