Sono Chanel, 17 anni e vengo da Londra. Non mi sono mai definita uno 'splendore' e credo che l'aspetto fisico non conti. Comunque sia sono mora e i miei occhi sono di un intenso blu notte messi in risalto da lunghissime ciglia. Il mio fisico è il tipico fisico di una teenager, né eccessivamente magra né eccessivamente grassa.Ho un ragazzo di nome Zack, ho una cotta per lui sin da piccola eppure credo di non aver mai provato il vero amore. La sveglia suonò. I raggi del sole filtravano dalla finestra della mia cameretta abbagliandomi con la loro lucentezza dei primi giorni d'estate. Scesi dal letto pensando a quale noiosa giornata mi aspettasse una volta preparata. Infilai le pantofole e andai in bagno per lavarmi la faccia. Ancora assonnata aprii l'armadio e presi un abito semplice abito bianco con dei fiori rosa, perfetto per una giornata soleggiata come quella. Indossai un paio di ballerine e mi sistemai i capelli con una molletta. Terminato il rito mattutino scesi in cucina a fare colazione. Come al solito mamma aveva lasciato al ciotola di latte con i biscotti e un bigliettino dove mi diceva che era uscita per qualche servizio. Mah. Bevvi il latte tutto d'un sorso e lasciai i biscotti intatti sul tavolo. Afferrai la borsetta dal divano e uscii fuori per fare due passi. Ascoltavo il melodioso canto degli uccellini finché il mio telefono non squillò. Era Desirèe, la mia migliore amica sin dai tempi delle elementari. Risposi. "Desy dimmi tutto!" "Chanel sono al parco, raggiungimi subito. Ora." "Si ma... Mi devo preoccupare? il tuo tono non mi piace per niente" "Raggiungimi e basta, è importante" Affrettai il passo e mi diressi verso il parco, non molto lontano da dove mi trovavo già. Entrai e vidi Desy su una panchina che fissava due ragazzi che si baciavano. All'inizio non capii chi fossero benché i lineamenti del ragazzo mi erano familiari. Mi basto solo un passo in avanti per capire a chi appartenessero: Zack. Desy mi si avvicinò cercando di confortarmi, eppure io non ero triste, sapevo che tra noi c'era qualcosa che non andava negli ultimi tempi, ma la rabbia era presente lo stesso. Avrebbe potuto dirmi che era finita invece di prendermi in giro. Così gli andai incontro e notandomi si scostò dalle labbra di quella ragazza. "Zac, scusa il disturbo, posso parlarti?" Il suo volto aveva un espressione che non riuscii a decifrare mentre l'espressione dipinta sul volto della ragazza mi fece capire che non aveva gradito la mia interruzione "Sì, Emh... Okkey" Balbettò Zack. Una volta soli dietro una quercia che ci forniva ombra lui iniziò a parlare "Amore scusa posso spiegarti tu..." ma non riuscì a finire la frase che io lo interruppi "Tu puoi spiegare perché baciavi quella ragazza e le eri avvinghiato come un koala mentre dici di amarmi? Ah bhè... Voglio proprio sentire la tua scusa sta volta". Lui fece scena muta. "Bene. Senti è vero, noi ci siamo allontanati ma avresti potuto dirmelo che non ti andava di stare con me. Avrei capito e magari lo avrei saputo in un modo migliore non credi?" "Sì hai ragione... Spero che potremmo rimanere almeno amici" Riuscì appena a dire. Poi gli voltai le spalle e me ne andai con Desy che sembrava più scandalizzata di me.