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Autore: Kumiko_Walker    18/03/2013    1 recensioni
La Day Class verrà stravolta dall'arrivo di una nuova studentessa, che ha una particolarità: il suo occhio sinistro è rosso, mentre quello destro è azzurro.
Ma anche la Night Class scoprirà qualcosa di molto importante: infatti oltre ai Level A, ai B, ai C, ai D ed ai E esistono altre due categorie: i Level X ed i Level Y. In altre parole questi nomi sono usati per nominare i bambini nati da un vampiro e da un essere umano. I Y sono quelli nati da i Level B, C o D con un essere umano, mentre gli X sono i più pericolosi, perché nati da un'umana e da un Sangue Puro.
Cosa succederà d'ora in poi? E cosa capiterà a Kumiko?
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Hanabusa Aido, Nuovo Personaggio, Un po' tutti, Yuki Cross
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Level X

Capitolo 15: Colei che Protegge

 

Kumiko si svegliò con il sole che entrava tra le tende leggermente aperte.

Si mise a sedere, con tutti i capelli che le andavano da tutte le parti e le davano fastidio quando le venivano davanti al viso ad ogni minima torsione del collo.

La chiacchierata con la madre l’aveva calmata, era da tanto tempo che non l’abbracciava così. L’amore per una madre verso una figlia poteva fare qualsiasi cosa, anche scacciare le tenebre più fitte e placare le sofferenze.

Kumiko si stiracchiò e notò che aveva ancora su di sé la divisa della Night Class, così decise di andare a farsi una bella doccia rinfrescante e rigenerante.

Ah, l’acqua calda sulla pelle di prima mattina ti rilassava in una maniera straordinaria!

Si rivestì velocemente e si mise a pettinarsi i lunghi capelli ancora un po’ bagnati, incappando ogni tanto in alcuni piccoli nodi che però erano sempre molto fastidiosi.

Appena finì l’ultima ciocca, sentì bussare la porta e prima di aprire prese una compressa ematica che aveva nel comodino di fianco a lei e se la mise in bocca divorandola. Aveva una sete incredibile e non credeva che sarebbe stato bello se avesse aperto la porta e poi avrebbe assalito il suo visitatore. Non poteva rischiare di far male a qualcuno.

Si alzò in maniera molto lenta ed andò ad aprire la porta ritrovandosi davanti una persona molto importante per lei: Hanabusa Aidoh.

Lui aveva uno sguardo serio sul viso, del tutto diverso dal suo solito fare giocoso ed allegro e Kumiko capì che il vampiro voleva delle risposte.

La ragazza si scostò appena, facendo entrare Aidoh, per poi chiudere la porta dietro di sé, facendo girare due volte la chiave nella serratura.

Aidoh si sedette sul letto, con i gomiti appoggiati sulle ginocchia e le gambe leggermente divaricate, mentre il busto era leggermente curvo, ma nonostante la posizione era sempre il solito ragazzo perfetto e bello di sempre.

- Ieri… ti ho visto scappare in camera… è forse successo qualcosa? - chiese il vampiro, facendo tintinnare i canini ogni volta che i denti si incontravano tra loro, e la guardava negli occhi come se volesse guardarle dentro l’anima.

Kumiko si sentì rapita da quelle pozze azzurre e lo fissò per un momento, poi abbassò lo sguardo e con la testa bassa si sedette al suo fianco, con le mani poste sul grembo e le gambe che sembravano unite con la colla.

E poi… lei gli raccontò tutto nei minimi dettagli, con la faccia in fiamme e gli occhi lucidi, stringendo fortemente la sua gonna tra le dita, non riuscendo a fermare le parole.

Rido, Shinichi, Hiro, Akane, la sua stessa esistenza… non tralasciò nulla, neanche le parti più dolorose.

Aidoh aspettò pazientemente che lei finisse di parlare, poi quando il fiume di parole si fermò le accarezzò i capelli rossi, gesto che stupì l’altra che voltò il collo verso di lui con espressione confusa.

- Non posso dire di “capire”, ma non voglio vederti più così, qualsiasi sia l’avversario io lo affronterò insieme a te, qualsiasi sia il tuo timore io lo abbatterò stando al tuo fianco, non puoi stare da sola, io sarò sempre a qui… - d’improvviso Aidoh la abbracciò, e Kumiko percepì un calore umano mai sentito prima d’ora: era qualcosa di più potente di ciò che la legava alla madre, era molto più profondo e più forte, qualcosa che mai avrebbe sognato che esistesse.

Aidoh stava provando le stesse emozioni: non sapeva perché l’aveva abbracciata, ma gli era venuto come gesto naturale ed ora ne era sicuro, quello che li univa non era solo pura amicizia, era molto più intenso.

- Aidoh… io ti ringrazio… - disse Kumiko, stringendolo più a sé, perché quella era l’unica cosa che poteva fare.

Vennero interrotti da un lieve bussare alla porta e subito si staccarono l’uno dall’altra, con la faccia rossa.

- C-Chi è? - chiese Kumiko, cercando di sembrare il più normale possibile, cosa che non le riuscì per nulla.

- Scusate se vi interrompo, ma vorrei parlarvi, ad entrambi - disse la voce gentile della madre, che ormai sapeva cosa stava accadendo tra i due, ma non voleva essere invadente, per questo non chiedeva nulla alla figlia al riguardo.

Kumiko si alzò ed aprì la porta, cercando di non arrossire troppo a causa dell’imbarazzo, e fece entrare Akane, che sembrava per nulla turbata della presenza di Aidoh nella camera della figlia.

Il ragazzo si alzò e le fece un piccolo inchino da bravo gentiluomo per salutarla, mentre Kumiko prendeva posto al fianco del vampiro.

- Di cosa vuoi parlarmi, Okaa-san? - chiese Kumiko, sentendosi bassissima al fianco di Hanabusa. Accidenti, non era colpa sua se non era cresciuta in altezza grazie al risveglio delle sue cellule da vampiro!

- Dei tuoi poteri da Level X - rispose senza mezzi termini la donna, portando la discussione sull’argomento “robe serie”. Si prospettava una buona mezz’ora pesante.

- C’è una cosa che nessuno sa, ma Rido me ne ha parlato alla tua nascita: un Sangue Puro conosce quale potere avrà il figlio da grande, ma solitamente questo non viene detto perché il Level A lascia sempre il proprio partner dopo la nascita del bambino… - spiegò Akane, e quelle parole diedero un colpo al cuore a Kumiko. Quale potere avrebbe avuto? Ne era seriamente preoccupata, però in quel momento sentì le dita del ragazzo al suo fianco arricciarsi alle sue in segno di supporto, e lei gli strinse la mano lanciando un’occhiata di gratitudine ad Aidoh. Apprezzava sul serio quello che stava facendo per lei.

- Kumiko, il tuo potere è l’”Hogosha”, cioè “colei che protegge”, in altre parole sei in grado di proteggere le persone da attacchi fisici o mentali creando degli scudi - cercò di spiegare la madre.

Kumiko tirò un sospiro di sollievo: meno male non un potere che poteva ferire, ma uno che poteva proteggere le persone a lei care.

- Ma… come funziona? - chiese in seguito, con molti punti di domanda in testa. Certo, era un potere davvero utile, ma non sapeva nemmeno come si attivava!

- Purtroppo questo dovrai scoprirlo da sola, ma Rido mi ha detto che quando sarà il momento apparirà per essere usato da te - sorrise Akane con il suo solito fare materno, inclinando la testa di lato e socchiudendo gli occhi, portando le braccia a chiudersi al petto. Voleva aiutare la figlia, ma proprio non aveva idea di come il suo potere poteva funzionare, quindi semplicemente pregava per lei, e sperava che un giorno avrebbe usato quei poteri per proteggere ciò che davvero amava.

- Ah… beh, vorrei chiederti un’altra cosa su Shinichi… come mai lui ha dei poteri nonostante non sia nato da un Level B? - chiese Kumiko, spostando la discussione da un altro argomento, notando che in realtà non erano passati affatto trenta minuti, ma a malapena dieci, quindi era contenta perché non sarebbe riuscita a resistere così a lungo con un discorso pesante.

- Questo è perché quando era piccolo ti ha morso ed è stato in grado di sviluppare un’abilità per conto suo, risvegliando prematuramente le sue cellule da vampiro - le rispose Akane con un sorriso, accarezzandole il viso.

- Adesso devo andare, ci vediamo, Kumiko - disse la donna con un sorriso, per poi abbracciare la figlia che timidamente ricambiò l’abbraccio con un braccio, perché l’altra mano era ancora arricciata a quella di Aidoh.

- Mi raccomando, ti affido mia figlia - sussurrò Akane ad Hanabusa facendogli l’occhiolino, così che il vampiro diede un piccolo inchino alla madre di Kumiko promettendole silenziosamente che avrebbe protetto la ragazza.

Dopo questo scambio di effusioni, la donna salutò nuovamente la figlia e se ne andò, scomparendo nel corridoio.

- Hai madre davvero forte - disse Aidoh, con un sorriso, voltandosi verso Kumiko che annuì ricambiando lo sguardo.

- Sì, se fossi stata al suo posto non credo che sarei riuscita a resistere a tutte quelle pressioni - sussurrò la ragazza, stringendo con un po’ più di forza la mano del ragazzo. Il racconto le aveva fatto la madre ancora la tormentava, ma era normale: sentirsi dire qualcosa di simile da colei che ti aveva dato al mondo procurerebbe lo stesso effetto a chiunque.

- Invece non è così, sono sicuro che anche tu l’avresti superato - la incoraggiò Aidoh. Sapeva che lei era forte, forte più di tutti gli altri, quindi non avrebbe avuto problemi a superare le difficoltà che avrebbero intralciato il suo cammino.

- Grazie Aidoh - disse nuovamente Kumiko con un sorriso, socchiudendo gli occhi.

- Se mi chiami Hanabusa non arrabbio, eh! Dopotutto io ti chiamo con il tuo nome… - sbottò Aidoh, guardando da un’altra parte. Non sapeva perché, ma si sentiva la faccia in fiamme!

- O-Ok, H-Hanabusa… - dirlo faceva uno strano effetto, ma era anche piacevole. Non capiva cos’era quel sentimento, ma non la faceva sentire per nulla male, anzi sembrava coccolarla ed incoraggiarla. Era esattamente quello di cui aveva bisogno.

- Io torno a letto, stasera abbiamo lezione - sbadigliò Aidoh, mollando la mano di Kumiko, cominciando a camminare verso la porta.

Poi sembrò ripensarci e tornò indietro, baciando leggermente Kumiko sulla guancia, per poi partire in quarta uscendo dalla porta.

La ragazza restò imbambolata con le goti rosse, sfiorandosi il punto dove le labbra di Hanabusa l’avevano toccata e sentì come quel pezzettino di pelle fosse in fiamme.

Quella situazione, però, non sarebbe durata a lungo e le vacanze estive avrebbero dato inizio all’inferno…

 

 

 

Note dell’autrice: sì, lo so, odiatemi pure, però finalmente sono riuscita ad aggiornare e finalmente (diciamocelo) le cose tra Hanabusa e Kumiko si stanno muovendo! Ero tutta emozionata a scrivere questo capitolo, quindi mi sono lasciata prendere un po’ troppo! Dal prossimo capitolo in poi seguiremo le vicende del manga, quindi preparatevi!

   
 
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