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Autore: Akarai92    04/10/2007    5 recensioni
L'estremo saluto di Cloud Strife alla sua amata Aerith, in un lago pieno di memorie... [Spoiler per chi non ha finito Final Fantasy VII]
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Aeris Gainsborough, Cloud Strife
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Che bella che sei.

E’ questo il mio unico pensiero mentre ti tengo tra le braccia, avvolta nel tuo vestito rosa.

 

Mi ricordo la prima volta che ti ho vista, ti sono praticamente piombato in testa, lì nella tua chiesa piena dCi fiori. Detestavo quel vestito. Adesso lo amo. Abbiamo pulito il sangue, io e Tifa, ma è rimasto il buco nella stoffa, lì dove quel maledetto ti ha trafitta con la sua spada.

 

Sephirot.

 

Non lo perdonerò mai. Come ha potuto portarti via la vita così? A te poi, tu che eri lì, esposta a tutto, solo per evocare la magia che avrebbe potuto salvarci da Meteor, per salvare la vita a persone che non conoscevi neanche. Sono rimasto a guardare senza fare niente, il dolore era il mio unico pensiero, la morte mi guardava e rideva a pochi passi da me, mascherata da angelo con i capelli d’argento. E adesso siamo qui, tutti e due, io e te, soli nella calma acqua del lago. Non ho voluto darti sepoltura (che brutta parola riferita a te) nella terra, magari nella TUA chiesa, tra i TUOI fiori. Già perché quei fiori non sono mai stati né della terra né della gente che li comprava, no sono sempre stati tuoi, della donna adorabile che li curava ogni giorno, che ne andava orgogliosa, che somigliava a loro in tutto e per tutto. Sospiro per non farmi sfuggire un gemito.

 

Leviathan, ma perché è dovuto capitare proprio a te?!!! Potevo esserci io al tuo posto, a salvare il mondo, a fare l’eroe!! Invece no,c’eri tu, e tu sei morta inutilmente, perché alla fine il Mako si è fatto venire la fantastica idea di bloccare Meteor, al tuo posto.

 

 

Non voglio lasciarti andare, non voglio togliere le mani da sotto il tuo corpo, per vederti scomparire sott’acqua. E’ così fredda, così gelida. Chissà se sentirai freddo laggiù… ma che sto dicendo, tu sei morta, non puoi sentire freddo, sei già fredda di tuo. Ok, adesso sono cinico, ma solo così il mio dolore sembra affievolirsi.

 

Basta,  basta e ancora basta. Adesso devo smetterla. Devo lasciarti per sempre. Devo ammettere che tu non sei più con me, che non potrò più essere illuminato dal tuo sorriso, o distratto dalla tua risata così infantile. Trattengo a stento una lacrima: oh andiamo sono Cloud il freddo, Cloud il ghiacciolo polare, non posso piangere adesso.

Per fortuna ho lasciato gli altri della Avalanche indietro. Beh in realtà sono stati loro a lasciarmi da solo al lago, ammettiamolo sono stati discreti. Ti guardo un’ultima volta: la pelle rosata che avevi una volta adesso ha lasciato il posto ad un pallore quasi spettrale, i tuoi occhi sono chiusi ma prima brillavano splendenti di verde mentre guardavano curiosi il mondo, e i tuoi capelli così belli e ricci sono sciolti sulle spalle adesso, la treccia castana si è sciolta quando lui ti ha colpita togliendoti la vita, il nastro e la tua materia sono volati via, sono spariti e non li abbiamo più trovati. Sospiro per raccogliere il coraggio e finalmente tolgo le braccia, ti lascio scappare, ti lascio affondare nell’acqua gelida e scura. Solo dopo pochi secondi non vedo più il tuo corpo, è scomparso tra le ombre delle profondità, dove non posso raggiungerlo.

Camminando lento, per non inciampare a causa degli occhi pieni di lacrime, raggiungo la riva erbosa e mi guardo indietro. Il tuo lago (sì da ora sarà per sempre il tuo lago) è circondato dagli alberi bianchi e dalla rovina del castello del tuo popolo. La luna sempre farmelo apposta a risplendere sulla superficie, come a ricordarmi che lì giace una delle persone che hanno avuto il potere di ridarmi la vita, che lì giace un fiore stupendo che non tornerà mai più. Osando un mezzo sorriso al pensiero di averti appena paragonato ad uno dei tuoi fiori bianchi e gialli, cerco di scrutare nel profondo, per scorgerti ancora per una momento. Ma non riesco a vedere nulla, forse in realtà non sei nemmeno più lì, i tuoi antenati, i Cetra, ti hanno portata via, hanno portato in salvo l’ultima della loro stirpe, l’ultima Cetra.

Spero che questo sia vero, almeno sarai al sicuro dalle crudeltà che sicuramente il nostro mondo appena risanato ci riserverà, proprio come tutti i mondi.

 

-Un giorno ci rivedremo. E’ una promessa,… Aerith-

Senza dire altro, mi volto e me ne vado.

Sono sicuro che tu mi abbia sentito, tu eri capace di sentire tutto, anche ciò che non era detto.

 

Ricordatelo, ho promesso.

 

 

 

 

 

                                      Mi raccomando, Cloud, ti aspetto!

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Salve a tutti!! La mia seconda one-shot, messa su in un momento di purissimo delirio vacanzesco =3  Non credo che sia riuscita al meglio, ma al contrario di molti sono abbastanza negata per le storie corte. Ah piccola parentesi: perdonatemi qualche madornale errore ma non ho mai giocato a Final Fantasy VII, so tutto quello che so da Kingdom Hearts e dalla visione del finale (lacrimoni su lacrimoni T_T). Ringrazio di cuore yuna800, per avermi fatto amare a poco a poco questa coppia (ovviamente MAI abbandonerò il culto per la CloudxTifa) e Magica, per... beh per scrivere così bene come solo lei sa fare. Un grande grazie a coloro che hanno commentato "Story of a girl" (spero di aggiornare presto^_^").

Basssioni

Akarai

  
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