Se insegui i tuoi sogni vedrai , una ricompensa avrai ….

È mattina presto e io cammino tranquillamente verso la piscina comunale che dista qualche centinaio di metri dalla mia casetta di periferia , sono le 5 ed il sole sta sorgendo colorando le nuvole di in rosa tenue , lo osservo salire da dietro una  piccola collinetta in tutto il suo splendore . Emana dei bagliori rosso fuoco mischiati all’arancione vivo . Continuo a fissarlo incurante del dolore agli occhi quando mi accorgo di essere arrivata e quindi entro in piscina . Appena metto un piede dentro un’ondata di calore intensa mi trafigge il corpo fresco per la brezza esterna , mi dirigo alla cassa per iscrivermi ad un altro anno di scuola nuoto . 

- buongiorno - dico sorridendo lievemente alla commessa .

- salve , si deve iscrivere ? - dice con gentilezza la cassiera 

- sì - dico alzando gli occhi dai documenti che tenevo in mano e osservando con scrupolosità la signora che ha un viso paffuto e ricoperto da una moltitudine di strati di trucco e i capelli stretti in una coda con qualche ciuffetto ribelle che scappa dalla crocchia perfetta . 

- ah , che brava , è 10 anni che ti alleni qui -

- sì - annuisco per conferma 

- ecco a te e buona nuotata - dice porgendomi il cartellino da timbrare tutte le volte per gli allenamenti .

- arrivederci - saluto prima di inoltrarmi in spogliatoio .

Sto indossando il mio nuovo costume per gli allenamenti quando il cellulare inizia a suonare all’impazzata e io rispondo :

- si ? - dico con aria circospetta 

- Marta , sono la mamma , dove sei ? - dice sbraitando .

- mamma , sono in piscina per gli allenamenti -

- come ti permetti , sedicenne in giro per la periferia di Roma , mi chiedo , ma sei impazzita ! - dice con tono arrabbiato .

- scusa , ma ormai sono qui ! - dico con qualche lacrima che mi rotala sul viso .

- sbrigati ! - dice innervosita - altrimenti non ti porto a scuola - aggiunge poi 

- beh , se è per questo ci posso andare da sola eh , ho sedici anni , mica due ! - sospiro arrabbiata a tal punto che i fumi mi escono dalle orecchie - non capisco perché tu non mi voglia mandare a nuoto ?! - sussurro 

- perché devi dare precedenza alla scuola e lo sai ! - dice con aria scocciata

- appunto per questo vengo a fare gli allenamenti alle 5 , secondo te perché se no - dico in lacrime .

Sento un profondo silenzio dall’altra parte della cornetta e poi un debole - ciao - 

- ciao - dico furiosa buttando il cellulare nel borsone e entrando in vasca .

L’allenamento scorre velocemente e io mi dirigo in spogliatoio per una veloce doccia .

Con passo veloce e imperterrito mi dirigo verso lo spogliatoio incurante di tutte le altre persone quando scorgo un viso familiare , mi avvicino e saluto cordialmente 

- ciao - dico dolcemente ad Asia , una mia cara amica  

- ciao Marta , come va ? -

- bene tu ? - 

- benissimo , anche tu allenamento di mattina ? - mi dice con un sorriso a trentadue denti .

- sì , causa di mia madre che è fissata con la scuola , quindi io devo “scappare” la mattina presto per non perdere ore di studio o di scuola - dico facendo spallucce .

- ah , capito - dice lei sorridendo apertamente .

- ok , ciao - sussurro salutando con la mano per paura che lei non mi abbia sentito .

Mi cambio alla velocità della luce e mi incammino quasi correndo a scuola . 

Entro in classe a testa china a causo dei segni evidenti degli occhialini e mi dirigo in fondo alla classe . La lezione continua lentamente e io incurante del professore che spiega mi perdo nella natura che c’è fuori dalla finestra , rimango incantata dal suono degli uccellini e dai colori vivi della primavera .

Finalmente quell’incubo chiamatasi scuola è finito quindi vado a casa e finisco tutti i compiti . Verso le 5 del pomeriggio inoltrato mi preparo il borsone per ritornare in piscina . Tutta pimpante mi dirigo verso la porta quando sento delle chiavi entrare nella toppa e fare un paio di giri , la porta di spalanca e io mi ritrovo il viso di mia madre davanti . Indietreggio di qualche passo , lei entra e mi spinge contro il muro .

- ti prego , dammi una possibilità di far carriera con lo sport che amo , ti prego - la imploro .

- no , lo sport non porta a niente ! - dice lei con viso corrucciato .

Poi mi cinge il braccio in una potente presa e mi trascina in camera mia dove  mi chiude a chiave . Tiro qualche manata con il palmo aperto sulle mattonelle ruvide e fredde della camera , invano . Non serve a niente .

Mi trascino al centro della stanza e porto le ginocchia al petto , guardo il soffitto per trattenere le lacrime imminenti . Nonostante tutto sento due grossi goccioloni rotolare sul mio viso candido e pallido che mette in risalto gli occhi blu e i capelli rossi e fermarsi in prossimità della bocca .

Dopo parecchi minuti il cellulare inizia a squillare e io mi catapulto a rispondere 

- si ? - dico con voce roca .

- ciao Marta sono Asia , tutto bene ? - dice probabilmente sentendo il mio tono alterato di voce .

- si si , ma che mi dovevi dire ? - chiedo sempre più dubbiosa .

- è successa una cosa in piscina , devi venire muoviti - dice  lei agitandosi 

- cosa ? Asia ? Ci sei ? - silenzio assoluto , non sento più niente . 

Sono molto dubbiosa , ho molte domande che mi vorticano nel cervello che mi sembra troppo piccolo per contenerle tutte .

Non so cosa fare , hanno bisogno di me ma io sono chiusa in camera mia , il posto che mi consolava e proteggeva nei momenti di bisogno è diventata la mia prigione !