Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Styles69    17/03/2013    7 recensioni
*Dal capitolo 20*
-Non lo so, Harry. Non ne sono sicura. Chi mi dice che posso fidarmi di te?! Chi mi dice che non prenderai il mio cuore e non lo getterai nella pattumiera come hanno fatto i miei ex?! Chi mi dice che non mi userai?! Non voglio mentirti Harry. Tu mi piaci. Mi piaci da impazzire. Sei dolce, premuroso, un po’ cretino, bhe forse un po’ di più, riesci a farmi ridere anche quando non ho voglia di sorridere. Ma quelle domande, quelle domande mi tormentano e non mi lasciano in pace.-
Il sorriso di Harry si spense al suono di quelle parole e i suoi occhi, non ci sono parole per descriverli.
Mi sentivo una stupida. Io volevo Harry, lo volevo davvero, ma se mi stesse mentendo?!
Vaffanculo ai dubbi e alle insicurezze. O la va o la spacca.
-Harry.- lo richiamai, notando che ormai era impegnato ad osservare le sue converse bianche, evidentemente molto più interessanti del solito per lui.
Nel momento esatto in cui alzò la testa, mi fiondai sulle sue morbide labbra, autoconvincendomi di aver fatto la scelta giusta. Posò le sue braccia attorno alla mia vita attirandomi di più a se. Non esisteva
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
-Mary!- la chiamava il padre, mentre saliva le scale per andare in camera della figlia -Dove hai nascosto la mia valigetta, sai benissimo che non posso partire senza.-
La figlia stesa sul letto, alza la testa dal computer rivolgendo un enorme sorriso facendo la finta tonta. -Valigetta?! Quale valigetta?!- disse con una smorfia. Il padre la guardò con uno sguardo di rimprovero. -Sai bene di che Valigetta parlo e sappiamo entrambi che stai facendo tutto questo perché non vuoi stare da sola con Louis e i suoi amici.- La ragazza lo ignorò e continuò a fissare il computer.
-Mary- la richiamò il padre. La figlia alzò nuovamente la testa pronta ad ascoltare ciò che il padre aveva da dirle, ma lui stranamente rimase zitto. Ad un tratto le venne un’idea geniale, quasi si stupì di non averci pensato prima. -PAPA’- gridò con gioia. –Ho avuto un’idea. Io ti dico dov’è la valigetta se tu mi dai il consenso di invitare qui Alessia e Katia, così almeno non dovrò sopportare l’inferno da sola.- Franco, così si chiamava, le disse. -E va bene, hai il mio consenso e adesso dimmi dove hai messo la valigetta, signorina.-
-Apri l’armadio, vedi quella scatola bianca con le foglie verdi?! Aprila e dopo aver tolto tutte le maglie forse la troverai.- disse calcando sul forse.
Il padre la incenerì con uno sguardo e dopo aver scavato per 5 minuti tra le maglie della figlia, trovò la tanto amata valigetta.
Uscì dalla stanza dopo aver salutato la figlia con un bacio sulla fronte.

IL GIORNO DOPO

Era già la centesima volta che si rigirava nel letto e ancora non era riuscita a trovare la posizione adatta per riprendere il suo bellissimo sogno. Si rassegnò e con molta lentezza prese il telefono e guardò l’ora. 8:30. Era troppo presto e lei odiava alzarsi presto. Lanciò via le coperte con fare scocciato e andò in bagno intenta a farsi una doccia per distendere i nervi che sapeva si sarebbero accumulati anche al solo pensiero di stare con quei 5 rimbambiti. Uscì dalla doccia di tutta fretta e senza asciugarsi i capelli li legò in una coda alta. Mise dei pantaloncini di jeans e una maglietta a bretelle bianca prima di andare in cucina per fare colazione. In cucina la aspettava una bella sorpresa. Quando arrivò si fermò di colpo e aprì la bocca quasi a formare una ‘o’.
-Buongiorno.- disse più per educazione che per salutarli e i 5 rimbambiti risposero in coro con la bocca piena di puncake un fragoroso ‘Buonforno’.
Senza dire altro, si diresse a prendere la sua dose di pancake, ma erano finiti. Girò lentamente la testa, assottigliando gli occhi e fulminandoli uno ad uno prima di gridare -Come vi siete permessi a mangiare tutti i puncake e a non lasciarmene neanche uno?!-
I ragazzi si guardarono per poi scoppiare in una fragorosa risata. Mary li incenerì nuovamente prima di andarsene in camera senza che loro se ne accorgessero.
Si lanciò sul letto e prese il cellulare ricordandosi solo allora di non aver avvisato Alessia e Katia. Prese subito il telefono e compose in fretta il numero di Alessia che ormai conosceva a memoria. Dopo tre squilli una voce metallica rispose con un mugolio. -Ale, tu e Katia dovete venire a casa per tutta l’estate, mi dovete salvare da questo inferno, sono stata 10 secondi con quei rimbambiti e già non ne posso più.-
La ragazza mugolò qualcosa di incomprensibile prima di dirle che sarebbe stata da lei tra mezz’ora.
Dopo aver chiuso la chiamata, compose in fretta anche il numero di Katia la quale rispose dopo il primo squillo. –Chi è?!- disse seccata. -Sempre dolce tu, eh! Comunque devi venire a casa tra mezz’ora, tu e Ale passerete qui l’estate.- la ragazza le rispose dopo un po’, doveva assimilare bene le parole dette dall’amica e non voleva essersi sbagliata. -Cosa hai detto?! Io passare l’Estate con 5 ragazzi idioti che pensano solo alle ragazze al calcio e a mangiare, trascurando la loro igiene personale e appuzzando chiunque gli sia vicino?! Te lo puoi proprio scordare, mia cara!- Mary sbuffo.- Daaaai, Katia. Fallo per me, ti prego, ti prego, ti prego, ti prego, ti prego, ti pr..- non riuscì a finire che l’amica le disse. -Va bene, ma sappi già che non sarò per niente gentile.-
-Quando mai lo sei?!- disse in tono ironico Mary.
-Mi preparo e sono da te.- le disse prima di chiudere la chiamata.
La aspettava una lunga Estate
  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Styles69