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Autore: ohgodstyles    18/03/2013    2 recensioni
Mi attaccai al pezzo di ferro per non cadere,gli occhi mi si appannarono,non distinguevo più nulla se non le loro cinque figure che si avvicinavano.
Erano belli,belli da morire,gli occhi illuminati,dei sorrisi sinceri e grati erano dipinti sui loro volti,mi mancava il fiato,erano estremamente vicini,avevo il cuore a mille,lo stomaco era ridotto ad uno spiraglio e nella mia testa c’era una confusione tremenda,mi aggrappai ancora più forte alla ringhiera,mi girava la testa,mi accasciai a terra,erano state troppe l’emozioni provate quella serata,troppe.
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Strinsi quel pezzo di carta forte al petto,l’unica cosa a cui potevo aggrapparmi in quel momento.
Ero circondata da ragazze che continuavano ad urlare,ancora tutte prese dal ricordo vividissimo delle loro voci,io le sentivo ma non le sentivo allo stesso tempo,ero persa in quelle sensazioni che fino a pochi minuti prima quei cinque angeli mi avevano trasmesso. Ero scossa dai brividi e le gambe continuavano a tremarmi pronte a cedere sotto al peso di tutto ciò che stavo provando in quel momento.I miei occhi erano rossi,ancora umidi per le lacrime versate,ma lo sapevo che prima che si asciugassero,le goccioline calde avrebbero ripreso a scendere su tutto il viso,portandosi via il poco trucco residuo.
Ancora non realizzavo che ero riuscita ad andare a quel dannatissimo concerto,avevo aspettato due anni per raggiungere quel sogno,quel sogno che era un qualcosa di insostenibilmente pesante ma allo stesso tempo era l’unica ragione per cui ancora andavo avanti,per cui mi imponevo ogni volta che stavo male di non fare qualcosa di cui dopo mi sarei pentita.
Incredibile ma vero,loro erano la mia forza,erano tutto ciò di cui avevo bisogno,le loro voci riuscivano a farmi spuntare un sorriso quando voglia proprio non ne avevo,quando iniziavano a ridere li seguivo a ruota,da quando erano entrati a far parte della mia vita qualcosa era cambiato,io ero cambiata.
In quei mesi ero stata malissimo,loro erano la mia unica via di fuga,l’unico momento in cui mi sentivo bene,l’idea di non aver trovato il biglietto per quel concerto mi aveva distrutto,ero andata alla ricerca di quel pezzo di carta,che ora continuavo a stringere forte al petto,disperatamente,era importante più di qualsiasi cosa,ormai avevo perso le speranze e poi come per miracolo,ero riuscita ad ottenerlo,o meglio,i miei genitori non si sa come erano riusciti a comprarlo il giorno dell’uscita e me l’avevano tenuto nascosto fino al giorno del mio compleanno.
Cosa molto scontata,molto poco originale in realtà,ma appena lo vidi iniziai a piangere istericamente,senza riuscire a fermarmi,non so quante volte ringraziai mamma e papà,non credo smetterò mai di farlo,prese tutto un senso,riuscivo a star meglio sapendo che di lì a poco li avrei finalmente sentiti,visti,sarei riuscita a ringraziarli forse.
E ora ero lì,era già tutto finito,ma erano state le due ore più belle della mia vita fino a quel momento,erano state una sorta di ricompensa a tutto il dolore,a tutto ciò che non andava,alla felicità che da un po’ mancava nella mia vita.
Le lacrime ricominciarono a rigarmi il volto e non tentai nemmeno di asciugarle,tanto era inutile,continuavano a scendere.
Delle ragazze erano raggruppate in un punto particolare,ormai la maggior parte se ne stava andando,decisi di andare a vedere cosa stessero facendo quelle alla fine della via.
Erano composte,alcune intente ad asciugarsi le lacrime,altre a guardarsi intorno curiose,altre ancora parlottavano tra loro tranquillamente,aspettavano succedesse qualcosa.
Appena arrivai non feci in tempo a chiedere cosa stesse accadendo che iniziarono ad urlare,non capivo,provai a farmi largo per vedere qualcosa,il fatto di essere minuta aiutò,riuscì non so come ad arrivare a delle barricate di ferro,mi girai e fu allora che li vidi.
Mi attaccai al pezzo di ferro per non cadere,gli occhi mi si appannarono,non distinguevo più nulla se non le loro cinque figure che si avvicinavano.
Erano belli,belli da morire,gli occhi illuminati,dei sorrisi sinceri e grati erano dipinti sui loro volti,mi mancava il fiato,erano estremamente vicini,avevo il cuore a mille,lo stomaco era ridotto ad uno spiraglio e nella mia testa c’era una confusione tremenda,mi aggrappai ancora più forte alla ringhiera,mi girava la testa,mi accasciai a terra,erano state troppe l’emozioni provate quella serata,troppe.
Provai a rialzarmi,non potevo perdere quell’occasione,mi bastava sussurrargli un ‘grazie per tutto,mi avete cambiato la vita e resa migliore,vi amo’ bastava che sentissero,che sapessero,anche se ero solo una delle tante per loro,dovevo di dirglielo.
Alzai il viso e vidi due occhi dal colore indecifrabile,verdi come il mare,che mi fissavano preoccupati,erano a qualche centimetro da me,riuscivo a distinguere le pagliuzze all’interno,poi mi tese una mano per aiutarmi a tirarmi in piedi,l’afferrai tremando,le ragazze attorno a me continuavano ad urlare ma era come se non ci fossero davvero,non riuscivo a distogliere lo sguardo da quegli occhi che mi ero sognata troppe notti,che avevo sempre guardato dietro lo schermo di un computer,gli occhi della persona che amavo più di qualunque altra,quella che ero certa se avessi incontrato un giorno per strada me ne sarei innamorata ugualmente,l’unica che era riuscita a rubarmi il cuore. Uno sconosciuto che era diventato tutto,uno sconosciuto che mi aveva stravolto la vita.
I miei occhi nei suoi,scuro e chiaro a confronto,marrone come la corteccia di un albero e verde come il mare,nel quale riuscivo a vedere il mondo,ero incatenata al suo sguardo che sembrava mi stesse leggendo dentro,mi perforava l’anima accarezzandomi il cuore.
Era un porto sicuro,quello in cui avrei trovato riparo ogni volta se solo avessi potuto essergli accanto ogni giorno.
Ma lo sapevo,lui era troppo per me,troppo,non sarei mai stata nulla più che una delle tante fan e faceva male ma avevo imparato a conviverci con quella mancanza addosso,però ora lui era lì,non contava altro se non i suoi occhi,il suo sguardo,il suo sorriso,il suo viso,la sua persona,era sparito tutto il male,rimaneva l’amore.
Intanto anche gli altri quattro si avvicinarono,attirati dalla vista dell’amico fermo davanti a me,le ragazze che mi stavano intorno erano tutte impazzite,continuavano a chiamarli,io mi limitai a guardarli con Harry che mi teneva ancora la mano e poi di getto lo abbracciai,sorprendentemente sentii le sue braccia che mi circondarono e mi strinse forte.
Affondai la testa sul suo petto respirai il suo odore,sapeva di buono,tutto ciò che mi ero immaginata non era minimamente all’altezza di quello che stavo provando in quel momento,avevo lo stomaco in subbuglio,le farfalle sbattevano le ali al ritmo di una tarantella,fuochi d’artificio giravano impazziti in tutto il mio corpo e stavo scoppiando di felicità nonostante non riuscissi nemmeno più a frenare le lacrime,non mi ero mai sentita così bene in tutta la mia vita.
Mi sussurrò ad un orecchio di stare calma che andava tutto bene mentre mi accarezzava i capelli,continuai a tenerlo stretto,sebbene in mezzo a noi ci fosse la sbarra di ferro,alzai la testa e guardandolo fisso negli occhi gli sorrisi tra le lacrime.
Sorrisi come una bambina davanti alle caramelle,come quando riceve il regalo che desiderava da un sacco,sorrisi come se fosse l’ultimo che avevo,come non feci mai,come non accadeva da troppo tempo.
Ricambiò,il mio cuore perse un battito,quel sorriso,era talmente sincero,talmente luminoso,gli arrivava fino agli occhi,le fossette erano lì,se avessi voluto gliele avrei potute toccare,era così meraviglioso,tutte le foto che i paparazzi o i giornalisti gli avevano fatto non erano minimamente riuscite a rendere giustizia a quel viso così incredibile,ero totalmente incantata.
Adesso erano tutti lì che mi fissavano,con sorrisi accennati,avrei voluto stringerli tutti e cinque,ma sentivo le altre ragazze attorno a me che premevano e spingevano,alcune mi stavano dicendo cose poco carine,ma non importava,li avevo lì,davanti a me e non c’era cosa che contasse di più.
Misi una mano in borsa e presi le cinque lettere che avevo scritto,ricordando la speranza di potergliele dare mentre l’orgoglio per ciò che erano diventati e la felicità di poterli vedere si mischiavano insieme.
Mi staccai da Harry a malincuore e gliele porsi ad uno ad uno con mano tremante,mi sorrisero e gli sussurrai un ‘Grazie’,cercando di metterci dentro davvero tutta la riconoscenza e tutto l’amore che provavo per loro.
La situazione era davvero assurda adesso,tutte quelle che mi circondavano erano completamente impazzite,cercavano di attirare la loro attenzione e mi stavano spingendo indietro,le lasciai fare,alla fine il mio momento ero riuscita ad ottenerlo,sarei rimasta a fissarli per sempre ma era giusto lasciare spazio anche alle altre.
Mi allontanai e quando mi girai un’ultima volta degli occhi mi stavano fissando,erano i suoi,belli più del mare in estate,erano luminosi e lui continuava a sorridermi.
Non ero mai stata così felice in tutta la mia vita,non c’era ricompensa maggiore del suo sorriso a tutto ciò che avevo passato.
Tutti e cinque inconsapevolmente,con le loro voci,erano riusciti a farmi essere una persona migliore e anche se avessi usato tutte le parole del mondo,queste non sarebbero mai state abbastanza perfette per esprimergli la mia gratitudine,per fargli comprendere tutto ciò che erano riusciti a fare per me.
Me ne andai con quel pensiero e con la certezza che quell’amore,in grado di farmi sprofondare all’inferno e di portarmi in paradiso allo stesso tempo,mi aveva salvata,mi aveva rimesso in piedi e trascinata in salvo.



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Ciao a tutti!
E' la prima volta che scrivo qualcosa qui su EFP,diciamo che è la prima volta che scrivo,lol!

Avevo voglia di scrivere una cosa del genere da un bel po',solo che ogni volta che pensavo di iniziare mi rendevo conto che non sarei mai stata in grado di esprimermi al meglio,di mettere tutte le emozioni nero su bianco,non credo di esserci riuscita nemmeno stavolta ma spero che comunque almeno un briciolo di quello che volevo trasmettere vi sia arrivato.
Se volete lasciatemi una recensione,mi farebbe piacere sapere cosa pensate di questa OS,cosa vi è piaciuto,cosa no,se le parole che ho usato sono state troppo infantili,se vi ha annoiato,non so,tutto quello che vi viene in mente!
Grazie a chi leggerà!
-Em

GGra 




 

  
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