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Autore: Elayne    05/10/2007    1 recensioni
Di una sudicia principessa incoronata regina in una corte di mostri. Una regina ornata da una corona di spine,e seduta su un trono di quercia spezzato. Le mie urla silenziose lacerano le pareti,il mio sangue si sparge sulla dura e fredda pietra,ed io voglio soltanto ritornare nel mio mondo deforme,ove posso essere cullata dalle folli risate dei miei piccoli amici,che si divertono a schernirmi.
Genere: Malinconico, Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vorrei non essere piu sola.
Vorrei non dover piu sopportare questa atroce sofferenza.
Un'avvizzita rosa cobalto mi tiene compagnia nel silenzio della mia prigione.
I suoi petali sono morbidi come seta,cosi soffici e friabili,cosi facili da spezzare e da lacerare in tanti piccoli frammenti.
Ma non ti preoccupare mia piccola rosa.Non ti faro del male.
Ti proteggero con il calore del mio corpo,e ascoltero i tuoi sussurri decadenti.
Perche anche un fiore secco e marcio,ormai privo del suo antico splendore,che giacie sulle lapidi desolate di un dimenticato cimitero,ha una storia da raccontare.
Una storia di un angelo deforme e di una bambola di porcellana.

Di una bambola che gemeva disperata la perdita di una vita mai vissuta.
Le sua labbra di rosso velluto erano intrinse di sangue scarlatto,e gli occhi piangevano nere lacrime d'inchiostro.
Tra i capelli di bianca seta,erano intrecciati spilli accuminati,che le ornavano il capo,come macabre imitazioni di fermagli e pendenti.
Il suo vestito era sudicio e logoro,troppo leggero per proteggere la sua pelle di fragile porcellana,mentre i suoi nudi piedini giocavano con le foglie secche ed ingiallite di un cupo mausoleo.
Satine.La piccola Satine che mai nessuno amava,mai nessuno l'aveva stretta tra le braccia,cullandola con dolci parole d'amore.
Nessuno provava compassione per la minuta bambola deforme, nessuno,tranne lo storpio angelo spezzato che giaceva riverso in una grigia tomba senza nome.
Satine che ora stringeva tra le mani,un mazzo di pallide peonie,putride e decomposte,oramai divorate dai morsi di famelici ed implacabili insetti.
"Su Tenera farfallina,non piangere per favore"le sussurro l'angelo dalle ali spezzate.
"Si piccola,addormentati accanto a me.Si,dolce bambolina,vieni con me e ti prometto che non soffrirai mai piu.
"Ti prometto che staremo insieme per sempre,fino a che i nostri corpi non saranno altro che putrida carne e le nostre ossa saranno ridotte a brandelli di polvere."
"Fino ad allora,finche il mio cuore marcio e decadente continuera a pulsare,finche avro la voce per gridare ed occhi per piangere,io ti amero, mia storpia principessa."
Cosi,nel tepore del crepuscolo,celati dalle ombre tenebrose,il triste angelo e la bambola di pietra si bisbigliavano sussurri di tenero amore.
Erano esseri sfregiati.
Creature della notte ammantate da un alone di macabro dolore.
Eppure i mostri non si possono amare fra loro?
Non possono consolarsi ed abbracciarsi,mentre vengono divorati da un fuoco di perpetua sofferenza?
Non possono provare compassione per i loro deformi compari?
La riempiva di baci e di calde carezze,mentre la piccola Satine nell'orrore della morte sperimentava l'estasi della vita.
Mmmm,che importanza aveva se i loro corpi erano macchiati da scuro sangue vermiglio.
Che importanza aveva se mosche e scarafaggi iniziavano a divorarli.
Era forse reale?
O era solo un sogno di purperea illusione?Un effimero incanto di magica follia.
Non aveva importanza.
Lei era finalmente libera.
Libera dalle catene che l'avevano imprigionata.
Libera dai chiodi che le trafiggevano il cuore.
Libera dai bambini crudeli che si divertivano a torturarla,che godevano nel strapparle la pelle con delle tenaglie accuminate,che le laceravano gli occhi con spilloni incandescenti,e che bevevano il suo sangue da bicchieri di fine cristallo,in quel loro macabro banchetto.
Libera dalle nere bende che le impedivano di parlare.
Libera dal desiderio di costruirsi ali di seta,per raggiungere un paradiso che non aveva mai voluto accoglierla.
Libera di gridare,di piangere non piu lacrime invisibili,e di udire finalmente il suono della sua risata.
Ora poteva osservare il suo riflesso,e frantumare la sua giocosa espressione dipinta sul suo volto di eterna porcellana.
Il suo amore le tese la mano,offrendole un sorriso deforme.
E ora lacrime di miele caddero come fiocchi di neve sui petali di una rosa cobalto.
La stessa rosa che racconta la sua storia.
La stessa rosa colta per una bambola spezzata,la stessa rosa che ha il coraggio di urlare il mondo l'amore proibito di una bambola di stoffa e di un angelo spezzato.
"Vieni dolce farfallina addormentati accanto a me.Dormi.Per sempre"
  
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