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Autore: Kimly    17/03/2013    1 recensioni
Questo è il primo Natale lontano dalla famiglia e lei, Lily Evans, la maniaca del Natale, sa già che sarà triste e deprimente.
Ma se si mettessero in mezzo le sue bizzarre compagne di stanza - nonché migliori amiche - e James Potter, che non smette di torturarla nemmeno durante le feste, con la sua combriccola di amici, sarà un Natale da non dimenticare!
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Mary MacDonald, Remus Lupin, Sirius Black
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Rudolph

 

 

 

Natale era il periodo più bello dell'anno.

Tutti erano in pace con il mondo e l'atmosfera si trasformava, diventando ovattata, serena e perfetta.

Lily Evans, giovane strega del sesto anno, ricordava bene quel periodo piacevole che aveva trascorso per undici anni con la sua famiglia, prima di ricevere la lettera che l'aveva condotta ad Hogwarts.

Ricordava l'attesa per l'arrivo di Babbo Natale, lo stupore di fronte all'albero pieno di giochi che erano apparsi magicamente e, soprattutto, rammentava bene la felicità.

Sì, la felicità; sua e di Petunia, quando ancora erano amiche ed unite.

Da qualche anno non era cambiato solamente il suo rapporto con la sorella, ma anche il Natale non era stato più lo stesso.

C'era stata tensione quando era tornata a casa per le vacanze invernali: i suoi genitori erano stati sempre gli stessi, s'intende, anzi erano stati orgogliosi che la piccola di casa fosse tanto speciale; ma vedere per tanti giorni gli occhi accusatori e sì, anche un po' invidiosi, di Petunia le aveva stretto il cuore in una morsa ferrea, che le aveva fatto comprendere come quel periodo perfetto che contagia grandi e piccini per lei, per Lily, fosse terminato per sempre.

Così, quell'anno, aveva trovato una buona scusa per rimanere ad Hogwarts: non poteva rischiare di rovinare nuovamente il Natale a sua sorella e alla sua famiglia, per cui avrebbe trascorso in un altro modo la sua festa preferita.

Mary MacDonald, sua compagna di stanza, la prendeva sempre in giro per quel piccolo suo difetto di adorare il Natale.

-Sei una specie di stalker del Natale! Una maniaca!- le aveva detto una volta, ridendo poi per la frase appena pronunciata.

E Lily non aveva saputo darle torto.

Appena vedeva scendere la prima neve, la giovane Grifondoro era pronta a decorare la loro camera -e tutta la loro Sala Comune- con ghirlande, vischi e palline decorate.

L'anno prima aveva addirittura addobbato la sala con ben tredici abeti in miniatura e gli studenti di Grifondoro ancora si chiedevano come Merlino avesse fatto.

E poi, ovviamente, c'erano i dolcetti: torte, pasticcini e tonnellate e tonnellate di biscotti dai differenti sapori che Lily distribuiva tra i suoi amici e conoscenti.

Quell'anno sarebbe stato diverso, pensò la ragazza, intestarditasi su una pozione difficilissima che aveva trovato nella Sala Comune quella mattina e che, data la sua complessità, era stata senz'altro abbandonata da uno studente del settimo anno.

Certo, la maniaca del Natale avrebbe continuato con le sue tradizioni, ma una parte della magia sarebbe svanita perché trascorrere quel periodo lontana da casa non sarebbe stato lo stesso.

Non avrebbe
partecipato ai mercatini di Natale con la madre e non avrebbe aiutato il padre con le decorazioni della casa e, soprattutto, non avrebbe gustato una bella tazza di cioccolata calda con la sorella davanti al caminetto.

Lily sbuffò di nuovo; era da un secolo che non condivideva qualcosa con sua sorella, ma, oramai, sapeva che era troppo tardi per rimediare.

-Lily Evans.-

Ecco un altro elemento che avrebbe senz'altro peggiorato il suo Natale: James Potter sarebbe rimasto ad Hogwarts.

-Ho da fare, Potter.-

-Ho saputo che non tornerai a casa per le vacanze quest'anno.- disse lui, sedendosi nella poltrona accanto a quella della ragazza e fingendo di non averla sentita -Non avevi bisogno di questo trucchetto per farmi capire che ti piaccio. Insomma, oramai siamo amici!-

Lily alzò un sopracciglio, a metà tra lo scettico e l'infastidito.

-Non siamo affatto amici.-

-Ah, questo mi ha fatto male.- disse James, toccandosi all'altezza del cuore in maniera scenica, ma il tono duro ed irremovibile della ragazza l'aveva ferito realmente.

-Potter, ti ho detto che ho da fare.- continuò lei, indicando il pezzo di pergamena che stava studiando.

James lanciò una rapida occhiata e fece spallucce.

-Sai, quest'anno sarà indimenticabile! Ci saranno Sirius e Remus... e poi, ovviamente, io.-

Il ragazzo le mostrò un ghigno divertito, ma Lily lo guardò con compassione.

-Questa sì che è una bella notizia!- lo schernì lei -Perché non ho deciso di trascorrere prima il Natale qui? Avrei guadagnato un sacco di tempo con te.-

James perse il sorriso e poi lo riacquistò... e poi lo perse di nuovo.

-È... Mi stai prendendo in giro, vero?-

-È la prima cosa intelligente che hai detto, Potter.-

-Puoi far venire anche Mary ed Emmeline se vuoi, così saremmo in sei.-

Lily sbuffò al cielo, poi, incuriosita, chiese.

-E Peter? Non rimane qui con voi?-

-Ah, già, Peter.- James scosse la testa, con un sorriso -Chissà perché me lo dimentico sempre. Comunque no, lui tornerà dai suoi. Meglio, faremo un Natale in coppia.-

-In... coppia?- ripeté la ragazza, allibita.

-Sicuro.- affermò lui, contando sulla punta delle dita -Sirius e Mary, Remus ed Emmeline e tu ed io.-

-Sei patetico, Potter.-

-Però affascinante. Ammettilo.-

Lily scosse la testa, ma, stranamente, quell'idiota l'aveva messa di buonumore e, per un momento, aveva smesso di pensare alla sua famiglia.

-È un sorriso quello? Oh, Evans, sei sicura di star bene?- chiese James, ma si vedeva che era chiaramente felice di averla fatta sorridere -Che ne dici di una cioccolata calda?-

Ahi” pensò Lily, rivedendo lei e sua sorella bambine, mentre sorseggiavano dalle loro grandi tazze natalizie.

-Idiota.- gli disse Lily, alzandosi dalla poltrona e correndo via verso il proprio dormitorio.

James si rabbuiò un poco, certo di aver udito un impercettibile singhiozzare.

-Ma che ho fatto?-

 

 

 

 

 

-Signorina Mary MacDonald.-

Mary, intenta a sfogliare una rivista di moda magica, sorrise ed alzò lo sguardo verso la voce.

-James, sei solo?-

-Dispiaciuta?- il ragazzo la pungolò divertito, ma provò subito ad essere incoraggiante -Se mi aiuterai con una piccola questione, passerai il Natale con il tuo adorato Sirius.-

-Cioé?-

-Sai perché Lily è così scontrosa? Voglio dire, più del solito?- si corresse James, sedendosi accanto a lei.

-Beh, non so se posso.- disse lei, non volendo tradire l'amica.

-Le piace un ragazzo?- chiese James, spaventato all'idea di non essere lui il prescelto.

-No, non è quello, non preoccuparti. Sai come Lily sia fissata con il Natale.-

-È la maniaca del Natale, lo sanno tutti.-

-Appunto.- Mary abbassò la voce, in modo che sentisse solo lui -Anche a casa sua aveva delle tradizioni natalizie e, purtroppo, quest'anno dovrà rinunciare a trascorrere il periodo dell'anno che lei adora di più lontano dalla sua famiglia.-

-E perché non torna a casa allora?- chiese James, perplesso.

-È per sua sorella Petunia.- chiarì Mary, assumendo un'espressione disgustata -È Babbana, per cui ha sviluppato una forte invidia e rabbia nei confronti di Lily. Non vuole rovinare il Natale né a sua sorella, né ai suoi genitori.-

James alzò le sopracciglia, sorpreso all'idea che qualcuno potesse davvero provare avversione per il proprio fratello o la propria sorella.

Lily sembrava sempre così forte e determinata, per cui James non avrebbe mai pensato che, una volta a casa, fosse costretta ad affrontare un problema così doloroso.

-Allora sai cosa facciamo, Mary?-

La ragazza scosse la testa, pronta ad ascoltarlo.

-Le organizzeremo noi il Natale.- propose James, saltando su come se avesse preso la scossa -Un Natale che non dimenticherà affatto!-

 

 

 

 

 

Lily appoggiò la fronte alla finestra vicino al suo letto a baldacchino e sospirò.

Lo sbuffo che fuoriuscì appannò il vetro e la ragazza disegno un piccolo fiocco di neve.

Poi lanciò uno sguardo oltre la superficie e notò come la neve avesse iniziato a cadere più forte.

Lily accennò un sorrisino amaro: almeno qualcosa quell'anno non sarebbe cambiato.

La neve che scendeva era sempre la stessa e, stranamente, la ragazza non riusciva a staccarle gli occhi di dosso proprio come quando era bambina.

Emmeline e Mary entrarono in quel momento nel dormitorio e Mary quasi si ruppe la caviglia, dopo aver sbattuto sul baule dell'amica.

-Emmeline, accidenti a te, quante volte ti ho detto di non lasciarlo proprio qui davanti?- piagnucolò Mary, massaggiandosi la gamba.

-Scusa, errore mio.- rispose Emmeline, sbadata come sempre.

Lily riuscì a sorridere di fronte a quel quadretto: le sue amiche riuscivano sempre a ridarle il buonumore.

-Un attimo, perché siete vestite così?- chiese Lily, notando solo in quel momento che entrambe le amiche erano vestite di rosso e di bianco, in testa portavano con fierezza il classico cappello di Babbo Natale.

-Abbiamo una sorpresa per te.- le dissero all'unisono, sorridendole.

Emmeline e Mary le si avvicinarono e, prendendola a braccetto, le fecero indossare un cappello identico al loro, prima di spingerla fuori dal dormitorio.

Mary le spinse il cappello sugli occhi, in modo che non potesse vedere; mentre Emmeline rideva, divertita da tutto quello stava accadendo.

Lily comprese subito che erano uscite dal Castello; poteva sentire la neve caderle fra i capelli ed il freddo le fece congelare il naso nel giro di pochi secondi.

-Ta...- fece Mary, sistemandole il cappello in modo che potesse vedere di nuovo.

-... Daan!- concluse Emmeline, battendo le mani entusiasta.

Il Parco di Hogwarts non sembrava più lo stesso: la neve aveva ricoperto ogni cosa, dandogli l'aspetto di un enorme campo innevato.

Lily non riuscì a trattenere lo stupore per quella bellezza.

Le sue amiche avevano illuminato tutto il campo con delle lanterne di carta che fluttuavano a circa tre metri di altezza.

Avevano poi
attaccato una quantita improponibile di luci natalizie dappertutto; ovunque si girasse Lily riusciva a vedere solo lucette colorate.

Ma, l'elemento che colpì maggiormente la ragazza, fu un piccolo abete, decorato con bizzarre e particolari decorazioni, opera senz'altro di quella stravagante di Emmeline.

L'enorme stella color rosa confetto che torreggiava sulla punta dell'albero, invece, era sicuramente un'idea di Mary.

-Ragazze, è... perfetto!-

Lily sorrise alle sue amiche e poi le abbracciò strette strette.

-Grazie.-

-Non è noi che devi ringraziare, Lily.- disse Mary, facendo un cenno dietro di sé  e tre figure uscirono allo scoperto per farsi vedere.

Lily guardò James, con il suo solito sorrisino irritante; Sirius, divertito come sempre; e Remus, posato e tranquillo.

Remus e Sirius portavano un cappello identico a quello delle ragazze; quello di James, invece aveva una piccola cappanella attaccata al pon-pon che tintinnava ogniqualvolta muoveva la testa.

-Voi tre?- chiese lei, stupita.

-No, lui.- chiarì Sirius, volendo lavarsene le mani -L'innamorato pazzo.-

Lily non ebbe bisogno di seguire il dito di Sirius, sapendo bene a chi si riferisse.

James, in quel momento, sembrava più imbarazzato che altro e quel silenzio sembrò durare ancora di più quando Lily gli mostrò, per la prima volta probabilmente, un sorriso sincero.

-Grazie.-

Fu Sirius a smorzare l'atmosfera, latrando una risata e dando una gomitata a James.

-Contento, amico? Ora non morirci qui davanti.-

-Perché non iniziamo la festa e stai zitto?- domandò James, colpendolo a sua volta, ma mostrando un'espressione davvero felice.

-Una festa?- chiese Emmeline, confusa -Non avevamo parlato di una festa.-

-Beh, volevamo fare una sorpresa anche a voi, ragazze.- ammise Sirius e Mary trillò felice, abbracciando il ragazzo senza alcun imbarazzo.

-Non possiamo.- disse subito Lily -Non penso che i professori saranno contenti se iniziassimo a fare una festa stile Potter-Black.-

-Stile Potter-Black?- mormorò Sirius a James che alzò gli occhi al cielo.

-Evans, è Natale! Per una sola volta, fregatene delle conseguenze e pensa a divertirti.-

James le si avvicinò e la prese per mano.

-Vieni, devo farti vedere una cosa.-

-Attento, Ramoso, il tuo tono poteva risultare altamente malizioso.- lo prese in giro Sirius, abbracciato a Mary che scoppiò a ridere.

-Remus, voglio pattinare!- se ne uscì Emmeline, trascinandolo verso il lago ghiacciato.

-Io non so pattinare.- chiarì lui, cercando di starle dietro.

-Neanch'io.- disse Emmeline, facendo comparire due paia di pattini -Ma non vedo perché non provarci, no?-

-Beh, sì, è senz'altro una buona motivazione.- disse Remus, ironico, ma accettò la proposta, perché Emmeline era difficile da contraddire.

-Sei tutti noi, Lunastorta!- gli urlò dietro Sirius, poi rivolto a Mary -Vieni, ho attaccato un bel po' di vischio sotto quel portale.-

Mary sorrise e fu lei a prenderlo per mano e a fargli cenno di indicargli il posto.

Intanto, James aveva portato Lily lontano da occhi indiscreti, su una remota panchina del Parco.

-Cosa volevi farmi vedere?- chiese la ragazza, stringendosi le mani, infreddolite.

-Tieni.- disse lui, passandole i suoi guanti.

-No, così congelerai tu.-

-Non sai proprio accettare qualcosa senza ribattere?- rise James, continuando a porgergli i guanti che Lily, alla fine, decise di indossare.

-Grazie... di nuovo.-

-Visto che non c'è due senza tre, spero che mi dirai un “grazie” anche per il mio regalo di Natale.-

-Mi hai fatto un regalo?-

-Che Natale sarebbe senza regali, Evans?- domandò lui, passandole un piccolo pacchettino.

Lily lo aprì e dentro trovò un biscotto a forma di omino di pan di zenzero.

Era un po' bruciacchiato e gli occhi -fatti con la glassa e le nocciole- erano storti, ma Lily non poté fare a meno di sorridere.

-Non avevo mai cucinato in vita mia e non volevo usare la magia.- spiegò James, alzando la mano per toccarsi i capelli, ma, resosi conto del cappello, la riabbassò subito -Questo è quello che è venuto meglio.-

Lily continuava a fissare il biscotto, allora James, preoccupato, disse.

-Non hai il coraggio di mangiarlo, vero? Ah, lo sapevo, ridammelo. Lo butto.-

James fece per riprendersi il pacchetto, ma Lily lo tenne fuori dalla sua portata.

-No, mi piace.- disse lei, tenendoselo stretto -Ma non voglio mangiarlo. Lo conserverò.-

-Ma marcirà dopo poco tempo.-

Lily alzò gli occhi al cielo.

-Userò un incantesimo di conservazione, genio. È raro che James Potter non usi scorciatoie per raggiungere il proprio obiettivo.-

-Tu non sei solo un obiettivo, Evans.- disse James, sincero -Appena ho saputo della tua situazione a casa, ho pensato a come farti tornare il sorriso. Sei più bella quando sorridi.-

Lily rimase colpita da quelle parole: possibile che quel Potter non si arrendesse mai? Lo aveva insultato in tutti i modi possibili, respinto un centinaio di volte ed offeso in ogni attimo della giornata, eppure lui era ancora lì con quel sorriso che mostrava solamente a lei e quella gentilezza che Lily aveva sempre cercato di ignorare.

Era possibile che James fosse talmente preso da lei da organizzarle tutto quello pur di vederla felice?

-Grazie.- mormorò Lily, un po' imbarazzata dall'effetto che quel discorso le aveva provocato.

-Prego.-

-Io non alcun regalo per te, mi dispiace.-

James scrollò le spalle.

-Non importa. Sei tornata la Evans di sempre, questo è l'importante.-

Lily si allungò, lo baciò sulla guancia e si ritrasse velocemente, stupita anche lei da quel gesto.

James parve smarrito, poi accennò un sorrisetto ironico e disse.

-Lo sapevo. Sei cotta di me.-

-Potter, sei senza speranze.-

James accennò un sorriso, questa volta sincero, e le prese la mano.

-Andiamo dagli altri?-

-D'accordo.-

Non appena si alzarono, James lanciò uno sguardo in alto.

-Ohoh, Evans, abbiamo un problema.-

-E cioé?-

James le fece segno con gli occhi e Lily sbiancò.

-Sognatelo, Potter.-

-Quello è vischio ed è nella tradizione natalizia baciarsi sotto il vischio.-

-L'hai messo apposta qui!- lo accusò lei, incrociando le braccia al petto -Mi hai fregato!-

-Questo è il destino.- rise lui, divertito -Ora, visto che la maniaca del Natale non andrebbe mai contro una tradizione...-

-D'accordo.- accettò lei -Ma solo un bacio veloce. Niente prolungamenti romantici.-

-Hai la mia parola, Evans.-

James si avvicinò alla ragazza che si alzò in punta di piedi.

Lily gli sfiorò le labbra, ma, quando fece per allontanarsi, James la trattenne per le braccia e la baciò con passione.

Lily riuscì a strattonarsi dopo pochi minuti e forse per il fastidio di aver provato qualcosa o forse per il ghigno di James, non riuscì a sfogarsi in nessun modo, se non dandogli uno schiaffo.

-Avevi promesso.-

-Non devi mai fidarti di me.- disse James, toccandosi la guancia -Soprattutto quando si tratta di te.-

-Sei un idiota.- disse Lily, iniziando ad incamminarsi per tornare dalle sue amiche.

-Su, Evans, so che ti è piaciuto.-

-Ti piacerebbe!-

-Il prossimo Natale lo trascorreremo ancora insieme?-

-Non ci pensare nemmeno, Potter, me ne starò per i fatti miei!-

Mentre James continuava a starle dietro e ad elencarle i loro prossimi Natali insieme, Lily cercò di non mostrare al ragazzo il sorriso felice che le era stranamente spuntato sul volto infreddolito.

Toccò il pacchettino che James aveva confezionato per lei e, lanciando uno sguardo alla neve che cadeva, scosse la testa.

Era davvero impossibile e difficile da pensare, ma era stato proprio James Potter, l'odioso arrogante, ad averle salvato il Natale e -fu strano pensarlo, ma era troppo tardi-, dall'anno prossimo, quella stravagante festa che i suoi amici avevano organizzato per lei sarebbe diventata un'altra tradizione che la maniaca del Natale avrebbe fatto seguire ad ogni costo.

 

 

 

 

Spiegazioni, varie ed eventuali:

Questa è la primissima volta che scrivo sulla Vecchia Generazione e non so perché ho aspettato tanto.

Lily e James mi sono piaciuti da subito, ma, dopo il capitolo “Il peggior ricordo di Piton”, li ho adorati <3

Amo il fatto che, all'inizio, Lily non sopportasse James e che James ci provasse spudoratamente con lei, incassando ogni volta un rifiuto.

Mary MacDonald ed Emmeline Vance, per chi non lo sapesse, sono personaggi creati dalla Rowling e compagne di stanza di Lily.

Benché io ami alla follia Lupin e Tonks, Lupin non può essere rimasto casto fino al suo incontro con la sua futura moglie, per cui diciamo che il primo amore è stata Emmeline.

Questa storia ha partecipato al contest “A little Merry Christmas” indetto da Nausicaa Black, ma per problemi, la giudicia non è riuscita a valutare le storie ed io mi sono ritirata perché aspettare un altro giudice sarebbe stata una cosa troppo lunga e, dato che oggi da me nevica, un po' di atmosfera natalizia ci sta xD

Dovevo scegliere un personaggio (Lily Evans) e due prompt (biscotto e campo innevato), così è uscita fuori questa storia.

Nella realtà, sono io la maniaca del Natale ed il titolo della storia si ispira alla mia canzone natalizia preferita, “Rudolph” di Johnny Marks, cantata, tra gli altri, da Dean Martin.

Beh, spero di aver chiarito tutto =)

Grazie a chi leggerà questa storiella!

Un bacione :3

   
 
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