- Bam, bam, bam! Fuoco, fuoco!!!- Il bambino muoveva i soldatini sul tavolo su cui stava giocando. Erano soldatini molto belli, in tema futuristico: indossavano delle corazze blu ed imbracciavano dei fucili mitragliatori del futuro, con mirini e ottiche. Erano grandi circa tre centimetri ed erano bellissimi, ne aveva una cinquantina, che gli erano stati regalati dal suo papà, il presidente degli Stati uniti. -Avanti!- Li faceva avanzare sul tavolo, mettendoli al riparo dietro alle difese improvvisate: un portapenne ed un posacenere -Bam, bam! Fuoco!!! Rata-ta-ta-ta-ta!- Gli scheramenti si freontegiavvano e la battaglia infuriava senza pietà. Improvvisamente entṛ nella stanza il padre. Lo guarḍ e il bambino gli sorrise -Papà!- Il padre lo saluto con un cenno, poi li rivolse un sorriso e gli si avviciṇ -Che cosa fai?- Il bambino senza alzare gli occhi dai suoi giocattoli rispose -Combatto con i soldatini: la squandra Alfa ha il compito di conquistare le posizioni nemiche oltre il posacenenre, per poter salvare il pianeta di Kat-numh- Il padre allora sorrise nuovamente e si tolse la giacca, poi si allenṭ il nodo della cravatta che portava al collo e disse la figlio -Comadante...- Poi prese un soldatino e inzị a muoverlo verso quelli nemici -All'attacco!- Il bambino rise e urḷ -Carica!!! Boom! Rata-ta-ta-ta-ta- Il padre continụ l'assalto e fece avanzare la retroguardia verso le posizioni avversarie -Forza uomini, attaccate! Boom!- Il bambino era contentissimo, non succedeva quasi mai che il padre giocasse con lui a causa dei suoi continui impegni, e adesso lo aveva tutto per lui! -Avanti! Bam, bam!- I soldatini avanzavano e proseguivano sparando contro la linea avversaria, fino a che uno dei soldatini che teneva in mano il figlio uccise l'ultimo dei nemici. Il padre allora esulṭ -Abbiamo vinto!- Il figlio lo guarḍ e, vedendolo sorridere, urḷ -Ś́́́́́́́!!!- Poi i due "comandanti" si abbracciarono. Continuarno a giocare ancora tutto il pomeriggio e poi, verso sera dalla porta in cui era entrato il presidente usć un suo segretario che disse -Signor presidente, dovrebbe...- Lui rispose -Ś, ś arrivo subito - Poi rivolgendosi al figlio disse -Ehi campione, ora vado ma stasera, hai voglia di giocare ancora un po'?- Il bimbo lo osserṿ con occhi affascinati e per l'ennesima volta si meraviglị di suo padre, poi urḷ -Ś́́́́́!!!- E si abbracciarono ancora.