Chapter One


E’ uno di quei soliti giorni dove non ho voglia di alzarmi dal mio caldo e comodo letto e non ho voglia di scoprirmi da quelle lenzuola che mi proteggono dal resto del mondo. Scendo dal letto indosso le ciabatte calde  in questo frettoloso inverno. Sento leggermente freddo, indosso la mia abnorme felpa grigia che è più grande di me di 3 taglie. Buongiorno mondo Rosa a rapporto aspetta che mi stiracchio un po. Scendo giù in cucina ecco era come immaginavo non c’è nessuno sono spesso a casa da sola i miei genitori lavorano ed io ne approfitto per invitare gente almeno non soffro la solitudine, velocemente mangio un cornetto a cioccolato, faccio una doccia alla velocità della luce visto che come al solito sono in un fottutissimo ritardo. Che mi metto stamattina? C’è pure quello di filosofia che palle! Oggi spiega quello lì Popper mi sa di depresissimo.  Allora bisogna che mi vesto colorata, cosi fa da antidoto. Jeans  Onyx rosa con maglietta a righe. No cosi dopo sembro una bomboniera. Gonna stretch  e maglia con  lo scollo a V. Troppo collegiale. Pantalone leggero, azzurro vintage con maglia bianca senza maniche. Vai  Popper non mi freghi. Ti batto con i colori di una calda giornata primaverile.

Tutti  di corsa all’entrata di scuola. Qualcuna copia un compito , un’altra assonnata  si stiracchia  un’altra fuma con un’espressione che la dice lunga sul fatto se varcherà davvero o no quel  portone . Qualcuna più assurda delle altre si mette un podi fard e si controlla di continuo allo specchietto del  suo motorino. O Vuole fare colpo su qualche nuovo prof, o spera con qualche basso trucco di avere un debito in meno .