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Autore: ofarrowsandbows    17/03/2013    1 recensioni
Sebastian è un ragazzo di diciassette anni che si sente diverso dai suoi compagni. Quinn è una ragazza popolare, eppure a un certo punto perde tutto quello per cui aveva faticosamente lavorato e l’unica cosa che le resta è la musica. Cosa potrebbe succedere se grazie ad una giornata di pioggia forte, una Mini Cooper bianca e un autobus i due si incontrassero?
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Quinn Fabray, Sebastian Smythe
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Capitolo 4: Hopelessly Devoted To Quinn.






Attraversai lo stretto corridoio bianco fino ad arrivare ad una stanza. Ogni particolare di quello studio era stato studiato nel minimo dettaglio.

Era tutto minuziosamente ordinato. E questo mi dava un gran fastidio. Probabilmente perché dentro di me questo tipo di ordine non c’era, e non ci sarebbe mai stato.

-Allora Sebastian… - disse l’uomo inforcando gli occhiali da lettura per rileggere la mia scheda medica – tuo padre ha detto che parli nel sonno. Raccontami di Quinn.

Rimasi spiazzato. Da quando parlavo nel sonno? Ma soprattutto perché quei bastardi di mia sorella e mio fratello minori non me l’avevano detto?

-Quinn è una mia vecchia conoscenza… è da un po’ che la vedo, quindi non ho niente da dire a riguardo. – dissi con freddezza. Più distaccato sembravo meglio era per me.
Squillò il cellulare, che come un cretino avevo abbandonato sulla scrivania prima di sedermi sulla poltrona. Lo strizzacervelli, che doveva essere una persona molto curiosa, prese in mano il cellulare e in quel momento sbiancai. Sarei quasi potuto svanire nel nulla.

-Lucy Q. Fabray… interessante, chi è questa bella ragazza? La tua fidanzata?

-No. Cioè lo era… io e Quinn stavamo bene insieme. Era un amore sincero, il nostro. Però ecco, quando mio padre mi ha fatto cambiare scuola abbiamo tagliato i ponti.

-Perché? Ti ha tradito?

-Pff. Io ero l’unico uomo degno del suo amore in quella schifezza di scuola. Sono io che l’ho tradita.

-Non capisco Sebastian, se l’amavi così tanto come mai l’hai tradita?

Sospirai. Non era facile per me parlarne.

-Il primo giorno feci amicizia con Thad Harwood. Mi fece conoscere i Warblers. Oh, i Warblers sono una specie di Glee club.. però ecco, alla Dalton sono come delle… rockstar, non so se mi spiego..

-Si, Sebastian, ma ora torniamo a Quinn. Come l’hai tradita?

-Mhm.. si giusto, Quinn… allora stavo dicendo, Thad Harwood. Eravamo anche compagni di stanza. Dopo un paio di mesi diventammo migliori amici…. Però ecco prima di tutta questa roba ero andato a casa di Shelby Corcoran, la donna che aveva adottato la figlia di Quinn, perché boh. Avevamo deciso che un giorno saremmo andati insieme a farle da babysitter. Ma non fu così. Shelby Corcoran insegnava al McKinley, quindi nel momento in cui iniziò a chiamare i suoi studenti più fidati per chiedere loro se potevano fare da babysitter finii nel mezzo anche io.

Accettai subito. Volevo conoscere Beth e dopo la rottura Quinn non me lo avrebbe mai permesso. Ricordo che quella sera ci divertimmo un mondo. Però avrei preferito che ci fosse stata anche sua madre al mio fianco…

-La tua professoressa?

-NO! INTENDEVO QUINN!

-Va bene, va bene, continua Sebastian…

-…Ok… ma lei non mi interrompa però!

-Per carità…

-Ok. Allora. Le regalai un peluche. Era un cagnolino marrone con gli occhi azzurri  e le zampe e il muso gialle. Era troppo puccioso quel peluche! Comunque dopo aver giocato a nascondino e aver fatto tutte quelle cose che di solito fanno ridere i bambini piccoli le lessi uno dei libri, o mattoni, che mi aveva lasciato la Corcoran, ma alla fine misi tutto da un lato e le raccontai una delle favole che raccontavo a mia sorella quando era piccola.
Ricordo che all’improvviso suonò il campanello. Andai a vedere e… indovini chi era? – dissi con sarcasmo.

-Quinn?

-Bingo. Giocò un po’ con Beth e poi la mise a letto per il pisolino. Quando tornò in sala si sdraiò sul divano come se fosse di casa. Incrociai le braccia al petto e sorrisi. Avevo una voglia matta di stendermi accanto a lei sul divano, abbracciarla e dormire. Niente scopate da pornofilm, nemmeno sesso. Solo dormire insieme, nel senso più innocente del termine. Ma mi mancava il coraggio, da quello che sapevo lei aveva trovato un nuovo ragazzo, io ero una frana e lei una fata, io ero inguaribilmente noioso e lei infinitamente affascinante. Così me ne andai nell’altra stanza e crollai sul letto, pensando che se gli esseri umani fossero precipitazioni atmosferiche, io sarei stato una pioggerella, lei un ciclone.

Il dottore mi guardò scioccato a causa del “pensiero poetico” che era uscito alla fine di tutto il discorso.

-Alla fine poi che hai fatto?

-Me ne sono andato, tanto Beth stava con sua madre, quella vera, e non avrebbe corso alcun rischio.

-Tu e Quinn non avete parlato quella sera?

-No.

-Beh… parlami di Thad allora.

Lo guardai con non curanza e sospirai.

-Che vuole sapere?

-Sicuramente ha a che fare con il tuo tradimento, quindi raccontami cosa ti ha portato a tradire Quinn con lui.

-Beh… tornai alla Dalton e, il tempo di entrare nella mia stanza, scoppiai a piangere.
 
 


*flashback*
 

Sebastian scivolò a sedere lungo la porta della stanza, alzò lo sguardo verso Thad quando sentì la sua mano sulla spalla.

-Sebastian, che succede?

-Quinn.

Una parola, tanti problemi, tante emozioni che uscivano fuori come un fuoco pirotecnico.

-L’hai rivista?

Sebastian annuii per poi poggiare il volto sulle ginocchia.

-È venuta a casa della Corcoran… si è comportata come se non ci fossi nemmeno stato in quella cazzo di casa!

-E a te dispiace, Sebastian?

Thad si mise a sedere di fronte a Sebastian e sorrise mordendosi il labbro.

-Non lo so, credevo di averci messo una pietra sopra, ma a quanto pare… no.

L’ispanico lo prese per mano e lo condusse verso il suo letto.

-Bas, lo sai che per te ci sono sempre… - disse iniziando a lasciargli una scia di baci lungo il collo - …Io posso aiutarti a dimenticare…

Sebastian sospirò pesantemente per poi lasciarsi andare, ancora una volta, alle premure di Thaddeus Harwood.
 
*fine flashback*
 


-Mi stai dicendo che questo Thad ti “faceva stare meglio” portandoti a letto?

Annuii.

-Mi faceva sentire meglio, ok? Dimenticavo tutto per un po’…

-Provi qualcosa per lui?

-Non so se ci crederà dottore… ma sono ancora convinto di essere irrimediabilmente destinato a Quinn.
   
 
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