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Autore: AleCarrots    16/03/2013    4 recensioni
La delusione? Lui.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Sing A Song.'
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«If I were a boy, I think I could understand how it feels to love a girl. I swear I'd be a better man. I'd listen to her 'cause I know how it hurts when you lose the one you wanted, 'cause he's taken you for granted and everything you had got destroyed»
 
Lui, ognuno ha un lui, giusto? Io parlo del mio lui
Quello che ho conosciuto due estati fa. 
Quello che mi ha fatto ridere fino a piangere, e piangere fino a ridere.
Quello con cui ho trascorso momenti indimenticabili. 
Lui è la persona più bella ai miei occhi, nonostante i denti leggermente storti, e il naso alla Mr.Bean.
Lui è la persona che si lamenta del suo carattere, che una notte mi ha confortato, mentre piangevo, dicendomi che non sono sola. 
Ma è anche quello che non si fa sentire. 
Quello che ride degli amici a loro insaputa.
Quello che dice bugie per non ferire, ma scordandosi che la verità viene sempre a galla. 
Se fossi un ragazzo, penso che capirei come si ami una ragazza. Giuro, sarei un uomo migliore. 
 
--
 
Passeggiavo lungo la spiaggia. Io villeggio in una casa a mare, e qui da noi le case sono tutte vicine e praticamente sulla costa. Qui ci conosciamo tutti, siamo nati assieme, e continuiamo a crescere assieme. 
Ascoltavo musica, solita musica deprimente che ti fa pensare a cose malinconiche. 
Musica lenta, che guardando il tramonto ti fa provare un senso di angoscia. 
Musica dolce, che guardando i riflessi del sole allieva il dolore. 
Mi fermo. Dalle mie cuffie parte 'Someone Like You' di Adele
Mi siedo sulla sabbia, guardando da lontano mio fratello che gioca con dei ragazzini a calcio. Sorrido, perchè lui si diverte, e nonostante mio fratello fosse.. mio fratello, io gli avrei voluto sempre bene. 
 
Una figura scese qualche passo e si sedette accanto a me. 
Era lui. 
Non mi sarei scomodata levando una cuffia del mio orecchio, per sentire che? Lui che parlava dei suoi videogiochi? Proprio quando io ho trovato un momento di pace con me stessa? Ma anche no. 
 
"Che ascolti?" lo sentii urlare per la terza volta. 
"Musica" risposi. 
"Beh, sicuramente non potresti ascoltare le uova" rispose lui ovviamente.
"Fa proprio pena, sai?" dissi ridendo. 
"Ma tu stai ridendo, non fa così pena" mi beccò a coprirmi la bocca, anche se troppo tardi.
 
Restammo in silenzio. Due, o tre minuti. Il tempo di un'altra canzone. 
'Stay' di Miley Cyrus
 
"Che farai sta sera?" domandò lui. 
"Niente giocherò a carte con El, o guarderò un film, tu ti aggiungi a noi?" chiesi.
"Emh.. veramente devo andare ad una festa" m'informò lui. 
"Ah capisco" risposi un po' delusa. 
 
Mi alzai, raccolsi i miei capelli in una coda, e mi risedetti accanto al ragazzo che mi faceva battere il cuore ogni volta che sorrideva. 
 
"Dove vai di bello?" m'incuriosii io. 
"Al compleanno di mia nonna" disse dopo qualche secondo. 
"Nonna Juls?" cercai di capire se si trattasse dell'unica nonna che conoscevo. 
"Si, lei" rispose. "Adesso vado a prepararmi, ciao" si alzò, aspettò che anche io lo facessi, e poi mi diede un bacio sulla guancia. 
 
Lo vidi allontanarsi, e io mi risedetti dov'ero, e continuai ad ascoltare quella musica così deprimente. 
 
--
 
"E' andato alla festa di sua nonna, per questo non si è unito a noi" spiegai a El.
"Oh guarda sta venendo Louis" mi disse lei. 
"Possiamo iniziare a giocare a carte?" annunciò lui. 
"Si, ma ci manca il quarto giocatore" confermai quel che già potevano confermare i suoi occhi. 
"Ah si, beh Harry non poteva venire.." iniziò a dire..
"..lo sappiamo, è a una festa di compleanno" conclusi io. 
"Si, dice di tenerci a quella ragazza" si fece scappare Louis. 
"Louis, di chi è il compleanno?" chiese El, a quel punto. 
"Di Kathrina, la ragazza più figa della scuola, ha invitato solo i suoi compagni, perciò io non sono andato" cercò di giustificarsi, anche se il perchè lui non era là non mi interessava molto. 
"Ah bene" io ed El ci guardammo, come al solito i nostri occhi dialogavano perfettamente. 
 
--
 
Un bugiardo. 
Scambiare una nonna per la ragazza figa della scuola è un po' da idioti. 
Lui è idiota. 
Appena torna gli faccio vedere io chi sono. 
Aspetta, ma perchè dovrei? 
In fondo non gli interesso, lui non interessa e me, la cosa è semplice. 
O forse no? 
Forse mi piace, forse è per questo che sono così agitata. 
E', complicato. 
Se io fossi stata in lui, non avrei mentito ad un'amica. Non sarei andato a mettermi accanto a lei, illudendola, come se contasse qualcosa. Non è la prima volta, ma lui non capisce che fa male. Non capisce che io mi sono affezionata, e che mi ferisce la bugia più dell'azione. 
Non so più che pensare, non so più che fare. 
Questa non è la prima volta, che mente o che mi fa soffrire, già conosco la storia.
 
«If I were a boy, I would turn off my phone.. tell everyone it's broken, so they'd think that I was sleepin' alone. I'd put myself first and make the rules as I go, 'cause I know that she'd be faithful waitin' for me to come home»
  
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