Storie originali > Generale
Ricorda la storia  |      
Autore: grintrauhl    18/03/2013    0 recensioni
based on a true story.
Genere: Generale, Mistero, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Nonsense | Avvertimenti: Incompiuta
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Stesso orario, stessa mattinata, stessa colazione...insomma, mi ero svegliata (che bello) avrei decisamente preferito dormire per sempre come la Bella Addormentata ma questi erano sogni, solo sogni. 
Mia madre era puntualmente urlante, mi chiamava in continuazione, convinta che sarei corsa in cucina. 
Le mie giornate erano tutte uguali, monotone e noiose; non c'erano avvenimenti che me le sconvolgessero. Mi vestii, mi lavai e tranquillamente (almeno così sembrava) andai a scuola. 
In cortile eravamo in tre: io, Joseph e Lucy.
Joseph era un grande amico, solo che amava farmi la predica. 
Arrivati gli altri, salimmo in classe....Dio, c'era Dave nell'altra classe, bello come il sole. Non potevo fare a meno di guardarlo...benedii il fatto che fui spostata al secondo banco, proprio vicino alla porta.
Era tutto tranquillo, invece no, Claire doveva chiedermi di passare pomeriggio e serata da lei: la cosa che più odiavo. Non avevo neanche un motivo per odiare questa cosa, però avrei preferito buttarmi giù da un ponte che passare ore con lei.
Malgrado lo odiassi, lei mi convinse con la sua faccia piena di malizia e maledetta felicità, disse anche che c'erano delle amiche a casa.
Le ore a scuola passarono subito, stranamente non fui interrogata in niente.
Tornai a casa, mangiai, studiai e poi mi vestii per andare a casa di quella putt..Claire; ovviamente c'era da aspettarselo, era tutta una strategia, non facemmo niente per tre ore.
C'era la tipica scena che la caratterizzava: lei, cellulare, poltrona.
All'improvviso, verso le sette con quella faccia da schiaffi disse :"Andiamo fuori al parco, ci sono Vals e Tony."
Chi? Chi erano?
Sicuramente due dei suoi tanti amici, cafoni e imprevedibili, non privi di cattive precedenze.  Iniziai a sentirmi nella merda, non mi ero mai fidata di quella gente lì.

***
Eccoli arrivare, avevo l'insicurezza e la paura alle stelle...erano fin troppo alti.
Ci incamminammo verso l'altra piazza, loro e Claire erano dietro di me; non volevo mischiarmi a loro, facevo di tutto per nascondermi dalla gente intorno, se mi avessero vista i miei sarei morta, letteralmente. ***
Arrivammo a quella che era la tanto amata piazzetta (ed ero ironica) quelle tre merde camminavano, io avevo una paura indescrivibile, avevo paura che volessero combinare qualcosa.
Mentre loro si sedettero alla panchina più lontana io ero da sola vicino al cancello a pregare, non avevo mai pregato così tanto e così profondamente.
Dopo un po' quella poco di buono di Claire mi chiamò con non chalance :"Asociale, vieni qui"
Che diceva? Asociale perchè volevo stare lontana da due tipi impressionanti e imprevedibili? Asociale perchè sapevo di cosa aver paura? Asociale perchè conoscevo il motivo per cui non sarei dovuta unirmi a loro?
Okay, allora ero un'asociale.
Dopo tanto tempo passato a pregare e quasi a piangere, le mie preghiere si esaudirono e ci dovemmo dividere.
Avevamo ancora un tratto da fare insieme, fino alla casa di Claire, poi ci lasciammo.
Ci salutammo tutti con il tipico saluto del bacio sulla guancia, che schifo.
Aperto il cancello mi sentii sollevata, felice, sicura, protetta e chi ne vuole più ne metta ma contemporaneamente mi sentivo sporca, esageratamente cambiata, cresciuta forse.
Non avevo mai avuto contatti con quel tipo di "gente". C'è una prima volta per tutto, purtroppo.
***
Ci eravamo "stabilite" nella sua camera, sporca non esteticamente, ma sporca per il contenuto, per gli avvenimenti.
Claire era una viziata, riceveva oro e argento, quel che voleva; ciò che riceveva sempre erano dei continui "si."
Ebbe anche il coraggio di dirmi: "Perchè non sei stata un po' con Vals? Voleva conoscerti."
Cristo, ma scherzi? Come se non si fosse notato dal mio comportamento, visto dai miei occhi che non avrei voluto niente a cui vedere con quella persona.
Semplicemente le risposi seccamente, indifferente: "Ah, comunque non mi interessa."
Mi seguì con un sospiro; intanto dovevo ancora cercare un modo per pulirmi l'anima.
***
Domenica, l'unico giorno che per tante persone era un sollievo per me ora era una paura, un'avvertimento.
Mi Alzai, mi lavai e feci colazione. Tornai a letto pensando all'accaduto del giorno prima...pensando sarebbe passato con il tempo.
-Continuerò
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: grintrauhl