The prom

Leesa era tra le braccia di Harry. Stavano ballando un lento. Ormai alla festa di fine anno erano rimaste poche coppiette tra cui loro. 
Dopo diversi tentativi era riuscita a chiedere ad uno dei ragazzi più carini della scuola, non che suo amico, ad andare al ballo di fine anno con lei. 
Leesa si era innamorata di lui, dalla prima volta che lo aveva visto, all'età di soli tredici anni, il primo giorno di scuola.
Era impaurita da tutto e da tutti lei non era abituata a stare in mezzo alla gente, lei aveva paura della gente, da quando un uomo aveva ucciso sua madre in una rapina in banca, non si fidava di nessuno, ma nel momento in cui aveva posato i suoi occhi color cioccolato su quel ragazzino ridente circondato da amici se ne era innamorato, era come lei avrebbe voluto essere, era circondato da persona che lo amavano, non come lei, che il padre tornava a casa tardi ubriaco e la picchiava, la sua colpa? Era praticamente identica alla madre e lui non era riuscito ad accettare che lei era morta.
In quegli anni non era riuscita a farsi amici o amiche era sempre sola, in disparte immersa in uno dei suoi libri che tanto amava, la aiutavano ad uscire dal mondo che la circondava.
La fortuna o la sfortuna volle che Harry aveva scelto di frequentare il suo stesso istituto superiore, e sempre la quella strana sorte che a volte ti è amiche a volte no, volle che lui fosse nella sua stessa classe, ma lei non era mai riuscita a spiaccicare parola con lui, mai.
Quando si incontravano per strada lui la salutava e le rivolgeva un sorrisone, lei errossiva di botto, sorrideva a sua volta e aumentava il passo per il troppo imbarazzo,
Un giorno volle, che la sua, la loro, professoressa di diritto, seriamente preuccupata per il suo voto in quella materia, le chiese di prendere lezioni private a casa, visto che lei non riusciva a studiarla da sola perchè non la capiva.
Leesa capì che era la sua occasione. Il giorno dopo, raccolse tutto il suo coraggio a mensa, si diresse verso di lui e i suoi amici che ridevano e scherzavano si mise dietro al ragazzo dei bei ricci, prese un bel respiro, e gli picchiettò la spella con un dito, lui si girò e appena la vide rimase un po' sorpreso, ma le rivolse subito un sorriso e le chiese cosa poteva fare per lei in modo gentile e cordiale, lei arrossì di botto e sotto lo sguardo incuriusito degli amici di lui, gli chiese se poteva darli ripetizioni di diritto. Lui le rispose che non c'era problema e di dirle quando lei era disponibile per aiutarla, lei ancora incredula  gli aveva detto che se per lui andava bene si potevano trovare in biblioteca finita la scuola. Tra una ripetizione e l'altra avevano instaurato un'amicizia, lui l'aveva invitata a mangiare al suo tavolocon i suoi amici, facendo amicizia con altri quattro ragazzi: Liam, Louis,Zayn e Niall. Quell'anno ci sarebbe stato il ballo di fine anno, lei non ci aveva mai partecipato, ma quell'anno le cose sarebbero cambiate, se fosse andato tutto bene, lei sarebbe andata al ballo con Harry Styles, e così fu.
Leesa non era una ragazza normale, lei non si truccava, non si sistemava i capelli, non le interessava come si festiva. La perdita prematura della madre, in un periodo in cui una ragazza a bisogno di sentirsi bella, non l'avevano aiutata in quell'aspetto. Per questo quando Harry, si presentò sotto casa sua e la vide in un abito blu, lungo, che dalla vita in giù aveva delle balze, sanza spalline, con i tacchi alti, i capelli ondulati lasciati sciolti sulla schiena, truccata e ingioiellata rimase stupeffato, li sembrava di avere davanti una dea, era letteremente stupenda, sprizzava bellezza da tutti pori, era incentavole, talmente incantevole che non c'erano parole per descriverla, le rose che aveva mano che le aveva portato come dono, sembrava appassire davanti a lei. 
Lei quando lo vide nel suo elegante completo, con il suo papillon, che metteva sempre nelle occasioni importanti, li fece un sorrisone, prese le rose che un Harry estereffato le offriva, li diede un bacio sulla guancia e corse in casa per metterle in un vaso e torno fuori, dove Harry, l'aspettava con la portiera dell' auto aperta come un vero gentiluomo. Era raggente. Quando arrivarono nella palestra della scuola, dove si sarebbe svolto il ballo, tutti si voltarono a guardarli, o come gli disse dopo lui, a guardare lei. La fissavano tanto che Harry invece di tenerla a braccetto, le cinse un fianco e la strinse a se con fare prottettivo, cosa che a Leesa piaque molto. 
Si divertirono per tutto il tempo, ballavano, parlavano, si fermavano per far riposare i piedi e continuavano così tra un risata all'altra. Si era sentita princepessa per tutta la serata.
Adesso si ritrovava stretta tra le braccia di lui, lei con le mani sul suo collo dove ogni tanto li accarrezzava i capelli e lui con le sue braccia streete intorno ai suoi fianchi per tenerla più vicino. Si continuavano a guardare negli occhi, cioccolato con smerldo. 
Leesa titubante appoggio la sua testa sul petto di lui, lasciandosi trascinare dal profumo che emanava, il profumo di lui. Sapeva di mela, le venna l'acquolina in bocca, lei era ghiotta di mela. Riusciva anche a sentire un rumure sotto la giacca di lui, era un rumore regolare e veloce, sembrava emanare calore, quando capiì che era il battito del cuore di lui ad andare così veloce diventò rossa e si allontano da lui per guardarlo negli occhi, per cercare una conferma a quello che supponeva. Lui per tutta risposta diventò un po' rosso perchè aveva capito che lei aveva sentito i battiti del suo cuore. Mise una mano tra i capelli profumati di Leesa e si avvicinò cautamente a lei, quando si strovò a pochi millimetri dalle labbra di lei, le guardò erano così rosa, e morbidi che se fosse stato per lui si sarebbe gettato su di esse da mesi, ma non fece così. Alzò lo sguardo sugli occhi di lei, per cercare un segno che li diceva che non doveva continuare che stava per fare un errore, che lei lo avrebbe rifiutato, ma non fu così, anzi trovò gli occhi di lei che fissavano le sue labbra e che, dopo, lo guardavano come se non vedessero l'ora di beaciarle. Allora si chinò e spense la distanza che c'era tra di loro, appoggiò le labbra su quelle di lei che tremò da capo a piedi e appoggiò le sue mani sulle spalle di lui per paura di non riuscire a reggersi in piedi da sola per la troppa emozione. 
Quando lui con la lingua chiese il permesso di entrare nella sua bocca, lei non tardò a darcelo. Le loro lingue si accarrezzavano e si rincorrevano in una danza lenta e piena d'amore. Quando si separarono si sorrisero timidamente e continuarono a danzare. Quello era l'inizio di una storia, era l'inizio della loro storia, era l'inizio della felicità tanto cercata da Leesa.


Salve ragazze,
come va? spero bene, questa è la seconda One-Shot che scrivo, quindi perfavore scusetemi se non è di vostro gradimento, ma ci devo ancora prendere la mano.
Avete voglia di lasciarmi una recensione? Spero di si, acceto critiche e no, anche suggerimenti per migliorare.
Qui potete trovare come è vestita Leesa: http://www.polyvore.com/cgi/set?id=75901040&.locale=it