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Autore: altemaree    17/03/2013    2 recensioni
Unia sta scappando, ma sa di non potere nascondersi. Perchè lui la troverà ovunque lei sia. Morto e poi risorto, come lui ormai troppi mostri. Veloci, forti, senza memoria, schiavi di rabbia e fame. Ed è la fame a spingerli ad agire, ad uccidere, a divorare la carne strappandola via con i denti. Perchè se non lo fanno, cominciano a rivelarsi per ciò che sono : cadaveri.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Quando mi sento sola, scrivo di Unia e Kor. Che poi questi nomi sono i più strani che abbia mai usato in tutta una vita, ma tant'è. Buona lettura e ciccia a tutti.

Unia lo guardò dal basso. Guardò Kor e il sangue che usciva dalla testa dell'uomo che le aveva sparato. Si costrinse a darsi un certo contegno e ignorando completamente la mano offerta, si tirò su, immergendo la mano nella spalla, scavando, finché non riuscì da estrarre il proiettile e a farlo cadere li vicino "Dovresti almeno ringraziarmi" disse Kor, passandosi una mano davanti alla bocca per pulirsi il sangue.
Unia per poco non gli ringhiò contro "Rigraziarti ? E di cosa ?"
"Ti ho salvato la vita" rispose quello tranquillo.
Lei si scagliò contro di lui spingendolo "DOPO AVERLA DISTRUTTA!"
Kor le prese i polsi costringendola a stare ferma. Poteva sentire il vuoto dentro le sue vene "Tu pregavi che ti venissi a salvare" gli occhi di lui si spuntarono sul volto di Unia, con un sorriso stampato sul volto. Lei ne fu disgustata. I denti, sporchi di sangue, con pezzi più consistenti tra gli incisivi, erano ancora affilati e per un secondo fece fatica a riconoscersi in lui, a comprendere ciò che era diventata"E allora adesso che mi hai salvata, lasciami andare"
"Non posso" Kor si morse un labbro e le lasciò i polsi "Sei instabile. Mangeresti pure te stessa. Devi controllarti."
"Posso farcela benissimo senza di te. Preferirei morire che tornare indietro con te" In quel momento, i morsi tornarono a dolerle e Unia gemette di dolore. Si, quello lo sentiva. 
"Io ti ho creata. Non puoi fuggire da me"
Qualcosa si mosse dentro la macchina e la testa del bambino osservò la scena. All'unisono, Kor e Unia si voltarono verso di lui. 

   
 
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