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Autore: _Petiza_    18/03/2013    3 recensioni
"Regina, amore che, che succede, cos... tutto bene?" Chiese non poco preoccupata la bionda precipitandosi nella stanza dove stava la moglie.
La magia può tutto XD Momento particolarmente emozionante per la famiglia Swan-Mills
SWAN/QUEEN
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Henry Mills, Regina Mills
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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"Cosa?! Tu? Io non posso crederci..." gridò Emma, inspirò profondamente portandosi una mano sulla fronte abbassando gli occhi per non guardare la moglie ormai in lacrime.

"Emma ti prego, ti amo, guardami. Io ti giuro, io non..." la supplicò Regina, cercando di andare incontro alla bionda che, però, si scanzò bruscamente.

"Quindi vorresti dirmi che sei rimasta incinta senza fare sesso?!? Come puoi giustificare una cosa del genere?!? Cazzo! Non riesco a crederci, pensavo che tu mi amassi!" Ribattè duramente lo Sceriffo mentre  iniziavano a bruciarle gli occhi e le lacrime le rigavano le guance leggermente arrossate.

"Emma io non so come sia potuto succedere - la mora riuscì finalmente a prendere le mani della compagna- ma una cosa la so e l'ho imparata a suo tempo a mie spese: il Vero Amore è l'incantesimo più potente di tutti."

La bionda fissò gli occhi scuri e profondi della moglie, sembravano sinceri, puri. Il suo sesto senso non l'aveva mai ingannata. Ma poteva essere davvero tutta opera della magia? Forse non era solo magia, era il loro amore, il Vero Amore. Lo stesso tipo di amore  che aveva permesso ai suoi genitori di sconfiggere il "veleno" di Re George generandola?

"Davvero tu non hai fatto niente? Non mi hai tradito? Ma come è possibile?!" Rispose Emma  avvolgendo la moglie con un abbraccio.

"Te lo giuro, non ti ho tradito. Non lo farei mai. In passato... ma non ora, non con te, con Henry. Siete tutto ciò che ho, ciò che amo con tutta me stessa. Ti amo davvero Emma e non so cosa sia successo.  C'è un' unica persona capace di intendere di cosa si tratta..."

"Il Signor Gold." Concluse Emma.

"Già... Dobbiamo andare da lui, saprà dirci di sicuro qualcosa." Disse il Sindaco con la mente affollata di preoccupazioni.

"Andrà tutto bene! Dopotutto se è successo ci sarà un motivo, no? Se è vero che frutto della magia, se tu non menti, vorrà pur dire qualcosa! Dobbiamo solo capire come è potuto succedere! Domani andremo al negozio di Gold, gli spiegheremo cosa è successo e potremo saperne di più. Non avere paura, qualunque cosa sia sappi che non ti lascio! ok?"

Regina,ancora tra le braccia della moglie, annuì poi cercò una conferma : "Non mi lasci?".

"No! Ti amo troppo per abbandonarti con un figlio che potrebbe comunque essere mio.". Affermò lo Sceriffo.

 

"Mamma, ho fame! Puoi preparare la cena?" Gridò Henry correndo su per le scale. 

"Amore! Si certo, ora vengo di sotto. Però prima vieni a farti dare un bacio." Rispose la mora sorridendo.

"Mamma sono grande ormai! Ho undici anni, queste cose non fanno più per me!"

"Ah davvero? E che succede se provo a darti un bacio?" Lo provocò Emma iniziando a rincorrerlo mentre tornava al piano di sotto.

Regina osservò la scena divertita. Quanto era bello vederli così uniti, così felici, così simili.

Scese le scale anche lei e vide Emma intenta a fare il solletico al loro figlio.

"Ah allora chi è che non vuole i baci della mamma?" 

"Va bene mi arrendo, ok mamma basta, basta!" Urlò ridendo a crepapelle il ragazzino.

"Ok.... ma ora dammi quel bacio e dallo anche a tua madre!"

Emma con il sorriso sulle labbra si voltò verso la moglie e le sussurrò: "Andrà tutto bene perchè siamo una famiglia".


 

La notte non passò così velocemente... Emma e Regina se ne stettero in silenzio nel loro letto aspettando che arrivasse il giorno per poter finalmente chiarire questa "questione".

 

Arrivò la tanto attesa alba e il sole illuminò la stanza, Emma scattò subito in piedi si infilò i jeans che erano appoggiati sulla sedia e e una canotta bianca, in quel momento si rese, però, conto che la moglie non era più sdraiata nel letto. 

La bionda con un velo di preoccupazione in corpo scese di corsa le scale "Regina? Regina?".

"Tranquilla tesoro, sono in cucina, sto preparando la colazione."

"Alle 6:00 di mattina?!? Henry entra alle 8:15 ne hai di tempo per la colazione!".

"Lo so, ma non è per Henry ; i pancakes sono per me, tutta questa storia, andare a parlare di noi due con Gold... mi mette ansia..."

Emma ridacchiò "Non credo sia ansia... sei incinta! Si chiamano voglie! E' meglio che inizi a farci l'abitudine Signor Sindaco!". E detto ciò si avvicinò alla mora le cinse i fianchi con le sue braccia e ancora ridendo le stampò un bacio sulle labbra color lampone.

Lo sceriffo non aveva ancora avuto nessuno conferma della fedeltà della moglie, ma senza sapere il perchè credeva a quella storia che in un primo momento le era parsa soltanto un'incredibile menzogna. Il loro amore era troppo forte.


Non appena ebbero accompagnato il loro figlio a scuola le due mamme arrivarono con il loro stravagante maggiolino giallo di fronte al banco dei pegni di Gold.

Era meglio togliersi questo "peso" il prima possibile. Scesero dall'auto, ed in pochi secondi si ritrovarono ad osservare un petulante Signor Gold che da dietro al bancone esordì: "Signor Sindaco, Sceriffo cosa vi porta nel mio negozio?"

"Signor Gold" Risposero quasi all'unisono.

"Vede, vorremmo parlare di una certa questione un po' personale" continuò Emma.

Gold aggrottò le sopracciglia e domandò interessato:" Certo, capisco signore .... e di cosa si tratta?"

"Magia -Si fece coraggio Regina -  cioè: il vero amore è la magia più potente di tutte,vero? E' capace di cose.... impossibili, no?"

"Il vero amore può fare molto è vero, ma devo sapere di più per potervi aiutare, mio caro Sindaco." Insistette l'uomo.

Regina non riusciva a parlare, il solo pensiero di quelle parole "sono incinta" le davano la nausea. Emma, che aveva notato la sua evidente difficoltà, le era corsa in aiuto prendendo il suo posto nell'ardua conversazione: "Signor Gold la farò breve perchè non sono un tipo di molte parole, possono due donne concepire un figlio? Sembra folle, ma questa è una domanda seria!"

L'uomo spalancò gli occhi e accennò un sorriso di interesse, fece qualche passo aiutandosi con il suo fedele bastone e ritrovatosi dall'altra parte del bancone di fronte alle due donne parlò: "Il vero amore può molto, ma non  questo..... a meno che......"

"A meno che?" Gli fecero eco le due donne.

" A meno che non sia combinato ad altra magia, ad un altro incantesimo altrettanto potente. Scusi la domanda forse un po' troppo intima, di quante settimane è , Signor Sindaco?"

Regina ed Emma si scambiarono uno sguardo carico di dubbi e domande, come aveva potuto Gold capire tutto in pochi secondi?! Ma ciò contava fino ad un certo punto, quello che importava davvero era andare a fondo a questa cosa, costi quel che costi.

"Sono passate 6 settimane circa da quando...cioè dovrebbe essere la sesta settimana" Rispose imbarazzata la mora.

Il Signor Gold elargì uno dei suoi sorrisetti più inquietanti, puntò l'indice della mano destra in altò e poi si voltò e sparì nel retro del negozio. Non passò molto che fu di ritorno;portava con sé una grande pergamena, la strotolò dicendo :" So di sembrare scortese ma potreste gentilmente riferirmi il giorno preciso in cui ... si bhe .... ecco... come posso...."

"16 dicembre..." Tagliò corto Emma che non poteva sopportare di ascoltare tutte quelle  orrende perifrasi.

"Ah... come pensavo hihihi!" Sghignazzò Gold osservando quelle carte.

"Cosa è come pensava Signor Gold?" Chiese piano il Sindaco.

"C'era la luna piena! E non so se lo sapete mie care ma la luna piena ha da sempre delle potestissime proprietà magiche." Spiegò l'uomo quasi sulla soglia dell'euforia.

Emma e Regina erano sbalordite ma allo stesso tempo sollevate. La prima , adesso, era sicura che la moglie non l'aveva tradita mentre l'altra adesso non doveva più preoccuparsi della possibilità di rimanere da sola con un neonato da allevare. Avrebbero avuto un loro figlio, avrebbero allargato la famiglia e si sarebbero amate per sempre perchè il loro era il Vero Amore. 

"Cosa vuole in cambio Signor Gold?" Chiese Regina con un tono di rassegnazione.

"Mi dovete un favore, signore." E così dicendo si ritirò di nuovo nel retro bottega.

Il sindaco e lo sceriffo uscirono dal negozio consapevoli del fatto che, in quel momento, stava iniziando una nuova fase della loro bellissima vita insieme.

 

 


Lo so mi avevate dato per dispersa... scusatemi, mi dispiace molto ma sono state settimane infernali a scuola, ho avuto un compito dietro l'altro :( Riguardo al capitolo. personalmente non sono molto soddisfatta ma vi assicuro che ci ho messo molto impegno e spero che possiate apprezzarlo comunque.
Scusate ancora ma vi prometto di aggiornare il prima possibile :) recensite in tanti e continuate a seguirmi un bacio enorme

PETIZA :*

  
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