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Autore: misslegolas86    16/03/2013    2 recensioni
Padre e figlio rimasero a fissarsi negli occhi. Belle era la loro unica salvezza, ora anche Bae lo sapeva e in cuor suo il ragazzo sperò che quella ragazza così speciale entrasse al più presto a far parte della sua famiglia.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Baelfire, Belle, Signor Gold/Tremotino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Emma era appena uscita dal negozio lasciando padre e figlio da soli. L’imbarazzo era evidente anni di risentimento, delusione e male gravavano su di loro come un peso bloccando qualsiasi tipo di discorso anche se chiaramente Bae era sollevato nel vedere suo padre di nuovo in salute. Fu Tremotino a rompere il silenzio
“Bae, non c’è stato modo di pensarci ma potresti venire a stare da me.” Disse teso ma incoraggiante
“Guarda che non è cambiato niente tra di noi.” Si affrettò a rispondere Bae deciso a mettere in chiaro la sua posizione.
“Lo so. Devo ancora provarti che sono davvero cambiato, che sono un uomo migliore.” Riprese Tremotino, non si era illuso che l’abbraccio sul letto di morte avesse risolto tutti i problemi con suo figlio. Sapeva che ottenere il perdono di Bae sarebbe stata un’impresa ardua che avrebbe avuto successo solo se riusciva a provare  al figlio il suo effettivo cambiamento.  Bae era così testardo, in questo veramente uguale a suo padre.
“ Credo, però, che resterai per un po’ a Storybrooke per Henry e qui non hai dove stare. Io ho una casa enorme. Se può aiutarti a decidere potrai  far finta che non esisto e non rivolgermi la parola, per me va bene lo stesso. “ concluse.
Bae rimase in silenzio per un po’ riflettendo sulla proposta “Sarà solo una soluzione logistica, sia chiaro, niente di più.” Disse infine.
Tremotino annuì senza aggiungere altro.
 
*****
 
Tremotino aprì la porta di casa e lasciò entrare suo figlio guardandolo nervoso. Era in ansia per il suo giudizio perché Bae sapeva che tutta l’opulenza della casa era dovuta alla magia, ma il ragazzo si guardò intorno senza dire nulla e lo seguì su per le scale adeguando  il suo passo ai  tempi al rallentatore di suo padre. Bae era abituato alla sua zoppia e la preferiva all’essere perfetto in cui si era trasformato dopo la maledizione. Il fatto che lì a Storybrooke nonostante la magia fosse tornato ad usare il bastone lo rendeva più umano anche se ancora dark one.
“Se hai bisogno di qualsiasi cosa sono al piano di sotto.” Disse Tremotino dopo aver mostrato a Bae una bella stanza pronta per ospitare qualcuno. Aveva sognato per anni il momento del ricongiungimento con suo figlio e, a questo scopo, aveva sempre tenuta pronta la sua casa per questo momento anche quando era nell’Oscuro Castello. Si allontanò non aggiungendo altro così come aveva assicurato a suo figlio. Non lo avrebbe forzato a parlare con lui, ma avrebbe aspettato cogliendo ogni piccola occasione che Bae gli avrebbe offerto.
 
*****
 
“Hai dato la serata libera alla domestica?” la voce di Bae raggiunse Tremotino  mentre era impegnato con i fornelli nell’intento di preparare la cena. Niente di difficile visto che ormai da anni e anni si cucinava da sé.
“Non ho più una domestica da tanto tempo, dopo l’ultima” rispose Tremotino alzando lo sguardo dal filetto di agnello che stava rosolando in pentola. Non si aspettava che suo figlio scendesse e addirittura gli parlasse.
“Cosa è successo all’ultima? Le hai dato fuoco?” chiese Bae con ironia tagliente mentre, quasi senza accorgersene,  prendeva posto sullo sgabello dell’isola centrale che fungeva da tavolo nella cucina di casa Gold.
“L’ultima è stata Belle.” Disse semplicemente Tremotino come se questa fosse una spiegazione sufficiente.
“Ti sei innamorato di una domestica?” chiese incredulo Bae, già era difficile immaginare suo padre perdere la testa per qualche donna, ma immaginarlo cotto di una domestica era veramente incredibile.
“Lei è in realtà una principessa.” Rispose Tremotino con gli occhi velati di tristezza. Come sarebbe stato bello avere Belle lì accanto a lui, finalmente avrebbe avuto le persone che più amava sotto lo stesso tetto. Avrebbe avuto la sua famiglia. Era certo che Bae e Belle sarebbero andati d’accordo.
“E’ stata il prezzo dell’ennesimo tuo patto.” Disse Bae, riscuotendolo dai suoi pensieri , non era una domanda ma una constatazione.
Tremotino non potè fare altro che annuire.  Scese di nuovo il silenzio tra di loro rotto solo dallo sfrigolare dell’agnello sul fuoco.
“Dove tieni i piatti?” chiese Bae dopo un po’. Tremotino fu talmente sorpreso dalle parole del ragazzo che ci mise un po’ ad assimilarle. Suo figlio voleva cenare con lui, ancora una volta gli dava una possibilità nonostante tutto. Gli indicò il mobile con i piatti e Bae, in silenzio, apparecchiò per due mentre Tremotino apriva una bottiglia di vino e la metteva a tavola. Si sedettero uno di fronte all’altro e cominciarono a mangiare.
“Hai sempre saputo cucinare  ma devo dire che con il tempo sei migliorato. E’ squisito.” Esclamò all’improvviso il ragazzo provando l’agnello.
“Sei sempre stato di buon appetito.” Sorrise con affetto Tremotino rivedendo per un attimo davanti a lui il piccolo Bae.
“Non ho mai capito perché facevi cucinare alle domestiche, i loro piatti rispetto ai tuoi erano pessimi.”
“Ho fatto un sacco di scelte stupide. E la questione domestiche è decisamente l’errore meno grave che ho fatto.” Tremotino ora avrebbe dato qualsiasi cosa per poter cucinare ogni giorno per il suo ragazzo.
“Il mio stomaco non è così d’accordo.” Esclamò Bae “Comunque come hai sempre detto ogni cosa avviene per un motivo. Senza domestiche non avresti avuto Belle.” Continuò serio. Tremotino rimase colpito da quella riflessione.
“Hai ragione.”assentì bevendoun sorso di vino.
“Allora?”
“Allora che cosa?” chiese sorpreso Tremotino riponendo il bicchiere sul tavolo.
“Voglio saperne di più della persona che con te è riuscita dove io ho fallito.” Rispose con decisione Bae.
“Tu non hai fallito, Bae. Tu hai tentato di farmi cambiare quando l’oscurità e il fascino del potere erano una novità. Avevano una presa troppo forte sulla mia anima. Io non volevo rinunciare a tutto questo e nessuno sarebbe riuscito a convincermi. Belle è arrivata, invece, quando ormai era un uomo solo o, per meglio dire, un mostro, rassegnato alla tua perdita, stanco del potere e con l’unico desiderio di riavere la propria famiglia.”
Bae rimase a fissarlo, voleva la verità e Tremotino sapeva che doveva essere onesto, era il solo modo per convincere suo figlio che era cambiato e parlargli di Belle era fondamentale, lei era la roccia su cui aveva fondato la sua nuova esistenza. Era difficile dover parlare però della sua donna con suo figlio. Lo aveva lasciato ragazzino ed ora aveva davanti agli occhi un uomo, un padre anche se lui faticava a non vedere in lui il ragazzino che aveva fatto di tutto per salvargli l’anima. Ma non importavano le difficoltà doveva agire e così, con un sospiro, iniziò a raccontare.
“Il padre di Belle chiese il mio aiuto per salvare il suo regno dall’invasione degli orchi. Io lo aiutai ma, in cambio dell’oro che mi offrivano come ricompensa e di cui non avevo bisogno, chiesi la ragazza come prezzo. Non so ancora adesso perché lo feci, ti assicuro che non avevo alcuna intenzione malvagia riguardo quella giovane donna. Mi apparve così bella e fiera in mezzo a tutti quei guerrieri, più decisa di tutti quegli uomini messi insieme eppure non cercavo l’amore.  Naturalmente suo padre rifiutò l’accordo, era la sua unica figlia ma Belle scelse volontariamente di venire con me per sempre pur di salvare il suo popolo. Così divenne la mia domestica nel Castello Oscuro ma lei non mi temeva, era così curiosa, dolce e coraggiosa. Parlava con me senza paura e giorno dopo giorno riuscì a penetrare lentamente nel mio cuore. Mi innamorai di lei tanto che spezzai per la prima volta un mio patto e la lascia libera di andarsene ma lei tornò da me e mi baciò. Il bacio del vero amore può spezzare ogni maledizione anche quella del the dark one.”
“E allora perché sei ancora l’Oscuro?” La speranza di Bae di riavere suo padre indietro senza magia e potere si stava riaccendendo nel suo cuore.
 “Conosci tuo padre. Feci la scelta sbagliata, la seconda dopo aver lasciato andare te. La rifiutai e la scaccia dal Castello. Avevo paura che lei non mi amasse che mi stesse ingannando. Come poteva amare un mostro come me? Pensavo che fosse uno strumento per sconfiggermi usato da Regina. Ma soprattutto non potevo rinunciare alla magia allora, avrebbe significato perdere ogni mezzo per ritrovarti e tu sei sempre stato il mio primo scopo della vita. Così Belle lasciò il Castello e Regina la rapì tenendola prigioniera anche qui a Storybrooke fino  a che non si è spezzata la maledizione.”
“Non potevi cercarla e liberarla?” il tono di Bae era freddo, distaccato, non era ancora pronto a fidarsi di suo padre.
“Sono stato uno stupido. Regina mi aveva detta che era morta e io le ho creduto. Per 28 anni il dolore della sua perdita mi ha dilaniato l’anima. Ho scoperto che era ancora viva solo allo spezzarsi della maledizione. Ci siamo ritrovati e nonostante tutto lei mi amava ancora. Ed io finalmente dopo averla persa per tanto tempo ho capito di essere perso senza di lei.” Sussurrò Tremotino lo sguardo fisso al bicchiere di vino davanti a lui “Belle è sempre riuscita a vedere in me quello che neanche io sono riuscito mai a vedere. Lei è davvero speciale e solo grazie a lei se non sono impazzito a causa della magia. E’ solo grazie a lei se la parte umana in me esiste ancora.” La voce gli si incrinò e smise di parlare.
Bae a sua volta distolse lo sguardo. Era imbarazzante parlare con un padre della sua nuova fidanzata anche in una situazione normale. Figurarsi nella loro condizione, erano decenni che non si vedevano e il loro distacco era stato decisamente traumatico. Emma aveva raccontato a Bae quello che era successo al confine tra suo padre e Hook e di come Belle fosse stata vittima della maledizione che le aveva tolto la sua identità. Suo padre aveva perso la donna che amava pur di andare a cercarlo, il suo dolore era evidente e questo aveva convinto Bae a dargli un’ulteriore possibilità, lo aveva spinto a cercare di capire chi era davvero suo padre adesso.
“Ma quando vi siete ritrovati qui a Storybrooke tu non hai rifiutato Belle mi pare di capire” chiese Bae facendosi forza, la questione dello spezzarsi della maledizione era troppo importante, forse suo padre poteva liberarsi dal fardello della magia senza dover morire. E alla luce di questo Bae doveva superare l’imbarazzo e chiedere.
Tremotino scosse la testa ma non aggiunse altro.
“Immagino ti sarai tenuto ben lontano dal bacio per non perdere il tuo maledetto potere.” Continuò implacabile il ragazzo.
Tremotino sollevò lo sguardo su suo figlio, uno sguardo pieno di dolore.
“Non è così Bae. La prima cosa che ho fatto dopo che la magia è tornata qui a Storbrooke è stato baciare Belle. Credimi in quel momento non mi interessava nulla della magia e avrei perso persino i miei poteri senza alcun calcolo. Ma qui la magia opera diversamente e il bacio non ha funzionato.”   
Bae sentì la delusione assalirlo. Tremotino aveva capito i pensieri di suo figlio era quello che pensava anche lui.
“Ma questo non significa che non funzionerà mai. Il bacio del Vero amore è la magia più potente di ogni reame e capirò il motivo per cui non ha funzionato con Belle.”
Padre e figlio rimasero a fissarsi negli occhi. Belle era la loro unica salvezza, ora anche Bae lo sapeva e in cuor suo il ragazzo sperò che quella ragazza così speciale entrasse al più presto a far parte della sua famiglia.

SPAZIO AUTRICE

Dopo la 2x16 mi sono chiesta cosa farà Bae a Storybrooke come verrà a sapere di tutto quello che lega suo padre a Belle e se mai ci sarà un chiarimento vero tra di loro. ecco l'origine di questa One-shot.
Grazie per aver letto e se volete recensite. I commenti sono sempre apprezzati
  
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