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Autore: Crypbeast14    18/03/2013    2 recensioni
Una storia fin troppo complicata, così complicata da sudarsi il lieto fine.
La storia di una ragazza, Sarah Murray e Josh Hutcherson nel Kentucky.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Accendo la luce, fuori e' già buio. Mi metto una maglia e un paio di foseaux. A quasi tutto volume, We Started Nothing dei Ting Tings.
Non ho voglia di pensare. Pensare mi fa tornare a lui. Lui e la ragazza mora.
La mora alla sua cazzutaggine. Avvisto il cellulare sul comodino.
Rimango a guardarlo per un momento. Poi vibra, e si illumina.
Eccolo. Faccio un lungo respiro, lo prendo.
“Hai un nuovo messaggio”
“ Cos'hai? Josh”
“Vomito, mi sa che ho preso freddo al parco.. Come hai avuto il mio numero?”
Devo reggere la bugia. “Me l'ha dato tua madre.. Alla fine è sempre colpa mia.”
“Cioè?”
“Io ho deciso di andare al parco.”
“Ma smettila, mica hai deciso tu che prendessi freddo.”
“No, ma ho deciso io di andarci d'inverno.”
“Finiscila, vedrai che passerà. È qualcosa di passeggero, tranquillo.”
Mi stendo a letto. Guardo il cellulare. Non si illumina più. Non risponde.
Comincio a farmi i film in testa. Probabilmente ha capito tutto.
Probabilmente si e' stufato di me. Probabilmente ha capito che in confronto alla mora io sono niente. Probabilmente ha capito che non ne vale la pena.
Sta di fatto che non lo sento più. Fino al giorno di Natale.

DCM-L1O, Panasonic.  La Reflex che ho sempre desiderato, e' nelle mie mani. La accarezzo, la guardo affascinata.
Sento il mio cellulare vibrare e quasi mi viene un colpo. Prendo il cellulare. Un messaggio.

Joshua Ryan "Josh" Hutcherson.
“Buon Natale.” 
“BUON NATALE? TU BRUTTO BASTARDO, PRIMA NON TI FAI SENTIRE PER ANNI E ANNI E POI MI DICI BUON NATALE?” Voglio mandarglielo, ma non lo faccio.
“Buon Natale e Felice Anno Nuovo anche a te ”
“Anno Nuovo? Naa, noi a capodanno ci vediamo” Mi sorge un dubbio. Abbiamo organizzato qualcosa? Magari non me lo ricordo.
“Davvero?”
“Oh yes babe ”
“Ma veramente avrei già un impegno..” Bugia. Sicuramente ci sarà anche la sua ragazza. E di passare il capodanno con i due innamorati non mi va proprio.
“Ti ricordo che capisco subito quando menti. Ti porto ad una festa. ”
“Una festa? No, non ne ho voglia..”
“Vabbè allora staremo a casa mia, ti va?” L'offerta e' troppo allettante, cavolo.
“ Se proprio ci tieni. ”
“Fantastico.” Peccato che quest' anno casa sua non la vedo. Ricordatevi: se Josh si mette in testa di fare una cosa, si fa quella e basta.
Salgo sulla sua bellissima macchina. - Hai l' orologio? - mi chiede, con tono frettoloso.
- Ciao anche a te. - rispondo, acida. 
- Scusa - mi fa un sorriso, mentre parte con una leggera sgommata da casa mia. Sempre al centro dell' attenzione Hutcherson, mi raccomando. - Ciao anche a te. Hai un orologio? - ripete.

- No!- inarco un sopracciglio, scrutandolo e respirando forte il profumo che si sente. Il suo profumo, dolce ma non troppo. 
- Nemmeno il cellulare? - insiste, mordendosi il labbro inferiore.
- Eh no, era scarico e l'ho lasciato a casa. Non hai un orologio a casa tua? - sono sempre più confusa, non capisco se mi sta prendendo in giro o fa sul serio.
- Oh ma non andiamo a casa mia. - lo dice con tale naturalezza che mi fa fare un balzo allucinante dal sedile. Quasi mi sfondo il cranio sul tettuccio dell' auto.
- E dove? - chiedo allarmata. - Alla festa! - risponde allegro.
- Ma.. Io non voglio andare a nessuna festa! -
- Daaaai, ti divertirai. Ci sarà bella gente, nessuno di scuola nostra. Ti fidi? - Questo un po' mi rassicura. Quindi la mora non c'è.
La macchina continua ad andare. - Non sono vestita per andare ad una festa! -
- Mica dobbiamo andare sul Red Carpet! E poi stai benissimo così. - So perfettamente che l'ha detto solo per dire, però mi ha fatto arrossire.
- M-Ma non ho il cellulare! Se qualcuno mi fa del male? - sto cercando delle scuse assurde, lo so. L' idea di stare a casa sua era troppo allettante. Quella della festa parecchio meno.

Volevo stare un pò da sola con lui. Nooo. Ma a cosa penso? E' famoso. Ha un miliardo di corteggiatrici in tutto il mondo credo. E io non sono niente per lui, NIENTE.
- Ci sono io, stai tranquilla dai. - Lo guardo con gli occhi sgranati, lui mi guarda perplesso. Poi scoppia a ridere.
Cinque minuti dopo parcheggia nel retro di una casa. Usciamo dalla macchina e ci avviamo verso lo steccato che recinta il giardino retrostante all'abitazione.
Dei ragazzi stanno sparando petardi ridendo come pazzi. Dentro casa non si respira. C'e' troppa gente, troppo alcol, troppi baci, troppa musica.
Mi viene naturale aggrapparmi al braccio di Josh, che saluta tranquillo persone che non ho mai visto. Lui si gira e mi sorride. Mi tocca le mani avvinghiate al suo avambraccio.

- Ehi, tranquilla. -  Mi sussurra. Con ciò elimina quasi tutte le mie paure.
Lui si ferma davanti alle scale. Gli lascio il braccio, un po' imbarazzata.
- Io vado un attimo in bagno, tu vai al piano di sopra okay? - mi dice dopo un pò. - Al piano di sopra? - rispondo io, cercando di superare il volume della musica.
- Sì, lì sarai al sicuro. -
- Perche'? - 
- Ci sono le camere, sopra. - scrolla le spalle e fa per andarsene. Io lo blocco giusto in tempo.
- E quindi? -
- Lì si fa solo sesso. - Lo guardo esitante e insicura.
- In alternativa puoi venire in bagno con me. - tenta di fare un espressione provocante, per prendermi in giro. Per la seconda volta arrossisco e abbasso un attimo lo sguardo. Poi sospiro. - Vado.Tu muoviti. - Annuisce e si allontana. Rimango lì un momento.
Di sopra potrebbero esserci dei ladri. O degli stupratori. O.. delle.. cattive persone. Non mi resta che fidarmi.
Esitante, piano piano, salgo le scale, facendomi spazio tra le coppiette avvinghiate. In corridoio non c'e' nessuno, tutte le porte delle stanze sono chiuse eccetto una, spalancata.
Dentro non c'è anima viva, così entro. E' la camera di una ragazza. Ci sono dei pupazzi sul letto e sulla cassapanca davanti ad esso. I muri sono rosa. I battiscopa bianchi.
C'e' un cassettone, un armadio, un divanetto e il letto. Una finestra abbastanza bassa che da' sul giardino. Profuma tutto di fragola.
- Piace? - chiede una voce alle mie spalle all' improvviso. Mi spavento.

- .. Ah, sei tu. -
- Chi pensavi che fosse? -  Si appoggia allo stipite della porta. Io riprendo a guardare fuori dalla finestra. Passa qualche minuto di assoluto silenzio.
Sento il suo sguardo sulla mia schiena. - Sarah!-  Mi giro. - Mh? -
- Facciamo un gioco? - Lo guardo storta. Lui chiude la porta e si avvia verso l'armadio. Lo apre e ci fruga un po' dentro. Mi si avvicina con un fazzoletto nero in mano. Aiuto.
Fa per bendarmi, ma mi tiro indietro - No, la benda no. -
- Dai.. - Mi si avvicina di nuovo. Mi sorride, e mi benda. Mi prende le mani e mi fa appoggiare al vetro della finestra. Per un millisecondo non lo sento più.
- J-Josh? - Faccio per togliermi la benda ma lui mi ferma la mano veloce. - Sono qui.. -
Mi sfiora il collo con le dita, scendendo fino alle scapole. Il mio respiro cresce. Ho lo stomaco contratto.
Poggia una mano sul vetro della finestra e si abbassa sul mio collo. Sento il suo respiro sbattere violento, come il vento fra i rami degli alberi.

- Josh, ma.. - Mi esce un sussurro. Alza un po' la testa, fino a sfiorare con il naso la mia guancia. - Shh.. silenzio. - La mano poggiata sul vetro finisce sulla guancia opposta, accarezzandola. Con l'altra mano mi alza il mento.
Si avvicina, e le nostre labbra si sfiorano. Provo probabilmente la sensazione più bella della mia vita.
Mi prende la testa e mi bacia, più forte. E' bellissimo. E' un sogno.
Devo vedere i suoi occhi, il suo viso. Alzo la mano per togliermi la benda, ma appena lo faccio, i miei pensieri diventano più nitidi.
Il bacio. Solo quella scena riaffiora in quest'istante. Lui e la ragazza mora.
Mi sento subito terribilmente confusa. Così, invece di portare la mano al nodo della benda, le porto entrambe sulle sue spalle.
Faccio pressione per spingerlo via, ma lui mi prende i polsi e li preme contro il vetro della finestra. Cerca di fermarmi. Forse non sa che anche io, quando mi metto qualcosa in testa, sono molto decisa. Sposto la testa da un lato. - Josh! - Lui fa un passo indietro.
- Che ti prende?! - sbotta.
- I-Io.. T-Tu.. Io dovevo parlarti! Tu mi hai fermata! -
- E ti sembra il modo? No cioè, parlarmi dopo no? - Mi guarda, interrogativo.
- Tu sei famoso. E probabilmente hai una ragazza. - Dico più incazzata che triste. Anche se poi sono più triste che incazzata.
  
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