Londra,ore nove e trenta.
Mi sveglia con la suoneria del telefono.Era un messaggio di Zayn.
Prima di leggerlo andai in bagno e mi vestì.
Il messaggio diceva << Ciao tesoro,quando ti svegli chiamami >> quindi lo chiamai.
-'Ciao amore' dissi ancora assonnata.
-'Ciao principessa'
-'Che succede?' chiesi mentre mi diregevo in cucina a preparare il caffè.
-'ehm..bè..non lo so..'
-'Cosa?' urlai,e mi resi conto che Jesy non si era ancora svegliata quindi abbassia la voce 'cosa hai detto?- sussurrai
-'Ti aspetto sotto casa,tra cinque minuti scendi,devo parlarti'
Non mi diede nemmeno il tempo di rispondere e attaccò.Ma che diamine gli prendeva?
Andai in camera di quella malata di Jesy per svegliarla,tentai tante volte ma dall'ubriacata che si era fatta il giorno prima,capì che avrei solo perso tempo,quindi presi le chiavi e scesi già ad aspettare quall'altro malato.
Io e Zayn ci eravamo conosciuti per caso al locale dove lavoro,lui era così bello e dolce..non capisco ancora cosa ci ha trovato in me...ma comunque dove pochi giorni che veniva a farmi la corte io diventai pazza dei suoi occhi e di quel fottuto sorriso malizioso che aveva;e così abbiamo cominciato a frequentarci.questo mese facciamo due anni.
Dopo due minuti arrivò con la sua macchina.
Abbassò il finistrino 'ciao amore!'
Montai su e cominciammo a parlare.
-'Amore' dissi accarezzandogli i capelli -'sembravi nervoso al telefono'
-'Lo so' disse sbattendo le mani sul volante.
Cominciai a preoccuparmi davvero.
-'Zayn,sto per piangere'- sussurrai.
-'Oh,no!'
Scese dalla macchina e venne ad aprire il mio sportello,si inginocchio davanti a me e mi prese le mani.
-'Scusami amore! Non volevo spavertarti,ora ti spiego tutto'
Lo abbracciai -'Va bene..possiamo fermarci ad un bar?' 
Lasciammò la macchina lì e ci sedemmo in un locale vicino.
Presi un'aranciata e lui un caffè.
-'Emhhm..! Ora ti spiego..'
-'Ok,sono pronta' sorrisi
-'Insomma,quello che volevo dirti è che VOGLIO PRESENTARTI AI MIEI GENITORI!'
Mi si fermò il cuore.Questa frase l'abbiamo rimandata troppe volte,perchè ci faceva paura.
-'ohh' Fu l'unica cosa che riuscivo a dire.
Abbassammo lo sguardo entrambi.
-'Prima o poi dove accadere'
-'Ma tu conosci i tuoi e sai che per colpa loro noi...noi..' non volevo continuare quella maledetta frase,faceva male.
-'Non è vero,forse loro capiranno che io ti amo.' dissi prendendomi la mano.
-'Forse!' dissi alzandomi e avviandomi verso l'uscita.
Avevo esagerato?
Lo aspettai vicino alla macchina.Mentre si avvicinava sorrideva facendo la faccia da cucciolo,sapeva che prima o poi avrei ceduto a quel sorriso.che furbo!
Si avvicinò al mio viso -'Su,che sarà mai? Lo sai che non ti lascerei per nessun motivo al mondo,vita mia!'
Chi avrebbe resistito a quelle parole,a quel profumo e a quella voce così maledettamente sexy e dolce?
Lo presi per la nuca,lo strinsi a me più forte me potevo,e lo baciai.
Gli sorissi.
Salimmò in macchina e lui mi accompagno al lavoro.
-'Dove vai?' chiesi curiosa.
-'Bè,penso a fare i biglietti' abbassò lo sguardo ridacchiando.
-'Ok stronzetto,questa te la faccio pagare'
-'Va bene principessa mia.'
Amavo il suo modo di prendermi per il culo e coccolarmi allo stesso tempo.
-'Ti amo,a dopo'
Mise in moto e se ne andò.

E rieccomi al lavoro.Odioso,odioso,odioso.
Andai a cambiarmi nel camerino.
-'Dov'è Jesy?' chiese Maria,la figlia della proprietaria.
Le sussurrai all'orecchio -'Ieri si è ubriacata e stamattina non ce la faceva,ma non ti preoccupare faccio io il doppio turno'
 Ci copriva sempre,era giovane e ci capiva.
Da quando il ragazzo di Jesy l'ha mollata lei ha perso la testa,è diventata una bambina irresponsabile e toccava sempre a me  salvargli il culo.Riportarla a casa dopo la discoteca,coprirla al lavoro,dirle perfino di farsi la doccia.
Andai a ripulire i tavoli,e un'ordinazione dopo l'altra ero già esausta ma mi mancavano altre cinque ore di serivizio per colpa di  Jesy.Maledetta.
Durante tutta la giornata non facevo altro che pensare a me e Zayn,ai suoi genitori e all'incontro che mi aspettava.
Mi sentivo la testa scoppiare quando ci pensavo.Che nervi!
Giornata di merda.



Vanessa.