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Autore: Love_is_equal_    17/03/2013    2 recensioni
Mary è una ragazza scontrosa, acida. Spesso però si lascia andare anche lei ai momenti dolci.
Ha bisogno che qualcuno faccia trasparire il suo vero carattere.
Un inaspettato incontro probabilmente cambierà qualcosa in lei.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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POV'S MARY
"Mary!!!" sento qualcuno urlare il mio nome, ma non riesco a capire da dove venga. Se devo essere sincera qui non riesco nemmeno a vedere, c'è troppo buio. Dove sono? Mi guardo attorno disperata per trovare una via di fuga, un'ultima ancora di salvezza. Niente. Buio totale. Credo tra poco avrò una crisi isterica. Lo sento mi pizzicano già gli occhi. Alzo il viso al "cielo" e cerco di osservare meglio, non vedo nulla. Sbatto gli occhi più volte, ma l'effetto è sempre lo stesso, se non che il nero è diventato ancora più scuro, sempre se possibile. Ma aspetta... ecco... sì, vedo qualcosa... una luce! O mio dio, non è che sono morta? Impossibile, non credo di aver avuto un incidente. Forse un attacco al cuore? No! Questa è Emily! Grazie al cielo è venuta a salvarmi. L'ho sempre detto che la mia migliore amica è speciale!
Inizio ad abbracciarla forte... Lei rimane stupita da questa mia reazione. Non se lo aspettava.
"Mary, sinceramente, quante canne ti sei fatta ieri sera?" dice scoppiando in una fragorosa risata. Soltanto ora mi accorgo di essere nella mia stanza, nel mio letto. Con i capelli arruffati e sicuramente un aspetto orribile, non che sia meglio in altre circostanze... Era soltanto un incubo. Sospiro. Ho sempre avuto paura del buio. Ma non lo ammetterò mai ad alta voce. Mai.
"Mmm sì, tre cucchiai di zucchero..." improvviso per nascondere la mia agitazione, con voce roca e impastata dal sonno, rimettendomi comoda nel letto.
Lei ride scuotendo la testa in senso di disapprovazione ed esce dalla stanza. Viviamo insieme, nella stessa casa.
Tiro un sospiro di sollievo.
Mentre dormivo l'avevo veramente abbracciata, dalla disperazione. Capita anche ai migliori no? ahahha quando una persona si dice modesta... beh ma se si tratta di me si può anche fare uno strappo alla regola. Sono o no la ragazza più gentile, dolce, socievole e carina di tutta Londra? Ma a chi voglio darla a bere? Sono talmente scontrosa che non so nemmeno come Emily faccia a sopportarmi. Lei dice sempre che nascondo il mio lato dolce perchè ho paura di interagire e legare con altre persone che non siano lei e la mia famiglia (conosco Emily praticamente da quando siamo nate, dato che i nostri genitori si conoscevano già dai tempi del liceo, per questo con lei non sono eccessivamente acida). Comunque io sono semplicemente convinta che questo lato affettuoso in me non esiste proprio. Se devo essere sincera non voglio nemmeno cambiare. Mi piace essere evitata dalle persone, cosi ho più tempo per me e meno tempo da spendere con o per gli altri. Sì sono egoista e me ne "vanto". ok?ok.
"Non dirmi che stai ancora dormendo! Ero uscita un attimo per prendere qualcosa da mangiare e tu sei ancora sotto le coperte? Ma ti sembra possibile?" urla Emily interrompendo il mio monologo interno. Apro gli occhi. Non mi ero nemmeno accorta di averli chiusi, talmente presa dai miei pensieri. Una forte luce mi investe. Non mi sta accecando, anzi è piacevole, dopotutto non si vedono spesso giornate così belle a Londra. E' risaputo, se vuoi trascorrere del tempo in una località umida quello che fa per te è Londra, famosa per le sue piogge improvvise.
 
Ecco appunto. Mi ritrovo a correre in mezzo ad un parco sotto un acquazzone. Io e la mia bellissima idea di fare una passeggiata per il mio ultimo giorno di vacanza, sì di vacanza... domani si ricomincia ad andare a scuola. Non vedo l'ora. Sì divertente ha ha ha. Preferirei essere investita da un treno piuttosto che ritornare a seguire le solite noiosissime lezioni, con i soliti noiosissimi prof. e i soliti noiosissimi compagni di scuola; beh credo di aver dato l'idea...
Ed ecco che ci risiamo, inizio a parlare dentro di me, con i miei soliti monologhi.
Bene, come se non bastasse ho sbattuto contro qualcuno. Ahia che dolore al sedere. Alzo lo sguardo ed incrocio quello di un ragazzo. Praticamente sono a terra con il sedere spiaccicato al suolo, le braccia e le mani indietro per non cadere con la schiena e le gambe piegate. Sembra quasi che debba prendere il sole... peccato che qui ci sia soltanto questa pioggia incessante, che sta diventando parecchio fastidiosa. Lui è già in piedi, non si è nemmeno preoccupato di porgermi una mano per aiutarmi.
E' alto, magro, occhi scuri, capelli neri, con una forma indefinita, probabilmente a causa della pioggia che inizia a diventare sempre più insistente sulle nostre teste. Devo dire che è un bel ragazzo, ma che dico? E' mozzafiato. Ora che lo osservo meglio ha la pelle ambrata, e degli occhi stupendi, con tonalità d'oro? Beh non è che da qui io riesca a vedere molto bene. Ok contegno Mary, contegno. Respira profondamente. Non è la prima volta che ti trovi un figo davanti, su contieniti che altrimenti sembri una ragazzina in piena fase ormonale. Hai già 17 anni su.
Mi guarda sconvolto, come se avesse appena ucciso un cucciolo di panda. Non sono carini i panda? Ok basta, devo ritornare in me. Sono così teneri che mi viene da vomitare. Bene ora ci siamo, mi sento più sollevata.
Continua a fissarmi senza proferire parola. Ma cos'è? dio ha concentrato le sue forze sul suo aspetto fisico e l'ha privato della voce?
Mi alzo scocciata, gli lancio uno sguardo furente, mi volto e me ne vado.
Ma guarda tu? Così belli, ma anche così stupidi!
POV'S ZAYN
La vedo allontanarsi.
Sono rimasto talmente colpito dalla sua bellezza che non ho proferito parola e mi sono limitato ad osservarla allibito. Non saprei definire tutte le emozioni che mi hanno percosso in quei momenti. Ciò che mi è rimasto impresso di lei sono i suoi bellissimi occhi verde smeraldo, non avevo mai visto nulla di simile: erano grandi, lucenti, curiosi, sembravano un'enorme prateria inesplorata dove regna la pace assoluta. Non esagero, è davvero bella: capelli neri, mossi; naso piccolo, perfetto; labbra sottili, ma non troppo, giuste; fisico snello con le curve accentuate sui punti giusti; ha un viso angelico, di quelli rari, come qualcosa che hai paura di far vedere agli altri per paura che te la sciupino, ma che vuoi ammirare soltanto tu per conto tuo. Oddio adesso che ci penso credo di esserle apparso come un maniaco. Le ho praticamente fatto una radiografia. Chissà come sarà dolce... voglio conoscerla!
Scuoto la testa per ristabilizzarmi. Mi precipito verso di lei, non è distante. Ora si è fermata sotto un gazebo, probabilmente per attendere la fine della pioggia. Ecco la mia occasione! Grazie dio grazie, sapevo non mi avresti abbandonato proprio adesso. Devo assolutamente scusarmi e sapere qualcosa di più su di lei, almeno il suo nome. Mi avvicino cautamente per evitare di spaventarla, ma appena mi vede balza all'indietro, come una molla. Ecco lo sapevo adesso pensa che io sia un depravato. Beh non c'è tanto da meravigliarsi con quello che è accaduto poco fa...
"Che vuoi?" mi dice acida, con sguardo indifferente, quasi arrogante. Rimango sconvolto, tutto ciò che avevo appena pansato su di lei in parte si frantuma, certamente la bellezza rimane, ma la dolcezza che ero riuscito a cogliere nel suo viso inizialmente era del tutto sparito. Già prima mi aveva lanciato uno sguardo accusatorio quando se ne era scappata da me.
"Niente, volevo solo scusarmi per l'incidente di prima..." dico, lasciando trasparire le mie frustrazioni. Lei alza un sopracciglio, come a voler dire: "E allora?".
Come per volere rispondere alla sua domanda implicita senza volere inizio a balbettare: " N-non sono stato m-molto gentile prima... beh... ecco...vedi...io..."
Lei vedendomi in difficoltà alza una mano come per bloccarmi e mi rassicura dicendomi che non è successo assolutamente nulla e che sono cose che capitano. Sempre con una nota scontrosa, quasi ironica.
"Posso offrirti qualcosa..." lei intuisce che alludo al suo nome così dice: "Mary". Sì è adatto a lei, Mary, mi piace come suona. "Per scusarmi di quanto accaduto? Ah, piacere io sono Zayn, Zayn Malik" le porgo la mano, che lei afferra soltanto per educazione, non perchè realmente le interessi.
Mantiene costantemente un'aria di sufficienza. Sono convinto non accetterà nemmeno il mio invito.
"I miei genitori mi hanno insegnato di non rivolgermi agli sconosciuti, specialmente se questi ti vengono addosso e non si degnano nemmeno di aiutarti a rialzarti, ma semplicemente stanno lì ad osservarti" colpito ed affondato. "Ma potrei fare uno strappo alla regola, infondo hai fatto una presentazione tipica da James Bond" mi sorride. Hahahhaha James Bond bella questa. Aspetta un attimo lei ha SORRISO. Ecco un tuffo al cuore, rimango sconvolto, per la prima volta da quando l'ho "incontrata" ha sorriso. E che sorriso...
Rimango a fissarla, ancora una volta. Quando vado a casa credo proprio di dovermi fare una bella dormita, mi sto rincoglionendo. Cavolo la conosco da meno di mezz'ora. Mary.
Mi riprendo dal mio stato comatoso e vedo che sta alzando gli occhi al cielo. Sembra divertita, ma si contiene.
E' un tipetto interessante devo dire.
Ci incamminiamo verso un bar non molto distante. Ormai la pioggia è cessata e le vie di Londra sono deserte a causa dell'acqua improvvisa.
C'è un silenzio imbarazzante. Decido di parlare. O la va o la spacca. "Che scuola frequenti?" le dico spostando il mio sguardo dalle mie scarpe ai suoi magnifici occhi. Lo stesso fa lei. Mi sento morire. Ma è mai possibile mi faccia questo effetto?
"Beh... Domani si ricomincia... sono al quarto al liceo Oscar Wilde" alle sue parole mi illumino d'immenso. Hahahahaha ma che poeta sono? Ok basta sto dando i numeri.
"Anche io vado alla Oscar Wilde al quarto anno, che coincidenza!" dico con enfasi, alla mia affermazione fa una smorfia di disapprovazione. Perchè le sto così antipatico? Perchè?
"Sei nuovo?" chiede con... interesse? ha ha ha che scherzo è mai questo? prima fa la scocciata, poi vuole sapere se sono nuovo? Mah chi la va a capire.
"Sì" rispondo indifferente con il minimo indispensabile. Se lei è scontrosa con me, perchè non dovrei esserlo anche io?
"Bene" dice.
"Bene" dico.
Sembra quasi un gioco.
Sono sicuro sarà un anno molto interessante.
  
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