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Autore: Glael    04/10/2007    3 recensioni
In una New York frenetica e semi deserta vive una ragazza anomala e apparentemente isolata. Nel profondo il suo carattere è diverso e solo un ragazzo altrettanto strano e incompreso potrà coglierlo. Ma il destino ha in serbo altri progetti per loro. Una storia alternativa che descrive..un amore diverso. Leggete, leggete, leggete
Genere: Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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A new Year

A different love

Preparativi

Erano trascorsi lentamente i giorni, che dopo poco erano diventati mesi lunghi e inesorabili. Da quella incredibile confessione, Elìse non aveva più rivisto Dust. Sentire le fatidiche paroline l'aveva mandata in crisi ed ora non aveva nè la voglia nè il tempo per affrontare l'argomento.

Aveva accuratamente cercato di non frequentare luoghi dove avrebbe potuto rivedere Dust ma sfortunatamente Maya era diventata la fidanzata di Jake che, entrando nel loro apparteamento raccontava di quanto il suo amico stesse male. Si era gettato nell'alcooll per un po' ma quando aveva capito che non avrebbe cambiato o risolto le cose, si era definitivamente richiuso in se stesso. Non parlava con nessuno ma la cosa che più lo mandava in crisi era il silenzio persistente di Elìse. Avrebbe preferito un "Non ti amo" anzichè una rigorosa indifferenza.

Ma Elìse non se ne curava. O meglio...dava questa impressione. La sua vita era diventata frenetica ora che la Indipendent Studios aveva acconsentito a produrre il suo documentario sulla Vita Punk. Ogni scena, ogni fotogramma ricordava Dust. Elìse aveva ripreso ogni momento attraverso una telecamera applicata sulla maglia. Anche il "Ti amo Elìse" era sul nastro e quando l'aveva mostrato a Mr. Ryde, il suo produttore, aveva ricacciato indietro le lacrime a fatica.

Avrebbe voluto sentire la sua voce.

Ma come? Cosa dirgli? Non sapeva esattamente ciò che provava. Sapeva solamente che lui le mancava quanto l'aria. Le mancava moltissimo e avrebbe voluto averlo, ma sapeva che con tutto ciò che era successo, le cose sarebbero cambiate in meglio...o in peggio...

"Maya devo uscire!!!! Prepara la cena!!!"

Stava per varcare la soglia quando la sua coinquilina l'aveva fermata.

"Dust ha trovato casa. Questo è l'indirizzo e il numero di telefono. Ti prego di pensarci perchè so che ci stai male anche se sei troppo orgogliosa per ammetterlo..."

Elìse prese il bigliettino, lo lesse e poi uscì senza dire una parola.

Stava andando da Ryde a definire gli ultimi aspetti del suo lancio. Il produttore aveva detto che avrebbero presentato il documentario alla festa di inizio anno...2007...che numero stupido...

Giunse al palazzo che ospitava gli Studios ed andò incontro a Ryde che sbraitava contro alcuni dipendenti.

"Finalmente sei qui!!! Ti stavo aspettando...siete sempre così in ritardo voi donne! Allora...il lancio è naturalmente per stasera quindi mi raccomando. Il party è esclusivo perciò vedi di arrivare in orario e...ma cosa indosserai??"

"Francamente non saprei..." - replicò Elìse imbarazzata

"Non hai una coinquilina modella?"

"Si...chiederò a lei..."

"Bene allora cara non mi fare perdere tempo. Alle otto allo Stuart Palace! Puntuale! E vestita a modo!" - urlò Ryde

***

Stava camminando nelle strade affollate di New York e guardava le vetrine con scarso interesse. Il suo sogno si era realizzato...ma a che costo...Aveva perso Dust, che l'amava e glielo aveva detto...Basta con questi discorsi! Ora poteva essere famosa...avere mille e mille Dust senza troppi problemi e bugie...

Prese il foglietto dalla tasca dei jeans e lo lesse. Non conosceva la via ma...ora aveva altro da pensare...

Giunse a casa attraverso una scorciatoia ed entrò di soppiatto. Gemiti e urla riempivano l'appartamento...Jake e Maya...Ah quanto odiava queste situazioni!

Andò in cucina e si accese una sigaretta poi si diresse verso la sua stanza. Sfogliò lentamente una rivista e poi attese che la "chiccherata" tra Maya e Jake terminasse.

Non sapeva cosa indossare! Era un disastro...i capelli...bhe non erano un problema..erano dred e sarebbero rimsti tali...

"Ma sei qui??????" - urlò Maya sorpresa

"Ehm...si...è anche casa mia"

"E...non potevi chiamarmi??? Che imbarazzo!!!! Insomma...dimmi qualcosa cazzo!" - urlò rossa in volto Maya

"Ecco...mi servirebbe...per stasera...un...vestito... "

Lo aveva sussurrato, come vergognandosi ma la coinquilina, nonchè amica, aveva capito benissimo!

"Cavoli!!!! Evviva!!!! Sei normale!!!!! Vuoi che IO e ripeto IO ti aiuti per un vestito!!! WOOOOOOW!!"

Era in preda all'agitazione più assurda. Maya aveva preso Elìse e l'aveva letteralmente trascinata nella sua stanza. Lo spettacolo era quasi raccapricciante: Jake si stava rivestendo e per un attimo un imbarazzo a livelli storici aveva avuto sopravvento sulla frenesia.

Elìse provò circa 25.000 modelli prima di scegliere un vestito lungo color terra di siena che, a sentire Maya, conferiva un aspetto elegante ma non borioso o classico alla sua figura!

***

Erano quasi le 7 e l'agitazione per quel momento si fece sempre più forte. Si decise ad uscire da sola, il vestito sotto braccio. Voleva fare due passi per le strade di New York. Nei jeans aveva ancora quel dannato foglietto con quel maledetto indirizzo. Che fare? Seguì l'istinto, lo tirò fuori e lo lesse. Era vicino a quella via. Forse...poteva passarci. Dirgli quello che era accaduto in quei mesi e magari invitarlo alla cerimonia... Si incamminò..Doveva davvero fare presto altrimenti sarebbe arrivata in ritardo e non poteva permetterselo.

Giunse nell'atrio del portone. Non riuscì ad andare altre e tornò indietro. Cosa avrebbe potuto dire? Sarebbe statao imbarazzante e a lei serviva tranquillità, non ulteriore agitazione. Prese la viuzza imbucata all'andata e andò a sbattere contro un uomo. Alzò lo sguardo per chiedere scusa e si trovò davanti due splendidi, magnetici occhi color ghiaccio.

Era lui.

Cambiato, segnato ma era lui.

"C-c-c-iao..come mai da queste parti?" - chiese lui timidamente

"Ero passata di qui...per...per...per salutarti...ecco...sono mesi che non ci vediamo e volevo raccontari un po' di come andavano le cose...sai stasera..."

"Hai quella presentazione giusto?"

"Si ma.."

"Come lo so? E' vero, non ci vediamo da mesi ma io so comunque tutto..Jake..."

"E' il tuo migliore..."

"Amico..esatto" - la incalzò lui

"Non possiamo mangiarci la frase a vicenda!!"

Risero.

Poi Elìse guardò l'orologio e chiese scusa ma doveva proprio andare.

Salutò..e corse in fretta giù per il viottolo...senza voltarsi indietro.

Bene signorine...questo capitolo funge da collegamento..mi scuso per l'attesa ma l'ispirazione se ne è andata per un po'! La vera svolta arriverà...nel prossimo capitolo! Baci a tutte!

Glael

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