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Autore: darrensmuffin    16/03/2013    4 recensioni
Darren è un ragazzo di San Francisco trasferitosi a New York per studiare alla prestigiosa 'New York Academy of Dramatic Arts'. Fino a quel momento i suoi 'gusti' e desideri erano ben chiari, finché non conobbe il suo nuovo coinquilino, Chris.
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss, Lea Michele, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La serratura scattò, Darren spinse il portone e si trovò in un edificio un po’ rovinato dal tempo ma ben tenuto e complessivamente carino. Salì le scale a chiocciola e raggiunta una grande porta in legno, fece per bussare quando questa si aprì all’improvviso facendolo sobbalzare. Si trovò faccia a faccia con un ragazzo che, a quanto pareva, doveva essere il suo  nuovo coinquilino. La prima cosa che notò furono i suoi occhi: avevano un colore meraviglioso, era impossibile non perdersi a fissare quelle sfumature di azzurro e verde, pareva di fissare il mare. Ed i suoi capelli erano così lucidi e sembrava fossero davvero morbidissimi, avrebbe voluto toccarli ed accarezzarli. Darren scosse un po’ la testa, stupito dai pensieri che aveva fatto. Perché mai dovrebbe mettersi a credere certe cose su un ragazzo?


Improvvisamente da un angolo dell’appartamento sbucò una ragazza. Era decisamente carina ed aveva un sorriso meraviglioso, per non parlare degli occhi!
Darren non sapeva che dire e quando fece per parlare, il ragazzo lo bloccò.
‘Piacere bel ragazzino, io sono Chris e lei è Lea, è un piacere averti qui con noi!’
*Che nomi carini, e sembrano pure simpatici.* pensò Darren.
‘Il piacere è tutto mio, io sono Darren e sono il vostro nuovo coinquilino.’
‘Ooh ed è davvero carino, avevi ragione’ sussurrò Chris a Lea che, per un momento, arrossì.
‘Chris, devi sempre farmi fare figuracce?’
‘Oh non preoccuparti, penso che Darren sappia d’essere carino no?’
Darren era un po’ imbarazzato, doveva sicuramente trovarsi con due ragazzi decisamente particolari e prima d’ora, salvo Jade, nessuno gli aveva detto d’essere carino.
Si trovavano ancora sull’uscio della porta e curioso il ragazzo lanciò un’occhiata all’interno. Era un appartamento davvero enorme, tutto di legno ed arredato in un modo molto particolare per essere in centro New York. Era tutto in stile vintage, anche se forse più che ‘vintage’ si potrebbe definire ‘vecchio’, probabilmente tutti gli immobili erano stati comprati in seconda mano ad un mercatino delle pulci. D’altronde due ragazzi che si trasferiscono a New York per studiare non dispongono di grandi somme di denaro da spendere in arredamento o appartamenti lussuosi. Nonostante tutto, quell’appartamento gli piaceva, rispecchiava davvero la personalità dei due ragazzi e sperava che, un giorno, potesse rispecchiare anche la sua. Sperava che Chris e Lea l’avrebbero accettato e gli avrebbero voluto bene, sperava di poter entrare a far parte della loro ‘famiglia’.


‘Ehi Darren, ti va di entrare o preferisci accamparti qui?’ gli chiese Chris ironicamente.
Darren rise ed entrò, appoggiò a terra le sue valigie e cominciò di nuovo a guardarsi attorno. Era davvero un bel posticino.
Chris e Lea lo condussero alla sua stanza, era un po’ piccola ma molto luminosa, la grande porta finestra la faceva sembrare più grande di quello che era.
‘Senti, ora ti lasciamo qui per sistemare le tue cose e  per riposarti un attimo, il viaggio è stato lungo e sarai stanco. Per le 20:00 ti aspettiamo in cucina per la cena e..’ mentre Lea continuava a parlare, Chris sussurrò a Darren:
‘Ascolta Darren, oggi cucina Lea, e ti assicuro che non è una cuoca eccellente, quindi in caso non ti piaccia, prendi una scusa come “devo andare in bagno, scusatemi” e scappa finché sei in tempo!’
I due sghignazzarono tra loro come due amici d’infanzia.
‘…Bene Lea, grazie mille, ora lasciamo solo Darren e andiamo a comprare qualcosa per la cena di benvenuto.’
Chris appoggiò una mano sulla spalla di Lea, uscì dalla stanza e si voltò verso Darren, facendogli l’occhiolino.
A Darren sobbalzò il cuore, andò verso la porta e la chiuse, fece un respiro profondo e cominciò a disfare le valigie mettendo tutti i suoi vestiti nell’armadio e nelle cassettiere. Prese tutti i suoi affetti personali e li appoggiò sul letto, facendo scorrere foto, plettri della chitarra e poster. Osservava quei bei momenti trascorsi con Jade racchiusi nelle vecchie polaroid che teneva tra le mani. Jade amava fare fotografie, per questo possedeva molte vecchie macchine fotografiche, era lei che ogni volta riempiva gli album di Darren con i suoi scatti, le sue polaroid. Fra tutte quelle fotografie trovò anche quella di uno dei momenti più belli che aveva trascorso con lei, quando erano andati al luna park per il loro quinto mese assieme. Era passato ormai tanto tempo da quel giorno, ma Darren ricordava tutto perfettamente, ricordava come Jade gli stringeva la mano sulle montagne russe, ricordava come lo abbracciava nel ‘tunnel del terrore’ e come si stringesse a lui per cercare protezione.
Darren si lanciò sul letto e scoppiò in lacrime. Gli mancava tutto quanto e forse l’idea di trasferirsi a New York non era stata poi così geniale. Poi però ripensò a quanto bene l’avessero accolto Chris e Lea, quanto affetto avessero dato ad uno sconosciuto entrato per la prima volta in casa loro. Scacciò via tutti i brutti pensieri e tornò a sistemare le sue cose,  appoggiò la chitarra accanto al letto e appese tutti i suoi poster. Sul comodino appoggiò la foto della sua famiglia, lui con mamma Cerina, papà Charles ed il fratello maggiore Chuck in viaggio in Irlanda, patria del padre.
Si appisolò per un secondo e si addormentò.


Ad un tratto si sentì chiamare da qualcuno:
‘Darren? Ehi? Su sveglia, è ora di cena!’
Darren si svegliò all’improvviso e trovo la faccia del coinquilino a due centimetri dalla sua, si alzò all’improvviso e Chris scoppiò a ridere.
‘Hai dormito tantissimo, forza andiamo a cenare!’
‘Arrivo subito, solo un secondo.’
Si sistemò e raggiunse il ragazzo in cucina. Sul tavolo l’aspettava una bella cenetta, Lea lo attendeva in piedi all’uscio sorridente e lo fece accomodare.
‘Bene Darren, questa cena è tutta per te, mettiti a tuo agio e goditela!’
Darren si sedette accanto a Chris e tutti assieme cominciarono a mangiare. Ad un tratto qualcuno bussò alla porta. Lea si alzò di scatto e corse gridando come una pazza.
‘È Cory, è Cory! È tornato!’
‘Vedi Darren, Cory è il fidanzato di Lea e per il momento vive in Ohio ma progetta di venire a trasferirsi qui.’
spiegò Chris.
‘Il fidanzato di Lea? Ma… Non sei tu il suo fidanzato?’
Chris scoppiò in una risata rumorosa ‘Ma non diciamo stupidaggini, Darren, non so se l’hai notato prima ma io sono gay! Lea è una mia amica del liceo, nulla di più.’ e di nuovo scoppiò a ridere.
Lea li raggiunse e presentò Cory a Darren: sembrava un ragazzo davvero simpatico!
Si fermò a mangiare con loro, guardarono un film tutti assieme e, giunta mezzanotte, si salutarono e tornarono tutti nelle loro stanze per dormire. Era stata una giornata davvero stancante e, nonostante il sonnellino che aveva fatto durante il pomeriggio, Darren dormì profondamente fino a tarda mattinata.
   
 
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