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Autore: suzako    02/10/2007    21 recensioni
Ovvero, quel che succede quando i gemelli Kaulitz vanno a scontrarsi con la dura ma soprattutto equivoca realtà dei fans...[Tokyo Hotel, Comico, Parodia]
Genere: Commedia, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo II – Houston, abbiamo un problema


Era una giornata decisamente poco tranquilla a Casa Kaulitz e i due gemelli ne sapevano qualcosa: infatti non solo l’appartamento era in condizioni pietose, non solo Bill si era graffiato un unghia, non solo Tom si era ritrovato completamente fradicio, con i suoi meravigliosi dread rovinati, no.
A tutte queste sciagure andava aggiunta la presenza di una fanghèrl assatanata che li fissava con luccicanti occhietti famelici, pronta a rivelare al mondo la verità di perversione e passione che ci celava dietro ai due apparentemente innocui fratelli.

<< Ti diamo quello che vuoi! Qualsiasi cosa! Anche le mutande usate di Tom! >>

<< Mhhh… FammiciPensareNo. >>

<< Soldi! >>

<< Naah. >>

<< Una foto di Bill da piccolo che cerca di mettere il vestito della Barbi a Ken! >>

<< Ehi! Questo non avresti dovuto dirlo! >>

<< No, era che dopo avevi provato a mettertelo tu il vestito della Barbi, che non dovevo dire. >>

<< Ah, già, è vero. >>

<< Molto gentili, ma no. >>

<< Sigh. >>

La situazione era disperata, e i due fascinosi giovani sapevano bene che quando la situazione di faceva dura… Loro chiamavano Gustav.
Il quale però era andato a farsi il week-end in Finlandia per fotografare una rarissima specie di farfalla acquatica che, a parere del batterista dei Tokyo Hotel, aveva sulle ali una meravigliosa colorazione che andava dalle sfumature del bianco panna a quelle del bianco ghiacciolo alla crema, cosa dav-

A quel punto dell’appassionante spiegazione, entrambi i Kaulitz caddero addormentati, quindi purtroppo per voi non possiamo dirvi altro. Sì, lo so che è dura vivere senza saperlo, ma hanno inventato il cioccolato apposta.

E la Vodka.

Cioccolato con la Vodka…

Ahem, *coff coff*, continuiamo con la storia, che è meglio, come diceva sempre Puffo Quattrocchi.


Ormai sembrava che non ci fosse più via d’uscita per i Gemelli del Destino, e già la Diabolica Annie progettava il suo piano per conquista del mondo…

Diabolika Annie: << Dannati Gemelli del Destino! Stavolta non mi fermerete, il mondo sarà mio!! Mwaahahahahahahahahahahahahahah!!! >>

Gemelli del Destino(in coro): << Questo lo dici tu, brutta megera! >>

Diabolika Annie: << Volete le maniere forti?! E allora le avrete! Potere della Lacca per Capelli a me! >>

Gemelli del Destino(in coro): << Non ci sconfiggerai così facilmente! Colpo del Tornado di Smalto, vaiiiiiiiiiiiii!! >>

Proprio in quel momento, il cucù della cucina, che segnava ormai le due di notte, batté fragorosamente l’ora, e cadde sul pavimento, risvegliando l’autrice dal delirio mistico, e consentendo quindi di riprende in qualche modo il filo della storia…

suzako: << Aw, una farfallina rosa! >>

Lettori: << La storia!! >>

Allora, sì giusto. Per la terza volte ci tengo a ripetere che la situazione non prevedeva possibilità d’uscita: Annie, che aveva anche fotografato i Kaulitz in alcuni ‘atteggiamenti equivoci con la microtelecamera nascosta nella narice sinistra, era pronta smascherarli di fronte ai media e al mondo intero!

E le mie unghie sono un disastro!, pensò Bill con disperazione.

Tutta questa noiosa tritera per dire che, ovviamente, una soluzione invece c’era. Un uomo (oddio, più o meno…) era pronto a fare il sacrificio più grande della sua giovane vita, per difendere l’onore suo e del fratello. E l’avrebbe fatto, sì, con tutto il coraggio che contraddistingueva un orgoglioso membro della Famiglia Kaulitz!

Mamma Kaulitz: << Te l’avevo detto io che dovevi fare l’estetista! >>

Insomma, più o meno.
Nell’ignoranza di Tom, Bill aveva ormai preso la terribile decisione, e fatto un profondo respiro, suggellò la propria condanna.

<< Annie – disse con tono stranamente serio, facendo voltare la ragzza – se non dirai niente, avrai come pegno il mio intero, completo, originale ed unico set per la manicure. >>

Tom si voltò verso il fratello, sconvolto: non era possibile! Bill teneva a quella scatola di latta più della sua stessa vita! Come poteva essere?!

Annie sembrava ugualmente sconvolta e sorpresa: il leggendario set per la manicure di Bill Kaulitz! Un cimelio! Il Sacro Graal delle Fanghèrls! Esitò, per un attimo, e poi disse…

<< V-Va… Va bene. >>

<< EVVAI!! >>, ululò Tom in maniera decisamente scomposta.





<< Beh, uhm, tutto è bene quell che finisce bene, no? >>, mormorò nervosamente Tom, dopo che Annie ebbe fatto la sua definitiva uscita dalla vita dei gemelli.
Ovviamente, portando via con sé il prezioso Make-up set di Bill. << … >>, fu tutto ciò che disse quest’ultimo.

<< Beh, uhm, adesso forse dovremmo pulire. >>,

<< … >>, l’occhiata di Bill in risposta fu del tutto eloquente: “Pulire? Io?! Dopo tutto quel che ho fatto per te, mi vuoi pure vedere sgobbare…?”

<< Uhn, intendi dire che dovrei fare tutto io…? >>, nella voce di Tom c’era una decisa nota di panico.

Ancora una volta, il fratello non lo degnò di una risposta, effettuando un’altra delle sue uscite di scena drammatiche.

Per quanto gli costasse ammetterlo, sembrava quasi, ma quasi quasi che per una volta nella sua vita Bill fosse stato capace di qualcosa che poteva essere catalogato come vagamentissimamente positivo, e soprattutto senza conseguenze disastrose per lui.
Forse.

Flashback

Era una notte buia e tempestosa: sotto la pioggia battente, nella squallida periferia di una squallida cittadina, tre losche figure avvolte da lunghi cappotti erano riuniti sotto le fronde oscure di un salice piangente, parlando sommessamente fra loro…

<< Allora abbiamo un accordo. >>, mormorò Bill, il cappello calato sugli occhi, celati da lunghe ciocche di capelli, mentre stringeva una sigaretta fra le labbra pallide.

<< Uhn, sì, certo… Ma era proprio necessario vestirti da gangster? >>, rispose Annie, parecchio perplessa.

<< Non voglio rivedere le tua chiappe mai più, pupa. >>, continuò lui, ignorandola.

Annie abbassò teatralmente il volto, per poi ridacchiare malignamente:
<< Kukuku… Cosa ti fa essere sicuro che manterrò fede alla mia promessa, povero illuso? >>

Questa volta, fu il turno di Bill di ghignare.

<< Molto semplice, tesoro: il dispositivo a polvere esplosiva che ho nascosto nel gioiellino. Fa’ una mossa sbagliate e saltate in aria tu e la roba. >>, mormorò il ragazzo con aria molto dark e immedesimata nella parte.

“Non… Non è possibile! Questo piano è assolutamente malefico! Noooooo!!”, pensò la ragazza, sull’orlo della disperazione.

<< Heh… Sei più furbo di quanto pensassi, Bill… Adesso le nostre strade si dividono, ma sappi che ci rivedremo…!! Addio, fratelli Kaulitz… >>, e detto questo, sparì nella nebbia autunnale…

<< …E’ stato uno sporco lavoro… Ma qualcuno doveva pur farlo… >>, commentò il ragazzo dal nero crine, quando la fanciulla ne se fu andata, e inspirò una profonda boccata dalla sigaretta.

<< Ehm, sì, certo, ma adesso mi spieghi perché ci siamo dovuti mettere questi vestiti assolutamente ridicoli? Lo sai che i film sulla mafia non li ho mai sopportati. >>, biascicò Tom, parlando per la prima volta, con aria piuttosto perplessa.

Ma l’oscuro eroe non diede peso alle suo vuote parole, e voltandogli le spalle, camminò verso l’orizzonte, intonando una macabra canzone… Le sue parole risuonarono nella fredda valle, come l’eco lontano del vento in una notte solitaria:

<< Chissà… Un giorno, forse… >>

Tom, che come al solito dei teatrini del fratello non ci capiva nulla, si limitò a bofonchiare un espressivo: “Eh?”

Fine Flashback


Il biondo rastaman scosse la testa, e andò Alla Ricerca del Fratello Perduto, aka Bill Kaulitz. Non ci volle un gran sforzo a trovarlo, infatti, gli bastò seguire la scia olfattiva del suo scìanel numero cinque, che spargeva con grande generosità per tutta la casa.
Lo trovo in cantina, seduto sul biliardino mezzo scassato, nella posizione del loto (che non è una cosa sconcia presa dal kamasutra) che faceva yoga (che è diverso dallo yogurt) a occhi chiusi.

<< Bill, ci sarebbe ancora la questione della casa in stato pseudo-post-disastro-atomico, sai, forse dovremmo farci qualcos-

Tom si rese conto del terribile errore commesso nell’uso della persona solo troppo tardi.
Bill aprì un occhio, che saettò con invidiabile pace karmica verso la sua direzione, e poi sibilò:

<< Dovremmo? Noi? >>

<< Beh, credo…-

<< Cioè tu - lo interruppe nuovamente, senza smuoversi dalla posizione del loto – stai chiedendo a me, dopo l’immenso sacrificio che ho compiuto per la tua stabilità mentale, il tuo onore, il tuo orgoglio maschile, e blah blah blah, di sporcare le mie divine mani, che già tanto hanno sofferto, per un mero proposito quale pulire la cucina…? >>, concluse il ragazzo con espressione delicatamente sconvolta.

<< Uhn, sì. >>

La reazione non si fece attendere.

<< SUPERINSEINSIBILE!! >>, strillò Bill, perdendo tutta la pace karmica e sfoggiando acuti che avrebbero reso invidiosa una fanghèrl al concerto dei Finley.

<< Ma veramente io-

<< Cattivo! Brutto!! Io non ti voglio più bene, ecco!! WAAAHHHHHHHHHH!!! >>

Per suo rammarico e orrore, Tom dovette constatare di trovarsi di fronte a una delle performance più lucrose del fratello: il Marmocchio Isterico ©, che era in grado di fargli raggiungere gradi di emicrania a livello post-sbronza se non interrotto entro sessanta secondi, assecondando qualsiasi richiesta il gemello avanzasse, che fosse dal mangiare hamburger e patatine fritte a colazione al comprarsi un cerchietto per capelli con stelline fluorescenti da sfoggiare al prossimo concerto.

<< Va bene va bene va bene! Faccio io! Faccio io! >>

<< Oh, fratellone, ti lovvo tanto!! >>

<< Se, se. >>

Dopotutto, chiamare un’impresa di pulizia non poteva essere così difficile, no?





Da quanto manovrare uno stupido aggeggio quale era il computer era diventato così difficile?
Stava diventando vecchio.

Tom si lasciò sfuggire un sospiro di frustrazione mentre, tra una finestra di Google e l’altra, più o meno equivoci pop-up si aprivano a ritmo intermittente. Come poteva pensare di concentrarsi sull’impresa di pulizie da cercare quando ogni tre secondi circa compariva una cameriera in divisa sexy con intenti ben diversi da quelli di spolverargli il pavimento?

Il nostro eroe stava per gettare la spugna, quando un titoletto in basso, che assomigliava più a una sgrammaticata e-mail che un messaggio pubblicitario, attirò la sua attenzione…

- Ciao a tt!! Sent volevo chiedervi qlcn ha qualche immagine dei tokio hotel?? Scnd me loro 2 insieme stanno trp bene!! V prego se avete qualcs postate!! -

Senza pensarci due volte, il baldo giovinecello aprì la pagina web: e senza saperlo, proprio in quel momento la sua vita cambiò per sempre…


Nel prossimo capitolo, Tom e Bill alla meravigliosa scoperta del Twincest



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Ci tengo particolarmente a scrivere due righe di ringraziamento alle meravigliose diciotto persone che hanno recensito questa cosa: davvero, non sapete quanto mi avete reso euforica *-*
La storia entrerà nel vivo solo dal prossimo capitolo: sì, avete capito bene, il peggio deve ancorainiziare.
Inoltre ci tengo a precisare che sono priva del mio proprio computer, quindi debbo scrivere i codici html a mano, e come se non bastasse word va a farsi benedire ogni cinque minuti. Insomma, compatitemi ù___ù
Inoltre vorrei precisare che pur non apprezzandolo o comunque non essendone interessante, non ho nessun problema con il Twincest, e chiunque supportasse la coppia, non si ritenga offeso.


See ya

suzako
  
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