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Autore: Sayuri_92    17/03/2013    9 recensioni
" Ciao Ino - Pig. " salutò dolcemente la rosa, sorridente.
" Che ci fai qui a quest'ora, vestita in quel modo? " domandò la bionda, con un'aria fin troppo preoccupata dipinta sul volto. In una mano teneva dei fiori bianchi, freschi, mentre nell'altra sorreggeva un ombrello aperto.
" Sto aspettando l'autobus ... Sasuke - Kun mi vuole portare in un posto. " sibilò l'Haruno, sorridendo felice.||||
Seconda classificata al contest "Au power" indetta da Neji'sfan94 + vincitrice del premio originalità.
Sasuke x Sakura
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ino Yamanaka, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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L'autobus delle sette e venti


"Mamma, perchè non possiamo prendere la macchina come tutti? " domandò una bambina, di circa sei anni, dai buffi capelli rosa.
" Dobbiamo risparmiare e la benzina costa troppo. " fu la risposta acida della donna, seccata dalle continue lamentele della figlia.
La piccola si imbronciò, ferita per il tono usato.
Si fece trascinare controvoglia fino alla fermata dell'autobus, sbuffando di continuo. Quello sarebbe stato il suo primo giorno di scuola e già lo detestava, ma più di ogni altra cosa odiava i mezzi di trasporto pubblici. Troppo affollati, troppo trambusto e spesso troppa puzza.
Gli occhi smeraldini della bambina caddero su un'altra donna che, al contrario della sua mamma, parlava e rideva con un bambino, presumibilmente suo figlio. Sembrava felice, come se prendere l'autobus fosse una cosa bella.
Fu lì che lo vide per la prima volta, proprio a quella fermata che tanto disprezzava.
I loro sguardi si incontrarono ed il verde si perse nel nero.

 

" Sasuke - Kun! " esclamò una ventenne dai capelli color rosa pastello, allegra e piena di vita.
" Sakura. " fu il secco sibilio di un suo coetaneo, il classico bel tenebroso dallo sguardo glaciale.
Come ogni mattina da quattordici anni, loro si incontravano alla fermata dell'autobus, prendendo entrambi lo stesso mezzo di trasporto. Avevano frequentato le scuole elementari, le medie e le superiori assieme ed alla fine le loro strade si erano divise all'università. Avevano scelto due facoltà diverse, ma la struttura dove recarsi era sempre la stessa e potevano continuare a rispettare quella che, ormai, era diventata una routine.
" Lo sapevo che oggi saresti venuto. Ti è passata la febbre? " domandò la ragazza, sorridendogli.
" Se sono qui ... " sibilò il moro, scocciato dall'ovvietà di quella domanda.
" Fa proprio freddo oggi. " commentò la rosa, fermandosi al fianco del ragazzo. Si sfregò le mani, alzando lo sguardo verso di lui. " Ti sei coperto bene? Non vorrei che ti riammalassi. "
" Mmh ..." mugugnò il ragazzo, sbuffando per tutte quelle attenzioni.
" Oggi non mi saluti come si deve, Sasuke - Kun? " domandò l'Haruno, in attesa di ricevere qualcosa. " In fondo è una settimana che non ci vediamo. "
L'Uchiha alzò gli occhi al cielo e le sue guance si tinsero appena di rosso. Non le diede il tempo di notarlo. Si girò fulmineo verso di lei, chinandosi e facendo aderire le proprie labbra con quelle della ragazza.
" Lo sai che odio queste cose. " disse successivamente, tornando a fissare la strada con aria indifferente.
" Sì, è la solita storia. Non in pubblico, detesto che gli altri assistano a certe smancerie e bla, bla, bla. Lo sai che sei noioso? " sibilò Sakura, divertita.
Sasuke le lanciò un'occhiataccia, contrariato dall'essere stato chiamato a quel modo.
L'Haruno sorrise, conscia che quell'appellativo gli avrebbe ricordato la loro prima conversazione. L'aveva fatto apposta.


" Oggi vado a parlargli, Ino. È troppo carino. " sussurrò Sakura, di dodici anni.
" È assurdo che frequentiate la stessa classe da anni e lui sappia a stento come ti chiami. " mormorò una ragazza bionda, della stessa età dell'amica.
" Lo so, non è necessario che tu me lo faccia notare. " rispose con disappunto la rosa, storcendo le labbra.
" Avanti, muoviti fronte spaziosa o arriverà l'autobus e sarà impossibile parlarci con tutta quella confusione. Figuriamoci a scuola, è sempre circondato da mille ragazze! " esclamò Ino, sospirando.
" Non mettermi fretta, Ino - Pig. " la rimproverò l'Haruno, agitata.
La Yamanaka sospirò, scuotendo la testa. A suo parere era un caso perso.
Sakura, finalmente, si decise a farsi avanti, avvicinandosi all'oggetto dei suoi pensieri da ormai svariati anni: Sasuke. Era sempre solo ed in disparte. Non parlava mai con nessuno, se non a scuola che, di tanto in tanto, spiccicava qualche parola con Naruto, un altro compagno di classe.
" Ehi, ciao. " sibilò Sakura, rossa come un peperone.
L'Uchiha si limitò a spostare lo sguardo su di lei per qualche istante, senza rispondere.
" Io ... sono Sakura, ma penso che tu conosca il mio nome. " proseguì la rosa, non sapendo cosa dire ad una persona che non aveva intenzione di conversare.
Il moro continuò a tacere, non degnandola minimamente di attenzione. Si mise ad osservare la strada, in attesa dell'autobus.
L'Haruno iniziò ad innervosirsi. Strinse i pugni, cercando di controllarsi, ma non ci fu nulla da fare. Il suo caratteraccio uscì fuori.
" Senti un po' ... ti hanno mai spiegato che è maleducazione non rispondere a qualcuno che ti parla? Sarai anche bello, ma non ti trovi sopra un piedistallo. Un 'ciao' potresti anche dirlo! " sbottò Sakura, trattenendo un istinto omicida nei suoi confronti. Lei si era fatta tanti sogni ed illusioni ed il suo comportamento l'aveva ferita.
" Smettila, sei noiosa. "
Bastarono tre parole a farla tacere, le uniche tre parole che lui le avesse mai rivolto in quei sei anni nei quali si 'conoscevano'.


" Guarda Sasuke - kun ... " sibilò l'Haruno, cambiando discorso. Indicò un mazzo di fiori bianchi a terra, proprio accanto al palo dove erano affissi i numeri degli autobus che fermavano lì. Assunse un'espressione triste, immaginandosi il dolore di coloro che avevano perso un loro caro. " Chissà chi è morto qui... è triste pensare che il luogo dove noi ci siamo conosciuti, sia il simbolo di morte per qualcun altro. " proseguì, sospirando.
" La gente muore tutti i giorni, in molti posti. È solo uno dei tanti. " mormorò cinico il ventenne, per nulla toccato.
" Sei un insensibile, Sasuke - Kun. Se fossi stata io a morire? Se fossi stata io la persona a cui avessero portato quei fuori? " domandò la rosa, imbronciandosi.
" Non sei tu. " rispose secco l'Uchiha, evitando volutamente di pensare ad una simile ipotesi.
" Sì, non sono io ... " mormorò l'Haruno, abbassando lo sguardo. " Mi avresti portato dei fiori? " continuò, non mostrando alcuna intenzione di lasciar perdere quell'argomento.
" Non sono tipo da fiori. " rispose il moro, facendola sospirare.
" Lo so benissimo, ma speravo che almeno da morta avrei potuto sperare in un bel fiore tutto per me. " disse Sakura, incrociando le braccia sotto al seno, fintamente offesa. " Però sono sicura me ne porteresti. " proseguì, accennando un sorriso.
" Se tu perdessi la vita, saresti morta e basta. Non c'è niente dopo la morte. Che motivo avrei di portarti un fiore? Sono solo sciocchezze. " asserì Sasuke, convinto delle proprie idee.
" Dovresti dare importanza alle piccole cose, invece. A te non farebbe piacere ricevere dei fiori? " chiese la ragazza, fissandolo con curiosità.
" Da morto? Sai quanto me ne importerebbe. " rispose l'Uchiha, ghignando.
La ventenne sbuffò, esasperata. Era inutile affrontare un simile discorso con lui, avevano idee troppo diverse.
" Oggi l'autobus non arriva. " disse Sakura, cambiando ancora una volta argomento.
" È in ritardo, come al solito. " mormorò, per niente sorpreso.
" Mmh, credo che invece, per un volta, siamo noi ad essere in anticipo. Guarda, Sasuke - Kun, sono a mala pena le sette e dieci. " sibilò la ragazza, indicandogli l'ora sul display del proprio cellulare.
" Ancora dieci minuti ..." disse l'Uchiha, sbuffando.
" Perchè proprio alle sette e venti, Sasuke - Kun? Abbiamo sempre preso l'auto delle sette e mezza. " mormorò la rosa, facendogli notare quel dettaglio.
" Perchè devi venire in un posto con me. " rispose il moro, enigmatico, senza darle una risposta precisa.
" Mi stai per caso facendo una sorpresa, Sasuke - Kun? " domandò Sakura, entusiasta alla sola idea.
" Non illuderti, non faccio cose simili. " sibilò Sasuke, stroncando sul nascere ogni sua speranza.
" Però al mio compleanno me ne hai fatta una bella grossa, Sasuke - Kun. Mi hai fatta spaventare, sai? " disse l'Haruno, intristendosi. Il solo ricordare la preoccupazione di quel giorno la faceva stare male.
" È stato un imprevisto. " si giustificò l'Uchiha, tornando a fissare la strada.
" Ho un dubbio, Sasuke - Kun ... l'autobus delle sette e venti non è il nostro, non ci porterà all'università. Dove andremo? " chiese Sakura, sentendosi improvvisamente spaesata.
" Te l'ho già detto, in un posto dove ti voglio portare. " mormorò il ragazzo, ribadendo il concetto.
" Perchè non mi dici che posto è? Mi piacerà? " domandò la ventenne, tartassandolo di domande.
" Avevo ragione la prima volta ... sei noiosa. Aspetta e basta, tra poco vedrai. " disse Sasuke, mettendola finalmente a tacere.
" Uff ... " sbuffò Sakura, detestando tutto quel mistero e quell'attesa. " Almeno oggi non piove. " proseguì, alzando lo sguardo verso il cielo. C'era un bel sole, ma nonostante ciò le temperature erano basse.
" Oggi hai proprio voglia di parlare. " constatò seccato l'Uchiha, alzando gli occhi al cielo.
" Sì, che dovrei fare altrimenti? Stare in silenzio ad attendere l'autobus? " domandò la rosa, inarcando un sopracciglio.
" Non sarebbe una cattiva idea. " mormorò il moro, ghignando.
" Possibile che io mi sia realmente innamorata di te? " domandò Sakura, scuotendo la testa.
" Potrei dire la stessa cosa. " commentò acido Sasuke, accorgendosi in un secondo momento di quanto detto.
" Ah! Hai ammesso di esserti innamorato di me! " esclamò l'Haruno, puntandogli il dito contro.
" Ti sbagli. Intendevo che non capisco come io faccia a sopportarti. " disse l'Uchiha, cercando di salvarsi in calcio d'angolo.
" Gli specchi sono lisci, Sasuke - Kun. Ormai l'hai ammesso. " mormorò, gongolando.
" Mpf ..." sbuffò il ragazzo, scostando lo sguardo di lato.
" Dai, non fare l'offeso. Guarda invece che bel vestito si è messa oggi la tua ragazza! Solo per te. Non ti ritieni fortunato? " domandò Sakura, mostrandogli il suo abito rosso, lungo fino al ginocchio e leggermente scollato.
" Fortunatissimo. " rispose ironicamente, ghignando.
La ventenne si imbronciò, delusa per non aver ricevuto alcun complimento. Tuttavia, sapeva benissimo come fosse fatto e non la stupiva quel suo comportamento. Si era innamorata di lui anche per il suo modo di fare.
" Sasuke - Kun ... perchè la gente ci sta guardando male? " domandò l'Haruno, scrutando i vari passanti con aria confusa. Le rivolgevano occhiatacce, tutti, nessuno escluso. Che avesse qualcosa di strano?
" Ignorali. " le suggerì l'Uchiha, poggiandole una mano sulla spalla.
Sakura sorrise, alzando lo sguardo. Lo fissò in modo dolce, sentendosi al sicuro al suo fianco. L'aveva sempre fatta sentire protetta, con lui non provava paura.
" Sakura! "
Una voce squillante e femminile richiamò l'attenzione della giovane, la quale si girò lentamente verso colei che l'aveva chiamata.
" Ciao Ino - Pig. " salutò dolcemente la rosa, sorridente.
" Che ci fai qui a quest'ora, vestita in quel modo? " domandò la bionda, con un'aria fin troppo preoccupata dipinta sul volto. In una mano teneva dei fiori bianchi, freschi, mentre nell'altra sorreggeva un ombrello aperto.
" Sto aspettando l'autobus ... Sasuke - Kun mi vuole portare in un posto. " sibilò l'Haruno, sorridendo felice.
" Ma che ... che stai dicendo, Sakura? " chiese la Yamanaka, lasciando cadere il mazzo di fiori e l'ombrello. Alzò lentamente le braccia tremanti e poggiò delicatamente le mani sulle spalle dell'amica, fissandola come farebbe una madre con il proprio figlio.
" Manca poco all'autobus delle sette e venti. Diglielo anche tu, Sasuke - Kun. " mormorò la rosa, ignorando il modo strano di comportarsi di Ino.
" Sakura ... ti prego, Sakura. Mi stai spaventando. Vieni, torna a casa con me. Ti prenderai un malanno con questo tempaccio. " sibilò la bionda, sull'orlo di una crisi di pianto.
" Ma che cosa stai dicendo, sei impazzita? Oggi c'è un bellissimo sole, anche se fa freddo! " sbottò l'Haruno, scostandosi dal tocco dell'amica. " E poi perchè hai dei fiori? Perchè hai un ombrello con questo sole? " chiese successivamente, aggrottando le sopracciglia.
La Yamanaka si portò le mani sulla bocca, non riuscendo più a trattenere le lacrime.
Sakura la fissò perplessa, non capendo il perchè di quell'improvvisa crisi di pianto.
" Non ti capisco, Ino - Pig. Oggi sei strana. " mormorò l'Haruno, scostando lo sguardo sul suo Sasuke. Lui scosse il capo, come a volerle intimare di non darle importanza.
" Vieni, Sakura. L'autobus è arrivato. " sibilò il moro, compiendo dei passi in avanti.
La ventenne sorrise, seguendo il suo fidanzato verso l'interno dell'autobus.
" SAKURA, NO! " gridò la Yamanaka, cercando di afferrare per un braccio la sua migliore amica, ma tutto fu inutile.


" Sasuke - Kun non è morto, che fesserie andate dicendo? È solo malato. Ha preso una brutta febbre. " sbottò Sakura, contro Naruto ed Ino, i suoi due migliori amici.
" Sakura - Chan ... " mormorò l'Uzumaki, in lacrime.
" Tre giorni fa era il mio compleanno, non l'ho nemmeno potuto festeggiare e voi venite a farmi scherzi simili? Siete senza cuore. " ringhiò l'Haruno, nervosa.
" Sakura, ti prego ... lo so che è difficile, ma - " cercò di dire Ino, interrotta dall'amica.
" Sono stanca delle vostre cazzate. Almeno potevate inventarne una più credibile. Sasuke ha sempre preso l'autobus delle sette e mezzo con me, mai quello delle sette e venti. Che motivo aveva di andare alla fermata prima? Arrivava sempre con massimo due minuti d'anticipo. E soprattutto ... veramente sperate che io creda che sia stato proprio quell'autobus ad investirlo? Siete patetici. " disse la rosa, schioccando la lingua sul palato.
" Voleva essere sicuro di arrivare prima di te, Sakura - Chan. Ti aveva comprato un fiore, era il suo regalo. " mormorò Naruto, addolorato sia dalla perdita del suo migliore amico, che dalla reazione della ventenne.
" Sasuke - Kun non mi regalerebbe mai un fiore, è contro tutti i suoi principi. Ora, per favore, fuori da casa mia. Non voglio sentire una parola di più! " esclamò Sakura, cacciando letteralmente i due biondi.
" Naruto, è sotto Shock ... devi capirla. Ha assistito alla morte di Sasuke, deve essere stato terribile. Sono passati solo pochi giorni. Torneremo domani. " mormorò Ino, anch'ella distrutta. I due si fecero forza a vicenda, allontanandosi dalla casa dell'amica.


Sangue, urla, lacrime. Davanti agli occhi impotenti di Ino, Sakura fu letteralmente travolta da un autobus, sbattendo violentemente contro il freddo asfalto.
La pioggia picchiava forte quel giorno, quel 4 Aprile del 2012.
Ciò a cui i passanti assistettero fu il suicidio di una giovane ragazza in pigiama, zuppa da capo a piedi, ma ciò che vide Ino, fu la morte della sua migliore amica, fu la follia che la sua mente aveva creato per soffocare tutto quel dolore.
Sakura, sette giorni dopo il suo compleanno, aveva deciso di salire su quell'autobus, di prendere con Sasuke il mezzo che li avrebbe trasportati verso un luogo dove sarebbero potuti rimanere assieme per sempre.


" Questo era per te, Sakura ..." sibilò Sasuke, porgendo un fiore bianco alla sua ragazza. Era imbarazzato e si sentiva uno stupido, ma sapeva che quel piccolo gesto sarebbe valso molto per lei.
" Avevo ragione io, Sasuke - Kun. Alla fine un fiore me lo hai portato. "







Angolo autrice: ed eccomi qui con questa nuova Shot su Sasuke e Sakura =) Ringrazio molto Neji'sfan94 per il suo giudizio e per avermi fatto notare i vari errori che ho prontamente corretto. Spero vi piaccia ^^ Alle prossime storie xD

Sayuri_92

 

   
 
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