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Autore: AyuTsukimiya    04/10/2007    1 recensioni
(Spin Off di: If Deidara Was a Woman) Dove sei? Non sei qui...nemmeno lì...mi hai abbandonato..per sempre?Senpai...
Cosa è realmente successo in quegli attimi di vita in cui Tobi e la dolce Deidara hanno convissuto assieme, prima del doloroso addio?
Genere: Romantico, Triste, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Deidara, Tobi
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Cosa è realmente successo in quegli attimi di vita in cui Tobi e la dolce Deidara hanno convissuto assieme, prima del doloroso addio?(Spin Off di: If Deidara Was a Woman)


EVRITHING CAN CHANGE, All the world can wait…for you


Come to me…

Come back…


Un passo

Un altro passo

La tua ombra mi sta seguendo?

Mi volto e non ci sei più…


Tobi stringeva tra le mani la foto…

Quella foto che gli ricordava ormai troppi bellissimi ricordi…

“goodbye days…”

In quella camera, da solo


Un rumore

-s-senpai!-

Girava il viso a destra e a sinistra cercando inutilmente qualcosa o…qualcuno

Poi vide la finestra aperta…per il vento

Si avvicinò piano, pose le mani leggere su di essa e la richiuse


Tornò a guardare la foto

-senpai…perché…-

Quel suo sorriso splendido…quel suo sguardo, quei suoi occhi…


Perché non c’era più?

Perché era finita così?


Ogni volta che stava con lei avrebbe voluto dimostrarle il suo amore, da quando aveva scoperto che era una donna si sentiva totalmente appagato da lei, il solo stringerle con tenerezza la mano lo portava in paradiso.

Lei coi suoi modi di fare così dolci e imbarazzati, ingenui e un po’ bambineschi…era desideroso di lei quanto mai, e purtroppo anche possessivo ed egoista…perché se lei parlava di Sasori lui si arrabbiava e geloso come non mai le chiedeva di rimuoverlo dal suo cuore ma…poi si era accorto che ciò era impossibile per lei…


Le persone che hanno significato tanto per noi non le dimentichiamo mai…ed è anche per questo che io non riesco e non posso dimenticarmi di te…Deidara


-Deidara, ti ricordi?-

Si era appoggiato a quella scrivania, mentre le lacrime a poco a poco prendevano possesso del suo viso

-ricordi? Quando ancora non sapevo che tu eri una ragazza?…mi dicevi di non piangere ma…come faccio? Sei tu il motivo per cui piango…però…- si asciugò in fretta con la manica le lacrime

-ti ricordi?- sorrideva alla foto


Quella foto splendida nella quale lei sorrideva con quel suo sorriso splendido e innocente, e lui la stringeva forte a sé sorridendo a sua volta facendo Cheese alla macchina fotografica.

Come fosse stato un flash back lunghissimo iniziò a parlare da solo,in quel luogo buio…ormai avvolto dalle tenebre.

Ricordò ogni momento stupendo, come tanti stupendi meravigliosi flash back, tutti quegli attimi passati con Deidara, come tanti pezzi di un puzzle.


FLASH BACK


Quando l’aveva vista a quel fiume, quando lei era spaventata per essere stata scoperta donna proprio da lui…

Quando lui aveva capito il perché del suo comportamento

“essere donna ha troppi svantaggi, ci sono troppe restrizioni”

Quando l’aveva abbracciata a sé quella notte perché nel sonno debolmente aveva sussurrato il nome di Sasori piangendo

Quanto non lo invidiava quel Sasori?

Così freddo e distaccato ma che proprio con quella sua freddezza si era impossessato del cuore della Senpai.

Non voleva pensarci, ma dato che era ormai poco il tempo che avrebbero trascorso assieme, anche perché il suo compito era molto più difficile di ciò che avrebbe pensato, decise di prendere almeno una piccola parte di quel tempo per dedicarlo a sé stesso e… a lei.

Anche se credeva non sarebbe successo nulla o comunque niente avrebbe potuto distrarlo dal suo obbiettivo, invece…da una semplice ragazza ormai il tutto era passato in secondo piano, non aveva più in mente i suoi piani e ciò che doveva fare per l’akatsuki o per sé stesso, ora…aveva in mente solo lei, e i momenti che avrebbero passato assieme di lì fino alla fine.

Avrebbe reso quei momenti preziosi, e avrebbe fatto di tutto per poter essere considerato almeno in parte una persona importante per lei.

Colei che con delle forti bende aveva nascosto per troppo tempo il suo segreto, e che lui aveva visto lei, proprio com’era lei, senza quelle bende, avvolta solo dal mantello tutto graffiato…

L’aveva vista come solo lei poteva essere…

Stupenda.

Arrossiva, si imbarazzava, non sapeva cosa dire, era semplicemente la donna che amava.

Piangeva si arrabbiava e a volte lo picchiava, prima ancora di sapere il suo segreto.

Dopo di esso era cambiata, diventata dolce gentile con un modo di essere e di fare imbarazzato che lo faceva impazzire…l’amava anche prima, ma dopo aver scoperto tutta la sua femminilità lo sentiva…sentiva crescere il suo desiderio per lei ogni secondo di più…se prima aveva timore perché la credeva maschio, ora non aveva più timore…anzi…ogni momento voleva dimostrarle il suo amore la sua passione…

E lei…un angelico aspetto, un dolce movimento…un tenero carattere

Ogni suo sguardo, ogni sua parola

Amava tutto di lei

Della nuova lei.

aver scoperto il tuo segreto mi ha avvicinato a te…posso starti vicino ora più che mai, anche se sei una donna…anzi è proprio perché tu sei una donna che voglio ancora di più starti vicino

Senpai…


Quella volta avrebbero dovuto catturare Naruto ma alla fine lei se lo era lasciato andare perché più intenta a non farsi scoprire

Il fatto che Tobi l’avesse scoperta la metteva molto in allerta e in soggezione…

E lui dal canto suo tentava ogni volta di frapporsi tra lei e i nemici

Per difenderla

Per proteggerla

Per poter fare in modo che non si facesse mai del male


Se da un lato a lei faceva piacere, dall’altro capiva come quasi fosse diventata un peso.

-Senpai tutto bene?- chiese Tobi avvicinandosi piano alla ragazza e prendendola per le spalle guardandola negli occhi

Lei sentendosi un po’ in imbarazzo sussurrò appena.

–n-no è che…vorrei capire il perché di alcuni tuoi comportamenti, da quando sai…hai cambiato il tuo modo di comportarti con me…-ammise quasi in un piccolo broncio e con alcune lacrime che scendevano, dopotutto era colpa sua se Naruto era riuscito a sfuggire a loro.

Tobi le asciugò le lacrime

-sei così ingenua che mi viene voglia di non lasciarti mai... ho troppa paura che qualcuno possa farti del male-

sorrise e l’abbracciò di rimando avendola vista in quello stato gli faceva una tale tenerezza.

-ma...non è vero che sono ingenua è solo perché tu sai che sono una donna mi sento…così inesperta a tutto ciò…ma non sono debole- ammise un po’ arrabbiata

tentando come suo solito di divincolarsi col viso tutto arrossato e imbarazzato.

Non le era mai successo di far provare a qualcuno dei sentimenti così forti per lei!

all’inizio non si era resa minimamente conto che Tobi nutrisse per lei un così totale affetto, ogni cosa dicesse o facesse…lei…, lui la riteneva speciale.

E questo per lei…era tutto così nuovo, e si sentiva in continuazione inesperta su tutto, e ciò la rendeva sempre più insicura. Non era mai stata trattata con così tanto riguardo e con così tante attenzioni.

E il comportamento così nuovo di Tobi nei suoi confronti la lasciava sempre piena di dubbi e di imbarazzo…come “partner” con cui doveva combattere ma soprattutto: come ragazza, e come donna.

A queste parole Tobi la strinse più forte a sé

-non si sa mai... probabilmente tu non te ne rendi conto, ma sei pur sempre una donna-

Le baciò dolcemente la fronte

-è solo perché tu sai quello che sono…alla fine posso combattere comunque!-

Le bloccò le braccia

-non c’entra niente! Se credono che tu sia un maschio di picchieranno di certo ancora più senza pietà perchè sei del sesso forte e non del sesso debole; E smettila di divincolarti, ti fai solo male; dai, lasciati andare…-

Le diede un leggero bacio sulle labbra.

Lei però tentò di staccarlo da sé

-perché… mi fai questo?-

Aveva uno sguardo spaventato da tutto ciò, poi ammise abbassando il volto

-se mi picchieranno almeno potrò diventare sempre più forte-

-ma il tuo bel corpo si riempirà di lividi! io non voglio che nessuno violi il tuo corpo oltre a me!-

e mentre la fissava di accorse di ciò che aveva detto e arrossì di colpo

Lei si sentì sempre più impacciata e imbarazzata

-vi...v-violare? Ma cosa...si può sapere...a volte mi fa paura quello che dici...-

non riuscendo a sostenere il suo sguardo abbassò gli occhi.

-scusami, ti prego. Sono io che sono solamente uno sciocco che non riesce ad esprimere chiaramente i miei sentimenti...- si scusò e riprese il suo solito sguardo dolce

-sai, in realtà ciò che provo per te va ben oltre ad un "ti voglio bene”...- le disse guardandola dolcemente

-a-anch’io, sai che anche se litighiamo o altro ti voglio bene...-

ma non riuscì a continuare, primo perché alla fine non avevano più litigato da quando era successo il fatto(Tobi aveva scoperto che era una donna), e poi perché era così strano, quella sua nuova personalità che da poco aveva preso il sopravvento era così insolita per lei che la lasciava sempre spiazzata e anche se ora era tornato il solito Tobi non riusciva bene a sapere cosa dire.

-ma non quel "ti voglio bene"! io... io... cioè...-

le prende la mano e ne bacia il dorso

-sei solo tu che riesci a bloccarmi con quel tuo sguardo innocente e imbarazzato-

la fissò in modo serio ma allo stesso tempo provocante

-tu mi hai rapito il cuore... ora esso appartiene solamente a te-

Non sapeva cosa dire, ecco era uno di quei momenti nei quali si sentiva incapace di sapere cosa dire o fare.

-T-Tobi... io...-

mise una mano sulle labbra delicatamente

-io non lo sò... ti prego non dirmi cose che non conosco, ho paura non so nemmeno cosa poter dire però...già Sasori se né andato e io... non vorrei perdere anche te...-

-e tu non mi perderai! Se è per te io farei tutto... tutto ciò di cui non si potrebbe nemmeno immaginare...-

le tolse le dita dalle labbra

-Le tue labbra…-

le sfiorò delicatamente con un dito

-quante volte le ho violate senza trovare una vera risposta?-

Lei sospirò

-io non sò cosa voglio io non so nemmeno…io...-

-non sai cosa vuoi?-

le prese la mano baciandone prima il palmo e poi il polso

-guardami negli occhi... prova a pensarci, se a te tutto ciò desse fastidio, ribrezzo ti allontaneresti volontariamente da me... invece, perchè sei ancora qui?-

queste parole la spaventarono, fece un passo indietro

-i-io...non potrei mai provare ribrezzo o fastidio...tutt’altro!-

Ma dopo aver detto anzi si tappo la bocca con le mani arrossendo e tenendo socchiuse le labbra quasi a dire qualcosa, essendosi accorta di ciò che aveva ammesso.

-i-io…-

-tu... tu cosa? sei attratta da me?-

Lei lo guardò con le gote lievemente arrossate

-se non ti dispiace c’è pur un motivo no?... ti prego, lascia da parte Sasori e pensa a me, a ciò che provi per me-

Disse Tobi guardandola negli occhi continuandole a tenere la mano che si era ben guardato dal tenerla stretta mentre lei indietreggiava, ed era vicinissima a un tronco d’albero.

-forse è vero, dovrei dimenticare Sasori ma...come posso dimenticare colui che è stato il primo ad accettarmi così com'ero?-

I suoi occhi si stavano nuovamente riempiendo di lacrime

-mai nemmeno i miei genitori mi hanno accettato, anzi accettata e... io...sembra che ogni volta la gente per un motivo o l'altro si allontani da me! ho paura che succeda di nuovo Tobi io...non voglio che accada di nuovo e ...-

Non voleva piangere al pensiero dei suoi ricordi d’infanzia così crudeli.

-senpai...-

si avvicinò a lei riducendo la distanza al minimo.

Ormai era contro a quel tronco d’albero.

Le labbra si sfioravano dolci e delicate.

-il passato è passato… ora devi vivere il presente; non saprai mai come sarà il futuro... non saprai mai cosa succederà perciò ora non pensarci. Pensa solo ad ora, ad adesso, a noi due…-

La guardò negli occhi, le prese anche l’altra mano e la bloccò contro l’albero

-io ti amo senpai, dal primo giorno che l’ho vista... e non posso fare a meno di lei....-

Non sapeva più cosa succedeva lì attorno, guidato dal suo io e dal suo cuore sapeva solo che voleva lei e nient’altro.

Tutte emozioni in una sola volta, lei si lasciò guidare da lui, aveva paura ma non ci badò, si sentiva incline a lui e non voleva nemmeno reagire a tutte quelle parole “lanciate” in una sola volta…parole e gesti che la facevano sentire più viva come donna di quanto non lo fosse mai stata in tutta la sua vita, forse solo con Sasori aveva potuto sfiorare quei momenti senza mai però raggiungerli appieno…

-c-credo finalmente di capire- disse lei mentre Tobi le baciava il collo e le guance

e preso il coraggio che finalmente aveva trovato prese il viso di Tobi tra le sue mani.

-credo tu abbia ragione...io devo ricominciare; il passato è passato però.....non posso dimenticare ciò che ho provato per lui...-

-si- sorrise lui -ti amo da impazzire senpai-

-tu...provi per me questo, da quando mi hai visto?-

Chiese lei

-si.. sin dal primo momento in cui ti ho vista...sai, pensavo gia allora che tu fossi una ragazza, ma ne ho avuta la piena conferma quel giorno... quando ti ho vista a quel fiume, ricordi?-

-si…-arrossì lei

le tolse la giacca degli akatsuki

-Saranno un po’ scomode le bende-

sorrise maliziosamente Tobi

Lei arrossì violentemente.

-i-io...non le tolgo mai...-

disse mentre lui la stringeva a sè… sempre più.

si imbarazzò molto e voleva dire qualcosa, aprì bocca ma incontrò di nuovo gli occhi di Tobi guardarla di rimando, e imbarazzandosi di più sorrise senza riuscire a dire nulla.

Si sentiva felice ma non ne sapeva il motivo…forse perché…per la prima volta qualcuno finalmente la vedeva sotto la sua vera luce, senza maschere, senza nascondersi, la vedeva come era realmente…come una donna.

-ho…un po’ paura…-

ammise lei consapevole ma nello stesso tempo inconsapevole di ciò che di lì a poco sarebbe successo tra di loro.

Lo guardò.

-che mi sta succedendo?...-

lei non aveva più la forza di reagire o la forza di fermarlo, eppure non le dispiaceva, tutt’altro. Era tutto qualcosa di nuovo per lei, qualcosa che la spaventava nell’essere così inesperta.

-forse perchè...ho sempre fatto finta di essere un uomo e mi sembrava strano che potessi mai fare qualcosa del genere... però... sono una donna...no?...-

-anche se fossi stato un maschio l’avresti fatto comunque... magari sempre con me... perchè mi sarei innamorato ugualmente di te, sei la persona scelta per me dal destino e non potrei essere più felice di questa scelta-

le sollevò del tutto la maglia facendo vedere bene le bende che coprivano la verità di Deidara.

Lei si sentiva così strana...le mancava il respiro, si coprì leggermente con le mani dove c'erano le bende in modo molto aggraziato e imbarazzato.

-io…non sò cos'è l'amore non mi ha mai amata nessuno, nè tanto meno mi abbia mai desiderata nessuno... cos'è che ami così tanto di me? io non mi sento affatto di essere meritata da nessuno-

lui le sorrise nuovamente, sfiorandole una guancia.

-amore? non sai cosa è? L’amore penso sia un sentimento intenso, totalizzante e tendenzialmente esclusivo rivolto verso una persona. Mi sento attratto da te, mi da fastidio quando qualcun altro ti tocca o anche solo ti sfiori... voglio solo la tua felicità... se tutto ciò ti può rendere triste allora la smetto qui... non voglio vedere mai e poi mai il tuo visto piangere a causa mia perchè sentirei all’interno di me una tristezza infinita. Se avessimo pochi soldi io li darei tutti a te, se avessimo poco cibo io lo darei tutto a te... io morirei persino per te. E ti amo per tutto ciò che sei, i tuoi difetti compresi…ti amo per quello che ti sei dimostrata, ti amo per ciò che mi fai provare ogni volta quando ti sto vicino, nel bene o nel male-

quelle parole Tobi le pensava da non ricordava nemmeno più quanto, ma sapeva benissimo di amare quella donna come non aveva mai amato nessun altro prima, quella ragazza piena di segreti e misteri, così sola ma così bella.

Deidara abbassò il capo imbarazzata.

-scusami per questa domanda così sciocca, vedi…io purtroppo vivendo sola come ragazzo e non avendo bisogno di molto non ci avevo mai minimamente pensato; poi…tutto cambiò con Sasori, quando divenni sua partner, lui mi accettò così com’ero, era stata una di quelle poche persone ad apprezzarmi presumo; io ero sempre in pena e in pensiero per lui e gli dedicavo tutta me stessa…forse perché era la prima persona sulla quale potevo davvero contare. Tu…-

lo guardò e sorrise

-accetti tutto di me, mi hai presa in giro a volte ma…a modo tuo penso che sia stato per rendermi felice;-

Stavolta fu lei a sfiorargli una guancia tenendo con l’altra mano le bende sul suo petto, quelle bende che nascondevano il seno della donna.

-pensare a te mi rende sia triste sia felice, mi da malinconia ma…anche tanta serenità…perché questo non è quello che provo per Sasori? Forse perché…l’amore fa anche soffrire?-

Prese la mano di Tobi.

-se è così allora…questo che provo è…-

-l’amore fa anche soffrire, anzi il più delle volte fa solo soffrire... è una cosa che bisogna purtroppo accettare come ho fatto io...-

le strinse anche lui la mano portandosela al petto

-senti come il mio cuore batte dalla felicità?-

sorrise Tobi con le lacrime agli occhi

-si...-

sorrise lei dolcemente mentre a poco a poco anche i suoi occhi vennero velati da quelle lacrime che scesero piano piano sulle sue guance fino a cadere a terra.

E si gettò sul suo petto abbracciandolo.

-sento il tuo cuore-

Lui la strinse forte

-e io posso sentire il tuo... ora i nostri cuori formano un unico battito-

anche lei lo strinse più forte e pianse

-t-ti prego...non mi lasciare almeno tu…ti chiedo solo questo: vivi almeno un giorno più di me- lo strinse a se e pianse

-te lo prometto- la strinse sempre più a sé

potevano sentire i respiri dell’altro, i loro corpi erano ormai quasi un tutt’uno.

Lui la allontanò giusto quei pochi centimetri per poterle baciare a poco a poco dalla guancia al collo…restando sempre più senza vestiti, mentre lui l’aiutava a togliersi le bende e si distendevano a terra mentre si baciavano.

Il volto di Deidara era avvolto da un misto di soddisfazione e gemiti di dolore che le provocavano però un piacere immenso, e le sue gote erano tinte di un rosa acceso, mentre la sua lingua veniva appagata dalla lingua di Tobi. Giocherellavano e si assaporavano sempre più, e più si assaporavano e più il respiro mancava ad entrambi.

Mentre la baciava poteva sentirla, il suo sapore…il suo dolce sapore…più la baciava e più sentiva il suo corpo desideroso di lei.

E lei delicata come solo lei poteva essere si teneva a lui, desiderosa di lui e anche se col volto arrossato e imbarazzato si sentiva trascinata in quel turbinio di emozioni senza freno, sentiva il suo corpo vibrare come non mai, eccitazione e appagamento…

E mentre lui la violava, penetrando nel suo corpo, la accarezzava: dai capelli scendeva lentamente fino al basso e sentiva ogni volta i suoi gemiti, che lo rendevano soddisfatto e sempre più innamorato e invogliato a continuare ad amarla passionalmente come stava facendo.

Lei sospirava e si sentiva felice.

Lui sorrideva e sentiva la sua felicità.




Ed eccola qui!^^ Finalmente sono riuscita a fare lo Spin Off dell'altra ff dove c'erano Tobi e Deidara(If Deidara was a Woman). Adoro un sacco questa coppia, mi sarebbe piaciuto che Deidara fosse stata ragazza...ma anche se non lo è stato rimane un personaggio davvero stupendo^^(E dato che nel manga non è accaduto ho potuto farlo accadere nelle ff^^) Diciamo come sempre che non ho reso Deidara donna per fare torti a qualcuno o andando contro lo yaoi o altro >< ve lo ricordo sempre^^. La storia si evolverà di più, vi avviso che a volte sarà ai limiti della dolcezza tra questi due bei figlioli** Specialmente perchè Tobi un pò maliziosetto lo diventerà(e poi la situazione è troppo adatta per non renderlo così xD) Spero vi sia piaciuta e alla prossima >*

(ispiraizone l'ho presa da questa immagine^^ http://fc03.deviantart.com/fs20/f/2007/229/1/b/Spoilers__Not_Anywhere_by_Mikutashi.jpg che ritengo sia dolcissima ç_ç)

  
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