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Autore: Noir_Darcy_Love    16/03/2013    1 recensioni
I miei occhi color carbone fissarono quel ragazzo di fronte a me. Era proprio un figo. Capelli marroni chiari fisico scolpito e occhi color nocciola che comunque riuscivano a descrivere un’anima, docile come quella di un agnello, che io non avrei mai permesso restasse così. Mi disgustavo da sola al pensiero di cosa sicuramente gli avrei fatto. Già dal modo in cui mi guardava avevo capito che tutto ciò che avevo in mente.. Potevo tranquillamente fare. Mi dispiaceva un po’ per lui, ma godevo per me. Mi avvicinai a lui con modi persuadenti, gli sorrisi. Mossi i miei capelli facendogliene arrivare qualche ciocca sul viso per infastidirlo, poi gli stampai un bacio sulla guancia e gli sorrisi.
Questa fanfiction parla di una ragazza molto particolare. ma leggete e capirete tutto. Buona lettura :)
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi lì. Nuova città. Londra. Wow. Ormai sapevo tutte le lingue del mondo. Costretta a ricominciare da capo per l’ennesima volta. Tanto non sarebbe stata manco l’ultima. Una cosa che nel tempo avevo imparato era che la gente adottava per sentirsi buono. Ecco perché adottavano me. A 17 anni ormai nessuno mi dovrebbe volere più.. Ma figuratevi! La gente adotta chi li farà sentire più buoni.. Chi per loro ha più bisogno d’aiuto. Ma io sola ero felice. E invece no. Mi ritrovavo in una nuova città, con nuovi genitori, nuovi fratelli, nuova scuola. Dovevo per l’ennesima volta avere una nuova vita. ‘’tranquilla questa volta sarà quella buona’’ disse Giulia, con tono come se stesse cercando di convincersene da sola. Giulia era una suora dell’orfanotrofio in cui stavo. In cui tornavo ogni volta che le famiglie che mi adottavano decidevano che ero ‘un caso disperato’ e che quindi non meritavo ‘aiuto’ aiuto che non gli avevo mai chiesto. Le sorrisi, ma non era difficile capire quanto falso fosse il mio sorriso. ‘’non ti preoccupare, quando avrai 18 anni ti tornerò a prendere, e io e te saremo finalmente libere’’ disse Giulia. Era la mia migliore amica anche se aveva 26 anni. Ci completavamo a vicenda. Adoravo la mia dolce suora atea. Si proprio così.. Giulia era atea. Come me. I suoi genitori l’avevano lasciata nell’orfanotrofio chiedendo esplicitamente che una volta raggiunti i 16 anni iniziasse a lavorare da suora. E così fu. A 18 anni voleva andarsene, ma non lo fece. Il motivo? Incontrò me. Non potendomi adottare decise che avrebbe aspettato i miei 18 anni. Quando io stessa me ne sarei potuta andare. Non risposi. Le sorrisi solo. Poi Giulia bussò alla porta dei miei nuovi genitori, esclamando ‘’dagli una possibilità, sono brave persone’’ ‘’gliela darò, per te. Ma una sola’’ le risposi. Poco dopo aprì una signora ‘’Sei bellissima’’ esclamò con delle lacrime minacciose nei suoi occhi. Ecco. La gente questo di me sapeva dire: ‘sei bellissima’. ‘’lo so.’’ Risposi sbuffando. Non perse altro tempo che me la ritrovai con le mani attorno a me. ‘’sarai mia figlia. Sarai davvero mia figlia’’ mi disse. Subito dopo attorno a me c’erano anche altre 2 ragazze , un ragazzo e un signore. ‘’Lei è Nicola, lei Ruth lui è Liam e lui è Geoff tuo ‘padre’ io invece sono Karen. Ragazzi lei è Alex, la vostra nuova sorella.’’ A quelle parole scacciai una ciocca di capelli posizionatami sul viso. I miei occhi color carbone fissarono quel ragazzo di fronte a me. Era proprio un figo. Capelli marroni chiari fisico scolpito e occhi color nocciola che comunque riuscivano a descrivere un’anima, docile come quella di un agnello, che io non avrei mai permesso restasse così. Mi disgustavo da sola al pensiero di cosa sicuramente gli avrei fatto. Già dal modo in cui mi guardava capito che tutto ciò che avevo in mente.. Potevo tranquillamente fare. Mi dispiaceva un po’ per lui, ma godevo per me. Mi avvicinai a lui con modi persuadenti, gli sorrisi. Mossi i miei capelli facendogliene arrivare qualche ciocca sul viso per infastidirlo, poi gli stampai un bacio sulla guancia gli sorresi e andai a salutare tutto il resto della mia nuova ‘famiglia’. ‘Ci sarà da divertirsi’ pensai tra me e me. ‘’dove è la mia stanza?’’ domandai ‘’vorrei sistemare le mie cose e farmi una doccia’’ aggiunsi girandomi verso Liam squadrandolo bene dalla testa ai piedi per esaminare attentamente quello che avevo davanti. Infine gli sorrisi strizzando l’occhio. Karen notò l’attenzione che portavo sul ragazzo e disse ‘’Liam accompagnala tu alla stanza’’ lui ovviamente non perse l’occasione e annui sorridendo. Guardai Giulia dicendogli ‘’stasera chiamami penso proprio ti dovrò raccontare molto. Questa città è davvero meravigliosa’’ dissi scandendo città e infine sorridendo divertita. Mi fissò dritta negli miei occhi color carbone che in quel momento dovevano proprio essere scurissimi, con i suoi verdi, chiari. E con il pensiero mi disse ‘’attenta a cosa fai non voglio doverti ritrovare in quello schifo’ le sorrisi e la rassicurai. Non era difficile capirci. Ormai potevamo contare solo su quello.
Eccoci qui.. Il primo capito J naturalmente qui non c’è niente. Ma vi pregherei di leggere più in là la storia si farà sempre più interessante. Spero vi sia piaciuto il primo capitolo per domande recensite J oppure su twitter https://twitter.com/Phoebe_Darcy
  
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