Ciao!!! Scusate l’enorme
ritardo, adesso aggiorno però…ringrazio di cuore: MIKI,
vampirosolitario91, eika e Cicci
12!!
Buona lettura!!! ^.^
Cap6
-Ma che
cosa è preso stasera a Kid??
Sparare ad un bambino, ma è impazzito? – esclamava alterata
Romy mentre tornava al centro abitato in compagnia del bambino.
-Tu
piuttosto, come mai ti sei imbambolata appena si è avvicinato? Non dirmi che
anche tu sei una sua fan sfegatata, sai ne conosco una che farebbe follie per
un bacio del genere…-
-Ma no,
fan io? Figurati, solo che, non lo so neanche io che mi è preso – rispose
fissando il vuoto. Conan si accorse che qualcosa non
andava, vide la mente di Romy volare, sicuramente c’era qualcosa sotto.
-Comunque,
ancora non mi hai detto come ti chiami – disse lei cercando di distrarsi.
-Io Conan e tu? –
-Io sono
Romy – gli sorrise – dove ti devo accompagnare? –
-All’agenzia
investigativa Mouri –
Al suono
di quelle parole Romy aggrottò la fronte.
-Sei il
figlio dell’investigatore dormiente Mouri? -
-No, no…io
vivo con loro, faccende complicate di famiglia, io non ne so molte – rispose
tornando ad assumere un’espressione da bambino di 7 anni. Poco dopo, arrivati
all’agenzia investigativa Mouri, Conan
suonò il campanello e subito il portone si aprì dove una preoccupatissima
Ran corse verso il bambino per abbracciarlo. Romy
guardava la scena teneramente.
-Grazie
per averlo riportato, mi ha fatto preoccupare così tanto – disse
-Figurati,
sai, non era sicuro con Kid che si aggira.
Non era tranquilla la zona! –
Ran le
sorrise e dopo qualche presentazione la invitò ad entrare e, non avendo altro
da fare, ormai i negozi erano quasi chiusi quindi accettò.
Ran la
fece accomodare nel salotto di casa dove subito Conan
saltò a sedere sul divano. Poco dopo entrò Goro mentre fumava una
sigaretta e si meravigliò di avere ospiti.
Romy lo
salutò gentilmente e cominciò a spiegare cosa è successo
con Conan poco prima.
-Kid…Tanto
lo acciufferemo il 24 maggio –
-Anche lei
sarà li? –
-Si e
anche noi siamo invitati! – sorrise il bambino – si vocifera che anche Sey sarà lì per far concorrenza a Kid!
–
-Ah si?
Bene, due piccioni con una fava! – rispose sforzando un sorriso Romy.
Passarono
un altro quarto d’ora a parlare dei due ladri poi però
l’argomento si spostò su scuola, ma Romy guardò l’orologio e decise di andare
via.
-Ma fuori
piove, vuoi che ti diamo un passaggio? – offrì gentilmente Ran,
però, prima di rispondere Romy lesse un sms sul suo cellulare che diceva: “Scendi, sono qua sotto”
mandato da Kaito.
Sorrise.
-No
grazie, c’è un mio amico qui sotto. Allora ci vediamo il 24 –
-Vieni
anche tu?-
-Ahehm,
no, cioè sono stata invitata ma non so…Bèh, grazie di
tutto! –
Si
divincolò subito e scese dove trovò Kaito vestito con
la tuta della scuola, un mano in tasca e l’altra che
teneva uno spaziosissimo ombrello.
-Ma come
facevi a sapere che ero qui? –
Lui
sorrise mostrando un parte di denti, com’era bello
quel sorriso lo preferiva più di tutti gli altri.
-Io so
tutto di te, anche le cose che meno ti aspetti –
Aggrottò
la fronte con un sorriso divertito e si incamminarono verso casa di Romy.
I giorni
passarono e la fatidica data si avvicinava sempre di più. Appena Nabiky scoprì che Kaito andava al
ballo con Romy andò su tutte le furie e Romy non si poté trattenere dal
trascinarlo via tirandolo per il braccio ignorando del tutto
la biondina lasciandola là, a bocca aperta e soprattutto arrabbiata
nera.
-Ma quindi
lei come farà ad essere in tutti e due i posti contemporaneamente?- chiese Romy
addentando il cappuccio della brioche.
-Andrà
prima alla villa e dopo le presentazioni verrà di corsa al ballo – rispose
addentando la sua focaccia.
Romy annuì
presentandosi disinteressata e subito scese da banco
su dov’era seduta.
-Oggi che
fai? – le chiese facendola voltare dato che si era girata.
-tu sai
che ancora non ho cosa mettere per domani, vero? A furia di dover studiare
storia e stare appresso a te non ne ho avuto il tempo! –
-Appresso
a me…mica ti ho obbligato! – esclamò col sorriso che
lei ricambiò accompagnato da una linguaccia.
E infatti quel pomeriggio Romy uscì da sola per comprare il
vestito che aveva già adocchiato da qualche giorno e infatti non perse più di
tanto tempo al negozio, se non quello di provarlo. La taglia 42 era perfetta.
Uscì soddisfatta dal negozio col suo sacco in mano e mentre tornava a casa, venne fermata da qualcuno che la chiamava. Di fronte a sé
non vide nessuno, ma abbassando lo sguardo riconobbe quel visino dolce e allo
stesso tempo furbetto.
-Ciao Conan –
-Immagino
che hai comprato il vestito per il ballo di domani,
vero? –
-Esatto.
Tu invece, che ci fai qui da solo? –
-Non sono
solo, ci sono i miei compagni di classe – rispose indicando dietro di sé tre
ragazzini della sua stessa età che si stavano avvicinando.
-Ho
capito, allora divertiti e anche domani sera alla villa –
-Io mi
annoierò, sarà una serata tutta da grandi, spero che Kid
e Sey arrivino presto –
La ragazza
sorrise.
-Ma non
dirlo neanche per scherzo, poi quel Kid, ricordi che
ti ha fatto? –
-Eh si…ma
io me la saprò cavare! –
Romy gli
scompigliò i capelli con la mano, proprio come le faceva sempre Kaito per farla innervosire, solo che al bambino non
dispiacque.
-Ci
vediamo allora! –
-Certo,
ciao Conan. Ciao bambini –
Mentre i
tre compagni di Conan, Ayumi,
Mitsuiko e Genta
sventolavano la mano per salutarla, Romy si incamminava nella direzione
opposta.
“Qualcosa
in questa ragazza non mi convince. Kid le fa troppo
uno strano effetto”.
Il giorno
seguente la scuola era in pieno fermento per il ballo che si sarebbe svolto da
lì a poche ore. Tutti parlano solo di quello! Di cosa avrebbero indossato, con
chi ci sarebbero andati, a che ora...
Ma ad
alcuni studenti non importava solamente del ballo, bensì avevano anche la
preoccupazione per la festa a villa Satou. Ma il
problema per questi due studenti, Kaito e Romy, che
si portavano da molti giorni ormai, non erano solo quelle due, era come fare a
non deludere il loro amico e amica, dovevano trovare un modo per non lasciarsi
da soli a vicenda, non sapendo che quando si sarebbero assentati, anche l’altro
avrebbe fatto lo stesso.
Ore 20:30, casa di Romy.
La ragazza
si stava pettinando i capelli liscissimi, e infine si guardò ancora una volta allo
specchio. Un vestitino bianco aderente la cadeva fin sopra il ginocchio finendo
a volant. Infine i sandali con il tacchetto dello stesso colore del vestito la
facevano leggermente più alta. Un trucco leggero le esaltava gli occhi. Et voilà, era pronta.
La sua
porta si aprì di botto facendola sobbalzare.
-Buonasera
Romina Valntin Morimoto, è
pronta? –
Romy si
voltò vedendo l’amico. ebbe un piccolo blocco
vedendolo vestito così elegante, in smoking nero, ma con i suoi capelli sempre
ribelli,ma subito si sboccò.
-Kaito!!
Ma cosa ci fai qui a quest’ora?!?! E chi ti ha detto
che ero vestita?! –
-Io ci ho
provato – rise lui.
-Sei
sempre il solito scemo, stupido idiota! –
Lui entrò
iniziando a toccare insolentemente gli oggetti di camera sua.
-Dai,
lascialo…ah!-
Kaiot
stava maneggiando il profumo che le regalò qualche settimana prima e gliene
spruzzò una quantità elevata, tanto da farla tossire.
-Ma sei
scemo?? Già me lo ero spruzzato! Adesso puzzo come un
babà! –
-Perché, i
babà puzzano? –
-Bèh, se
ti verrà il diabete non è colpa mia – rispose a tono strappandogli dalle mani
la boccetta e riponendola al suo posto.
-Adesso sei
pronta? Possiamo andare? –
-Si si,
andiamo! –
La guardò
per un attimo.
-Ma lo sai
che stai davvero bene vestita così? –
-Ah,
grazie…- rispose, per la prima volta calma e gentile.
-Dai,
adesso andiamo, altrimenti facciamo tardi –
Lei annuì
e Kaito, le prese la mano trascinandola con sé.
Romy era
felice e soprattutto emozionata, ma c’era il problema di Sey
e Kid che la preoccupava.
Nella mente
di Kaito la situazione era la stessa. Era davvero carina Romy vestita in quella maniera e poi era
contentissimo di andare al ballo con lei, chissà, magari poteva finire anche in
una maniera che nessuno dei due si aspettava. Ma lo preoccupava il fatto della
sua missione, sperava con tutto il cuore di non doversi trattenere più di
tanto, non poteva lasciare Romy al ballo, da sola, per troppo tempo, si sarebbe
seccata in una maniera incredibile.
Qualcosa
nella sua mente, molto inconsciamente, lo fece voltare dove una volta nella
stanza dell’amica, vide una specie di borsa con una stoffa di un colore blu acceso, ma quella volta non c’era nulla.
Tornò a
Romy trascinandola fuori della stanza.
La sfida
era aperta. Doveva vincere, per Kid, per Kaito e soprattutto per Romy.