THE FIRST MEETING
 

 
Da qualche giorno una bambina di otto anni dai lunghi capelli rossi e buffe lentiggini, si trovava a Rouge Town insieme ai suoi genitori, erano proprietari di una locanda nel piccolo villaggio di Baterilla nel mare Meridionale e avevano preso la decisione di andare a Rouge Town che si trovava nel mare Orientale, per procurarsi delle spezie che solo in quella grande città potevano trovare, dato che la loro isola era sperduta in mezzo al nulla e di mercanti non ce ne erano, solo i pirati erano gli unici a fare sosta a Baterilla ed erano fonte di guadagno per i due locandieri dato che la loro era l’unica locanda dell’isola; prima di partire avevano affidato la locanda ad un amico dato che sarebbero stati via molto.

La piccola Rouge si guardava intorno meravigliata, nonostante era in quella città da giorni si guardava in torno come se fosse appena arrivata, non aveva mai vista una città così grande come non aveva mai visto così tanta gente, sulla sua isola erano solo in pochi abitanti con poche case sparse per l’isola, un piccolo emporio e la locanda dei suoi genitori, non c’era nemmeno un ospedale, il medico accoglieva i pazienti in casa sua, la gente di Baterilla viveva di pesca e questo bastava per essere felici.

Rouge aveva perso il conto dei numerosi negozi e bancarelle che c’erano in quella grande città, c’erano molte persone e molti erano stranieri, tra pirati e mercanti che si fermavano a Rouge Town per rifornire le navi e partire alla volta del Grande Blu.

A lei i pirati piacevano, vivendo in una locanda passava le giornate ad ascoltare il casino che i pirati facevano mentre bevevano e alcuni di loro gli raccontavano le loro avventure.

Rouge era così presa a guardarsi attorno che non si accorse di aver perso di vista i suoi genitori, quando se ne accorse si mise a cercarli in mezzo alla folla.

Dopo averli cercati a lungo, la piccola incominciò a temere che i suoi erano partiti senza di lei, dato che dovevano partire proprio quel giorno.

Arrivò alla spiaggia e incominciò a piangere chiamando la sua mamma e il suo papà:

-Ti sei persa?-

non si era accorta che qualcuno era arrivato alle sue spalle, si girò trovandosi di fronte un ragazzino poco più grande di lei, aveva corti capelli tutti scompigliati neri come gli occhi e aveva un braccio fasciato e un cerotto sopra l’occhio sinistro.

La piccola lo fissò, non aveva mai visto occhi così profondi ma quello sguardo invece di spaventarla la fece stare tranquilla:

-Non trovo più i miei genitori.-

il ragazzino la fissò:

-Piangere non serve a nulla.-

Rouge smise di piangere e scattò in piedi:

-Non stò piangendo!-

si asciugò velocemente gli occhi e fissò con determinazione il ragazzino:

-Se lo dici tu.-

la piccola si irritò e fece per andarsene:

-Non sei di queste parti?-

Rouge si voltò e annuì:

-No, io vengo da Baterilla. All’inizio dovevo stare a casa ma ho insistito per andare con i miei genitori, il mio sogno e di viaggiare e vedere tante isole.-

il ragazzino notò che aveva la stessa determinazione che aveva lui e gli sorrise:

-Io un giorno sarò un grande pirata e solcherò tutti i mari. E’ il mio sogno, ribalterò questo mondo.-

lei lo fissò ammirata, era certa che quel ragazzino sarebbe riuscito a realizzare il suo sogno, non sapeva il perché ma aveva capito che quel ragazzino apparso da chissà dove era veramente determinato a realizzare il suo sogno:

-Rouge!-

i due si voltarono e videro i genitori di lei venirgli incontro, la piccola vedendoli corse da loro saltando in braccio a suo padre.

Mentre si incamminarono per andare alla nave che li avrebbe riportati a casa, Rouge si girò per poter salutare il ragazzino ma quando si girò lui non c’era più, se ne era andato nello stesso modo in cui era arrivato.

Mentre lasciava l’isola, Rouge si chiese se mai un giorno lo avrebbe rivisto, non sapeva nemmeno il suo nome.
 
 

***

 
Erano passati dieci anni da quando Rouge era stata a Rouge Town, ora aveva diciotto anni e lavorava nella locanda dei suoi genitori, sua madre se ne era andata a causa di una malattia tre anni fa e suo padre per la disperazione si era dato al alcool raggiungendo la moglie pochi mesi dopo, la morte dei suoi genitori aveva spinto Rouge a mettere da parte il suo sogno e a prendere in mano la gestione della locanda, quel vecchio edificio era il suo tesoro e non voleva lasciarlo.

Spesso Rouge ripensava a quell’incontro avvenuto anni fa e si chiedeva se quel ragazzino stava seguendo il suo sogno.

Quel giorno nella locanda c’era una piccola ciurma di pirati, appena entrati avevano iniziato a bere e a cantare, ridendo e scherzando tra loro.

A Rouge quel tipo di pirati piaceva molto, erano persone che vivevano per essere liberi e per vivere avventure verso la realizzazione dei loro sogni.

Era così presa a pulire alcuni boccali che non si accorse che qualcuno si era avvicinato al bancone:

-E’ da molto che non ci si vede.-

la ragazza alzò la testa incrociando lo sguardo del giovane che stava davanti a lei, ricordava molto bene quegli occhi così profondi:

-Sei il ragazzo che ho conosciuto anni fa.-

non era una domanda perché lei ricordava molto bene quel ragazzino conosciuto tempo addietro e lo aveva subito riconosciuto:

-Già, quella volta non ci eravamo presentati. Sono Roger.-

la ragazza sorrise:

-Rouge.-

Rouge e Roger passarono molti giorni insieme e quando lui partì, lei lo aspettò per molto tempo certa che sarebbe tornato.

E lui dopo anni tornò, non era più un ragazzo ma un uomo che aveva realizzato il suo sogno e Rouge sorrise perché lei lo sapeva che ci sarebbe riuscito.

Il destino li aveva fatti incontrare e ora sarebbero rimasti insieme per sempre a vegliare su loro figlio.
 

 

FINE





 

Ciao, eccomi qui.

Spero che vi sia piaciuta questa ONE-SHOT. ^O^

Non si sa come si sono conosciuti Roger e Rouge e quindi li ho fatti incontrare da bambini. :)

Ringrazio in anticipo chi legge e recensisce (o legge soltanto) questa ONE-SHOT. ^^

A presto, ciao.