Fanfic su artisti musicali > Conor Maynard
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Autore: lukesmoves    17/03/2013    3 recensioni
Arrivo nei pressi del parco quando noto dietro di me lo stesso cono gelato di prima che correva affannato, Conor. Adesso sembrava gelato alla fragola per quanto era rosso dalla stanchezza!
"senti,non è che mi potresti indicare una fontanella da queste parti?" dice ansimando.
"mi hai scambiato per un navigatore satellitare?"
Johanna Sims,una ragazza carina che odia l'amore. Conor Paul Maynard,un ragazzo che invece vive per amore.
Due diciassettenni che si incontrano. Capiranno il loro amore o resteranno solo amici?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mentre dormo beatamente sento qualcosa di umido che mi bagna la faccia. Apro di scatto gli occhi e mi ritrovo lui: il mio cane,Pit. 
Lo lancio via dalla mia pancia e tiro giù tutti i santi vedendo la sveglia che segnava le 9 e mezzo del mattino,di sabato. Lo avrei ammazzato più tardi, prima avevo bisogno di energie. Indosso le mie pantofole con il panda gigante sopra e scendo le scale che portano alla cucina. Prendo una tazza e ci verso mezza bottiglia di latte:si,io amo il latte. 
Mentre inzuppo i biscotti prendo il giornale che mio padre stava leggendo poco fa. Sfoglio le pagine una ad una e non trovo molte belle notizie. Solo una mi lascia sbalordita e mi fa sussultare: hanno abolito gli skateboard dentro le scuole della mia città! 
"MA STIAMO SCHERZANDO?" urlo sbattendo il pugno sul tavolo e facendo saltare la scatola dei biscotti. Salgo le scale sbattendo i piedi per terra e corro nella mia camera.Prendo il telefono e pubblico su facebook la pessima notizia. Poi lascio cadere il telefono sul letto e penso a mille modi per uccidere il mio stupido cane.
Mi viene in mente di uscire dato che è una bella giornata. Mi alzo in piedi,apro i cassetti e prendo un paio di jeans e una canottiera nera. Mi vesto velocemente e faccio una bella coda.Poi prendo il bellissimo giacchetto che mi hanno regalato per il compleanno e scendo di nuovo le scale. In cucina c'è mia madre Stacy e mio padre Emile. 
"bella ma,bella pa!" dico facendo cenno che sto uscendo.
"ciao tesoruccio" dice mamma.
"ciao coccolina coccolosa" dice papà.
COCCOLINA COCCOLOSA? penso mentre esco e prendo lo skate che si trova appena fuori la porta. Ma che razza di soprannome è? manco fossi un panda,vabbè.
Poggio a terra lo skateboard e inizio a scivolare nell'aria,poi becco un sasso e cado. Ups,che imbecille. 
"cazzo di asfalto di merda c'è qui?"
"ti sei fatta male bellezza?" dice una voce perfettina del cazzo da ragazzino. Alzo lo sguardo e c'è un ragazzo da stupro davanti ai miei occhi. 
"tutto apposto,grazie!" 
"come ti chiami?"
"Johanna,tu?"
"Conor".
Conor... ma che nomi di merda danno da queste parti? che mi rappresenta il nome Conor? un cono gelato uscito male? 
"mi fai provare lo skate?"
"no."
"perché?" 
"è mio!" dico andandomene. 
Lui mi ferma e mi supplica,ma io lo evito e sfreccio via.
Arrivo nei pressi del parco quando noto dietro di me lo stesso cono gelato di prima che correva affannato, Conor. Adesso sembrava gelato alla fragola per quanto era rosso dalla stanchezza! 
"senti,non è che mi potresti indicare una fontanella da queste parti?" dice ansimando.
"mi hai scambiato per un navigatore satellitare?" 
"sto morendo,per favore!"
"uff,è laggiù!" lo accompagno. 
Lui beve. Passano due minuti ed è ancora lì a tracannare acqua dalla fontanella. La finirà se continua di questo passo! Finalmente smette di bere, si asciuga la bocca e mi richiede per l'ennesima volta:
"adesso mi fai fare un giro?" 
"ancora continui? FINISCILA!"
"ti prego" piagnucola con la faccia da cucciolo.
"oook,se proprio insisti." dico scendendo dallo skate. 
Mi siedo su una panchina e lo guardo salire. Fa due passi,poi si blocca di scatto e cade a faccia in giù. Piangevo,giuro, stavo morendo dal ridere. Mi alzo e gli corro incontro. Lui mi prende la mano e si alza. Pensavo mi mandasse a quel paese, invece mi sbagliavo. È un ragazzo perfettino,quelli odiosi che regalano le mele ai prof. 
"tutto a posto gelatino?"
"gelatino?"
"uh,si,il tuo nome mi ricorda un cono gelato!"
"tu hai problemi mentali"
"ha parlato il ragazzo che mi è corso dietro per provare uno skate e per poi caderci!" scoppio in una risata rumorosa. 
"ah ah ah"
"ti sei fatto male cucciolotto?" gli dico facendo la voce della mamma preoccupata. "fai vedere alla mammina" scherzo.
Lui alza i tacchi e se ne va a sedersi su una panchina. Io mi avvicino e gli chiedo scusa. Ma che cosa avevo fatto? io sono Johanna Sims e non chiedo mai scusa a nessuno. 
Già,sono una diciassettenne, alta con i capelli mossi e lunghi, biondi con le ciocche finali color fucsia acceso.
Non sono una 'maschiaccia',ma non amo vestirmi elegante. Un paio di jeans e una t-shirt sono più che sufficienti per essere carina secondo me. Sono una che non bada a ciò che dice la gente,che non gliene frega se è truccata male oppure bene. Per non parlare dell'amore; io e l'amore siamo come cane e gatto,come acqua e coca cola. Non andiamo bene insieme, così cerco di evitare ogni flirt.
Il ragazzo che ho davanti,Conor, è un giovanotto, un po' antiquato, con i capelli color piscio e gli occhi azzurrissimi. alto e magro, mortacci sua,è un figo. Ma io e lui non possiamo avere feeling. 
"ti siedi qui?"
"scusa,il mio cane ha le emorroidi e lo devo portare da uno psicologo per cani"
"oh mi dispiace per il tuo cane" dice. era uno scherzo spero? non posso credere che abbia abboccato alla storia del cane con le emorroidi. Non è poi così tanto furbo allora! Mi siedo accanto a lui.
"bene,ti va se ci conosciamo un po'?"
"come ti pare" rispondo secca.
"come ti chiami?"
"Johanna Sims,tu?"
"Conor Paul Maynard" ridacchio a quella risposta. Conor Paul. Ma che nome è? Se già Conor mi sembrava un nome strano figuriamoci Paul!
"quanti anni hai?"
"17,tu?" chiedo. "scommetto 81" sussurro a bassa voce.
"17 anche io. Sei fidanzata?"
"si".
"davvero? con chi?"
"con una persona speciale vuoi sapere il nome?"
"sisi...chi?" chiede curioso.
"STO CAZZO" scoppio a ridere. Lui invece ci rimane male. 
"io si invece!"
"quando?"
"quasi due mesi fa,è bellissima! Una biondina con gli occhi azzur..." lo fermo.
"No,aspetta. Ma quando te l'ho chiesto?" rido di nuovo. 
"vaffanculo" sputa.
"tvb anche io"
"mi vuoi bene?"
"no,ti voglio bastonare. Scusa, dovevo farlo, mi hai preparato la battuta. non volevo,davvero!" ridacchio.
"va beh" dice controllando il messaggio che gli è appena arrivato.
Sarà la mammina preoccupata per dove è il suo cucciolotto. Invece è la sua ragazza che gli scrive che lo ama. Che dolce,quasi quasi mi fa venire le carie ai denti. Per precauzione dalla tasca del giubbotto tiro fuori un pacchetto di gomme: le Mentadent. Dicono che per evitare le carie sono micidiali. 
Lui sorride alla vista del messaggio. È una cosa dolce però! Poi alza lo sguardo e mi rivolge altre domande stupide come ad esempio qual'è il mio colore preferito o la mia materia preferita.
Gira la testa e vede qualcosa che non si aspettava perché inarca le sopracciglia. Seguo il suo sguardo oltre la fontana del parco e mi accorgo di due ragazzi che si stanno baciando appassionatamente. 
"MA MA È LA MIA RAGAZZA QUELLA" piagnucola.
"ma chi,quella che si sta sbaciucchiando con quel fregno?" 
"purtroppo si" 
"uh,mi dispiace"
"posso chiederti un favore?"
"no."
"grazie. allora,devi aiutar... aspetta, hai detto no?"
"già! dai scherzo,spara" 
"allora,devi aiutarmi a fingere di avere un'amante. baciami"
"ASOC? ON" 
"che cosa hai detto?"
Lo so,quando sono sbalordita dico le parole al contrario. Ad esempio 'cono gelato' lo dico 'onoc otaleg'. Ma mi viene naturale eh.
"ho detto: COSA? NO." traduco. 
"ti prego! passiamo davanti a loro per mano e poi ci diamo un bacetto!"
"accetto la mano,ma il bacetto no!" annuisce.
Ci alziamo in piedi, Conor mi prende la mano e la stringe. Le intrecciamo e camminiamo davanti alla coppia che ci guarda. Poi mi fermo quasi davanti a loro, prendo il viso di Conor tra le mani e lo bacio. La ragazza scoppia e ci viene a separare. Uao,è stato bellissimo! chi sa se è stato così anche per Conor.
I due litigano per cinque minuti,poi sento Conor dire: È FINITA. Lei alza i tacchi,prende la borsa e il suo amante e se ne va. Conor torna da me e mi ringrazia.
"torniamo a casa?"
"ok" annuisco.

Mentre camminiamo Conor mi chiede il motivo per cui io lo abbia baciato poco prima.
"bho,me lo avevi chiesto tu" butto lì.
"ma tu mi avevi detto che non lo avresti fatto"
"e invece l'ho fatto,problemi?"
"no no,è stato bellissimo! se ti va possiamo rifarlo milioni di volte"
"ma che hai dei canguri in prognosi riservata dentro al tuo cervello vuoto?"
"idiota" ride.

  
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